• Super User

    Per quanto faccia una strana impressione un sito che "chiude per ferie", visto che il successo di internet risiede anche nel suo essere svincolato da orari, feste, ponti, vacanze, la struttura di un e-commerce è comunque fondamentalmente umana, e preferisco la scelta di un sito che, nell'impossibilità materiale di ricevere ed evadere ordini chiude temporaneamente i battenti piuttosto che lasciare tutto aperto e accessibile, raccogliere ordini e poi informare gli utenti che riceveranno la merce a settembre.

    Una scelta coerente, a mio parere.

    Anche se forse l'avrei gestita diversamente. Avrei avvisato gli utenti che l'evasione degli ordini era sospesa fino a settembre, ma per chi ordinava nel mese di agosto veniva ricompensato per l'attesa con uno sconto del [5, 10, 15..%], oppure offrendo la consegna gratuita.

    Sicuramente da un punto di vista seo è un passo falsissimo, quello delle pagine uguali. Bastava un avviso in home page e disabilitare lo shopping-cart.

    Mah...onesti sì, ma non aquile.

    Cordialmente,
    Stuart


  • Moderatore

    IMHO internet dovrebbe essere aperto 24/7 ...

    al massimo, come dice Stuart, dire che gli ordini verranno evasi a settembre, ma chiudere per ferie... :mmm:

    Vabbè, che c'è un sito che ti fa controllare l'ammontare del tuo conto on-line solamente dalle 9 alle 23. Di notte chiude... 😮


  • Community Manager

    @Stuart said:

    Una scelta coerente, a mio parere.

    Anche se forse l'avrei gestita diversamente. Avrei avvisato gli utenti che l'evasione degli ordini era sospesa fino a settembre, ma per chi ordinava nel mese di agosto veniva ricompensato per l'attesa con uno sconto del [5, 10, 15..%], oppure offrendo la consegna gratuita.

    Questa è una scelta che condivido. 🙂


  • Bannato User Attivo

    purtroppo noi in Italia siamo un pò indietro col web....non ci sono solo aspetti negativi però......

    E' molto valida l'idea degli sconti...potrebbe essere un modo per acquistare nuovi clienti...


  • User Attivo

    @Stuart said:

    Per quanto faccia una strana impressione un sito che "chiude per ferie", visto che il successo di internet risiede anche nel suo essere svincolato da orari, feste, ponti, vacanze, la struttura di un e-commerce è comunque fondamentalmente umana, e preferisco la scelta di un sito che, nell'impossibilità materiale di ricevere ed evadere ordini chiude temporaneamente i battenti piuttosto che lasciare tutto aperto e accessibile, raccogliere ordini e poi informare gli utenti che riceveranno la merce a settembre.
    😮 😮 😮
    Mi è già capitato di vedere un paio di piccoli siti di ecommerce chiusi per ferie, e fin qui le motivazioni di Stuart possono anche starci in quanto molte piccole aziende hanno un organico così ridotto da dover chiudere quando il titolare va in ferie senza curarsi del mancato guadagno che questo comporta (forse a causa di mancati guadagni ancora troppo ridotti o guadagni troppo alti nel resto dell'anno, chissà...).

    La cosa che più inquietante però è il fatto che, navigando per il web, è possibile imbattersi nel sito di un famoso "e-supermercato" che non permette la consegna a casa proprio nella settimana di ferragosto quando è difficile trovare un supermarket aperto e molti utenti sarebbero propensi a provare questo tipo di servizio in mancanza di altre alternative.

    Come è possibile che una grande catena di distribuzione non possa garantire un servizio ridotto di consegna a domicilio ottenendo un ritorno certo in termini di clienti che si affezionano a questo servizio continuando ad usufruirne in futuro proprio per l'estrema comodità?
    Perchè non sfruttare il vantaggio competitivo di avere una maggiore flessibilità rispetto al punto vendita magari pubblicizzandola proprio quando gli spazi pubblicitari costano meno e sono comunque in grado di colpire l'audience più interessato a questo tipo di servizi (chi rimane in città)?

    Altro che arretratezza italiana, qui parliamo proprio di totale immobilismo, di una paura di rischiare nel proporre un prodotto/servizio diverso da quelli che sono sempre esistiti :arrabbiato:
    Negli States ci sono diverse catene di supermercati fisici aperte 24h/24 che fanno del loro punto di forza proprio la disponibilità di prodotti, ad un prezzo superiore, a tutte le ore; da noi invece gli e-imprenditori non sanno neppure organizzarsi con qualche parente/amico/socio/dipendente per mandare aventi la baracca a regime ridotto durante le ferie...

    Scusate lo sfogo, ma siamo ancora mooolto lontani dal web 1.0 :rollo:


  • User

    Un saluto a tutti forumisti GT,

    un sito e-commerce che chiude ad agosto, che e-commerce è? Be come a Giorgio anche a me è capito di vedere un sito e-comerce chiuso non per tutto l’agosto, ma giusto per una settimana o due.

    Ma io mi domando, perché uno intraprende la via del e-commerce, poi per chiudere per le ferie ( tanto peggio per loro gli consumatori on-line sono piu irascibili dei consumatori off-line.

    Secondo me bisogna essere operativi anche durante le ferie, anche a organico ridotto, o semplicemente visto il minor consumo, operare a turni.


  • User

    @Fuffissima said:

    😮 😮 😮

    Altro che arretratezza italiana, qui parliamo proprio di totale immobilismo, di una paura di rischiare nel proporre un prodotto/servizio diverso da quelli che sono sempre esistiti :arrabbiato:
    Negli States ci sono diverse catene di supermercati fisici aperte 24h/24 che fanno del loro punto di forza proprio la disponibilità di prodotti, ad un prezzo superiore, a tutte le ore; da noi invece gli e-imprenditori non sanno neppure organizzarsi con qualche parente/amico/socio/dipendente per mandare aventi la baracca a regime ridotto durante le ferie...

    Scusate lo sfogo, ma siamo ancora mooolto lontani dal web 1.0 :rollo:

    be credo che siamo l'unico paese che si ferma per feragosto.


  • User Attivo

    @ARKIN said:

    Un saluto a tutti forumisti GT,

    un sito e-commerce che chiude ad agosto, che e-commerce è? Be come a Giorgio anche a me è capito di vedere un sito e-comerce chiuso non per tutto l?agosto, ma giusto per una settimana o due.

    Ma io mi domando, perché uno intraprende la via del e-commerce, poi per chiudere per le ferie ( tanto peggio per loro gli consumatori on-line sono piu irascibili dei consumatori off-line.

    Secondo me bisogna essere operativi anche durante le ferie, anche a organico ridotto, o semplicemente visto il minor consumo, operare a turni.

    Cercate di riflettere un attimo mettendovi nei panni di chi lavora dietro ad un e-commerce. E' chiaro che il cliente vorrebbe il negozio aperto 24 ore su 24 365 giorni all'anno, ma non è sempre possibile.
    Vi riporto il mio esempio: la ditta in cui lavoro è una ditta di lunga tradizione artigiana e vende su internet i suoi prodotti. Come vi potete ben immaginare essendo una ditta artigiana non c'è un organico così ampio da poter permettere dei turni nella gestione del negozio on-line.
    Il mio shop ha sempre assicurato delle spedizioni estremamente rapide, nella quasi totalità dei casi il pacco giunge nelle 24/48 ore successive all'ordine. Una volta che la ditta viene chiusa mi pare davvero il minimo avvisare il cliente che nelle successive 2 settimane (questo è il tempo che mi concedo per riprendere un pò di respiro dal lavoro) potrà con tranquillità effettuare i suoi ordini, ma che l'evasione degli stessi riprenderà solo dopo 14 giorni.

    FUFFISSIMA
    Da noi invece gli e-imprenditori non sanno neppure organizzarsi con qualche parente/amico/socio/dipendente per mandare aventi la baracca a regime ridotto durante le ferie...

    Ricordatevi che dietro a qualsiasi e-commerce ci sono delle persone che come voi durante l'anno hanno lavorato e faticato e credo abbiano tutti i diritti di riposarsi. Se il personale non c'è non si può pretendere l'impossibile e non voglio nemmeno pensare che il lavoro di chi gestisce un e-commerce sia così banale e privo di professionalità da poter essere sostituito alla bellemeglio dall'amico o dal parente di turno.
    Le analisi del mercato e delle possibili strategie vanno benissimo, ma cerchiamo di ancorarle sempre ad una buona dose di realismo.
    Non tutte le realtà aziendali possono permettersi di fare ciò che sarebbe opportuno. Ma questo non significa che manchino di professionalità, di serietà o che facciano scelte sconsiderate.

    Il più delle volte la scelta non esiste affatto.


  • User Attivo

    C'è da fare un ulteriore considerazione: in questo periodo ci sono più possibilità che la merce vada persa durante il trasporto (anche i corrieri hanno il personale in vacanza) che possibilità che la merce arrivi a destinazione.
    Non è un fatto da sottovalutare, anzi.


  • User Attivo

    Boh, sarò io quello strano, ma non ci vedo niente di male a chiudere un sito per ferie ... e non è questo che fa dell'Italia un paese indietro, ma anzi, a mio modo di vedere la vita, è proprio l'incontrario. L'arretratezza l'abbiamo in ben altre cose.

    Mi appoggio quindi a Kya e a Giacomo79 che sottolineano quanto per giunta, un servizio reso nella settimana di Agosto, sia un servizio PESSIMO per dirette e indirette responsabilità che è meglio a questo punto non elargire.

    Ottime le idee degli sconti di Stuart, veramente brillante.

    Se qualcuno vuole stare aperto "buon" per lui (ma dubito che faccia chissà quanti ordini il 13-14-15-16 agosto da ripagarsi la fatica di essere stato online), ma se c'è qualcun altro che vuole farsi le meritate ferie o che non trova vantaggioso restare aperto, non ci trovo nulla di male.


  • User Attivo

    @Bukowski said:

    (ma dubito che faccia chissà quanti ordini il 13-14-15-16 agosto da ripagarsi la fatica di essere stato online)

    Dipende...

    E' stimato che molte persone che hanno le ferie nelle settimane centrali di agosto preferiscano starsene a casa invece che "ammassarsi" su qualche spiaggia.

    Ed in alcuni settori (come il mio) agosto è il mese in cui le percentuali di conversione raddoppiano e la gente passa delle ore a leggersi per bene tutto il sito.

    Nemmeno io trovo scandaloso che un sito chiuda, anche perché alla fine a casa sua ognuno si fa i suoi, anche se non lo farei mai... e credo che molto dipenda da come viene concepito il progetto.

    Se lo concepisco come una estensione del negozietto è un conto.

    Se è un progetto "online" vero e proprio il discorso cambia!


  • User

    È giusto che uno faccia le sue ferie, ma l’e-commerce non significa il negozio al angolo o un azienda standard, ma siccome l’e-commerce da noi è concepito molto spesso in modo erroneo.

    Operare a turni non è del tutto impossibile, anche con un organico ridotto al osso, anche per una piccola ditta di e-commerce, immaginiamo che abbia 3 dipendenti ( magazziniere, web master, customer service ) + il Titolare, ovvio che con un team cosi piccolo oltre alle mansioni che svolge, ogni uno si occuperà anche di altre cose, chiamiamola espansione della query umana.

    Molti mi darebbero dello schiavista, quando dico che oltre alle mansioni proprie, devono essere addestrati ad fare anche quelle dei colleghi, ma quello con maggiori competenze deve essere proprio il titolare.

    Ok veniamo al punto chiave cioè le ferie, dato che i componenti chiave sono 4, si puo operare a turno a 2.

    Titolare = Magazziniere
    Customer service = Web master,

    Web master = Titolare, Customer service
    Magazziniere = Magazziniere .

    Inoltre non si deve mai sotto valutare la Risorsa famigliari, soprattutto nelle piccole realtà di e-commerce, l’ideale sarebbe di metersi d’accordo con il padre in pensione, o uno zio, o chiunque abbia le potenzialità e motivazioni guiste,

    mi dirette ma mio zio non sa nemmeno accendere il computer, questo non è un ostacolo, basata istruirlo ( insegnarlo ), questo va fatto anche al di fuori del discorso ferie, ci deve sempre essere qualcuno che vi possa sostituire voi o un vostro collaboratore in qualsiasi momento, e la risorsa ideale sono proprio i famigliari soprattutto quelli in pensione o che studiano, non sotto valutate queste risorse, e poi un portatile è indispensabile, molti posti turistici offrono accessi wi-fi a internet. Qualcuno che vi sostituisce voi o i vostri collaboratori è indispensabile, ammettiamo che uno dei collaboratori per motivi di salute non sara disponibile per 3 settimane, che fate chiudete il sito, o addestrate anticipatamente qualcuno.

    Da poco ho acquistato un servizio hosting americano da verro eccezionali, operativi 24 ore su 24, ogni giorno della settimana con tre line telefoniche.
    mentre un servizio hosting del bel paese, indovinate un po, rispondono al telefono a orai di ufficio, non li mando a quel paese, perché quando ho acquistato dovevo fare delle verifiche.

    E importante che ogni imprenditori si renda conto che essere presenti sul web, non è come il negozio del angolo della strada,

    si è sempre visibili a tutte le ore e a tutti, ogni giorno del anno, e-commerce deve valorizzare i suoi punti di forza, <b>se no cosa lo distingue da un negozio o azienda standard?</b>

    Ma purtroppo non è colpa dei imprenditori, ma di tutti, che gia il 15 luglio, cominciano a rimandare tutto per l’inizio di settembre commercialisti, notai, funzionari, medici, ecc ( anche se fanno 2 settimane di ferie, moltiplicano gli giorni di inattività di 45 giorni ).


  • User Attivo

    @ARKIN said:

    Inoltre non si deve mai sotto valutare la Risorsa famigliari, soprattutto nelle piccole realtà di e-commerce, l?ideale sarebbe di metersi d?accordo con il padre in pensione, o uno zio, o chiunque abbia le potenzialità e motivazioni guiste,

    mi dirette ma mio zio non sa nemmeno accendere il computer, questo non è un ostacolo, basata istruirlo ( insegnarlo ), questo va fatto anche al di fuori del discorso ferie, ci deve sempre essere qualcuno che vi possa sostituire voi o un vostro collaboratore in qualsiasi momento, e la risorsa ideale sono proprio i famigliari soprattutto quelli in pensione o che studiano

    Perchè si pensa che tutti possano sempre sostituire tutti? Perchè non si pensa che ognuno di noi ha una professionalità che deriva da anni di esperienza che non si può trasferire al nipote che fa il liceo scientifico o al nonno che è in pensione? Ma credete sul serio che gestire un e-commerce significhi impacchettare due prodotti e fare una telefonata al corriere?
    Purtroppo il lavoro di un e-commerciante è spesso sottovalutato, purtroppo si vive ancora di luoghi comuni in cui basta avere un pc ed una linea telefonica ed il tuo negozio va già che è una meraviglia.

    Un negozio on line ha bisogno di una figura professionale che lo segua, che lo sappia gestire, che conosca la normativa, che sappia destreggiarsi tra diritto di recesso, garanzia dei prodotti, consulenza al cliente che ha bisogno di chiarimenti sulle peculiarità dei prodotti che vendo e che spesso ha bisogno di consigli. Glieli da mio nonno quei consigli? Oppure sarà mio cugino che provvederà a verificare che tutto l'iter dell'esercizio del recesso sia corretto? E sarà sempre lui ad accedere al conto on line dell'azienda per effettuare il reso al cliente della cifra dovuta?
    E con la privacy come la mettiamo? Do in mano al cugino di mio cognato l'accesso al pc con tutti i dati riservati che contiene? Per chi rispetta le regole delle normativa in tema di privacy (e la mia ditta è tra questi) non potrei mai fare una cosa del genere, ci sono imposizioni molto dure a riguardo.

    E poi bisogna seguire il pacco, da quando esce dall'azienda a quando arriva al cliente. Capita che ci siano intoppi e quindi bisogna intervenire prontamente per non creare disservizio al cliente.
    Magari si possono pure presentare problemi tecnici col sito, col carrello, con la visualizzazione delle pagine: l'intervento deve essere immediato.

    E poi ci sono mille altre cose da saper fare per fronteggiare ogni (non rara) evenienza e la capacità di farlo deriva dall'esperienza accumulata. Pensi davvero che il parente di turno sarebbe grado di affrontare tutto questo?
    O forse andando in vacanza e lasciando a lui l'azienda esporrei la stessa al rischio di una magra figura nei confronti dei clienti?
    Forse rischierei di creare disservizi, ci hai pensato? Conquistare un cliente è molto difficile, perderlo è un attimo.

    ...non sotto valutate queste risorse, e poi un portatile è indispensabile, molti posti turistici offrono accessi wi-fi a internet.

    Ma una vacanza lontano dal lavoro no? A che serve andare in vacanza se poi ci dobbiamo portare comunque dietro il portatile?

    ..si è sempre visibili a tutte le ore e a tutti, ogni giorno del anno, e-commerce deve valorizzare i suoi punti di forza, <b>se no cosa lo distingue da un negozio o azienda standard?</b>

    Ci sono tanti altri motivi che distinguono un e-commerce da un negozio tradizionale, e non certo il fatto che un ordine "deve" essere evaso 365 giorni su 365.
    C'è un risparmio notevole di tempo nell'effettuare gli acquisti, c'è la comodità di ricevere il pacco direttamente a casa, la possibilità di trovare prodotti originali che sul mercato tradizionale sarebbero difficilmente reperibili,di scegliere e confrontare tra tutte le ditte concorrenti in pochissimi click, di approfittare di particolari offerte o promozioni. Oltre a queste cose ci sono negozi che offrono tutta una serie di servizi aggiuntivi che un negozio tradizionale non può offrire.

    Se l'e-commerce viene ridotto ad un negozio che ha ragione di essere se e solo se tiene aperto ed evade gli ordini senza soluzione di continuità significa che ci sono ancora passi avanti da fare sul concetto che le persone hanno di questo tipo di attività e sulla professionalità che è necessaria per gestirla al meglio.

    Chiara


  • Moderatore

    Ciao a tutti,

    per noi è il nostro "primo" agosto. Purtroppo sono stato costretto ad inserire nella home page il messaggio "siamo chiusi dal 12 al 20"...
    Per noi agosto si sta verificando un mese molto positivo probabilmente perchè i negozi tradizionali sono chiusi, ma anche a causa di appassionati di elettronica che sono "rimasti a casa".
    Per il prossimo anno l'obiettivo è di tenere aperto tutto il mese, ma lo faremo solo se saremo offrire lo stesso servizio di sempre al cliente.
    In definitiva, credo che chiudere per ferie ovviamente non sia positivo ma che tenere aperto offrendo un servizio inferiore sia molto, ma molto, più dannoso (peggio che mai offrendo uno sconto come "scusa".. mi sembra una politica di marketing veramente da sconsigliare).


  • User Attivo

    @Webtronic said:

    In definitiva, credo che chiudere per ferie ovviamente non sia positivo ma che tenere aperto offrendo un servizio inferiore sia molto, ma molto, più dannoso (peggio che mai offrendo uno sconto come "scusa".. mi sembra una politica di marketing veramente da sconsigliare).

    E perché?
    Che esperienze hai in merito?


  • User Attivo

    @ARKIN said:

    Molti mi darebbero dello schiavista, quando dico che oltre alle mansioni proprie, devono essere addestrati ad fare anche quelle dei colleghi, ma quello con maggiori competenze deve essere proprio il titolare.
    Mi quoto:
    C'è da fare un ulteriore considerazione: in questo periodo ci sono più possibilità che la merce vada persa durante il trasporto (anche i corrieri hanno il personale in vacanza) che possibilità che la merce arrivi a destinazione.
    Non è un fatto da sottovalutare, anzi.

    Raga non è un problema di personale, ma di qualità del servizio che non può essere garantita e non per incapacità del titolare del negozio.


  • Moderatore

    @piernicola said:

    E perché?
    Non dico che non va mai fatto. Solo che non deve essere una strategia ma una soluzione d'emergenza.
    @piernicola said:
    Che esperienze hai in merito?
    Le mie, chiaramente. Altri possono avere esperienze diverse che li hanno portati a conclusioni diametralmente opposte e non per questo meno corrette. In fondo una politica commerciale è frutto di una scelta.. non c'è una verità (putroppo?) assoluta che ti dice come ti devi muovere.


  • User

    Io, vorrei riportare l'attenzione sul titolo del post, ovvero quello che contiene la parola "FERIE". Ebbene la risposta ai perchè risiede proprio in quel termine.Se l'azienda è fatta di dipendenti,non vedo perchè questi non debbano avere diritto alle FERIE,anche perchè è sancito dal diritto del lavoro.Quindi coloro i quali si meravigliano devono pensare alle persone che stanno dietro ad una attività di e-commerce,daccordo con Kya, penso che l'attenzione debba focalizzarsi sulle persone.


  • User

    Parto dallo spunto di rocco.tricarico, ma mi sposto su un piano più biecamente markettaro.
    le due parole-spunto sono ferie e persone alle quali io aggiungo gli utenti.

    Ci sono siti che non possono permettersi di "andare in ferie", per esempio quelli che hanno investito nella dis-umanizzazione del servizio.
    se l'utente si convince che il processo di un e-commerce è automatizzato, troverà assurda l'idea che questo possa chiudere per ferie. se nella percezione dell'utente non ci sono persone, come può il sito andare in ferie?
    Altri e-commerce che non dovrebbero chiudere ad agosto sono i super-e-commerce, i "big" della rete, quelli che agli occhi degli utenti appaiono come un supermercato on-line. dopotutto, se un supermercato manda un pò di gente in ferie a luglio e un pò ad agosto, perchè un super-e-commerce non può fare lo stesso?

    Altri siti però possono anche concedersi una pausa:
    interrompere il servizio nella settimana di ferragosto aggiunge all'e-commerce un pò di umanità, il che può essere sfruttato se si vogliono comunicare valori non tecnologici (come la tradizione o il ritorno alla natura).

    se vendo arace, è ovvio che il mio sito sarà attivo solo nella stagione delle arance [[url=http://www.arancesicilia.it/acquista.htm]clicca qui per un esempio].
    se mi propongo come trasposizione on-line del negozio-sotto-casa l'interruzione del servizio darà al mio utente la percezione che il sito è fatto di persone, aggiungendovi un pizzico di tradizionalità.

    Certo, chiudere per ferie comporta sempre un mancato guadagno, ma se i volumi di vendita potenziali non sono tali da permettere l'assunzione di personale a tempo determinato per la gestione del sito in quel periodo?

    Personalmente credo che supermercati e super-e-commerce debbano restare aperti, mentre botteghe e piccoli e-commerce possono anche permettersi di chiudere.

    La chiusura di un super-e-commerce verrà infatti interpretata dall'utente come un disservizio, mentre la chiusura di un piccolo e-commerce (se comunicata in maniera "furba" e coerente con l'immagine del sito) sarà appunto vista come conseguenza del fatto che l'azienda (di cui il sito è la trasposizione on-line) è comunque fatta da persone.


  • User Attivo

    @Webtronic said:

    Non dico che non va mai fatto. Solo che non deve essere una strategia ma una soluzione d'emergenza.

    Le mie, chiaramente. Altri possono avere esperienze diverse che li hanno portati a conclusioni diametralmente opposte e non per questo meno corrette. In fondo una politica commerciale è frutto di una scelta.. non c'è una verità (putroppo?) assoluta che ti dice come ti devi muovere.

    E' esattamente ciò che volevo sentirti dire 🙂

    Perché, invece, la mia esperienza sia diretta (e vendo su internet da 5/6 anni) sia indiretta (di amici/clienti) è diametralmente opposta.

    Se detto DALL'INIZIO (lasciando al cliente la possibilità di scegliere se subirlo o meno) anche un disservizio può essere sfruttato come una campagna "fortunata" di marketing.

    Mi è capitato più volte di scrivere "per problemi organizzativi questo prodotto non sarà spedito prima di X giorni, e per premiarti della tua pazienza ho deciso di concederti uno sconto di Y euro oppure un prodotto Z in omaggio".

    E tutte le volte ho sempre aumentato le vendite invece che diminuirle.