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- le frasi cult dei film
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@nelli said:
"se accelleri ancora torniamo indietro nel tempo"
(bruce willis in L'ULTIMO DEI BOYSCOUT)
Quella frase la dice Damon Wayans, nel medesimo filmChe poi fa il paio con quella detta da Glenn Plummes alias Geriko One in Strange days -bellissimo film:
Ad un poliziotto che lo ha fermato mentre era in macchina:**
Goddamn, now what you pull me over for?
If I was going any slower I'd be parked**Stu
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si mi ero scordata la "a" davanti a bruce willis
mi ricordavo che la diceva l'amico nero (anche se non ricordavo il nome dell'attore).
l'altra frase invece non la conoscevo
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HEY NONNO! frena quella spider
il triplo o niente
era il DOPPIO o niente
il triplo... ce lo siamo meritato!
si... ce lo siamo meritatoquesto mi fa rotflare ogni 2 secondi
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vediamo chi mi indovina questa, è piuttosto difficile ma il film è facile e l'avete visto tutti praticamente :D!
"I guess you're gonna have to go wake him up now, won't you?"
l'ho piazzata come messaggio del messanger** **
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Vi avverto che potrebbe nascere un angolo film a breve.
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chi conosce la frase
migliore angolazione: posizione canina!
gli pago da bere
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aggiungo
questa sera ho amici per cena
nel silenzio degli innocenti
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Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, l'uomo con la pistola è un uomo morto
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Tratta da un film stupendo: [url=http://www.becoolmovie.com/]Be Cool.
Martin: Hey, Chili, is that your car?
Chili: Yeah, it's an Insight. It's the Cadillac of hybrids.
Martin: It's a little tight for a big guy like you.
Chili: Small price to pay for the environment. Fifty-seven miles to the gallon.
Martin: But what about speed?
Chili: No, Martin. If you're important, people will wait.
Guardate il film per capire la bellezza di questa scena!
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@micky said:
Ora ti dico adesso cosa...chiamerò qualche scagnozzo strafatto di crack per fare un lavoretto in questo cesso con un paio di pinze e una buona saldatrice...hai sentito quello che ho detto pezzo di mer.da? con te non ho finito neanche per il caz.zo, ho una cura medievale per il tuo cu.lo
Ho finito di vedere questo film 20 minuti fa.
E' Amore.
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benissimo, e come intendi ringraziarmi?
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Che cosa centri te?
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L'avvocato del diavolo
"Ti voglio dare una piccola informazione confidenziale a proposito di Dio. A lui piace guardare: è un guardone giocherellone! Lui dà all?uomo gli istinti, concede questo straordinario dono, poi che fa? Ti assicuro che lo fa per il suo puro divertimento, può parsi il suo cosmico spot pubblicitario. Fissa tre regole in contraddizione: guarda, ma non toccare! Tocca, ma non gustare! Gusta, ma non inghiottire! E mentre tu saltelli da un piede all?altro, lui che fa? Se ne sta lì a sbellicarsi dalle matte risate, perché è un moralista, è un gran sadico?.e un padrone assenteista, ecco cosa è! E uno dovrebbe adorarlo? No , mai!""Vanità, decisamente il mio peccato preferito"
Dirty Dancing secondo me è decisamente sottovalutato, ha delle frasi molto belle e sopratutto c'è la litigata tra Baby e il padre sotto il portico che è favolosa. Purtroppo non la ricordo mai! Se la trovate, la postate?
L'attimo Fuggente
"Oh capitano mio capitano" e alcuni alunni salgono sulla cattedra...L'Amante
"Presto fu tardi nella mia vita..."Troisi: San Gennaro (è uno sketch de La Smorfia)
*"Sì, mo' facimmo 'e grazie che 'e prenotazioni, coome t' 'o ddico... San Gennà, io so' cliente e voglio 'o trattamento... Gennà...
*
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Personalmente, ogni volta che ricordo quelle di Woody Allen mi fanno sempe ridere e non solo.
Le trovo davvero ' sottili ' :http://www.artemotore.com/biografie/aforismi/aforismiallen.html
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a me viene in mente Totò affacciato alla finestra che grida:
-vota Antonio, vota Antonio, vota La Trippa!
-si, al sugo!
il dialogo fra Totò e Peppino in "Totò, Peppino e la Malafemmena"...semplicemente superlativo!
TOTÒ - Giovanotto! Carta, calamaio e penna, su... avanti, scriviamo! Dunque... Hai scritto "dunque"?
**PEPPINO **- Eh, un momento no?
TOTÒ- E comincia su!
**PEPPINO **- Carta... calamaio... e penna... oh.. la carta...
**TOTÒ **- Signorina! ...Signorina!!
**PEPPINO **- E... dove sta?
**TOTÒ - Chi è?
PEPPINO **- La signorina!
TOTÒ- Quale signorina?
**PEPPINO - Hai detto: "Signorina!"
TOTÒ **- È entrata la signorina?
**PEPPINO **- E che ne so?
TOTÒ- Signorina!
**PEPPINO **- Avanti!
**TOTÒ **- Animale! "Signorina" è l'intestazione autografa! Della lettera! Oh! Signorina,...
(Peppino butta via il primo foglio di carta e comincia a scrivere su uno nuovo)
**TOTÒ **- E vabbè... non era buona quella signorina lì?
**PEPPINO **- Vabbè...
TOTÒ- Signorina, veniamo... veniamo.. noi... con questa mia a dirvi
**PEPPINO **- ...con questa mia a dirvi
TOTÒ- A dirvi... una parola! Addirvi!
**PEPPINO **- ... addirvi una parola...
**TOTÒ ***- *che
**PEPPINO **- che
TOTÒ- che
**PEPPINO **- che...
TOTÒ- che è?
**PEPPINO **- Uno? Quanti?
**TOTÒ **- Che è?
**PEPPINO **- Uno che?
**TOTÒ **- Uno che?
**PEPPINO **- Che è? Che è?
**TOTÒ **- Scusate se sono poche
**PEPPINO **- Che è?
**TOTÒ **- Che è? ... Scusate se sono poche...Ma settecentomila lire, punto e virgola, noi ci fanno specie che quest'anno, una parola, *questanno *c'è stato una grande moria delle vacche,
**PEPPINO **- ... una grande ...
**TOTÒ **- Come voi ben sapete. Punto!
**PEPPINO **- Punto.
**TOTÒ **- Due punti!
**PEPPINO **- ... due punti...
**TOTÒ **- Ma sì... fai vedere che abbondiamo... abbundandis in abbundandum.
Questa moneta servono... questa moneta servono... questa moneta servono a che voi vi consolate... Aoh... scrivi presto!
**PEPPINO **- ...con insalate...
**TOTÒ **- ... Che voi vi consolate...
**PEPPINO **- ... ah, avevo capito "con l'insalata"...
**TOTÒ **- E non mi far perdere il filo che ce l'ho tutta qui!...
**PEPPINO **- Eh, avevo capito coll'insalata!
**TOTÒ **- Dai dispiacere ... dai dispiacere che avreta... che avreta?... che avreta!! Eh già, è femmina... è femminile... che avreta perché... perché?
**PEPPINO **- Non so...
**TOTÒ **- Che non so?
**PEPPINO **- Perché che cosa?
**TOTÒ **- Perché che?
**PEPPINO **- Ahh!
**TOTÒ **- Dai dispiacere che avreta perché!!! È aggettivo qualificativo no?
**PEPPINO **- Ah, io scrivo...
**TOTÒ **- Perché dovete lasciare nostro nipote che gli zii che siamo noi medesimo di persona... Ma che stai facendo una faticata? S'asciuga il sudore...!
**PEPPINO **- Ehh...
**TOTÒ **- Che siamo noi medesimo di persona... vi mandano questo, perché il giovanotto è studente che studia... che si deve prendere una Laura...
**PEPPINO **- ... Laura...
**TOTÒ **- Laura! ... che deve tenere la testa al solito posto, cioè sul collo.
**PEPPINO **- ... sul collo.
**TOTÒ **- Punto, punto e virgola. Punto e un punto e virgola!
**PEPPINO - Troppa roba!
TOTÒ **- Ah, lascia fare! Che dicono che noi siamo provinciali... siamo tirati...
**PEPPINO **- Ma è troppo...
**TOTÒ **- Salutandovi indistintamente... salutandovi indistintamente... sbrigati! Salutandovi indistintamente ... i fratelli Caponi. Che siamo noi. Questa ... apri una parente. Apri una parente e dici: "che siamo noi". I fratelli Caponi. Hai aperto la parente?
**PEPPINO **- Mm.
**TOTÒ **- Chiudila!
**PEPPINO **- Ecco fatto
**TOTÒ **- Vuoi aggiungere qualcosa?
**PEPPINO **- Un "senza nulla a pretendere" non c'è?
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I film di bud spencer e terrence hill sono pieni di frasi cult:
"non c'è cattivo più cattivo di un buono quando diventa cattivo...." da chi trova un amico trova un tesoro
oppure in lo chiamavano trinità
ogni volta rido....:D
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Dal film "Gunny" con Clint Eastwood:
*Ehy pivello, io sono cattivo, incazzato e stanco: mangio filo spinato a colazione e piscio napalm .... per cui non mi rompere i coglioni, chiaro ??
*Giuro ...m'ha fatto morire
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Ragazzi tutte bellissime ma..... avete scordato il meglio!!!!
- Peppone: ... Dica un po', che sarebbe quella nuova statua che ha messo in chiesa al posto di san Lucio?
Prete supplente: È santa Rita da Cascia.
Peppone: San Lucio è il patrono dei lattai, no? Levandolo lei turba l'ordine economico del paese, la prego di far sparire quella statua al più presto! - Peppone: Era un vecchio avversario, ma sappiamo riconoscere il valore degli individui, chiederò al consiglio di votare un giorno di lutto ufficiale.
Dott. Spiletti: Ti piacerebbe, eh, brutto asino rosso?
Peppone: Ma allora dottore?
Medico: Clinicamente è morto... Respira ancora è un fatto, ma è anche un affronto alla scienza.
Dott. Spiletti: Saresti lieto di seppellirmi, eh, ma aspetterai, morrò quando don Camillo mi avrà confessato.
Peppone: Se vi ci vuole don Camillo avremo il piacere di conservarvi fra noi fino al giorno del giudizio. - Peppone: ... Tu e le tue comari lasciatemi in pace con don Camillo, sta bene dove sta! [Rivolto alla moglie]
Don Camillo: Mica tanto bene. [Appena tornato in paese] - Peppone: In riga ... Attenti ... Avanti, marsh! [Comandando i suoi]
Peppone: Primi fra tutti teniamo a che torni a posto quella campana, che ha salutato ieri l'alba della liberazione e che saluterà domani l'alba radiosa della rivoluzione proletaria. [Versando poi l'offerta per la ristrutturazione del campanile]
Don Camillo: Grazie, signor sindaco... [Proseguendo sottovoce] Mo per il giorno della rivoluzione farai bene a curare il dietrofront e il passo di corsa. - Peppone: Ha soggezione, voi potete parlargli senza aver bisogno di picchiarlo come farei io. [Chiedendo a don Camillo di intervenire presso il proprio figlio in collegio]
Don Camillo: Sinceramente se ci vado ho paura che qualche ceffone mi scappi.
Peppone: Oh, se si tratta di qualche scapaccione niente in contrario, ma andateci piano, è un Botassi d'accordo, ma non ha ancora la robustessa di suo padre. - Don Camillo: Hai di nuovo messo avanti il tuo sporco orologio?!
Peppone: Non vorrete mica che si resti in ritardo sulla reazione?
Don Camillo: La torre segna l'ora solare, il sole non fa politica: il tuo orologio va avanti.
Peppone: È l'orologio del popolo, se è in ritardo sul popolo tanto peggio per il sole e tutto il suo sistema!
Don Camillo: Poh, Signore difendetemi, la Terra non gli basta più, vogliono rifare l'Universo. [Ma finito il colloquio don Camillo si precipita a portare avanti le lancette della torre campanaria] - Peppone: Sapete almeno nuotare?
Don Camillo: Eeoh, come un ferro da stiro! - "Cosa c'è" chiese la signora Cristina. "È successo un fatto" spiego lo Spiccio. "Ci sono state le elezioni comunali e hanno vinto i rossi." "Brutta gente i rossi" commento la signora Cristina. "I rossi che hanno vinto siamo noi" continuò lo Spiccio. "Brutta gente lo stesso!" insisté la signora Cristina. "Nel 1901 quel cretino di tuo padre voleva che togliessi il Crocifisso dalla scuola."
- "Bene. Dice il capo che veniate in divisa e con gli arnesi." "Gli arnesi?" "Si, la secchia e il pennello: c'è da benedire roba." Lo Smilzo parlava in questo modo a don Camillo appunto in quanto era lo Smilzo, uno cioè che, per la sua taglia speciale e per la sua sveltezza diabolica, in montagna poteva passare tra palla e palla senza scalfirsi. Così, quando il grosso libro lanciato da don Camillo arrivò nel punto dove c'era la testa dello Smilzo, lo Smilzo era già fuori della canonica e pigiava sui pedali della sua bicicletta
- Ma don Camillo ormai non si poteva calmare più e, se non gli fosse venuto un febbrone da elefante, Dio solo sa cosa avrebbe combinato don Camillo. E Dio, che appunto lo sapeva, gli mandò un febbrone da elefante, che lo appiccicò nel letto come uno straccio bagnato.
- Vicino alla Madonna curva sul bambinello, pose la statuetta del somarello. "Questo è il figlio di Peppone, questa è la moglie di Peppone e questo è Peppone" disse don Camillo toccando per ultimo il somarello. "E questo è don Camillo!" esclamò Peppone prendendo la statuetta del bue e ponendola vicino al gruppo. "Bah! Fra bestie ci si comprende sempre" concluse don Camillo.
- Segretario: Monsignore, mi permetta, lei dovrebbe curare un po' di più il suo inglese, è essenziale. [Il segretario rimarca la precedente sgrammaticata conversazione di Don Camillo con alcune fedeli angosassoni]
Don Camillo: Non credo! Non mi pare che Gesù Cristo sapesse l'inglese!
Segretario: Mi perdoni la libertà monsignore, ma lei non è nostro Signore Gesù Cristo.
Don Camillo: No, su questo siamo d'accordo. Ma allora, figliolo, perché lei insiste a mettermi in croce di continuo con i suoi rimproveri? - Don Camillo: Signore, vi ho chiamato molte volte in questi tre anni e mai mi avete risposto, ora odo di nuovo la vostra Voce [Don Camillo saluta il Cristo dell'altare maggiore appena rietrato in paese]
Gesù: Don Camillo, Dio e' sempre alla stessa quota, qui ti sembra più vicino perché qui sei più vicino al tuo cuore. - Peppone: Porca di un mondo, ma perché dobbiamo essere noi a fare questo, perché poi voi ci accusiate di tirar giù a picconate le Madonne? [A proposito dell'abbattimento della Cappella della Madonna del Borghetto per costruire la Casa Popolare]
Don Camillo: E perché senatore, ormai è roba vostra, noi ve l'abbiamo ceduta.
Peppone: È la terra che ci serve e ce la dovete dare libera! Madonne e santi sono di competenza vostra, noi non vi abbiamo mai chiamato per per tirar giù a picconate le statue di Stalin e di Lenin!
Don Camillo: Ma se ci aveste chiamati, saremmo venuti. - Peppone: Tu ti sposerai come ho stabilito io! [Al figlio Walter]
Maria: Tu non hai stabilito niente, l'hanno stabilito i tuoi capoccia e siccome per loro il matrimonio è una burletta lo deve diventare anche per gli altri e così, per prima cosa, bisogna togliere di mezzo il Padreterno!
Peppone: No, il Padreterno non dà nessun fastidio, bisogna togliere di mezzo i preti! E tu li difendi!
Maria: Io non difendo i preti, difendo il matrimonio e non permetterò mai che per fare un dispetto a un prete, mio figlio diventi un pubblico concubino.
Peppone: Eh, gli effetti della maledetta propaganda clericale! [Discutendo dell'intenzione di Peppone di far sposare il figlio con rito civile] - Maria: È venuto il prete, vuole parlarti.
Peppone: Non ho bisogno di preti, mandalo al diavolo.
Maria: Mandacelo tu. - Peppone: Reverendo si spieghi meglio, non mi piacciono gli indovinelli.
Don Camillo: Non le piacciono lo so, perché lei è specialista in anagrammi.
[...]
Don Camillo: Ecco fatto, gratta il Pepone e troverai il Pepito. [Mostrando a Peppone che Pepito Sbazzeguti, l'introvabile vincitore di dieci milioni al totocalcio, altri non è che l'anagramma di Giuseppe Bottazzi] - Peppone: Dieci milioni... [Ricevendo da Don Camillo la vincita appena riscossa]
Don Camillo: Ti tremano le mani.
Peppone: Eh, ma.. E sfido io, non è mica un soldo, scherziamo, dieci milioni, eh!
Don Camillo: Solo un pacco di roba stampata domani può non valere più niente.
Peppone: Già, bisogna investirli, investirli subito, si può comprare un discreto podere, eh.
Don Camillo: No, non puoi, la terra ai contadini, ah no, la tua coscienza te lo vieta.
Peppone: E allora dell'oro, si può acquistare dell'oro, l'oro ha sempre il suo valore, no?
Don Camillo: Sì, però quando farete la rivoluzione te lo beccano.
Peppone: Già.. bisogna depositarli all'estero.
Don Camillo: All'estero, già... Sì, ma dove?... In America forse...
Peppone: Ah, sì.. ma lasciamo perdere andiamo, non capisco più niente io. - Don Camillo: A mezzanotte i milioni non li vuoi, all'una e mezzo li presenti a tua moglie, alle tre te li vieni a prendere, è la terza volta in una notte, voglio sapere che intenzioni hai: alle cinque che fai, me li riporti?
Peppone: Eh, d'altra parte reverendo, io con quel chiodo che mi ha messo in testa mia moglie non ci potevo stare.
Don Camillo: Che chiodo?
Peppone: Beh, insomma.. si fa per dire vero reverendo.. mettiamo il caso, ecco scusi, che le venga un accidenti, dico, come faccio a dimostrare che questi quattrini sono i miei?
Don Camillo: Toh.. portali via.. e fila eh, e soprattutto non mi dire più buona notte! [Si sente il canto di un gallo...]
Peppone: Buongiorno monsignore.
....e continuerei! Irresistibile!!
- Peppone: ... Dica un po', che sarebbe quella nuova statua che ha messo in chiesa al posto di san Lucio?
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Don Camillo....un mito, io lo adoro...certo, meglio il libro :D:D
Grande