• User Attivo

    @Stuart said:

    E' interessante quindi osservare che, agli occhi degli addetti ai lavori, verrà considerato un clone di Madri. Nel caso specifico, il link proposto da nbriani risolve ogni enigma, ma in generale? Chi segue gli insegnamenti di webmarketing di Madri è destinato a essere -ingiustamente- considerato un clone?

    Capisco il tuo ragionamento ma non credo che chi ha un particolare stile si debba "preoccupare" più di tanto.

    Credo che il problema sia più di chi esprime un giudizio approssimativo che di chi lo subisce. Ma ovviamente sono mie convinzioni.

    P.S. Il commento non si intende rivolto a Tymba (che a quanto pare è una colonna portante del forum e che ringrazio per l'interessamento), è una semplice considerazione generica.


  • Super User

    Ciao piernicola , benvenuto sul Forum GT 🙂

    @piernicola said:

    Capisco il tuo ragionamento ma non credo che chi ha un particolare stile si debba "preoccupare" più di tanto.
    Credo che il problema sia più di chi esprime un giudizio approssimativo che di chi lo subisce. Ma ovviamente sono mie convinzioni.
    Il mio dubbio riguardo al mood del post iniziale era anche molto influenzato dal fatto che si stesse analizzando lo stile di un sito legittimo senza il dovuto contradditorio. Contradditorio che, grazie al tuo intervento, ora c'è stato.

    Cordialmente,
    Stuart


  • Super User

    @Stuart said:

    Madri.com organizza dei corsi di webmarketing. Ho ragione di credere che siano anche molto validi.
    Tra le tecniche di webmarketing insegnate c'è anche quella della creazione di landing-pages, secondo il modello americano (mi sembra che si sia tutti più o meno d'accordo sul fatto che questo tipo di landing sia in auge oltreoceano da almeno 6 anni).
    Forse volevi dire obsoleto oltreoceano da almeno 6 anni. <g>

    A me quel modello di landing page lì, ultralunga e infarcita di (pseudo)testimonial e altre info non verificabili, fa molto sito-imbonitore-che-sta-cercando-di-persuadermi-ad-acquistare-snake-oil. Di solito premo Back entro i primi 5 secondi. Altro che iscrivermi alla newsletter...

    Poi, oh, ogni scarrafone è bell' a madri sua... 😄


  • Super User

    @ArkaneFactors said:

    Forse volevi dire obsoleto oltreoceano da almeno 6 anni
    Uhm.... no... volevo dire in 'uso' più che in auge, visto che se ne trovano ancora facilmente nei siti USA.... poi ho lasciato auge...suonava meglio 🙂

    Cordialmente,
    Stuart


  • User Attivo

    @ArkaneFactors said:

    Forse volevi dire obsoleto oltreoceano da almeno 6 anni. <g>

    A me quel modello di landing page lì, ultralunga e infarcita di (pseudo)testimonial e altre info non verificabili, fa molto sito-imbonitore-che-sta-cercando-di-persuadermi-ad-acquistare-snake-oil. Di solito premo Back entro i primi 5 secondi. Altro che iscrivermi alla newsletter...

    Anche io ho sviluppato questa strana "allergia" alle landing troppo aggressive.

    Credo però che non si tratti di una semplice questione di moda e di obsolescenza.
    Quotando gli interventi di Stuart, tengo a ribadire che il modello proposto è palesemente pensato per un "substrato culturale" differente, abituato a messaggi più diretti e più "forti".
    Per quanto una landing american style possa portare a risultati migliori rispetto ad una pagina generica, senza dubbio potrebbe essere rivisto e migliorato di molto alla luce della maggiore diffidenza tipica della cultura europea. A dire la verità non è neppure necessario effettuare un test per provare la fondatezza di questi presupposti 😉

    Per rendere meglio l'idea che una promozione in stile americano può dare ad un italiano, provate a dare un'occhiata al sito http://www.miracleblade.com/ e ditemi che ne pensate del titolo che promuove il prezzo finale rispetto al valore della merce - A value of $230 for only $39,95! ()

    A me ad esempio pare davvero troppo poco credibile un ribasso superiore all'80%, ma per un americano si tratta di un'offerta appetibile e iper conveniente. Non voglio dire che questo tipo di comunicazione non funzioni, ma probabilmente puntare su leve differenti darebbe risultati superiori al di fuori degli States.


  • User Attivo

    @Fuffissima said:

    Per quanto una landing american style possa portare a risultati migliori rispetto ad una pagina generica, senza dubbio potrebbe essere rivisto e migliorato di molto alla luce della maggiore diffidenza tipica della cultura europea. A dire la verità non è neppure necessario effettuare un test per provare la fondatezza di questi presupposti 😉

    Non sono molto d'accordo sul fatto che non sia necessario testare.

    Che degli addetti ai lavori abbiano il fastidio per un certo tipo di landing page non significa che non possano funzionare.

    Mi risulta che Madri testi e ritesti anche varie lunghezze di landing, minisiti, etc.

    E se sceglie di continuare a scrivere tanto non credo lo faccia per abitudine quanto perché, a quanto pare, per lui funziona così.

    E funziona anche tra gli addetti ai lavori, visto che in uno dei suoi corsi che ho frequentato tutti che dicevano "mah, non mi piace lo stile troppo aggressivo"... eppure avevano pagato mille euro a testa per essere lì 🙂


  • Super User

    @copyone said:

    E funziona anche tra gli addetti ai lavori, visto che in uno dei suoi corsi che ho frequentato tutti che dicevano "mah, non mi piace lo stile troppo aggressivo"... eppure avevano pagato mille euro a testa per essere lì 🙂

    :vai:


  • Super User

    porco cane che vespaio che ho suscitato.
    prima di tutto chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso! 🙂 :vai: (e per primo all'autore del sito che abbiamo il piacere di avere tra di noi, benvenuto!)

    in seconda battuta ho iniziato questo 3d (che, mea culpa, poi mi sono dimenticato) per avviare una discussione su quel partioclare stile di landing che si trova più volte in giro per il web proprio per capire che conversione si ottiene.

    sorry again per la mia cattiva capacità di esprimermi, non era affatto un'accusa.


  • Super User

    Beh il tuo post è stato positivo sono venuti fuori molti interventi quindi continua così! 😄


  • Super User

    😉


  • User Attivo

    @Catone said:

    Beh il tuo post è stato positivo sono venuti fuori molti interventi quindi continua così! 😄

    Infatti, anche per me è positivo.

    E vorrei a questo punto "espandere" la discussione e renderla concreta.

    Ecco due punti che a mio avviso andrebbero analizzati.

    Il primo è quello esposto da ArkaneFactors:

    ultralunga e infarcita di (pseudo)testimonial e altre info non verificabili

    E' un punto che mi fa pensare molto in quanto nonostante il fatto che si tratti di testimonianze vere (nel caso specifico sono state prese da una mailing list che gestisco ed i personaggi sono conosciuti), non sono verificabili.

    In passato ho provato a mettere i dettagli per rendere le persone reperibili per un "controllo", ma non mi va di ledere la privacy dei miei clienti ANCHE se mi autorizzassero in quella direzione.

    Voi come vi comportereste?

    Un altro punto interessante è il fatto che tutti parlino di "adattare alla mentalità locale" ma nessuno entra nello specifico.

    Cosa andrebbe a vostro avviso fatto per "adattarsi" alla mentalità locale?
    Io ho sempre lavorato online e sempre con quello stile (dal 2000).
    Ma sono pronto a cambiarlo per migliori risultati.

    Tenendo presente che tra i miei obiettivi c'è anche quello di filtrare e tenere fuori alcune tipologie di persone.

    E' una mia scelta di business, discutibile ma personale.

    Grazie dei consigli,
    Piernicola


  • User Attivo

    @Catone said:

    Il concetto di landing, del tutto in una pagina, a volta mi sembra incoerente con i principi di copywriting per il web, la dissonanza cognitiva, la confusione, di cui si parlava qualche post fa è sempre in agguato e io mi sto sempre più convincendo che il modello vincente fra qualche mese sarà il minisito di tre/quattro pagine costruito secondo il principio della piramide capovolta (prima l'essenziale e poi il secondario) con, appunto, una pagina generale generica e delle pagine secondarie ottimizzate non più per i motori di ricerca, ma per le categorie di utenti che potrebbero navigare la pagina principale.

    Idee buttate lì...

    Ho ricevuto questa osservazione anche io dal mio consulente attuale ed infatti stiamo ultimando il minisito da mettere al posto di quello che c'è ora.

    Sarà online tra un paio di giorni e tra qualche mese vi farò sapere.

    Personalmente sono dubbioso, ma visto che quello è un sito test sono ben felice di provare qualcosa di nuovo e portarne a casa l'insegnamento.

    Come dice sempre un famoso consulente americano che ho la fortuna di avere come amico: "non posso permettermi di avere un ego, costa troppo" 🙂


  • Super User

    @Tymba said:

    porco cane che vespaio che ho suscitato.
    prima di tutto chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso! 🙂 :vai: (e per primo all'autore del sito che abbiamo il piacere di avere tra di noi, benvenuto!)

    in seconda battuta ho iniziato questo 3d (che, mea culpa, poi mi sono dimenticato) per avviare una discussione su quel partioclare stile di landing che si trova più volte in giro per il web proprio per capire che conversione si ottiene.

    sorry again per la mia cattiva capacità di esprimermi, non era affatto un'accusa.

    MA SCHERZI??? ce ne fossero di più di interventi che spingono come il tuo!! ti dobbiamo solo RINGRAZIARE
    saluto ovviamente anche piernicola, siamo molto contenti di avere avuto le sue risposte

    a questo punto mi sembra che le opzioni siano 2:

    landing page più o meno "stile madri" (giusto per capirsi) ma da adattare allo stile italiano (anche se non è stato chiarito come).

    vs

    minisito di 3-4 pagine con una pagina generica ma mirata e altre di approfondimento / dettaglio

    chi la vincerà? 😉

    una domanda per chi non è praticissimo di landing: dove le posizionate?


  • Super User

    ciao ragazzi 😄 ....che bel topic... quasi quasi dico la mia.... 🙂

    Innanzitutto credo, da quello che ho letto, che si stia un pò troppo generalizzando e mi spiego meglio.....

    Credo che sia un tantino azzardato parlare di differenza di "conversione" tra landing page e minisiti senza specificarne gli obiettivi e prima di ogni altra cosa "il settore"....

    Concordo col fatto che ciò che funziona in USA non è detto che funzioni in Italia.....
    ....come sono convinto che in italia ciò che funziona per vendere corsi di inglese potrebbe non funzionare per vendere mozzarelle...
    ....è davvero difficile dunque individuare la giusta metodologia da applicare il maniera orizzontale a tutti i settori....

    Anche io sto scrivendo delle landing page (primissima esperienza) rifacendomi al metodo "madri" (proprio perchè la loro landingpage ha "incastrato" anche me 😄 )...

    ....vi dirò che trattandosi di un settore completamente diverso le difficoltà che incontro non riguardano la forma ma il contenuto e cioè ciò che ci scrivo...
    ...qualunque "forma" vogliamo adottare senza un "contenuto persuasivo" non credo IMHO faremmo tanta strada....

    Riassumendo le cretinate che ho detto: non dovremmo forse concentraci a testare i "contenuti"?

    p.s. non è ammesso il lancio di insalata 😄

    ciao ragazzi, buona giornata 😉


  • User Attivo

    @alexs2k said:

    ....come sono convinto che in italia ciò che funziona per vendere corsi di inglese potrebbe non funzionare per vendere mozzarelle...
    ....è davvero difficile dunque individuare la giusta metodologia da applicare il maniera orizzontale a tutti i settori....

    Ottima considerazione, complimenti!

    In effetti se dovessi scrivere una scheda prodotto di un PC probabilmente non inizierebbe con *** "hai mai provato l'emozione di tornare a casa con un PC nuovo di zecca e non vedi l'ora di spacchettarlo e metterlo in funzione?"*** (anche se tutto sommato tanto male non è :1:

    Nei casi specifici miei e di madri vendiamo informazioni, e quindi ci rivolgiamo a persone in cerca di informazioni.... che non disdegnano di leggersi mezz'ora di pagina di vendita.

    E' una generalizzazione che mi viene da 5, 6 anni di esperienza nella vendita in internet di corsi/prodotti/etc.

    Sono sempre pronto a cambiare idea, ma per ora la lunghezza ha premiato.

    Piernicola

    P.S. Ovviamente dipende anche da persona a persona, con i miei vecchi clienti la lettera di vendita è "ué, è uscito un nuovo prodotto, costa X, ti serve?" 🙂


  • User Attivo

    Premesso che trovo utili tutti gli spunti letti in questa discussione, vorrei uscire dal seminato e cogliere un altro aspetto.

    Vi siete mai chiesti perché tutti prendano in giro Wanna Marchi, ma lei ha fatto i milioni?
    Vi siete mai chiesti perché tutti dicono di voler cancellare i reality show, intanto quelle trasmissioni fanno share da paura?
    Vi siete mai chiesti perché tutti dicono di non amare il calcio, poi gli stadi sono stracolmi?

    Noi troppo spesso sui forum discutiamo tra noi, ci confrontiamo, diciamo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ma scordiamo una cosa fondamentale.

    Gli utenti di Internet, prima di essere visitatori e navigatori, sono persone, con una loro testa, che usano come gli pare, fregandosene di ciò che secondo noi è giusto o sbagliato.

    Che voglio dire?

    Che non c'è una landing giusta ed una sbagliata, una tenere ed una aggressiva, una vuota ed una piena. C'è una landing giusta per quel tipo di visitatore, per quel tipo di servizio, per quel contesto.

    A volte bisogna essere "stra-commerciali", a volte è meglio essere soft. A volte bisogna avere una pagina con tutte le informazioni inline, a volte le informazioni accessorie devono stare fuori, a piramide rovesciata (che è un concetto vecchio di anni, molti anni, molti più della Rete).

    1. fai una landing
    2. metti un sistema di tracking
    3. alimenta con una campagna di pay per click per un paio di settimane
    4. controlla
      ...
      ripeti (o metti in parallelo) con una landing di tipo diverso

    Quando poi farai un secondo progetto per un altro cliente, rifai tutti i test. Ti potrà stupire verificare che cambiando il settore, cambia il risultato.
    Come dire: cambiando l'ordine degli addendi, cambia il risultato.

    [...rumore di fradefra che scappa per evitare i pomodori....]


  • Super User

    @fradefra said:

    1. fai una landing
    2. metti un sistema di tracking
    3. alimenta con una campagna di pay per click per un paio di settimane
    4. controlla
      ...
      ripeti (o metti in parallelo) con una landing di tipo diverso

    Sono perfettamente d'accordo, tranne che per un'unica cosa...
    secondo me, un vero test (con sistema di tracking) per essere affidabile dev'essere eseguito sempre in parallelo... infatti il contesto temporale (sempre a mio avviso) risulta essere un fattore determinante...


  • User Attivo

    @dechigno said:

    Sono perfettamente d'accordo, tranne che per un'unica cosa...
    secondo me, un vero test (con sistema di tracking) per essere affidabile dev'essere eseguito sempre in parallelo... infatti il contesto temporale (sempre a mio avviso) risulta essere un fattore determinante...

    Se è per lo stesso progetto, sì, lo penso anche io.


  • Super User

    @fradefra said:

    Quando poi farai un secondo progetto per un altro cliente, rifai tutti i test. Ti potrà stupire verificare che cambiando il settore, cambia il risultato.
    Come dire: cambiando l'ordine degli addendi, cambia il risultato.

    Grande Fradefra....almeno so di non aver scritto una caxxxta 😉


  • Super User

    @fradefra said:

    Vi siete mai chiesti perché tutti prendano in giro Wanna Marchi, ma lei ha fatto i milioni?
    Perchè, stando a quanto la Giustizia italiana ha recentemente appurato, li estorceva.
    Prima di arrivare all'estorsione, ha sviluppato un modello nuovo di televendita, improntata sul social-engineering più puro (sia che vendesse creme anticellulite --- "ciccione fate schifo e vostro marito vi lascerà!!"--- sia che vendesse riti voodoo. Inoltre ha scelto ottimamente il target: anche qui sempre il medesimo, ossia la gente che ha problemi (di peso, di calvizie, di soldi, di salute, di sfiga generica).

    Sulle landing Usa/Madri: un approccio aggressivo e 'urlato', può sicuramente avere impatto su una gran fetta di audience, ma dipende cosa si vende. Per una lozione anticalvizie probabilmente mi orienterei su questo tipo. Per un hosting, un software (serio), un servizio probabilmente mi orienterei verso la creazione di un minisito. Il tempo di creazione è lo stesso (insomma + o -) e mi consentirebbe un maggior dettaglio su prodotto.

    @fradefra said:

    Vi siete mai chiesti perché tutti dicono di voler cancellare i reality show, intanto quelle trasmissioni fanno share da paura?
    Ottimo spunto. I reality sono stati una ventata di freschezza nel panorama Tv italiano, prima del GF1 abbastanza stantìo e soddisfavano una serie di impulsi incosci dell'individuo: voyeurismo e il mito dello sconosciuto che diventa famoso.
    Lo share degli ultimi reality (GF, Music Farm...) è stato infinitamente più basso delle aspettative. Indice probabilmente che il pubblico ne è assuefatto.

    Sulle landing Usa/Madri: anche qui secondo me c'è da mettere in conto una sorta di assuefazione a questo stile. 5 anni fa una determinata forma comunicativa mi affascinava. Vederla ora applicata in italia mi fa dire "Ah!".

    @fradefra said:

    Vi siete mai chiesti perché tutti dicono di non amare il calcio, poi gli stadi sono stracolmi?
    Il calcio è il calcio 🙂
    E il calcio si vende da solo. Mai visto uno spot suggerire esplicitamente "andate allo stadio". Non ce n'è bisogno.

    Sulle landing Usa/Madri: crea un servizio / prodotto innovativo che possa interessare ad una vasta fetta di pubblico (bambini, donne, uomini, anziani, teenager..) e si venderà da solo.

    @fradefra said:

    Che non c'è una landing giusta ed una sbagliata, una tenere ed una aggressiva, una vuota ed una piena. C'è una landing giusta per quel tipo di visitatore, per quel tipo di servizio, per quel contesto.
    Sono d'accordo, e non sono l'unico a quanto pare.
    Utopisticamente parlando sarebbe necessaria una landing diversa per ogni visitatore, che in qualche modo tenga conto della sua sensibilità, del suo vissuto, delle sue aspettative, dei suoi desideri.

    @fradefra said:

    1. fai una landing
    2. metti un sistema di tracking
    3. alimenta con una campagna di pay per click per un paio di settimane
    4. controlla
      ...
      ripeti (o metti in parallelo) con una landing di tipo diverso
      E' ciò che, se non ho capito male, farà a breve Piernicola sul sito preso in esame ad inizio topic e sono certo che ne condividerà ---almeno in parte, non è che possa venire sul Forum a dire i fatti suoi :)--- i risultati.

    Cordialmente,
    Stuart