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- [Landing Page] stile madri?
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@Stealth said:
...le convezioni socio-geografiche del web 1.0
Esattamente.@Catone said:
....io mi sto sempre più convincendo che il modello vincente fra qualche mese sarà il minisito di tre/quattro pagine costruito secondo il principio della piramide capovolta (prima l'essenziale e poi il secondario) con, appunto, una pagina generale generica e delle pagine secondarie ottimizzate non più per i motori di ricerca, ma per le categorie di utenti che potrebbero navigare la pagina principale.
Hai interpretato alla perfezione il mio pensieroNe parlavo qualche giorno fa con un cliente al momento orientato verso la strada delle landing Usa/Madri style, e gli ho confidato le mie perplessità non sul modello in sè, quanto sull'effettivo potere persuasivo che possono avere sull'utenza italiana. E mi sono spinto ad indicare proprio il minisito come alternativa e verificare, nel giro di un mesetto, se il rapporto di conversione aumenta.
E lo schema che seguirei è proprio quello che hai delineato. Una pagina principale, due pagine di approfondimento, una sale page.
Ad esempio ridurrei drasticamente la presenza dei classici "testimonial" all'interno della landing page (pardon: landing minisite :D).
Tanto ai testimonial non ci crede nessuno, sia che siano fasulli che siano reali.
In italia siamo culturalmente abituati a diffidare di tutto e di tutti, soprattutto quando ci troviamo di fronte a messaggi in qualche modo pubblicitari. Emblematico l'esempio della tizia che, con aria affranta, parla dei propri problemi gengivali e di come li ha risolti grazie ad un noto dentifricio, e poi dopo due spot eccola che corre felice con l'assorbente con le ali pronta a gettarsi col paracadute e quando torna serve un bel gelato all'intera famigliola, composta da due bambini biondi e un uomo, che nello spot precedente aveva un brutto raffreddore e grazie alla moglie (una diversa, forse l'amante?) veniva a conoscenza di un farmaco miracoloso contro i mali di stagione.Guardiamo anche la diversità delle televendite Americane e Italiane: le prime sono fatte prevalentemente di filmati di repertorio (a volte in computer graphics) e decine e decine di testimonial soddisfatti che con aria sognante descrivono i prodigi del prodotto reclamizzato; nelle seconde , se penso al successo di Home Shopping Europe / MediaShopping raramente si vedono testimonial: anzi, il prodotto viene mostrato in funzione, con un tizio che lo usa in diretta (mitico il World Tool Case e una voce fuori campo che ti fa tutto il social engineering del caso.
Persino la cara (a me no!) vecchia (questo sì) Wanna Marchi, nelle sue fortunatissime televendite ha fatto solo parzialmente uso dei testimonial (erano per lo più lettere del pubblico che venivano lette): la vera fortuna l'ha fatta simulando telefonate in diretta: l'aleatoria soddisfazione del pubblico non veniva comunicata per sentito dire ma era sbattuta in faccia direttamente.
Quando si fa web (pur sfruttando il web un modello di comunicazione diverso da tv, radio, paper), non si può totalmente dimenticare la cultura dell'utenza cui ci rivolgiamo. Il popolo italiano è quello dell' a ME non MI frega nessuno: un prodotto, un servizio, un soggiorno in hotel, glielo devi presentare minuziosamente, facendo sì ricorso alla sintesi (che sul web premia sempre) ma neanche bombardarlo di grassetti e h2 inframezzando i paragrafi con bottoni Paypal e form di iscrizione ad una newsletter.
Se non fosse ancora sufficientemente chiaro, ho espresso personali opinioni, e le mie vogliono essere obiezioni costruttive a corollario del titolo del topic "Stile madri?" , anche perchè se Catone è pronto ad allacciare le scarpe a Madri, io sono pronto a lustrargliele
@lukas said:
Io quando mi sono iscritto al corso Madri ho apprezzato molto la sua landing page ed è per quella bella landing page piena di informazioni che mi sono iscritto.
Credo che a seconda del target in Italia devi sviluppare una landing page diversa.
Sicuramente. E ripeto che è l'ultima delle mie intenzioni criticare il madri-style. Sto semplicemente cercando di capire se è l'unico modo possibile di creare landing page che in italia assicurino conversion di riguardo.
Domanda veloce. Se tu dovessi fare una landing per il tuo sito, ti ispireresti a quelle di Madri? Presumo di si. E faresti bene. Ti farebbe piacere però che venisse aperto un thread sul Forum GT in cui ci si chiede se sei cliente o clone di Madri?Cordialmente,
Stuart
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Recentemente ho avuto modo di fare un piccolo test.
Per cominciare direi che per creare una buona landing (page o mini-sito che sia) è necessario considerare, oltre al bene/servizio di cui tratta, da dove arriva il visitatore.
Io considero due macro categorie:
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PPC dai motori di ricerca
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banner e messaggi DEM
La differenza maggiore sta nel tempo che il visitatore sarà disposto a dedicarci.
Nel caso del PPC questo tempo sarà verosimilmente maggiore dal momento che è egli stesso che sta cercando qualcosa.
In questo caso la scelta del mini sito o landing in stile madri mi sembra più appropriata.Nel secondo caso invece, voglio approfittare dell'occasione che il visitatore mi dà puntando sulla brevità del messaggio e sull'incisività. Non posso e non voglio dimenticare che chi vede la mia pagina è lì "per caso".
Tornando al mio test.
Campagna PPC. Associate alle stesse keywords ed al raggiungimento dello stesso numero di clicks ho alternato tre diverse landing.
La prima era una pagina con una particolare attenzione all'aspetto grafico, testo ridotto al minimo indispensabile ed incentrato sul prodotto e relativa call to action.
La seconda era una pagina in stile madri (vogliamo dire all'americana?) con le caratteristiche che conosciamo tutti.
La terza era un mini sito con atterraggio sulla pagina maggiormente incentrata sul prodotto, un paio di pagine di approfondimento ed una pagina che presentava l'azienda.
I risultati migliori sono venuti proprio da questa terza soluzione.
Con questo nulla voglio togliere allo stile di madri che certo sa quello fà.
Bless,
Obeah Man
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Sarebbe interessante sapere che percentuali di successo che ottengono le diverse tipologie di landing page...
In questo modo potremmo analizzarne le differenze (vantaggi e svantaggi) ed infine creare un "nuovo modo di fare landing", cioè di convertire la visita in azione...
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@Tymba said:
se è ot o sconveniente cancellate questa discussione :D:D:D (ecco così mi sono parato il c__o heheh)
è una mia impressione o questo è lo stile usato da madri per fare le landing?
magari è un cliente oppure è uno che copia lo stile.
Almeno potevi lasciarmi il link!
Cmq ti do l'interpretazione autentica.
Non ho "copiato" lo stile di Madri perché è un modo di scrivere che utilizzo da anni, anzi ho scritto parecchie cosette in Inglese per clienti stranieri (in Italia non pagano per questo genere di cose :)).
Se è simile a qualcosa scritta da Enrico è semplicemente perché abbiamo scritto insieme una pagina di promozione ad un corso e ne ho utilizzato dei pezzi (così come i box di sottoscrizione all'autoresponder).
Aggiungo che la pagina non è definitiva ma un test (infatti non è sul mio sito principale).
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@dechigno said:
Sarebbe interessante sapere che percentuali di successo che ottengono le diverse tipologie di landing page...
In questo modo potremmo analizzarne le differenze (vantaggi e svantaggi) ed infine creare un "nuovo modo di fare landing", cioè di convertire la visita in azione...
Personalmente con quel tipo di Landing Pages ho sempre avuto molto successo (altrimenti farei altro).
Il test in questione ha una ottima percentuale di conversione su ppc e su visite targettizzate (non dico quanto ma superiore al 1%) mentre fa schifo su visite non qualificate.
(edit: ho appena scoperto che parte delle visite "non qualificate" forse provengono da una click fraud, quindi non fa testo)
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@Stuart said:
E' interessante quindi osservare che, agli occhi degli addetti ai lavori, verrà considerato un clone di Madri. Nel caso specifico, il link proposto da nbriani risolve ogni enigma, ma in generale? Chi segue gli insegnamenti di webmarketing di Madri è destinato a essere -ingiustamente- considerato un clone?
Capisco il tuo ragionamento ma non credo che chi ha un particolare stile si debba "preoccupare" più di tanto.
Credo che il problema sia più di chi esprime un giudizio approssimativo che di chi lo subisce. Ma ovviamente sono mie convinzioni.
P.S. Il commento non si intende rivolto a Tymba (che a quanto pare è una colonna portante del forum e che ringrazio per l'interessamento), è una semplice considerazione generica.
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Ciao piernicola , benvenuto sul Forum GT
@piernicola said:
Capisco il tuo ragionamento ma non credo che chi ha un particolare stile si debba "preoccupare" più di tanto.
Credo che il problema sia più di chi esprime un giudizio approssimativo che di chi lo subisce. Ma ovviamente sono mie convinzioni.
Il mio dubbio riguardo al mood del post iniziale era anche molto influenzato dal fatto che si stesse analizzando lo stile di un sito legittimo senza il dovuto contradditorio. Contradditorio che, grazie al tuo intervento, ora c'è stato.Cordialmente,
Stuart
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@Stuart said:
Madri.com organizza dei corsi di webmarketing. Ho ragione di credere che siano anche molto validi.
Tra le tecniche di webmarketing insegnate c'è anche quella della creazione di landing-pages, secondo il modello americano (mi sembra che si sia tutti più o meno d'accordo sul fatto che questo tipo di landing sia in auge oltreoceano da almeno 6 anni).
Forse volevi dire obsoleto oltreoceano da almeno 6 anni. <g>A me quel modello di landing page lì, ultralunga e infarcita di (pseudo)testimonial e altre info non verificabili, fa molto sito-imbonitore-che-sta-cercando-di-persuadermi-ad-acquistare-snake-oil. Di solito premo Back entro i primi 5 secondi. Altro che iscrivermi alla newsletter...
Poi, oh, ogni scarrafone è bell' a madri sua...
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@ArkaneFactors said:
Forse volevi dire obsoleto oltreoceano da almeno 6 anni
Uhm.... no... volevo dire in 'uso' più che in auge, visto che se ne trovano ancora facilmente nei siti USA.... poi ho lasciato auge...suonava meglioCordialmente,
Stuart
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@ArkaneFactors said:
Forse volevi dire obsoleto oltreoceano da almeno 6 anni. <g>
A me quel modello di landing page lì, ultralunga e infarcita di (pseudo)testimonial e altre info non verificabili, fa molto sito-imbonitore-che-sta-cercando-di-persuadermi-ad-acquistare-snake-oil. Di solito premo Back entro i primi 5 secondi. Altro che iscrivermi alla newsletter...
Anche io ho sviluppato questa strana "allergia" alle landing troppo aggressive.
Credo però che non si tratti di una semplice questione di moda e di obsolescenza.
Quotando gli interventi di Stuart, tengo a ribadire che il modello proposto è palesemente pensato per un "substrato culturale" differente, abituato a messaggi più diretti e più "forti".
Per quanto una landing american style possa portare a risultati migliori rispetto ad una pagina generica, senza dubbio potrebbe essere rivisto e migliorato di molto alla luce della maggiore diffidenza tipica della cultura europea. A dire la verità non è neppure necessario effettuare un test per provare la fondatezza di questi presuppostiPer rendere meglio l'idea che una promozione in stile americano può dare ad un italiano, provate a dare un'occhiata al sito http://www.miracleblade.com/ e ditemi che ne pensate del titolo che promuove il prezzo finale rispetto al valore della merce - A value of $230 for only $39,95! ()
A me ad esempio pare davvero troppo poco credibile un ribasso superiore all'80%, ma per un americano si tratta di un'offerta appetibile e iper conveniente. Non voglio dire che questo tipo di comunicazione non funzioni, ma probabilmente puntare su leve differenti darebbe risultati superiori al di fuori degli States.
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@Fuffissima said:
Per quanto una landing american style possa portare a risultati migliori rispetto ad una pagina generica, senza dubbio potrebbe essere rivisto e migliorato di molto alla luce della maggiore diffidenza tipica della cultura europea. A dire la verità non è neppure necessario effettuare un test per provare la fondatezza di questi presupposti
Non sono molto d'accordo sul fatto che non sia necessario testare.
Che degli addetti ai lavori abbiano il fastidio per un certo tipo di landing page non significa che non possano funzionare.
Mi risulta che Madri testi e ritesti anche varie lunghezze di landing, minisiti, etc.
E se sceglie di continuare a scrivere tanto non credo lo faccia per abitudine quanto perché, a quanto pare, per lui funziona così.
E funziona anche tra gli addetti ai lavori, visto che in uno dei suoi corsi che ho frequentato tutti che dicevano "mah, non mi piace lo stile troppo aggressivo"... eppure avevano pagato mille euro a testa per essere lì
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@copyone said:
E funziona anche tra gli addetti ai lavori, visto che in uno dei suoi corsi che ho frequentato tutti che dicevano "mah, non mi piace lo stile troppo aggressivo"... eppure avevano pagato mille euro a testa per essere lì
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porco cane che vespaio che ho suscitato.
prima di tutto chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso! (e per primo all'autore del sito che abbiamo il piacere di avere tra di noi, benvenuto!)in seconda battuta ho iniziato questo 3d (che, mea culpa, poi mi sono dimenticato) per avviare una discussione su quel partioclare stile di landing che si trova più volte in giro per il web proprio per capire che conversione si ottiene.
sorry again per la mia cattiva capacità di esprimermi, non era affatto un'accusa.
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Beh il tuo post è stato positivo sono venuti fuori molti interventi quindi continua così!
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@Catone said:
Beh il tuo post è stato positivo sono venuti fuori molti interventi quindi continua così!
Infatti, anche per me è positivo.
E vorrei a questo punto "espandere" la discussione e renderla concreta.
Ecco due punti che a mio avviso andrebbero analizzati.
Il primo è quello esposto da ArkaneFactors:
ultralunga e infarcita di (pseudo)testimonial e altre info non verificabili
E' un punto che mi fa pensare molto in quanto nonostante il fatto che si tratti di testimonianze vere (nel caso specifico sono state prese da una mailing list che gestisco ed i personaggi sono conosciuti), non sono verificabili.
In passato ho provato a mettere i dettagli per rendere le persone reperibili per un "controllo", ma non mi va di ledere la privacy dei miei clienti ANCHE se mi autorizzassero in quella direzione.
Voi come vi comportereste?
Un altro punto interessante è il fatto che tutti parlino di "adattare alla mentalità locale" ma nessuno entra nello specifico.
Cosa andrebbe a vostro avviso fatto per "adattarsi" alla mentalità locale?
Io ho sempre lavorato online e sempre con quello stile (dal 2000).
Ma sono pronto a cambiarlo per migliori risultati.Tenendo presente che tra i miei obiettivi c'è anche quello di filtrare e tenere fuori alcune tipologie di persone.
E' una mia scelta di business, discutibile ma personale.
Grazie dei consigli,
Piernicola
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@Catone said:
Il concetto di landing, del tutto in una pagina, a volta mi sembra incoerente con i principi di copywriting per il web, la dissonanza cognitiva, la confusione, di cui si parlava qualche post fa è sempre in agguato e io mi sto sempre più convincendo che il modello vincente fra qualche mese sarà il minisito di tre/quattro pagine costruito secondo il principio della piramide capovolta (prima l'essenziale e poi il secondario) con, appunto, una pagina generale generica e delle pagine secondarie ottimizzate non più per i motori di ricerca, ma per le categorie di utenti che potrebbero navigare la pagina principale.
Idee buttate lì...
Ho ricevuto questa osservazione anche io dal mio consulente attuale ed infatti stiamo ultimando il minisito da mettere al posto di quello che c'è ora.
Sarà online tra un paio di giorni e tra qualche mese vi farò sapere.
Personalmente sono dubbioso, ma visto che quello è un sito test sono ben felice di provare qualcosa di nuovo e portarne a casa l'insegnamento.
Come dice sempre un famoso consulente americano che ho la fortuna di avere come amico: "non posso permettermi di avere un ego, costa troppo"
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@Tymba said:
porco cane che vespaio che ho suscitato.
prima di tutto chiedo scusa se qualcuno si è sentito offeso! (e per primo all'autore del sito che abbiamo il piacere di avere tra di noi, benvenuto!)in seconda battuta ho iniziato questo 3d (che, mea culpa, poi mi sono dimenticato) per avviare una discussione su quel partioclare stile di landing che si trova più volte in giro per il web proprio per capire che conversione si ottiene.
sorry again per la mia cattiva capacità di esprimermi, non era affatto un'accusa.
MA SCHERZI??? ce ne fossero di più di interventi che spingono come il tuo!! ti dobbiamo solo RINGRAZIARE
saluto ovviamente anche piernicola, siamo molto contenti di avere avuto le sue rispostea questo punto mi sembra che le opzioni siano 2:
landing page più o meno "stile madri" (giusto per capirsi) ma da adattare allo stile italiano (anche se non è stato chiarito come).
vs
minisito di 3-4 pagine con una pagina generica ma mirata e altre di approfondimento / dettaglio
chi la vincerà?
una domanda per chi non è praticissimo di landing: dove le posizionate?
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ciao ragazzi ....che bel topic... quasi quasi dico la mia....
Innanzitutto credo, da quello che ho letto, che si stia un pò troppo generalizzando e mi spiego meglio.....
Credo che sia un tantino azzardato parlare di differenza di "conversione" tra landing page e minisiti senza specificarne gli obiettivi e prima di ogni altra cosa "il settore"....
Concordo col fatto che ciò che funziona in USA non è detto che funzioni in Italia.....
....come sono convinto che in italia ciò che funziona per vendere corsi di inglese potrebbe non funzionare per vendere mozzarelle...
....è davvero difficile dunque individuare la giusta metodologia da applicare il maniera orizzontale a tutti i settori....Anche io sto scrivendo delle landing page (primissima esperienza) rifacendomi al metodo "madri" (proprio perchè la loro landingpage ha "incastrato" anche me )...
....vi dirò che trattandosi di un settore completamente diverso le difficoltà che incontro non riguardano la forma ma il contenuto e cioè ciò che ci scrivo...
...qualunque "forma" vogliamo adottare senza un "contenuto persuasivo" non credo IMHO faremmo tanta strada....Riassumendo le cretinate che ho detto: non dovremmo forse concentraci a testare i "contenuti"?
p.s. non è ammesso il lancio di insalata
ciao ragazzi, buona giornata
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@alexs2k said:
....come sono convinto che in italia ciò che funziona per vendere corsi di inglese potrebbe non funzionare per vendere mozzarelle...
....è davvero difficile dunque individuare la giusta metodologia da applicare il maniera orizzontale a tutti i settori....Ottima considerazione, complimenti!
In effetti se dovessi scrivere una scheda prodotto di un PC probabilmente non inizierebbe con *** "hai mai provato l'emozione di tornare a casa con un PC nuovo di zecca e non vedi l'ora di spacchettarlo e metterlo in funzione?"*** (anche se tutto sommato tanto male non è
Nei casi specifici miei e di madri vendiamo informazioni, e quindi ci rivolgiamo a persone in cerca di informazioni.... che non disdegnano di leggersi mezz'ora di pagina di vendita.
E' una generalizzazione che mi viene da 5, 6 anni di esperienza nella vendita in internet di corsi/prodotti/etc.
Sono sempre pronto a cambiare idea, ma per ora la lunghezza ha premiato.
Piernicola
P.S. Ovviamente dipende anche da persona a persona, con i miei vecchi clienti la lettera di vendita è "ué, è uscito un nuovo prodotto, costa X, ti serve?"