• Super User

    V'è anche da dire che bisogna vedere quanto è efficace la tecnica ai giorni nostri...


  • Super User

    @00_digital said:

    dipende sempre dal contesto in cui viene usata le kayword, se ad esempio la uso in un artcicolo comparativo non si commette alcun illecito....guarda ad esempio questa pagina in cui vengono comparati i prezzi di due servizi di telefonia voice over ip http://www.skypho.net/index.php?option=com_content&task=view&id=32&lang=it

    ovvio! ma l'ipotesi mi sembrava fosse proprio quella dell'illecito, no?
    😎


  • User Attivo

    credo che all'interno dell'illecito (nel senso più ampio possibile del termine) sia variabile da caso a caso, visto che non credo ci sia una normativa chiara a riguardo...anche se il tutto viene (secondo me) regolamentato in base in base al giro di business e all'entità dei vari brand in questione


  • Super User

    @00_digital said:

    credo che all'interno dell'illecito (nel senso più ampio possibile del termine) sia variabile da caso a caso, visto che non credo ci sia una normativa chiara a riguardo...anche se il tutto viene (secondo me) regolamentato in base in base al giro di business e all'entità dei vari brand in questione

    ma certo, ovvio.
    😉


  • Super User

    Le regole generali del nostro ordinamento prevedono che l'illecito sia sempre personale.

    A mio giudizio a nulla serve una liberatoria... se è illecito, illecito compie chi lo realizza materialmente e semmai, in concorso/associazione, chi detiene i diritti di quel sito (proprietario).

    Un po' come dire (forzatura, lo so) Tu A uccidi B, che tanto io C ti firmo la liberatoria e quindi non sei colpevole.

    V'è dunque solo da approfondire se è illecito.
    Personalmente ritengo che, anche se non esistesse una norma specifica, sarebbe comunque inquadrabile quale atto di concorrenza sleale e come tale punibile ai sensi di legge.

    Paolo


  • Super User

    Consiglio la lettura di questa pagina:
    http://www.italianoscritto.com/interventi/testi/spallino.htm

    e la consultazione di [url=http://www.google.it/search?hl=it&q=meta+tag+tribunali&btnG=Cerca&meta=lr%3Dlang_it]questa ricerca.


  • User Attivo

    Mi fa molto piacere aver acceso una così animata discussione, ed il materiale che avete fornito è molto interessante ed utile.

    Mi sento in dovere, tuttavia di chiarire la mia richiesta, da momento che ho notato diverse interpretazioni dovute probabilmente alla mia scarsa chiarezza.

    La faccenda è molto semplice: io sono la Citterio e voglio che che il mio sito esca fuori quando qualcuno cerca "Parmacotto", quindi uso la parola parmacotto come chiave in alcune delle mie pagine.

    So per certo (perchè l'ho letto in una rivista alcuni anni fa) che per legge non è più possibile fare questo (come dimostrano anche i documenti da voi riportati) , ma volevo sapere a cosa si va incontro.

    A questo punto girerò qualcuno di questi documenti al mio avvocato, sicuramente lui saprà consultare le leggi giuste in base a quanto riportato.

    Grazie a tutti.


  • Super User

    @Eugene said:

    So per certo (perchè l'ho letto in una rivista alcuni anni fa) che per legge non è più possibile fare questo (come dimostrano anche i documenti da voi riportati) , ma volevo sapere a cosa si va incontro.

    A furia di credere che le soluzioni illegali sono necessariamente anche quelle che funzionano meglio, si rischia di non accorgersi di soluzioni migliori e perfettamente legali.

    00_digital ha indicato una strada priva di alcun rischio e che funziona mille volte meglio che inserire keyword a casaccio: la pubblicità comparativa.

    Puoi scrivere nomi di concorrenti e dei loro prodotti o servizi senza alcun problema, se c'è un buon motivo per farlo. Ed è la legge stessa a porgerti su un piatto d'argente il buon motivo: comparare (oggettivamente) tutto ciò che vuoi.


  • User Attivo

    @LowLevel said:

    00_digital ha indicato una strada priva di alcun rischio e che funziona mille volte meglio che inserire keyword a casaccio: la pubblicità comparativa.

    Puoi scrivere nomi di concorrenti e dei loro prodotti o servizi senza alcun problema, se c'è un buon motivo per farlo. Ed è la legge stessa a porgerti su un piatto d'argente il buon motivo: comparare (oggettivamente) tutto ciò che vuoi.

    Infatti, riflettendoci, il mio caso è diverso, dal momento che non si tratta di produttori ma di rivenditori.

    In questo caso non credo sia facile fare della pubblicità comparativa.

    Se io ed il negozietto dall'altro lato della strada vendiamo le stesse scarpe, non posso scrivere nel sito "noi Ciccio Pasticcio vendiamo le scarpe Turlupicchio ad un prezzo inferiore di Scarpotta di fronte a noi".

    E' vero che così ho nominato sia me, sia la concorrenza che la marca di scarpe, ma non mi sembra una cosa "professionale" da scrivere in un sito.

    E poi, torno a dire, in questo caso si tratta di una richiesta esplicita del cliente.

    Lui vuole che inserendo "scarpotta" esca anche "ciccio pasticcio", a meno che non si rischi qualche multa, la galera o la fustigazione in piazza.

    Se dipendesse da me, eviterei queste vie traverse e fare una regolare ottimizzazione delle pagine per i motori di ricerca ma si sa, viviamo in un mondo di furbi...


  • User Attivo

    @Eugene said:

    cosa succede a chi lo fa?

    una causa per concorrenza sleale, per esempio, oppure una causa per uso illecito di marchi registrati, le prime due cose che mi vengono in mente

    forse quello che non capisce il tuo cliente è che internet non è una specie di terra di nessuno, che le leggi che valgono nel mondo reale valgono anche in matrix 😎


  • Super User

    Da un cliente così senza scrupoli, fatti pagare in anticipo! 🙂

    Non scherzo... 😉


  • User Attivo

    @paolo said:

    una causa per concorrenza sleale, per esempio, oppure una causa per uso illecito di marchi registrati, le prime due cose che mi vengono in mente

    forse quello che non capisce il tuo cliente è che internet non è una specie di terra di nessuno, che le leggi che valgono nel mondo reale valgono anche in matrix 😎

    Proprio per questo chiederò consiglio al mio avvocato.

    Grazie e buonanotte


  • User Attivo

    Dopo consultazioni varie con l'avvocato ed il cliente, siamo arrivati a queste due conclusioni:

    con una bella liberatoria da parte el cliente io mi scarico ogni repsonsabilità trattandosi, eventualmente, di reato civile e non penale;

    è uscito fuori che la "concorrenza" in questione è anche un fornitore del mio cliente, quindi in questo caso è possibile usare il suo nome senza conseguenze.

    Grazie a tutti e buonanotte.


  • Super User

    Mi inserisco qui perché l'argomento mi pare lo stesso.

    Ci sono due siti diversi (non c'é nessuna relazione tra loro), che compaiono nel listing di Adwords con il mio nome a dominio (humantrainer).
    Lo scopo è palesemente di comparire quando cercano me (su tutto il web esisto solo io con quel nome).

    Sinceramente a me questa cosa fa più ridere che altro, però mi interesserebbe sapere alcune cose:

    1. considerato che va avanti da mesi, voi come vi comportereste?
    2. secondo voi, con questi mezzucci si devia del traffico?
    3. è legale?

  • User Attivo

    La prima cosa da valutare è se questi siti svolgono un'attività analoga al tuo (e credo proprio di si, altrimenti la cosa non avrebbe senso).

    Sul fatto di deviare il traffico non ci credo molto, perchè chi cerca te non si dovrebbe far distrarre da altri risultati.

    E' pur vero che trovare un'alternativa può destare curiosità nell'utente.

    In ogni caso è illegale.

    Quello che posso consigliarti di fare è contattare le aziende interessate per avere chiarimenti ed eventualmente ricorrere alle vie legali.

    Probabilmente loro sanno che quello che stanno facendo è illegale ma confidano nel fatto che tu potresti non venirne mai a conoscenza.


  • Super User

    @Eugene said:

    La prima cosa da valutare è se questi siti svolgono un'attività analoga al tuo (e credo proprio di si, altrimenti la cosa non avrebbe senso).
    Indovinato, uno dei due in modo particolare, mentre il secondo è proprio fesso.

    @Eugene said:

    Sul fatto di deviare il traffico non ci credo molto, perchè chi cerca te non si dovrebbe far distrarre da altri risultati.

    E' pur vero che trovare un'alternativa può destare curiosità nell'utente.
    Ho sempre pensato anch'io che la deviazione traffico fosse praticamente nulla.
    Però, se ricordo bene come funziona, G ti disabilita l'annuncio se non totalizzi almeno una certa percentuale di click....

    @Eugene said:

    In ogni caso è illegale.
    Bene a sapersi
    😉

    @Eugene said:

    Quello che posso consigliarti di fare è contattare le aziende interessate per avere chiarimenti ed eventualmente ricorrere alle vie legali.

    Probabilmente loro sanno che quello che stanno facendo è illegale ma confidano nel fatto che tu potresti non venirne mai a conoscenza.
    Non vorrei avere una reazione così forte....
    Potrei scrivere a G per fargli disabilitare l'annuncio, però non saprei... anche questo mi piace fino ad un certo punto...

    Considera che uno dei due ha comprato l'annuncio per quasi tutti i nomi di dominio dei portali del settore....

    E' che a me questa cosa mi pare veramente ridicola, mi verrebbe voglia di comprare anch'io quell'annuncio giusto per scriverci una cosa del tipo:
    @Annuncio Adwords said:

    HumanTrainer.Com
    Qui il sito ufficiale, nei riquadri sotto trovate le imitazioni!
    Da sbellicarsi dalle risate!


  • User Attivo

    Potrebbe essere un'idea...


  • User Attivo

    non so se ha senso farlo, ma è consentito ad una web agency creare delle doorway utilizzando i nomi dei propri clienti?

    Mi spiego:
    se io sono la pincopallino advertising e faccio un lavoro per la chinotto spa, posso creare una doorway ottimizzata per la parola "chinottospa" che reindirizzi al mio sito in modo che chi cerca "chinottospa" trova anche me tra i risultati della ricerca?

    In definitiva, sono miei clienti.
    Oppure si fa un uso improprio del loro nome?