• Community Manager

    Google Shopping: la nuova versione punta Amazon. Ricerca anche nei negozi fisici!

    La notizia del nuovo Google Shopping, per ora visibile solo in USA, è di quelle molto interessanti. Mi sembra come quando arrivano i primi Hotel sulle Mappe di Google e mentre qualcuno diceva questa roba è grossa, è solo l'inizio, gli altri minimizzavano oppure non se ne curavano.

    Se lavorate nel mondo e-commerce, non fate finta di niente.

    Vi estrapolo alcuni concetti importanti dall'articolo:

    • trova il miglior prezzo e trova il miglior posto dove compare con Google Shopping
    • trova l'ispirazione, compara le opzioni e prendi il meglio tra online e offline
    • mobile e desktop
    • e-commerce e negozi fisici
    • tieni monitorato il prezzo
    • trova il negozio online vicino a te dove lo vendono a meno
    • home personalizzata
    • compra con Google direttamente, con la garanzia Google

    Infine mettono una piccola nota: ogni volta che acquisti su Google, compenseremo anche le emissioni di carbonio create dalla spedizione del tuo ordine.

    Comunque...quel compra con Google finisce in tanti posti come ho detto qualche giorno fa all'Ecommerce Hub. Un prodotto acquistabile può finire in una marea di posti di Google:

    • Risultati di ricerca
    • Google Shopping
    • Google Assistant (gli ordini tramite voce stanno aumentando molto in USA) e quindi tutti gli hardware dove Assistant sarà installato (non c'è solo Smartphone e Google Home)
    • Gmail
    • Google Discover (la futura home di Google)
    • YouTube, sì YouTube. Con le sue recensioni, i suoi influencer, i suoi Google Ads. Con i suoi video Premieres utilissimi per l'Instant Shopping, quello che Marco Quadrella (@labussola) mi ha segnalato come uno dei trend più interessanti.

    Vogliamo parlare dell'update di Google Lens? Fai una foto e potrà dirti dove lo vendono a meno tra un po' 😄

    E della possibilità di includere nella propria comunicazione (e Ads) le immagini create dalle recensioni degli utenti?

    Il markup dei prodotti è il minimo oggi, Quadrella mi segnala le Shopping Action che sono attiva in USA e Francia (e che daranno il via all'acquisto tramite Google).

    Sicuramente all'inizio ci saranno condizioni vantaggiose per entrare, quindi uno deve valutare.

    Ma con tutto il Machine Learning e AI che Google ha io me lo immagino un futuro dove carichi il prodotto e poi fa tutto lui. O sicuro dice che fa tutto lui 🙂

    E se si mettesse a produrre i prodotti più venduti come fa Amazon con Basics?

    Insomma...giusto per farci quattro chiacchiere 😄


  • User Attivo

    Ciao Giorgio,

    grazie mille come sempre per la preziosa segnalazione!

    Secondo voi ad oggi ha ancora senso investire tempo e risorse nello sviluppo di un comparatore prezzi verticale (incentrato cioè su una specifica categoria di prodotti), alla luce di questo trend?


  • Community Manager

    Ciao Bobo,
    per me no.

    Comunque Lunedì ci dedico un video su FastForward a tutta la faccenda perché è veramente epocale.


  • User

    Ciao Giorgio,
    le tue considerazioni sono sempre super interessanti. Il tuo ultimo video ha destato subito il mio interesse (in quanto ecommerce manager).
    Mi sono documentato sulle nuove funzionalità di Google Shopping spinto dal tuo entusiasmo verso queste nuove funzionalità. Ho trovato però due limiti enormi alla partecipazione da parte di tutti gli ecommerce retail: il pagamento delle campagne shopping e il pagamento della commissione di vendita a Google!

    Considerando questi due costi, un ecommerce dovrebbe avere un ricarico minimo, per ogni prodotto in vendita, almeno del 60%! Una percentuale fuori da ogni logica per qualsiasi rivenditore in qualsiasi categoria. Probabilmente solo i produttori oggi potrebbero aderire ad un programma del genere.

    Quindi ti chiedo, considerando sopratutto la commissione richiesta da Google (12% in media), pensi realmente che nel settore ecommerce, questo possa funzionare?


  • Community Manager

    @EmanueleP said:

    Ciao Giorgio,
    le tue considerazioni sono sempre super interessanti. Il tuo ultimo video ha destato subito il mio interesse (in quanto ecommerce manager).
    Mi sono documentato sulle nuove funzionalità di Google Shopping spinto dal tuo entusiasmo verso queste nuove funzionalità. Ho trovato però due limiti enormi alla partecipazione da parte di tutti gli ecommerce retail: il pagamento delle campagne shopping e il pagamento della commissione di vendita a Google!

    Considerando questi due costi, un ecommerce dovrebbe avere un ricarico minimo, per ogni prodotto in vendita, almeno del 60%! Una percentuale fuori da ogni logica per qualsiasi rivenditore in qualsiasi categoria. Probabilmente solo i produttori oggi potrebbero aderire ad un programma del genere.

    Quindi ti chiedo, considerando sopratutto la commissione richiesta da Google (12% in media), pensi realmente che nel settore ecommerce, questo possa funzionare?

    Ciao Emanuele,

    io penso che sia Google che il mondo e-commerce inizieranno a guardarsi per cercare di capire dove è il vantaggio.

    Credo che la commissione sia alta, ma quello che credo di più è che Google può essere in grado di coprire una grande fascia di prodotti.

    Secondo me Google sta studiando cosa prendere. Magari lo sanno già: ma stanno cercando di assestarsi. E forse, di lanciare poi servizi diversi.

    Non so se hai avuto modo di vedere cosa ha fatto per il local. Prima ha sparato alto, poi, piano piano, ha iniziato a creare servizi appositi per le piccolissime realtà.

    Quindi lo vedo come quello che fa il primo passo per poi correre una grande maratona.

    La prima volta che lanciò il box degli Hotel...e poi altre piccole novità, in tanti affermammo: questo vuole fare l'assistente di viaggio.

    Ora si sta ripetendo: punta alle persone. Il linguaggio non è per i venditori. Per le persone.

    Condivido, inoltre, il pensiero di Giovanni Cappellotto che ha messo qui

    Il sottotesto di diversi commenti è la sindrome da Asso Pigliatutto.
    Quando eBay imperava tra il 2005 e il 2008 tutti erano tesi a sperare che arrivasse Amazon. eBay era IL male, solo che il punto di vista era quello dei venditori. Adesso che bisogna battere Amazon, va bene Aliexpress (è molto meno di quello che immaginate), ma andrà bene anche JD e i prossimi cinesi che arriveranno in Europa.
    Le speranze su Facebook sono affievolite. Oggi Google, ma lo scenario sognato, da alcuni, è sempre lo stesso: un anello per domarli e nel buio incatenarli.
    E se non fosse così? E se invece di pensare solo che bisogna sconfiggere il BezosSauron per trovare pace e armonia nella Terra di Mezzo, non si realizzasse un altro scenario?
    Non credete che sia più probabile una disgregazione atomica, con tante vendite possibili, impossibili da controllare da una unica piattaforma.
    Alla fine ci sono più cose in cielo e in terra che nella nostra filosofia.
    (La citazione di Shakespeare ci sta nel giorno della morte di Harold Bloom, l'inventore del Canone Occidentale).
    Atarassia e prenderla con calma.


  • Community Manager

    Oltre al video dove ho spiegato

    , segnalo che sono arrivate nuove metriche come Attribuzione degli ordini, media degli ordini, revenue, COGS e tanto altro.

    Giustamente con l'arrivo delle novità di Shopping vediamo ora anche queste nuove metriche e dati.

    Fonte: SearchEngineLand.

    [video=youtube;XORN0OYq1Os]