• User

    Grazie @giorgiotave, aspettavo una tua risposta! Specifico che nasco come "web master" e ho messo mano a centinaia di siti in oltre 10 anni di carriera (Effettivamente avrei dovuto presentarmi alla community). Dunque mi sono specializzato prima in copy seo, poi in "cornici seo" e poi ho approfondito le due competenze.

    Per prima cosa, questa tua affermazione non esclude la tua frase subito sopra. Non è detto che chi è posizionato con uso massimo di chiavi non faccia anche il resto. E specialmente, cosa si intende per uso massimo di parole chiave che convertono. Serve un esempio. Me lo mostri?

    Massivo, non massimo. Massivo nel senso "un utilizzo esagerato di keyword come ancora vengono intese", quasi rasente il kw stuffing e che rendono il testo illegibile.

    E se fai una ricerca su settori servizi, pronto intervento, ditte, ecc.. ci sono serp dove si rankano bene solo quei siti che quasi spammano kw.

    Vedrai anche che la maggior parte dei siti web più curati, avvolgenti, scritti bene e veloci, difficilmente si posizionano in prima pagina AL MOMENTO.

    Fai una prova, cerca ad es. "fabbro Milano" ma funziona con idraulici, elettricisti...e purtroppo anche con professionisti come avvocati e psicologi. Parliamo comunque di pmi e professionisti che vogliono approcciarsi al mondo della seo con budget modesti (Attenzione, 10k l'anno solo per la seo non sono pochi per un target come loro) e che giustamente quelle 4 domande di cui ho scritto nel post se/te le fanno.

    Invece, sto lavorando molto con molti clienti (è dura da farglielo capire, ma ci riuscirò) con la costruzione del brand e del suo posizionamento, non parallelamente ma trasversalmente alla SEO, come sono d'accordo con te. Ricordiamoci che oltre le kw informazionali e transazionali ci sono quelle Brand, sempre più cercate dagli utenti! Spesso però se dico a loro che curare il brand ed essere onnipresente sul web è anche SEO, mi guardano male.

    Molte volte, non si smuovono per l'autorevolezza, come giusto che sia. Che va a sopperire a qualsiasi cosa. O comunque a molte cose.

    E la cura del brand va ad aumentare quella autorevolezza senza dubbio, oltre qualunque cifra spesa in link building.

    @gabriele-pantaleo posso dire un'altra cosa?

    Secondo me è un peccato che in tanti sono sempre e solo sui social. Questi approfondimenti lì non si trovano.

    Grazie per i tuoi contributi 🙂

    sono d'accordissimo Giorgio, contribuirò il più possibile in questa community e grazie ancora per avermela fatta riscoprire dopo circa 15 anni!


  • Community Manager

    @kal ha detto in Siamo davvero sicuri che l’utilizzo delle keywords è un concetto che presto verrà superato?:

    @giorgiotave vorrei dirti anche voi ma sai com'è 🤣

    ahahahhaha :d:
    So so 🙂

    @kyle46 @Gabriele-Pantaleo infatti bisogna prima accordarsi su cosa significa Keyword in questa discussione. Perché è ovvio che genericamente non sarà superato, sono affiancate. D'altra parte, invece, sono superate eccome. E in altri casi, alcune metriche (come la density) mai prese in considerazione.

    Massivo, non massimo. Massivo nel senso "un utilizzo esagerato di keyword come ancora vengono intese", quasi rasente il kw stuffing e che rendono il testo illegibile.

    E se fai una ricerca su settori servizi, pronto intervento, ditte, ecc.. ci sono serp dove si rankano bene solo quei siti che quasi spammano kw.

    Vedrai anche che la maggior parte dei siti web più curati, avvolgenti, scritti bene e veloci, difficilmente si posizionano in prima pagina AL MOMENTO.

    Fai una prova, cerca ad es. "fabbro Milano" ma funziona con idraulici, elettricisti...e purtroppo anche con professionisti come avvocati e psicologi.

    Il problema è capire perché quei risultati sono lì. Quei risultati non sono lì per lo stuffing, tu lo vedi, c'è, ma non ha influenza. Perché appunto, superata la cornice, sei ok. Anche se non lo avessero sarebbero lì. Subentrano altri fattori.

    Quei risultati, e questo vale per tutti le categorie che stai segnalando, sono lì dopo un update di molti anni fa. I professionisti e le categorie professionali hanno ricevuto un boost perché quelle chiavi hanno cambiato intento ed è diventato Informazionale-Transazionale. Non mi ricordo come le chiama Emanuele Tolomei che aveva trovato un termine più carino. Me lo ero segnato, infotransazionali?

    In questo caso Google ha iniziato a dare peso al matching con il bisogno dell'utente, che è quello che spiego da sempre. A te, in una ricerca del genere, ti interessa una cosa sola cosa: risolvere il tuo problema.

    Quindi lì ha molta importanza: intento e bisogno, geolocalizzazione, citazioni con link che portano autorevolezza, CONTATTO immediato. È una questione di identificare un servizio o la risoluzione del problema, e questa cosa non la fai con il testo. Sarebbe stupido anche.
    Puoi avere anche un sito del 1999 con i core web vitals bassi, ma se hai queste caratteristiche passi. Puoi fare tutto quello che vuoi, al netto di penalizzazioni ovviamente, ma se hai quello funziona. Non funziona per lo stuffing. Funziona per il forte intento di quelle chiavi.

    Appunto le chiavi sono superate, perché è più interessante avere un database di siti di professionisti, quindi lavora di più su questo che sulle chiavi.

    Se non sbaglio sono 8-10 anni che è stato fatto 🙂

    Su chiavi di questo tipo, puoi leggere una discussione del 2016-2017 quando c'era stato un update maggiore.

    Il sito del cliente di quella persona di connect.gt è stato portato in prima posizione sulle mappe e in 4a organica solo con alcune indicazioni di come affrontare quel tipo di chiavi. E non riguarda l'inserimento di chiavi.

    🙂


    emanueletolomei 1 Risposta
  • Community Manager

    Allargo il punto di vista della discussione citando anche due persone che lavorano in modo specifico su intenti e local. Uno è @gfiorelli1 e l'altro è ovviamente @luca

    Così possono dirci la loro, oltre al già intervenuto @kal


  • User

    Allora, @giorgiotave, personalmente credo che l’uso delle keyword non sarà abbandonato. Il motivo è semplice: le keyword sono una rappresentazione verbale di entità, relazioni tra entità, relazioni tra un’entità e i suoi attributi e relazioni tra entità ed azioni associate ad esse.
    Quindi, proprio perché sono consustanziali all’Entity Search, non saranno abbandonate.
    Un altro discorso, forse, se invece le consideriamo solo per sé stesse.


    giorgiotave 1 Risposta
  • Community Manager

    @gfiorelli1 concordo, infatti la domanda è posta male nel topic.

    La relazione tra chiave e entità è senza dubbio qui per restare ed è solo un affiancamento. Pezzo importante dell'indicizzazione e della comprensione.

    Qui si parla delle Keywords nei testi, in particolare con uso massivo.

    Come dice @Gabriele-Pantaleo

    Massivo nel senso "un utilizzo esagerato di keyword come ancora vengono intese", quasi rasente il kw stuffing e che rendono il testo illegibile.


    G 1 Risposta
  • User

    Tra l'altro stavo facendo un'altra considerazione:

    gli utenti che attualmente cercano qualcosa su Google sono abituati a cercare entità attraverso le parole chiave perchè sono oramai da anni abituati anche a ragionare così sul web. Ma solo quando scrivono. Classico è l'esempio che portavo nel blog, con torta di mele ricetta.

    Tra qualche anno la stessa entità potrebbe essere ricercata utilizzando non una kw, ma come magari una domanda confidenziale fatta al proprio assistente vocale. Mi immagino già di parlare con la siri di turno: "hey siri, torta di mele ricetta"...bruttino no? :d:

    Non per fare il complottista di turno, ma magari come il ReCaptcha è stato e viene utilizzato anche per fare delle validazioni sulle AI e perfezionarla sulla corrispondenza chiave/immagine, magari i risultati zero, i quali sono sempre più frequenti sotto forma di domanda e risposta immediata, sono dei test e presto verranno anche letti dagli assistenti vocali quando gli si chiederà qualcosa 😄


    G 1 Risposta
  • User

    @gabriele-pantaleo I featured snippet già sono il risultato letto da Assistant quando sono presenti in SERP.


    Gabriele Pantaleo 1 Risposta
  • User

    @gfiorelli1
    Ti riferisci all'assistente vocale di Google? Purtroppo non lo utilizzo, invece utilizzo Alexa e Siri...la prima sta praticamente zitta ad ogni domanda (è timida e non trova la risposta), la seconda mi dà risultati a schermo ma non "legge" con la voce.


  • User

    @giorgiotave bah… sicuramente quel modo di vedere dare le keyword già non funziona se non in casi in cui veramente non esista sufficiente contenuto di qualità (secondo i crismi di Google) con cui dipingere le SERP; questo capita spesso per molte lingue minoritarie.
    Quello che sottintendevo io è che personalmente considero folle adesso come adesso partire da una ricerca di parole chiare, arrivare a selezionarne 100K e cercare di arrivare ai topic usando clustering. Lo trovo come cercare di costruire una casa dal tetto: non solo è improbo (anche a livello temporale), ma anche piuttosto inefficace.
    Meglio partire dall’entità search e solo come ultimo passo arrivare alle keyword. Ontologia > Tassonomia… in fondo sono concetti che sono sempre esistiti, ma apprezzati da molti SEO solo a parole.


  • User Newbie

    @giorgiotave ahahah we Gior! Mi sono fatto raccontare il festival e ti faccio i complimenti, perchè ogni volta è sempre più stellare. Si Info-Transazionali 🙂 tra gli esempi, a parte le solite "migliore/migliori" c'è anche "quale scegliere/quali comprare" , nome prodotto+prezzo, "a basso costo", economiche, sotto i 100 euro etc.. etc... sono tutte query molto vicine al momento dell'acquisto. In un modello Messy Middle le metterei nella parte destra
    Talent-Garden_Messy-Middle-1024x576.gif


    giorgiotave 1 Risposta
  • User Attivo

    @gabriele-pantaleo ha detto in Siamo davvero sicuri che l’utilizzo delle keywords è un concetto che presto verrà superato?:

    nella pratica Google ad oggi non è ancora pronto per essere affrontato in questo modo. Ho dati alla mano di moltissimi professionisti e pmi.

    Dal mio punto di vista non è che GOOGLE non è ancora pronto, è che il cambiamento epocale non può avvenire dal giorno alla notte. Sarà un cambiamento "lungo". I primi che comprenderanno il nuovo ECOSISTEMA GOOGLE saranno avvantaggiati rispetto a chi continuerà a lavorare alla vecchia maniera.

    Che sia ben chiaro. Le KEYWORDS sono e rimarranno sempre importanti però... oggi le KEYWORD altro non sono che il saper LEGGERE E SCRIVERE, ovvero sono la base da cui parte tutto il resto. Se non si sa né leggere né scrivere non si può approcciare a null'altro.

    Il tuo ragionamento di Comunità funziona quando parliamo di Brand o di pmi che si vogliono elevare investendo, non quando il professionista che seguo mangia grazie ai click che fa il sito posizionato in prima pagina. Secondo te, con quale tempo o investimento di soldi potrebbe gestire una comunità?

    Penso, eccezioni a parte, che chi non ha mai masticato SEO e si approccia oggi alla materia - con buoni maestri - è più avvantaggiato nel capire il nuovo ECOSISTEMA GOOGOLE rispetto a chi si è approcciato alla SEO ieri. Dal mio punto di vista è tutta una questione di VISIONI.

    Se un professionista mangia grazie ai click che riceve in prima pagina, dal mio punto di vista c'è un problema. Idraulici, elettricisti, meccanici lavorano sopratutto - se sono veramente bravi - con il passaparola. Conosco una marea di professionisti che non hanno mai usato internet nella loro vita e sono stati e sono, sempre oberati di lavoro.

    Se determinate categorie si approcciano ad internet perché non hanno clienti o perché ne hanno pochi io mi preoccuperei. Un ENORME ERRORE che generalmente vedo fare da chi si occupa di SEO è pensare che oggi SENZA INTERNET NON SI FANNO AFFARI. La prima cosa che mi piacerebbe facesse un mio consulente SEO è quello di chiedermi quanti clienti ho e capire perché ne ho pochi. Non è un lavoro per SEO? Dal mio punto di vista questo è un altro grande errore. Il problema molte volte non è la SEO ma è la qualità del servizio che un professionista eroga (autorevolezza trai i clienti), qualità che nel NUOVO ECOSISTEMA GOOGLE è di FONDAMENTALE importanza.

    Ieri ho voluto fare un esperimento con una pagina del mio sito che oscilla tra il 6 e il 10 posto in scala nazionale per "Consulente SEO". Ho rivoluzionato un bel po' di cose, lato ux, e rielaborato il copy in molti punti. Riassumendo:
    core web vitals migliorati (sono numeri, si possono misurare);
    approccio comunicativo migliore (Secondo me, devo monitorare i dati ofc)
    keywords nella stessa posizione mantenute il più possibile (anche qui, matematica).
    Diciamo che ho fatto dei leggeri tagli. In sostanza ho voluto dimenticarmi per una volta del mio approccio sempre metodico e scientifico sulla seo che applico da anni.
    In teoria sarei dovuto stabilizzarmi in prima pagina o salire addirittura.
    Oggi, invece dopo che il crawler è passato, sono sceso di 5 posizioni.

    Dal mio punto di vista...

    • Dai per scontato che tutte le altre pagine indicizzate non abbiano toccato nulla.
    • Hai toccato tutti elementi della "VECCHIA GOOGLE".

    Quando parli di numeri i numeri sono freddi, non hanno cuore, non hanno anima. Il nuovo ecosistema di gogole ha bisogno di cuore, anima di... COMMUNITY che considero L'EVOLUZIONE DELL'AUTOREVOLEZZA.

    @kyle46 ha detto

    Un motore di ricerca senza l'input da parte dell'utente di una parola chiave, risulta essere nullo.

    Non concordo. YouTube ne è la prova. Appena maturo questa visione farò post.

    @Gabriele-Pantaleo

    se fai una ricerca su settori servizi, pronto intervento, ditte, ecc.. ci sono serp dove si rankano bene solo quei siti che quasi spammano kw.

    L'arma che giocherei in questi casi è quella dell'ADS. Se ho un buon prodotto/servizio avranno del filo da torcere.

    @giorgiotave ha detto

    Il problema è capire perché quei risultati sono lì.
    In questo caso Google ha iniziato a dare peso al matching con il bisogno dell'utente, che è quello che spiego da sempre.
    Quindi lì ha molta importanza: intento e bisogno, geolocalizzazione, citazioni con link che portano autorevolezza, CONTATTO immediato.

    Esattamente. E dal mio punto di vista in questo YOUTUBE fa scuola. Il nuovo ECOSISTEMA DI GOOGLE lo vedo interconnesso a YouTube come non mai, anzi sono convinto che YOUTUBE stia dando lezioni molto importanti a GOOGLE. Sto maturando questa visione. Appena pronta la condividerò.


    Gabriele Pantaleo 1 Risposta
  • User

    Dal mio punto di vista...

    Dai per scontato che tutte le altre pagine indicizzate non abbiano toccato nulla.
    Hai toccato tutti elementi della "VECCHIA GOOGLE".

    Non ho dato per scontato nulla. Io misuro, testo, valuto.

    Quando parli di numeri i numeri sono freddi, non hanno cuore, non hanno anima. Il nuovo ecosistema di gogole ha bisogno di cuore, anima di... COMMUNITY che considero L'EVOLUZIONE DELL'AUTOREVOLEZZA.

    a parte che a me piacciono tantissimo i numeri e per me hanno un'anima (da un'occhiata al libro "il mago dei numeri"), qui parliamo di numeri, web marketing e business.

    Se un professionista mangia grazie ai click che riceve in prima pagina, dal mio punto di vista c'è un problema. Idraulici, elettricisti, meccanici lavorano sopratutto - se sono veramente bravi - con il passaparola. Conosco una marea di professionisti che non hanno mai usato internet nella loro vita e sono stati e sono, sempre oberati di lavoro.

    qui dipende dal livello a cui un professionista / imprenditore vuole arrivare. C'è chi investe nel digitale e chi no, glielo vogliamo impedire? Inoltre rispondimi...quei famosi business borderline bannati da altre forme pubblicitarie, come fanno a vivere... con il passaparola? Lì la seo e i numeri sono fondamentali!

    L'arma che giocherei in questi casi è quella dell'ADS. Se ho un buon prodotto/servizio avranno del filo da torcere.

    L'arma che giocheresti non la puoi evincere così da un post di un forum, a sentimento, senza vedere i numeri 😄 Quando investi bene in campagne ADS per posizionarti dove hai il 60% di click invalidi da concorrenti, CPC che arrivano a 30€ e budget giornalieri che finiscono alle 7 del mattino, voglio vedere quanto l'imprenditore medio ha pazienza di continuare ad investire in ads e di sentirsi dire dal consulente seo di valutare ecosistemi 😄 Fortunamente ho dati e casi di successo di posizionamento organico che portano, a quasi zero spese, click e clienti a molti business. Loro sono contenti, e io con loro.


  • User Attivo

    Mi allineo un po' a quanto detto da @gfiorelli1 , ma in realtà anche da altri tra le righe
    e lo dico in maniera differente

    Le keyword sono importanti certo, ma rappresentano la punta dell'iceberg, la parte visibile.

    iceberg-gc8e87b95e_1920.jpg

    Sono ancora importanti perché sono quelle con cui abbiamo a che fare, quelle "cose" con cui interagiamo e che "tocchiamo".

    Ma in realtà sotto c'è tutto il mondo nascosto fatto di entità (nel senso semantico), di relazioni, di intenzioni, ci sono gli errori di mispelling, ci sono le interpretazioni, ecc. ecc. che è uscito fuori dagli altri interventi.

    Per cui SI, diamo importanza alle keyword, ma come "veicolo" per qualcosa di molto più grande e nascosto.
    Come un iceberg appunto.


  • Community Manager

    @emanueletolomei ricordavo bene e ora ho anche un posto da citare! Grazie 🙂

    @gabriele-pantaleo ha detto in Siamo davvero sicuri che l’utilizzo delle keywords è un concetto che presto verrà superato?:

    voglio vedere quanto l'imprenditore medio ha pazienza di continuare ad investire in ads e di sentirsi dire dal consulente seo di valutare ecosistemi

    La bravura di chi fa consulenza è quella di non imporre la propria visione al cliente, ma di trovare la strada migliore per quel cliente. E non dipende dalle conoscenze del consulente, ma dagli obiettivi che il cliente ha. Questo mi pare ovvio e sicuramente concordiamo.

    L'ecosistema di Google oramai è tale. Non è che puoi tirarti indietro, anzi, anche se tu lo facessi, lo useresti ugualmente. Le attività di consulente SEO vecchio stampo portano benefici al cliente in tutto l'ecosistema. Di conseguenza per lui è ottimo: ottiene di più e paga di meno :d:

    È ottimo per una visione vecchia? Non credo
    È ottimo per il cliente nel futuro? Non credo, è ottimo ora.

    Io ho la fortuna di lavorare e guardare al mondo local dal lontano 2003. E ho avuto la fortuna di fare attività per molti anni in uno dei settori più interessanti per loro e in una delle città che è sempre presa di mira dai colossi per fare test: Toronto. Mai un keyword stuffing. Mai lavoro sulle chiavi come si fa ancora oggi, ma una semplice ottimizzazione.

    E poi il lavoro che si fa sempre nelle attività local e che per forza è un lavoro di ecosistema, non sfuggi. Quella pizzeria era prima ovunque e ho dovuto togliere il numero di telefono dal title perché riceveva più telefonate che traffico.

    Il settore dei servizi geolocalizzati ha un'integrazione pazzesca con Google Maps e a secondo delle necessità del cliente e dei suoi obiettivi si lavora in modo diverso: c'è chi parte dagli annunci dei servizi locali (che, spoiler, non lavorando a click NON HANNO IL 60% di click invalidi da concorrenti), c'è chi parte dall'attività più social e pr/reputation, chi da quella SEO.

    @luca lo può spiegare meglio di me. Come si può leggere dal suo post le keyword vengono usate come un veicolo molto più grande. Ma qui parliamo di Strategy.

    Nessuno, né @luca, né @gfiorelli1, né @kal lavora con un uso massivo di chiavi o fa stuffing.

    Quando si lavora con clienti di questo tipo ci sono altri fattori che entrano in gioco, che tu faccia attività di stuffing o meno è ininfluente.

    Che poi ci siano zone dove i passaggi sono graduali è un altro discorso. Ad esempio Discover è una monnezza e lì vince il clickbait. Per ora.

    Ma non vedere tutta l'evoluzione che c'è stata nel mondo dei servizi è una cosa che sconsiglio, proprio per chi fa consulenza. Perché fate un grande lavoro e oltre al fatto che potete portare più risultati ai clienti, vi fate pagare molto meno per quello che fate.

    🙂


    Gabriele Pantaleo 1 Risposta
  • User

    @giorgiotave sono d'accordo e tra l'altro con @luca abbiamo visto insieme un paio di casi riguardanti i servizi geolocalizzati.

    Come dici tu, la figura del Google Expert presto sostituirà quella del SEO vecchio stampo e già è da anni che parlando con chi si rivolge a me parlo di mappe, brand, discovery ecc... il problema sta sempre lì: il mio target 🎯 non sa di cosa parlo e neanche vuole ascoltare :d:

    La domanda classica è: "ai primi posti ci sono sempre gli stessi e hanno tantissime richieste, io non sono in SERP e allora non lavoro. Gabriele, come possiamo lavorare insieme per raggiungere i primi posti?" Se si rivolgono ad un consulente seo non vogliono ne' strategia per passaparola online/offline, ne' community, ne' social adv, ne' google ads, ne' mappe. Vogliono che te fai seo nel termine stretto della parola. Poi bhe glielo spiego anche io che per vendere di più non occorre fare seo ofc...

    Poi certamente è compito anche del SEO definire obiettivi e dare consigli, MA la vera figura che dovrebbe decidere insieme all'imprenditore / professionista in quale forma pubblicitaria investire per me non è prettamente il consulente SEO. Tu che ne pensi @giorgiotave ?

    Secondo me i problemi sono un bel po':

    1. ancora oggi dopo 20 anni in Italia si pensa per luoghi comuni, del tipo è bravo al computer = sa fare tutto (Seo, sea, ads, google, siti, grafica, consulente...);
    2. molti professionisti e agency che vendono la seo in modo sbagliato;
    3. mancanza di budget: ahhhh quello sempre;
    4. delegare, in modo inefficienti, ad una sola figura tutti i compiti.
    5. .. ce ne sono altri

    ovviamente questo riguarda il mio target.

    Ma non vedere tutta l'evoluzione che c'è stata nel mondo dei servizi è una cosa che sconsiglio, proprio per chi fa consulenza. Perché fate un grande lavoro e oltre al fatto che potete portare più risultati ai clienti, vi fate pagare molto meno per quello che fate.

    Perfetto...noi ci impegnamo a fare i CONSULENTI VERI, io però farei fare anche un pre-corso al cliente spiegandogli che le attività di marketing strategiche sono indelegabili e che prima di rivolgersi al SEO o ad un consulente di qualunque tipo, occorre aprire un po' di libri, farsi una cultura e capire bene cosa fare 😄


    giorgiotave 1 Risposta
  • Community Manager

    @gabriele-pantaleo ma con ofc intendi of course? :d:

    Concordo. Ma il problema è che per alcune tipologie di attività non esiste una figura alla portata economica e quindi, la figura che da sempre offre più visibilità perché si trova in mezzo è chi si occupa di SEO.

    È un vantaggio e svantaggio. La cultura d'impresa a secondo dell'impresa, è un miraggio in Italia. Perché manca proprio a livello scolastico. E quante cose mancano a livello scolastico :d:

    Vedi che usciamo fuori tema? La SEO è sempre al centro ahahahahahahha


    Gabriele Pantaleo 1 Risposta
  • User

    @giorgiotave yes, of course :d:

    comunque alla faccia di chi dice che far SEO è noioso ahah


  • User Attivo

    @gabriele-pantaleo ha detto in Siamo davvero sicuri che l’utilizzo delle keywords è un concetto che presto verrà superato?:

    𝙎𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙙𝙖𝙫𝙫𝙚𝙧𝙤 𝙨𝙞𝙘𝙪𝙧𝙞 𝙘𝙝𝙚 𝙡’𝙪𝙩𝙞𝙡𝙞𝙯𝙯𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙠𝙚𝙮𝙬𝙤𝙧𝙙𝙨 𝙣𝙚𝙞 𝙩𝙚𝙨𝙩𝙞 è 𝙪𝙣 𝙘𝙤𝙣𝙘𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙘𝙝𝙚 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙫𝙚𝙧𝙧à 𝙨𝙪𝙥𝙚𝙧𝙖𝙩𝙤?

    No 🙂 . Come giustamente diceva @gfiorelli1, le parole chiave sono uno dei modi con cui tu esprimi un concetto al motore di ricerca. É giustissimo pensare ai tuoi lettori o acquirenti nella pianificazione del sito e nella stesura delle risorse, perché saranno poi loro ad avere il portafoglio in mano, non certo googlebot.
    Però, se G non ti propone, quel portafoglio spenderà i soldi da qualcun'altro.

    Eppure ancora oggi ci sono siti web posizionati e che ricevono traffico grazie all’utilizzo massivo di parole chiave che convertono

    Menomale! Significa che facciamo un lavoro che, anche se a volte è difficile da riportare, funziona anche in termini di soldi. 🙂 Se i ranking non convertono, che senso ha quel posizionamento?

    Ci sono moltissime serp piene di staticità, dove chi è nei primi posti non si smuove facilmente, rimane fermo lì, godendo di una sorta di rendita seo.

    Immagino che il senso della frase sia in negativo, e capisco cosa vuoi dire. A mio avviso, però, a volte alcuni posizionamenti inspiegabili sono così perché G ha a disposizione dati comparativi che noi, semplicemente, non abbiamo.
    Certo, non sempre, concordo con te. A volte ranka semplicemente dello schifo, e puoi solo sperare che prima o poi la macchina lo tolga di mezzo.
    A mio avviso, anche quella è SEO, e ti dirò: credo si debba essere dannatamente bravi e capaci per tirarci fuori dei soldi.
    Fare black hat non è uno scherzo, soprattutto farla bene e spremere quanti più soldi possibili da Google prima che ti banni.