• Community Manager

    Il problema del Clickbait

    Lo so, una delle più grandi nostre difficoltà, oltre a produrre un buon contenuto, è occuparsi del titolo e delle miniature. Purtroppo tutti gli algoritmi, qualsiasi essi siano, regolano la home di qualsiasi social dando molto peso all'engagement.

    E questo crea un bel casino perché, molte volte, ci ritroviamo a competere con chi fa clickbait e non c'è modo di risolvere la faccenda. Il clickbait non è compreso dagli algoritmi, si può agire solo tramite segnalazioni, ma le segnalazioni le possono fare persone che sanno queste cose. E siamo una nicchia, della nicchia, della nicchia.

    Quindi questo rimane un dilemma grosso che sto studiando e mi piacerebbe sapere come lo affrontate voi.

    Mi date un feedback? Non sia mai che un giorno riusciamo a fare un contenuto decente sul tema 🙂


    S giorgio.sanna domenico.pacifico 3 Risposte
  • User

    @giorgiotave l'unico feedback che posso darti è che è un problema reale e che, a mio avviso, al momento non è risolvibile, almeno finchè gli algoritmi non impareranno a non parlare il clickbiatese.

    Nel mio settore (la divulgazione musicologica) non esiste altro: se non fai clickbait ("LA SCALA CHE HA RIVOLUZIONATO LA MUSICA!!!" o "COME I BLACK SABBATH HANNO CAMBIATO LA STORIA DELLA MUSICA IN 3 MINUTI") non esisti o quasi. La cosa è aggravata dal fatto che molti di quelli che utilizzano questo tipo di contenuti vogliono quel tipo di contenuti, ossia a loro non frega nulla di avere una storia di come una determinata scala abbia concorso a portare novità, ed in che modo, o che i black sabbath hanno fatto questo e quello che magari è culminato con la canzone X. I fruitori vogliono credere che basta svegliarsi la mattina, e... GENIO! BAM! ed hai fatto la storia.

    Immagino che altri settori subiscano la stessa sorte. Non interessa sapere qual è una dieta bilanciata, ma LA DIETA!, non interessa sapere una delle ricette migliori per cucinare il pollo, ma NN KREDERAY MAY KWESTO POLLOH SI SCIOGLI IN BOKKA KLIKKA KWY X SAXE KOME!, eccetera. In questo senso, il clickbait è uno specchio amaro della nostra società.


  • Moderatore

    @giorgiotave la mia impressione é che il clickbait sta portando l'informazione divulgata tramite i social percepita come di pessima qualità e senza volto, ma in realtà l'unico vero problema (che c'è sempre stato) è quello di maturare conoscenze e esperienze che permettano di selezionare delle fonti attendibili a proprio giudizio e fare una selezione. Sarebbe interessante ad esempio se si integrasse negli algoritmi dei social e piattaforme una selezione qualitativa delle fonti (fatta umanamente da professionisti con obbiettivi qualitativi chiari e trasparenti) in modo da abbassare drasticamente questi articoli "consigliati", sono cosciente che si aprirebbero dibattiti sulla libertà/differenze ma è anche vero che degli organi di voto/controllo che possano segnalare una sorta di score dell'autore o testata potrebbero essere la chiave di volta. La famosa "authorship" poteva essere una strada, e secondo me bisognerebbe ripercorrerla e migliorarla.


  • User Attivo

    Sarò estremo e mooolto contro corrente: dal mio punto di vista c'è SOLO UN PARAMETRO che influenza gli algoritmi di YouTube.

    Il clickbait NON è un problema anzi, va a danno di chi lo applica.

    Parlerò di questa mia visione nel prossimo episodio di YouTube SonoIO. Spero si accenda un inteso dibattito condito di dubbi, domande, grafici ecc...

    Portate pazienza, dovrei farcela entro prox settimana.

    Cheers, Domenico.


    S 1 Risposta
  • User

    @domenico-pacifico per favore, posta il link del video, quando lo metti online. 🙂


    domenico.pacifico 1 Risposta
  • User Attivo

    @simonmas ha detto in Il problema del Clickbait:

    @domenico-pacifico per favore, posta il link del video, quando lo metti online. 🙂

    Ciao Simonmas, YouTube SonoIO è una rubrica composta da articoli pubblicata esclusivamente su Connect GT. Nessun video quindi.

    Questo è l'ultimo episodio pubblicato: Ep.9 YouTubeSonoIO: SPETTATORI. Non ISCRITTI. Alla fine dell'episodio trovi i link a tutti gli episodi precedenti.

    Se inizi a seguirmi su Connect GT ti arriveranno le notifiche ogni volta che pubblicherò qualcosa.

    Cheers
    Domenico


  • User Attivo

    Secondo me prima di capire come (e sopratutto se sia fattibile) eliminare il clickbait da YouTube, è necessario dividerlo in 2 categorie:

    Clickbait buono. Portare all'attenzione il proprio messaggio con un titolo sì accattivante ma correlato ad un video altrettanto fantastico. Ad esempio, se utilizzo un titolo del tipo "5 spettacolari trucchi di Minecraft", come minimo devo mostrare qualcosa che il 90-99% degli utenti non ha ancora visto per creare un reale e genuino effetto "WOW!".

    Clickbait cattivo. Come avete detto voi, titoli che lasciano il tempo che trovano... punto.

    Comunque al di la di questo, l'unico strumento che abbiamo a nostra disposizione in grado di far diminuire il clickbait cattivo è solo uno: gli utenti. Se le persone inizieranno a identificare e mettere (simbolicamente parlando) un bollino su tutti quei canali che usano questo tipo di titoli senza offrire un reale contenuto di valore (cosa che a mio avviso penso stia già accadendo), questi stessi youtubers vendendo crollare drasticamente views e like avranno solo due scelte: mollare tutto o aggiustare il tiro. 😉


    juanin giorgiotave 2 Risposte
  • Admin

    @marcocarovana sarebbe bello che le persone lo facessero. Ma secondo me siamo anni luce dal vedere un reale impatto delle segnalazioni e esclusioni. Però la strada è quella. C'è poco da fare.


  • Community Manager

    @marcocarovana io non userei il concetto del clickbait buono o cattivo. Il clickbait buono è un titolo persuasivo, quello cattivo è clickbait. Che ne pensi?


    MarcoCarovana 1 Risposta
  • User Attivo

    @giorgiotave
    Secondo Google, letteralmente clickbait significa "esca da click". Si includono in questa definizione la messa in campo di tutti quegli elementi capaci di catturare l'attenzione dell'utente che naviga in rete e portarlo a cliccare sui link prescelti. Con la parola "elementi", si possono includere sia quelli buoni ed onesti sia quelli cattivi e volti ad ingannare gli utenti.

    Quindi a mio avviso non è la tecnica in sè il vero problema ma come la si usa. Anche il copywriting (o scrittura persuasiva) nelle mani sbagliate può fare danni, ad esempio convincendo una persona ad acquistare qualcosa che alla fine però non gli serve o che non mantiene la promessa.

    Il vero problema sono quelle persone che nel corso degli anni, hanno inculcato a macchia d'olio in molti creators la mentalità sbagliata e i metodi sbagliati. La cosa peggiore è che finchè questi metodi funzioneranno la gente non smetterà di usarli. 😟


    netmassimo S 2 Risposte
  • Moderatore

    @marcocarovana ha detto in Il problema del Clickbait:

    Il vero problema sono quelle persone che nel corso degli anni, hanno inculcato a macchia d'olio in molti creators la mentalità sbagliata e i metodi sbagliati. La cosa peggiore è che finchè questi metodi funzioneranno la gente non smetterà di usarli. 😟

    Ecco, alla fine credo che sia questo il punto. È palese che ci sono titoli che a volte possono essere considerati perfino dei falsi, nel senso che danno un'idea totalmente distorta del contenuto dell'articolo. Ci sono siti che usano regolarmente titoli del genere eppure molta gente continua a visitarli. In queste condizioni temo che le discussioni siano puramente accademiche e che non vi siano soluzioni.


    MarcoCarovana 1 Risposta
  • User Attivo

    @netmassimo ha detto in Il problema del Clickbait:

    In queste condizioni temo che le discussioni siano puramente accademiche e che non vi siano soluzioni.

    Non sono d'accordo. Al di la della ricerca della soluzione a questo problema, questa discussione può essere un tassello del percorso formativo che Connect.gt (e i contenuti ad esso correlato: i vari topics, video su YouTube, ecc...), mette a disposizione per aiutare professionisti ed aziende a muoversi in modo giusto ed efficace sul web.

    Magari non cambieremo la mentalità di tutti gli utenti sul web. Ma qualcosa insieme possiamo sempre farlo. 😉


  • User

    @giorgiotave tave anche io la vedo come @MarcoCarovana : un titolo che riflette il contenuto del video può essere clickbait e comunque "non-buono"... ma è una disquisizione sul sesso degli angeli.

    "5 spettacolari trucchi di Minecraft" è clickbait. sempre. non è buono nè cattivo. come faccio ad essere certo di mostrare qualcosa che il 90% (o anche il 50%) degli utenti non ha ancora visto? non esiste modo di saperlo. inoltre, chi ha messo il titolo non ha detto che i trucchi sono nuovi: sono "solo" spettacolari. per me è spettacolare vedere il sole che sorge, per te sapere come applicare un fondotinta, per quell'altro l'ennesimo trucco veccchio come il cucco per il videogame X. il nostro video ed il suo titolo rifletteranno i nostri gusti... a meno di non voler essere truffaldini, ma oramai solo i fessi lo sono.

    tuttavia, il problema clickbait rimane. è un modo di comunicare e di intendere la realtà che trascende il marketing. per me, se ti vendo MIO DIO LE MIGLIORI PATATE MAI ESISTITE AL MONDO INCREDIBILE MADONNA MIA!!!! è un problema. anche se ti sto dando delle patate ottime. forse addirittura anche se sono le migliori mai esistite.

    più gradisci queste etichette, più credi che tutto deve essere al 400% o è mediocre, per esempio. che tutto deve essere tanto immediato da non richedere sforzo per capirlo, da parte tua. che se non ho lamborghini, piscine e donne seminude nel mio video di cucina, sono chiaramente un perdente. che se ti devo portare a enziteto in un pulmino scassato, per lo meno di devo promettere saturno.

    finchè gli algoritmi seguono questo trend e offrono alla maggioranza del pubblico prodotti con titolo e copertina "clickbait", perchè è quello che cattura la fantasia dello spettatore, non c'è spazio per il dissenso, a meno di non volersi mettere un bel bastone tra le ruote. speriamo cambi, ma se non cambia prima di tutto la testa della maggioranza delle persone, non vedo come possa.


    MarcoCarovana 1 Risposta
  • User Attivo

    @simonmas ha detto in Il problema del Clickbait:

    come faccio ad essere certo di mostrare qualcosa che il 90% (o anche il 50%) degli utenti non ha ancora visto? non esiste modo di saperlo

    In verità scoprirlo è più facile di quanto sembra. Basta fare una ricerca su YouTube e guardare i video più visti su quella tematica per farsi un'idea. Magari non ne saremo sicuri al 100% ma avremo comunque più certezze. 😉

    inoltre, chi ha messo il titolo non ha detto che i trucchi sono nuovi: sono "solo" spettacolari. per me è spettacolare vedere il sole che sorge, per te sapere come applicare un fondotinta, per quell'altro l'ennesimo trucco veccchio come il cucco per il videogame X. il nostro video ed il suo titolo rifletteranno i nostri gusti... a meno di non voler essere truffaldini, ma oramai solo i fessi lo sono.

    Sul discorso della percezione hai perfettamente ragione. Con quell'esempio (nel quale forse non mi sono espresso benissimo) volevo solo dire che quando un titolo è volto a stuzzicare la curiosità degli utenti, in modo forse anche molto forte con paroloni e immagini ad alto impatto visivo, se il video ad esso correlato viene realizzato con impegno e desiderio di stupire o almeno dare informazioni davvero utili e/o interessanti, allora il clickbait è buono e ha un senso logico.

    Però a questo punto mi viene da pensare:

    E se non fossero i titoli clickbait il vero problema? Riflettete:

    Pensate davvero che i canali YouTube possano crescere in modo costante, crearsi una community fidelizzata e magari anche guadagnare commissioni ricorrenti con l'uso di titoli clickbait?

    Io credo di no.

    E sopratutto, pensate che questa pratica possa davvero influire negativamente su tutti quei canali che, al contrario, adottano strategie lecite ed oneste?

    Poi, riflettendo su una cosa che ha scritto Giorgio nel primo post...

    ci ritroviamo a competere con chi fa clickbait

    Vi chiedo: ma si tratta davvero di competizione/sfida/guerra contro chi fa clickbait? E se così fosse, vincerla è davvero il nostro obiettivo o la vittoria sta in qualcos'altro? Come ad esempio attirare utenti che non si fermano al titolo "bomba" e che cercano un punto di riferimento da seguire per divertirsi, imparare o (come in molti casi) per crescere?

    Se è questo il nostro vero obiettivo, i titoli clickbait non dovrebbero farci paura ma al contrario dovremmo vederli come qualcosa di completamente inoffensivo.


    S 1 Risposta
  • User

    @marcocarovana ha detto in Il problema del Clickbait:

    In verità scoprirlo è più facile di quanto sembra. Basta fare una ricerca su YouTube e guardare i video più visti su quella tematica per farsi un'idea. Magari non ne saremo sicuri al 100% ma avremo comunque più certezze. 😉

    se bastasse questo, il 90% dei contenuti di youtube scomparirebbe, incluso quello con milioni di visualizzazioni... :d:

    E se non fossero i titoli clickbait il vero problema? Riflettete:

    ma difatti sono solo l'esternazione più eclatante del problema vero.

    Pensate davvero che i canali YouTube possano crescere in modo costante, crearsi una community fidelizzata e magari anche guadagnare commissioni ricorrenti con l'uso di titoli clickbait?

    Io credo di no.

    uff, quanti esempi vuoi? se con clickbait intendi: "esagerazione estrema del titolo , pur di farti cliccare e vedere il contenuto" se vuoi mi faccio un giro sui maggiori canali di musica e ti porto qualche esempio... ma non solo nella musica. seguo gente che parla di finanza e risparmi, e ti assicuro che c'è una valanga di video che sono così.

    E sopratutto, pensate che questa pratica possa davvero influire negativamente su tutti quei canali che, al contrario, adottano strategie lecite ed oneste?

    certamente. totalmente. se l'algoritmo di youtube premia "HO FATTO 15000 EURO NETTI AL MESE COL TRADING CLIKKA QUI PER SAPERE COME" (probabilmente perchè la gente premia quel contenuto, per vari motivi) in che modo troverà visualizzazioni il tuo canle che dice, senza caps lock, che per fare trading devi studiare anni ed anni e fare una vita che molti non farebbero manco sotto tortura, incluso andare a letto con le galline perchè alle 5 ti devi svegliare e studiare i mercati? o che non è possibile che tutti ci facciamo uno stipendio con un canale youtube?

    forse, com'è successo ad altri, dopo anni di contenuti di qualità uploadati, qualcuno per caso ti scoprirà e farai un botto incredibile. ma tu hai la costanza di farlo? gratis? spendendo ore ed ore del tuo tempo? e se no: è giusto che il tuo contenuto di qualità venga penalizzato perchè youtube o la gente vuole vedere scritto UNOUNDICI!!!!! in corpo 300 nella cover del video?
    ma soprattutto, per chi non è al lavoro per se: il tuo cliente accetterà un contenuto che porta meno visibilità, ma di qualità migliore?

    Vi chiedo: ma si tratta davvero di competizione/sfida/guerra contro chi fa clickbait? E se così fosse, vincerla è davvero il nostro obiettivo o la vittoria sta in qualcos'altro?

    ti cito bob dylan: "se un uomo va a letto la sera avendo fatto quello che si proponeva la mattina, allora è un successo". dipende da cosa vuoi dalla tua esperienza di content creator. se vuoi divertirti e lo faresti anche se non beccassi mai una lira, allora non c'è nessuna guerra. se invece per t è un lavoro o vuoi farlo diventare tale, la guerra c'è eccome.

    se non è contro le regole del forum e se capite l'inglese, vorrei postare un video a questo riguardo. non mio, ovviamente.


    S 1 Risposta
  • User

    forse dovrei chiarire: c'è chi pensa che non ci sia alcun problema a dare un certo tipo di contenuto o un certo tipo di taglio al proprio contenuto, se la gente vuole quello.

    ma:

    1. siamo sicuri che la gente voglia quello? magari se un contenuto migliore fosse messo sullo stesso piano, non vincerebbe sempre quello con il "fattore clickbait" più alto.

    2. è giusto dare alla gente quello che vuole? in certi campi, forse, si. in altri (per esempio contenuti divulgativi di tipo medico o scientifico, o presunto tale) evidentemente no. altrimenti poi non ci si può lamentare, per esempio, che esista gente che non vuole farsi vaccinare perchè pensa che dentro il vaccino ci siano microchip che si attivano con il 5G per farci esplodere il cervello. loro si sono formati seguendo un prodotto "culturale" che desideravano.

    3. chi decide cos'è giusto dare alla gente o com'è meglio fare i titoli del video? nella nostra società, in cui gli eroi sono quasi solo quelli che portano a casa soldi grossi, lo decide il mercato.


  • Moderatore

    La famosa "Netiquette" che fortuna nostra sui forum è sempre esistita, sembra che a volte sui social non esista. Per questo non capisco perché se nei forum è sempre esistita la figura del moderatore, nei social non dovrebbe esserci per regolare anche la pubblicazione di contenuti attendibili e non solo per "scocciare" con AI che ti bannano senza motivo.

    Credo che sia chiaro che il problema click bait sia legato alla "discrepanza" tra ciò che si scrive in un titolo e ciò che è il reale contenuto, e per questo sono ancora più convinto che una moderazione fatta bene dovrebbe vigilare e se possibile "etichettare" o penalizzare un creator che ne fa abuso (e possibilmente premiare anche con un algoritmo chi non viene "etichettato male" ma lavora seriamente).

    La faccenda è che in realtà ai social quei titoli non fanno proprio "scomodo". So di scrivere una cosa forte, ma è anche chiaro che i social vivono di interazione... E quei titoli la portano...Quindi...


  • User Attivo

    Clickbait = Vanna Marchi = Truffa = YouTube ti Penalizza = STA’ SENZA PENSIER se sei un Creator VERO.