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@giorgiotave ha detto in Ghost CMS: come funziona il gestionale del futuro:
Vi lascio qui la live che abbiamo realizzato con @andreadragotta (spero presto di avere una piccola pagina sul nostro wiki) e con @salvino su Ghost CMS per capirne tutte le potenzialità
GHOST CMS è adatto per una certa tipologia di progetti. Se vuoi realizzare un blog, avere un'area membri con contenuti esclusivi, fare in modo che qualcuno di questi membri si abboni, avere avere una newsletter..ecco è una soluzione integrata.
Inoltre GHOST non usa il concetto di plugin, ma si integra con le API. Quindi è possibile facilmente integrare STRIPE per i pagamenti, MAILGUN per le email e via dicendo.
È davvero il CMS del futuro per queste cose
Va bene mi avete incuriosito.
mi guardo il video e poi....
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Mi accodo al post di @overclokk sulle varie considerazioni:
CMS del futuro
Tecnicamente è più avanzato rispetto al più popolare Wordpress ma di contro ha la complessità di sviluppo più alta per eventuali personalizzazioni, questo vuol dire costi più alti.
Il templatinghandlebars
è molto semplice quanto limitato (tipo Liquid per Shopify), quindi non è adatto a tutti progetti.
In caso di personalizzazioni non basta il semplice javascript con jquery, bisogna intervenire lato node.jsPAGE SPEED
Il fatto che il template base sia un 100/100 è un po' una illusione. Come tutti i template "puliti" ovviamente è troppo scarno e non sarà mai "finito" per un progetto.
Tale risultato è ottenibile con qualsiasi sistema di templating: php + html di Wordpress, twig di symfony, blade di laravel etc.
Come appena inizierete a mettere foto, banner, script di tracciamento etc il vostro punteggio scenderà se non vengono fatte delle azioni di ottimizzazione.Javascript non fa miracoli, mi dispiace.
INTEGRAZIONI
Il fatto che sia API first implica che il sistema di sviluppo plugin richieda anche qui un livello più alto di competenze.
Quindi: più difficoltà = più costiDAVVERO E' IL TOP?
Per una determinata nicchia di progetti si: sito con membership.
Per tutto il resto il costo di realizzazione non vale i risultati ottenuti.
Fare un semplice blog con ghost avrebbe un costo di hosting + sviluppo che a mio avviso è di un x3 -x4 rispetto ad un classico Wordpress o CMS Flat file o Site generatorIl vantaggio in termini tecnolologico non è direttamente proporzionale al vantaggio economico/imprenditoriale.
CONCLUSIONI
Per quanto stimi le piattaforme che sono sviluppate con tecniche "moderne" e vorrei che Wordpress sprofondasse e venisse cancellato dall'internet (scusa @overclokk ) da imprenditore sarebbe un po' un azzardo fare un cambio alla cieca Wordpress -> Ghost senza prima valutare i pro e contro.
Anche qui: valutare sempre tutte le possibili alternative (che ad oggi sono davvero tante ma che nessuno propone per mancanza di sviluppatori/concorrenza).
1 Risposta -
@giuseppemorelli ha detto in Ghost CMS: come funziona il gestionale del futuro:
e vorrei che Wordpress sprofondasse e venisse cancellato dall'internet
E mi spiace per te perché sta avvenendo tutto il contrario
@giuseppemorelli ha detto in Ghost CMS: come funziona il gestionale del futuro:
Per una determinata nicchia di progetti si: sito con membership.
Non lo so, non credo che sia il top neanche per questo sinceramente, il fatto che sia nativo non vuol dire che sia meglio.
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Qualche appunto dalle prove che sto facendo con Ghost:
- Se si parte da zero può avere un senso ma dover importare articoli da WordPress c'è bisogno di lavoro per sistemare, oltre all'immagine di copertina, anche il contenuto. L'articolo viene importato +/- correttamente e crea un blocco in html. Qualche problema si presenta se si è utilizzato qualche blocco per Gutenberg di terze parti, come "click to Tweet" che non viene riconosciuto e lo toglie.
- Rispetto a WordPress si hanno a disposizione molti meno blocchi per formattare l'articolo. Questo rientra nella filosofia di Ghost per farci concentrare sul contenuto "senza fronzoli". Stesso discorso vale per le pagine. E questo a me piace.
- Per l'aspetto tecnico al momento ho due installazioni di prova: una su Azure e una su Ghost Pro. Sulla prima si ha tutta la libertà ma con una spesa maggiore rispetto alla seconda installazione (se si considera il piano base).
- Su Azure sono disponibili delle risorse già pre-configurate che ci installano la macchina virtuale e tutto il resto così da ottenere Ghost funzionante. Rimane da integrare il servizio di newsletter e membership. Ovviamente si dovrà provvedere anche a mantenere in sicurezza la VM, aggiornare il SO e aggiornare Ghost. Però abbiamo tutta la libertà di personalizzare Ghost.
- Su Ghost Pro abbiamo un servizio chiavi in mano, tutto configurato e funzionante compreso la parte della membership e della newsletter. In questo caso basta solo pensare ai contenuti. Però, per avere la possibilità di caricare temi di terze parti o personalizzati non basta il piano base ma si deve salire di prezzo.
Che dire, sono ancora indeciso se abbandonare WordPress. Per migrare un centinaio di articoli mi si prospetta parecchio lavoro.
Iniziassi ora sarebbe un altro discorso.
Tra il servizio self hosting o Ghost Pro, lasciando da parte il lato smanettone che tanto trova sfogo con il framework #hugo, preferirei Ghost Pro così da potermi dedicare ai contenuti e non agli aggiornamenti continui. Che spesso mi ritrovo a fare invece di scrivere
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Scusatemi ma non capisco le guerre di religione, o per partito preso.
Wordpress evolve ed evolverà sempre più verso soluzioni headless native e già adesso con Hugo e Gatsby possiamo implementare soluzioni JAMStack.
Ghost è un'alternativa all'approccio monolitico di wordpress che Automattic a sua volta ha già messo in discussione
Non c'è contrapposizione, tutti vogliono un web più veloce, pulito e sicuro.
Non sentitevi spaventati dal cambiamento, è una grossa opportunità.
1 Risposta -
È una bellissima discussione piena di punti di vista e di feedback secondo me
Basta non fare una guerra, condivido.
Usiamo la metafora della Conversazione (girarsi insieme) non quella della Discussione (scontro)
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@simone-martelli ha detto in Ghost CMS: come funziona il gestionale del futuro:
Scusatemi ma non capisco le guerre di religione, o per partito preso.
Wordpress evolve ed evolverà sempre più verso soluzioni headless native e già adesso con Hugo e Gatsby possiamo implementare soluzioni JAMStack.
Rispetto le tue idee ma purtroppo non sono d'accordo. Il "caos" è nato dalla presentazione del CMS.
Se io scrivo: "Ghost CMS headless con elevate prestazioni" il pensiero è "buono, faccio delle prove".
Se ho il titolo "Ghost CMS - il gestionale del futuro" è fuorviante per chi non è del settore e sembra la soluzione al problema degli attuali template.L'headless è un concetto nato da un bel pezzo ma costoso in termini di realizzazione perchè per ogni feature backend deve esserci una parte frontend con passaggio dati via API.
Se un sistema non è API first si fa una "fatica" enorme a livello sviluppo.Quindi, ripeto: Ghost ottimo si, ma per una nicchia molto ristretta.
Ghost è un'alternativa all'approccio monolitico di wordpress che Automattic a sua volta ha già messo in discussione
Ad oggi Ghost rimane un sistema monolitico, API first, headless. Non è a microservizi.
Sono concetti ben diversi.
Il primo deve girare su un "host", il secondo può girare su sistemi serverless.Non c'è contrapposizione, tutti vogliono un web più veloce, pulito e sicuro.
Esatto, ma il problema è che il 100/100 su page speed lo puoi ottenere anche senza Gatsby o Handlebars usato da Ghost.
1 Risposta -
@giuseppemorelli ha detto in Ghost CMS: come funziona il gestionale del futuro:
Se ho il titolo "Ghost CMS - il gestionale del futuro" è fuorviante per chi non è del settore e sembra la soluzione al problema degli attuali template.
Dal video, in apertura:
Perché ho cambiato il titolo aggiungendo "il gestionale del futuro", un po' estrema, perché con l'ultima versione che sto andando a vedere stanno potenziando i motivi per i quali io scelgo GHOST rispetto a tanti altri se ovviamente ci sono alcune prerequisiti del progetto che vogliamo fare. Non è per tutti.
E come ho specificato più avanti è molto indicato per quello che sto facendo con Substack.
Ovvero avere un progetto che possa funzionare da Blogletter, con area membri e contenuti privati, area membri a pagamento e crescita della newsletter da referral (programma di affiliazione).
Certo che ci possono essere opinioni differenti, ci mancherebbe, ma il punto di vista e focus è stato quello
Che poi queste cose si possano impostare anche con altri non lo metto in dubbio. Ma gestire area privata, area a pagamento, programma di affiliazione tutto in modo integrabile con i sistemi migliori attuali non è così semplice da altre parti.
1 Risposta -
@giorgiotave dai capisco la buona fede (con tanto di premessa) e ci sta però ammetti che il titolo è un po' clickbait?
L'ho scritto ben 2 volte che il prodotto è ottimo per una nicchia (contenuti area membri), ma vedi da solo
il casinole enormi discussioni che ne sono uscite.Mea culpa sulle prese di posizione, ma purtroppo ad oggi serve più informazione su concetti che stanno diventando la base.
Es.
Plugin -> è la componente che permette la "personalizzazione" del codice base con un sistema modulare
API -> è il "sistema di interscambio" con servizi terziGhost Admin non permette la personalizzazione, quindi se volessimo aggiungere una voce custom dovremmo modificare il core (quindi diventa più complesso aggiornarlo in futuro)
Questo semplice concetto (leggendo i commenti) non credo sia ben chiaro a tutti.
In ogni caso, mi scuso se sono stato troppo aggressivo nelle risposte
2 Risposte -
@giorgiotave siamo noi dev che siamo pignoli con qualsiasi cosa riguardi del codice vero @giuseppemorelli
1 Risposta -
@overclokk ha detto in Ghost CMS: come funziona il gestionale del futuro:
@giorgiotave siamo noi dev che siamo pignoli con qualsiasi cosa riguardi del codice vero @giuseppemorelli
"Overquoto"
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@giuseppemorelli assolutamente no
Clickbait è qualcosa che è sensazionalistico con un pizzico di inganno. Infatti la caratteristica che distingue il clickbait è che c'è qualcosa di ingannevole manipolato per fare in modo che la gente clicchi.
Qui non c'è alcuna manipolazione (con accezione negativa).
Il titolo è coerente sia con quello che penso che con il contenuto. Può essere un titolo persuasivo, ma non clickbait. Infatti per le newsletter pubbliche di Connect.gt useremo proprio Ghost e non Wordpress, perché sono convinto che per questi modelli sarà il gestionale usato in futuro.
Il fatto che una persona non la pensi come me non deve far passare il titolo da persuasivo a clickbait per una questione personale di percezione.
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@giuseppemorelli ha detto in Ghost CMS: come funziona il gestionale del futuro:
Ghost Admin non permette la personalizzazione, quindi se volessimo aggiungere una voce custom dovremmo modificare il core (quindi diventa più complesso aggiornarlo in futuro)
Ecco, se devi modificare il backend probabilmente Ghost non è proprio il sistema migliore (dove per migliore intendo più efficace e/o più efficiente).
Poi sul discorso Headless più costoso o sulla definizione di cosa è o non è Ghost rispetto a JAMStack, penso ci sia molta confusione e non è questo il posto o il thread in cui fare chiarezza.
Chiudo ribadendo l'ovvio: lo scopo è l'arricchimento e la comprensione di nuove tecnologie che possono (non devono) dare maggiori possibilità e spunti di riflessioni che arricchiscano.
Dire questo è meglio di quello, nella maggioranza dei casi, non porta da nessuna parte e si tende solo a sprecare energie.
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Io da amante di WP della primissima ora (tipo dalla 1.27) che non capisce nulla di tecnicismi, non comprendo su cosa si stia discutendo.
Ghost fornisce grosse prossibilità per tutti i creators.
In un pacchetto solo hai newsletter, membership, sito veloce e sexy.
per chi fa newsletter a pagamento o comunque di contenuti è la manna del cielo.il grosso difetto: la fokking installazione che non è alla portata dell'essere umano medio (c'è gente che fatica a installare wp da cpanel) e i costi connessi... ma sono sicuro che sta cosa si risolva a breve
PS quei malnatt di Automatic dovrebbero imparare da ghost come si fa un editor di testo - gutemberg dopo 2 anni mi fa ancora impazzire, ghost non ha praticamente curva di apprendimento.
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recuperata la macchina OVH (nessuna pretesa, una VPS da 3€/mese)... sto provando Ghost seguendo le indicazioni dalla pagina https://ghost.org/docs/install/ubuntu/
10 minuti per il setup completo
dopo aver installato node, npm, mysql, nginx ed un dominio di prova, il setup è veramente semplice e veloce, include anche la configurazione di nginx e di un certificato per HTTPS
parte alla grande, ottima prima impressione
1 Risposta -
Segnalo questo link Play with ghost
1 Risposta -
bello, nella lista aggiungiamo un altro piano da 190 euro / anno
che mi sembra meglio del pacchetto simile su Ghost PRO
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@andyj115 confermo. Piccola macchina su Hetzner, va alla grande (node.js mariadb su ubuntu)
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Opinioni / suggerimenti
ho trovato un primo caso che ha WordPress non aggiornato da anni con plugin dismessi e molte implementazioni che alla fine non sono mai state usate se non la gestione dell'accesso a contenuti privati, quindi tutto sommato una buona occasione...
probabilmente le pagine (circa 300, il 90% in area riservata) le risolviamo con il copia-incolla manuale, gli articoli (60) idem, e, gli utenti (un migliaio) possono essere migrati tramite file CSV (occasione per controllare i doppi ed eliminare gli user 'test', 'test1', 'testone', ...)
Ottimo caso per un revamp e speriamo l'occasione per valutare la gestione un buon piano editoriale
la preoccupazione è conservare l'indicizzazione del vecchio sito... volendo rivedere e razionalizzare l'alberazione del sito, si possono gestire i vari rami con i 301, 302, 'canonical'... su Ghost?
2 Risposte -
@andyj115 che io sappia no, devi lavorare di robots.txt o redirect lato webserver, quindi node.js e penso ce ne siano da avere l'imbarazzo della scelta.