• Community Manager

    Parler: bannato da tutti, lasciato pure dai suoi avvocati!

    Il CEO di Parler ha dichiarato che lo hanno abbandonato anche i suoi avvocati.

    Dopo essere stato bannato da Google Play ed Apple Store, anche Amazon lo ha abbandonato mettendolo offline.

    Nel momento in cui scrivo è ancora offline.

    Secondo me non arriveremo mai ad un ambiente dove chiunque può fare e dire quello che vuole.

    Io non ci credo.

    Voi cosa ne pensate?


    kal jacopo_85 g.lanzi luqweb 4 Risposte
  • Contributor

    @giorgiotave ha detto in Parler: bannato da tutti, lasciato pure dai suoi avvocati!:

    Secondo me non arriveremo mai ad un ambiente dove chiunque può fare e dire quello che vuole.
    Io non ci credo.
    Voi cosa ne pensate?

    Avere diritto di parola non significa anche diritto ad avere un pubblico.

    Prima facciamo pace con sta cosa e meglio è.


  • User Newbie

    @giorgiotave Concordo con te Giorgio.


  • Moderatore

    @giorgiotave ha detto in Parler: bannato da tutti, lasciato pure dai suoi avvocati!:

    Secondo me non arriveremo mai ad un ambiente dove chiunque può fare e dire quello che vuole.
    Io non ci credo.
    Voi cosa ne pensate?

    Fintanto che gli ambienti online sono pubblici o facilmente accessibili, allora non credo nemmeno io.

    Abbiamo però la possibilità di creare i nostri ambienti online e di riempirli con quello che vogliamo, ricordandoci sempre che ci sono i limiti imposti dalla legge per quello che scriviamo o proponiamo.

    Come hai detto anche in un video di recente, Giorgio, internet non è uno strumento, ma è un ambiente (se ho riportato male le parole, perdonami), e per me questo equivale a dire:
    puoi possedere un megafono, ma nessuno ti assicura il diritto di usarlo in piazza senza conseguenze.


  • User Attivo

    Parto da una battuta.. almeno sdrammatiziamo... se Trump va su Tik Tok riescie a farlo chiudere... obiettivo raggiunto!

    Detto questo parliamo seriamente. Internet è sempre stato un luogo dove poter esprimere la propria opinione.. ovvio che se anziché scegliere un mio canale ma mi appoggio su quello di qualcun altro (per esempio i social) sto alle loro regole.. e comunque alle loro decisioni..

    Premetto che non approvo quello che sta facendo Trump (ma questa è un opinione personale che deve rimanere tale), ma la domanda che dobbiamo porci è quanto sia "libera" la rete... ci siamo lamentati fino all'altro ieri di quanto i Governi abbiano influenza sui media tradizionali e abbiamo applaudito quando alcune informazioni particolari sono arrivati da stati in cui il "regime" bloccava la comunicazione.

    Insomma, secondo me, è comunque corretto lasciar spazio all'opinione dell'altrui anche se la riteniamo scorretta: ricordiamoci che non esiste il "bianco se non esiste il nero". Poi ovviamente sta al cervello di chi riceve l'informazione saperla valutare.

    Detto ciò, comprendo la decisione dei "social".. ma giro la domanda: "Se Trump avesse (magari lo ha e io non lo sapevo) un sito personale, andrebbe bannato?"
    Sarebbe stato da chiudere?

    La cosa che mi "preoccupa" è che questo dimostra che anche l'informazione in rete può essere "filtrata" e quindi abbiamo perso un altro avamposto dedicato alla libertà di espressione..

    Spero di essermi spiegato.. buon internet a tutti!


    g.lanzi 1 Risposta
  • Moderatore

    @mirkomassarutto ha detto in Parler: bannato da tutti, lasciato pure dai suoi avvocati!:

    Detto ciò, comprendo la decisione dei "social".. ma giro la domanda: "Se Trump avesse (magari lo ha e io non lo sapevo) un sito personale, andrebbe bannato?"

    Secondo me non andrebbe bannato/oscurato. Fintanto che non viola le regole del provider che lo ospita, e cioè quelle dello stato in cui si trova il server.

    Finché fa propaganda, per quanto quello che dice possa non piacere, dovrebbe avere la libertà di dirlo.


  • Contributor

    Non bisogna però dimenticarci che quello che uno scrive su un sito personale... riguarda la sfera della libertà personale.

    Quello che uno scrive su un SOCIAL network va ad impattare direttamente le reti sociali.

    E questo perché comunque i social network sono fatti in un certo modo, sono progettati DALLA BASE per diffondere ed amplificare i messaggi secondo determinati criteri.

    Questo a mio parere rende i social network al 100% parte in causa... ed il fatto che Trump abbia violato (indubbiamente) gli EULA non racconta comunque tutta la storia.


    Aggiungo...

    Ad ogni modo, un social network che voglia essere davvero sovrano, deve avere i suoi datacenter PROPRIETARI.

    Twitter per dire li ha, anche se mi risulta che in parte si appoggi a Google Cloud e AWS. Quindi usa servizi terzi, differenzia e mantiene comunque un'infrastruttura proprietaria.

    Parler invece si appoggia esclusivamente ad AWS, senza alcuna infrastruttura proprietaria.

    Se non hai un'infrastruttura proprietaria che ti permetta di essere decisore delle politiche di contenuto della piattaforma... beh, allora non sei tu il decisore finale, ma quello che ti affitta lo spazio.


  • User Attivo

    @giorgiotave ha detto in Parler: bannato da tutti, lasciato pure dai suoi avvocati!:

    Secondo me non arriveremo mai ad un ambiente dove chiunque può fare e dire quello che vuole.

    Incredibilmente uno dei social più "aperti" sembra essere VK, chissà che Trump non si trasferisca lì 😀 😀

    @mirkomassarutto ha detto in Parler: bannato da tutti, lasciato pure dai suoi avvocati!:

    Insomma, secondo me, è comunque corretto lasciar spazio all'opinione dell'altrui anche se la riteniamo scorretta: ricordiamoci che non esiste il "bianco se non esiste il nero". Poi ovviamente sta al cervello di chi riceve l'informazione saperla valutare.

    Concordo. Secondo me è un fallimento della democrazia (o dell'istruzione) / di internet dover arrivare a questi mezzi, dovrebbe essere l'utente abbastanza intelligente da saper selezionare.

    Sono anche sempre più preoccupato dal settarismo e dall'intransigenza di alcune persone sui social che, facendo parte di movimenti indubbiamente positivi (ecologia, violenza sulle donne, blm etc), pensano di essere giustificati nell'insultare chi ha posizioni diverse.

    Su Twitter mi sembra si stia "espandendo" il fenomeno, ad esempio citare il tweet contestato in modo che i propri follower possano sfogarsi su di lui.


  • Community Manager

    https://attivissimo.blogspot.com/2021/01/il-disastro-tragicomico-di-parler.html

    Non solo Parler si sta avviando alla chiusura dopo che Amazon lo ha "spento", ma scopriamo che era totalmente privo di sicurezza. Una beffa incredibile giusto a ricordarci che loro usavano la parola libertà...ma era semplicemente una questione di facciata.


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @giorgiotave per la sorpresa di assolutamente nessuno, bisogna dirlo.