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Comunicazione via email del team Google Analytics (dibattito)
Riprendo uno spunto interessante di @merlinox preso su linkedin (https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:6744881684560281601/)
Riccardo dice:
*Mi domando se chi pianifica le newsletter di Google si rende conto dei danni che un'email come questa può fare e delle rotture che può creare alle singole agenzie.
Senza contare che stanno proponendo addirittura di installare gtag.js da Tag Manager... ove gtag, è un "Tag Manager" al quale non abbiamo accesso.
Elena Zecchinato Matteo Zambon concordate?*
Uff da dove cominciare
Premessa importante: Google non è un'entità univoca ma è suddivisa in team quasi a compartimenti stagni. Ti basti pensare che il team di GTM non è lo stesso di GA e il dialogo tra loro è minimo.
La newsletter qui sotto è del team di GA.
L'obiettivo del team di GA è di spingere come un matto la nuova new entry ovvero GA4.
GA4 lo installi solo se hai la libreria di gtag.js e non la libreria analytics.js
I tre punti descritti:
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Fa riferimento alla nuova audience presente in GA4 di tipo predictive (se hai tracciato correttamente l'evento purchase )
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Fa sempre riferimento a GA4. La dichiarazione lì (ovvero "senza modificare manualmente il codice" è abbastanza non vera/vera.
Non vera perché se vuoi tracciare eventi e qualsiasi altra configurazione che non sia lo snippet di codice iniziale, DEVI PER FORZA mettere pezzi di codice manualmente. Questo accade in Google Universal Analytics.
Vera perché (visto che l'intento della email è spingere GA4) il nuovo GA4 ti permette di avere degli gli enhanced measurement (https://support.google.com/analytics/answer/9216061?hl=en) direttamente dallo stream. Inoltre puoi modificare e creare eventi (partendo da eventi già esistenti).
Se però devi tracciare eventi fuori da questo contesto di eventi automatici (uhm fammi pensare.... ah sì come ad esempio TUTTI GLI EVENTI dell'ecommerce) devi farlo sempre a MANINA.- Il terzo punto è relativo a gtag in generale perchè attualmente GA4 non supporta optimize.
Su GTM lì sarebbe da frustare con il gatto a 9 code chi ha scritto, perché Tag Manager attualmente usa sia Tag di tipo Universal (con la libreria analytics.js) e sia Tag di tipo GA4 (con gtag ovviamente).
È chiaro (per me, ma sicuramente non per chi non ha GTM tatuato in testa) che il suo intento non è dire usa Tag Manager per installare gtag, ma di usare i relativi Tag.
Diciamo che l'intento è buono, l'esecuzione è pessima e la spiegazione meno ancora.
Io l'ho capita perché ho capito in modo indiretto che diavolo vogliono dire. Per tutti gli altri sarà il caos.
PS: Usate Tag Manager always
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Personalmente sto frenando tantissimo l'adozione di GA4. E su alcune property di fatto sto ancora installando GA3 (i classici progetti per cui di fatto ti serve solo un contatore delle pageview).
I clienti al 90% non sono ancora pronti a fare il salto.
E per quelli che lo sono, sto prospettando una migrazione fatta bene nel corso del 2021.
Questo perché il prodotto ancora non è pronto per permettere il salto... diamine, han pubblicato il connettore di Data Studio praticamente solo l'altro ieri...
...direi che fretta non ce n'è.
E sì, anche a me fa girare le scatole questo premere assurdo sull'acceleratore da parte del team di GA, soprattutto per queste comunicazioni così fuorvianti.
Se un prodotto è davvero buono, non c'è bisogno di fare ste marchette...
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@kal ha detto in Comunicazione via email del team Google Analytics (dibattito):
E per quelli che lo sono, sto prospettando una migrazione fatta bene nel corso del 2021.
Fino a 1 anno buono Universal deve rimanere fisso come produzione e GA4 come parallelo.
1 Risposta -
@matteo-zambon intendiamoci: io alla fin fine son contento di questo nuovo approccio. C'è un botto di lavoro in più da fare come consulenti
Però è anche vero che non è una cosa per tutti. Servono aziende con il budget ed una cultura del dato tale da capire che son soldi investiti bene (e che al contrario andare alla cieca senza investire significa peggiorare la situazione).
Oggi sono molte di più le aziende con questo tipo di cultura rispetto anche solo a 5 anni fa.
Ma rimangono comunque una fetta largamente minoritaria.
I danni che possono fare email come quella che @merlinox ha giustamente criticato sono potenzialmente devastanti... il rischio di spararsi nel piede è concreto.
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@kal ha detto in Comunicazione via email del team Google Analytics (dibattito):
spararsi
Allora, io posso dire di essere in una nicchia dove vengo contattato quando il cliente è cosciente di quello che ha bisogno e che chiede.
Quindi non ho clienti che (per selezione naturale posso dire e posizionamento sul mercato) cambiano idea e si arrangiano alla bella e meglio leggendo queste email (per quello gli indico le mie guide )Quello che a me preoccupa sono le agenzie/professionisti/consulenti che non hanno una conoscenza approfondita della cultura del dato (piano di misurazione, come funziona la digital analytics, come funziona il web) ed iniziano a implementare a caso.
Sto notando una fortissima mancanza di know-how di base sull'approccio di analytics e detta in modo molto chiara: la gestione di configurazione del tracking e di analisi dei dati non è più delegabile a figure "tutto fare".
Se prima te la cavavi con Universal, ora le faccende iniziano ad essere più complesse. Vedo già che saranno più complesse per me perché gli strumenti da usare non saranno solo GA4, ma tutti i correlati assieme (BigQuery in primis).
Più studio e smanetto, più mi rendo conto di quanta complessità c'è e quanto sia vero l'effetto Dunning-Kruger.Per chiudere con una metafora, ora le agenzie/professionisti devono capire che non basta più "prendere la patente della macchina" per guidare la digital analytics, ma è prendere la patente (ergo qualcuno) per guidare un aereo.
1 Risposta -
@matteo-zambon sì, già complesso lo era in realtà diventato nel momento in cui nel mix di strumenti Google si è inziato a metterci sopra ad Analytics anche GTM (che aggiunge un suo layer di complessità) e Data Studio (che anche lui ha un suo layer di complessità).
Tutta roba che assieme funziona una favola, ma non sono molti quelli che mettono in fila le tre cose in modo produttivo. E nessuno lo fa senza una guida esperta.
E' al tempo stesso figo e terrificante.
Come detto: è tanto più lavoro per noi, di fame non moriremo di certo.
Anzi.