• User

    quali nozioni di base dell'audio?

    ho pubblicato una serie di podcast del mio Pedalognigiorno e mi sono fermato per una serie di problemi di salute. Da un paio di settimane ho rimesso in piedi il progetto destinando molta attenzione sia al format che mi piacerebbe cambiare sia alla tecnica. Per fare il salto ho iniziato ad usare Reaper invece che Audacity perché tutti dicono che è molto meglio, ma soprattutto ho trovato indicazioni migliori sull'uso consapevole. Cioè sapere quello che si sta facendo, dove si sta intervenendo e perché. Non sono esperto di audio per cui concetti come compressione o equalizzazione non si possono applicare a caso, ma bisogna sapere cosa si fa per avere un risultato decente. Ascoltando qualche indicazione da persone come Francesco di Reaperiani mi sono accorto che i miei audio fanno piuttosto schifo. Vero è che contano i contenuti, ma è altrettanto vero che un prodotto fatto bene ha più probabilità di crescere.
    La mia domanda è: cosa fare per acquisire nozioni di base capaci di indirizzare un podcaster? Andare in giro per il web è una perdita di tempo notevole, leggersi un manuale rischia di far studiare per bene le basi dell'acustica (che pure è importante), ma si avrebbero difficoltà ad applicarle. Come diceva un grande della musica italiana "ci vuole orecchio", ma anch'esso va educato.
    Insomma, Rossella, che stimo molto dopo averla intercettata più volte su YouTube, potrebbe darmi una risposta o almeno un'opinione?
    Ringrazio in anticipo chi vorrà intervenire su questo


  • User

    Premetto che non sono un esperto di audio e da poco mi sono avvicinato al mondo dei podcast. Trovo strano che la qualità audio sia così bassa come dici.
    Io penso che per partire con il primo podcast se si è da soli a parlare (quindi si ha necessità di un solo microfono) sia sufficiente anche usare una cuffietta per cellulare e registrare direttamente con lo smartphone.
    E' importante registrare in una stanza dove non c'è rimbombo o riverbero perché trovo che sia una cosa molto fastidiosa per l'ascoltatore.

    Detto questo, il mio setup è abbastanza basico:

    • 2 microfoni tonor
    • 2 filtri anti pop
    • Focusrite 2i2 Scarlett - interfaccia audio

    (spesa totale ~ 200€)

    registro usando Logic che mi semplifica poi l'editing e la regolazione dei volumi sui due canali (nel nostro podcast siamo in due).

    Sto cercando una soluzione per quanto la registrazione di puntate con ospiti che partecipano da remoto (su Skype o google meet), non ho ancora trovato una soluzione per quello, ho provato con l'applicazione di Spreaker ma senza fortuna credo per colpa di qualche bug del programma. Qualche idea?


  • Moderatore

    Ciao,
    Anche io non sono un esperto, ho registrato molte puntate e ora registro anche video tutorial. Quello che dico sono solo consigli personali derivati dalla mia esperienza.

    Per prima cosa mi viene da chiederti: come fai l'editing? Usi delle cuffie o delle casse esterne o quelle incorporate nel pc? Io la vedo così: quando fai un editing, dovresti avere a disposizione il miglior output possibile dal tuo pc e non essere influenzato dal volume. Io, per esempio, uso Garageband per i podcast e per il volume in uscita finale, non mi baso sulle mie orecchie, ma sulle indicazioni di volume del software, cercando di avere i picchi massimi a 0dB o quasi.
    Un paio di cuffie per l'editing, inoltre, ti fanno apprezzare molto di più il lavoro sull'equalizzazione, col risultato che il suono finale sarà più equilibrato.
    Se non le hai, ti consiglio di investire in un paio di cuffie. I modelli di base della Sennheiser mi hanno sempre lasciato soddisfatto.

    Poi, per quello che riguarda la teoria, ti posso consigliare di recuperare le puntate di Passione Podcast. Andrea Ciraolo, che ora è un nome di rilievo nel panorama dei podcast italiani, nelle prime puntate del suo podcast, spiega tutto il processo con cui è partito da zero ed è arrivato un prodotto decisamente di qualità.

    In una delle sue prime interviste c'è stata anche @rossella-pivanti che ha spiegato come migliorare la voce con la compressione e la riduzione del rumore. Non posso che consigliarti proprio quella puntata come punto di partenza, per me è stata illuminante nella sua semplicità! https://open.spotify.com/episode/7j7JlY39qEbbbdCfv1bZkD (eccola qui su Spotify)


  • User

    Grazie per il contributo.
    Ciraolone è il Grande Maestro, colui che in qualche modo mi ha iniziato pappandomi ogni suo video imparando molte cose (Audacity e OBS per dirne solo due). Rossella sta su un altro pianeta: molto competente, imprenditrice in gamba, visione dell'orizzonte, podcaster di livello con uno studio di registrazione professionale. Ascoltare i podcast che ha prodotto rende perfettamente l'idea di cosa sia capace.
    Registro con mic Yeti (non mi piace molto), pc con scheda audio interna (punto debole), cuffie Sennheiser HD 201 appena sufficienti, casse acustiche molto simili a Edifier 1280, editing con Audacity: quindi roba che più basica non si può.
    Assunto il fatto che valgono i contenuti e non l'hardware Francesco Bonalume di Reaperiani mi ha aperto un mondo dimostrandomi come Reaper (e lo sanno bene anche Rossella e Andrea) funzioni molto meglio di Audacity: Francesco ha pubblicato un video in cui ha evidenziato le differenze di settaggi tra lui e Andrea Ciraolo analizzando l'audio di un video in cui Andrea lo ha intervistato. Un altro livello, stante il fatto che Andrea è bravissimo. Reaper ha tutt'altro modo di approcciare l'editing audio tant'è che lo usano in alternativa a Pro Tools, Audition ecc. Rossella si è iscritta ad un corso in UK dove era obbligatorio usare Reaper, per es.
    Allora, se devi usare equalizzatori, compressori, de-esser e chi più ne ha più ne metta un minimo di nozioni di acustica vanno assunte: inutile stare a parlare di editing se non sai se regolare prima il Gain piuttosto che l'EQ o la compressione e non capisci dove la tua voce va tagliata, appiattita, aperta, chiusa...
    Ripeto che alla fine "ci vuole orecchio", come cantava Enzo Jannacci, e bisogna pure considerare CHI ti ascolta e con QUALI mezzi (auricolari o hifi o chissà cosa).
    Insomma, produrre un audio di qualità non è facile: sicuramente continuerò a produrre podcast, comunque vengano.


  • User

    Ciao Filippo, ti do le mie opinioni un po' fuori dal coro:

    1. La famosa cit "ci vuole orecchio" dimenticala. Ci sono persone più portate? Si, perché qualcuno di non ben definito l'ha fatta/o nascere con dei timpani o dei padiglioni migliori, ma come in tutti i campi, ci vuole ALLENAMENTO e STUDIO. Anche il più dotato si è dovuto/a fare le ossa prima di avere "l'orecchio".

    2. A livello di DAW, sono in linea al 100% con quello che ha sempre detto Francesco di Reaperiani e, in generale, la maggior parte degli esperti nel settore: Audacity è da cestinare. È un software distruttivo e io non riesco ancora a capire perché alcuni "esperti" si ostinano a consigliarlo per iniziare. Ci sono programmi con Reaper o in alternativa free DAW su cui bisogna un attimo smanettare: Waveform della Traktion in primis (gratuito e ha tutto quello che serve per editare/montare un podcast, e non solo), Cakewalk di Bandlab, Ableton Live Lite e ti dico anche la sezione Fairlight di Da Vinci Resolve (quest'ultima non scherza eh)

    3. Gli strumenti/programmi da utilizzare: usa quelli con cui ti trovi meglio (tranne Audacity ahahah)

    4. Il primo passo di tutto il processo è saper ascoltare e ascoltarsi: capire i problemi sonori dentro la stanza, scegliere il microfono giusto, come parlarci dentro e tutto il resto. Andrea, Francesco, Rossella e tanti altri ne hanno parlato veramente tanto e sono consigli fatti d'oro.

    5. A livello tecnico su editing e catene audio, tre cose ti servono: un denoiser (se necessario), un EQ e un compressore. Quello che ti consiglio di fare, se vuoi allenare un po' le orecchie, è di iscriverti a Sound Gym (è una piattaforma che mette a disposizione dei giochini interessanti per allenare le orecchie utilizzando EQ, Compressori, De Clipper etc...). È tutto in inglese, ma secondo me, è comprensibile anche per i meno esperti.

    6. Io sono tra i tanti millenials che, in questo campo, si è formato con il web e con la pratica sui miei progetti personali. Ancora adesso, in ogni puntata, cambio qualcosa all'interno della chain audio, testo nuovi parametri, provo nuovi plugin etc... in questa realtà, sicuramente serve una teoria di base, ma sperimentare e provare, anche sbagliando, ti può dare molto di più rispetto a 200 corsi e alla lettura di 200 manuali.

    In questo ambito ci vuole pazienza e tanta tanta tanta pratica.

    My 2 cents


    rossella.pivanti 1 Risposta
  • Moderatrice

    Ciao ragazzi!! Eccomi qui anche io!!
    Bellissima discussione e sicuramente molto ampia.

    Se condo me l'audio è come il pesce rosso nella boccia di vetro: più è grande la boccia, più il pesce cresce e ha possibilità di muoversi.

    Il pesce siamo noi, la boccia è il nostro software (o più tecnicamente DAW).

    FInchè usiamo Audacity, che va bene che è entry level ed è gratis, rimaniamo in una boccia troppo piccola anche solo per pensare di fare uno step in piu.

    Cambiare boccia fa paura, credo che tutti i pesci siano spaventati, ma è un salto più che meritevole delle nostre paure.

    Ottimo il passaggio da Audacity ad altro software!!

    Ora prendiamo il mondo dell'audio e del podcasting e spacchettiamolo in piccole parti: le lo prendiamo tutto assieme è un mondo enorme che ci fa paura e ci schiaccia.
    Quindi proviamo ad ottenere un piccolo miglioramento in ogni piccolo ambito, per avere un grande risultato finale:

    1. software: cambiato!! OTTIMO
    2. investi in un buon paio di cuffie. Non stiamo parlando di miliardi di euro: 60-80-120 euro e si trovano cose ottime (AKG, Sennheiser, marche relative all'audio insomma)
      inutile adesso come adesso spendere per delle casse perchè l'ambiente casalingo non è trattato quindi qualsiasi cassa non renderebbe nulla... fai un bel mix in cuffia e sei già a buon punto!
    3. microfono: ragioniamo sulla tua stanza... sicuramente non è una stanza adeguata, come non lo è casa di nessuno. Passare da un mic a condensatore (come lo Yeti) ad un mic dinamico (es: Rode Procaster, Rode Podcaster, Shure il nuovo uscito) ti cambia la vita. Seriamente.
      Il concetto non è tanto mettere a posto il suono dopo, il concetto è dare al nostro software il suono più corretto e pulito possibile già in registrazione.
      Puoi vendere il Blue Yeti e valutare un altro mic usb, il blue yeti lo vendi come il pane.

    A questo punto il tuo suono sarà già migliorato notevolmente. E in modo onesto e corretto già alla fonte.

    Ora ragioniamo su cosa fare col nostro software.
    Per prima cosa io ti consiglierei di prendere come riferimento qualche podcast che suona come vorresti che suonasse il tuo e cercare di capire come raggiungere quel risultato.

    E' vero ci vuole orecchio... ma l'orecchio arriva col tempo. E' fondamentare capire COSA cercare di sentire in un suono.

    Perchè la tua voce non ti piace? E' metallica? E' secca? E' cavernosa? E' tagliente?
    Partiamo da li.

    Il mio approccio con l'audio è sempre questo: prendo un problema alla volta e lo spacchetto.
    ANche perche se faccio un errore lungo la strada, so dove andarlo a trovare.
    Senza andare per tentativi.


  • Moderatrice

    @tommaso-gobbo ha detto in quali nozioni di base dell'audio?:

    1. Io sono tra i tanti millenials che, in questo campo, si è formato con il web e con la pratica sui miei progetti personali. Ancora adesso, in ogni puntata, cambio qualcosa all'interno della chain audio, testo nuovi parametri, provo nuovi plugin etc... in questa realtà, sicuramente serve una teoria di base, ma sperimentare e provare, anche sbagliando, ti può dare molto di più rispetto a 200 corsi e alla lettura di 200 manuali.

    In questo ambito ci vuole pazienza e tanta tanta tanta pratica.

    My 2 cents

    Anche perchè qualsiasi corso non ti esenta comunque dal dover trovare la tua strada, che si trova solo attraverso test ed errori.
    Quoto molto Tommaso e tutti gli interventi precedenti.


  • User

    Devo ringraziarvi tutti perché avete dimostrato ancora una volta come l'esperienza prevalga sempre su qualsiasi tecnicismo.
    Sarete ancora molto utili e preziosi quando avrò upgradato decentemente il mio hardware.


  • User

    ciao ho visto adesso questa discussione sull'audio... mi permetto di darti qualche consiglio anche io... se non hai una stanza acusticamente trattata ti sconsiglio di usare i microfono a condensatore di primissima fascia (tipo il NW800 ) ma passare a qualcosa di qualità superiore. Sentirai subito la differenza.
    Altro consiglio che mi sento di darti e di utilizzare dei plugin in fase di mix della voce che ti permettano di comprimere l'audio (occhio a come userai il compressore) poi De-Esser leggero. Essendo podcast in linea teorica se prenderai un buon microfono e una buona scheda audio con dei buoni preamplificatori vedrai che non dovrai lavorare troppo con gli EQ.


    filippocatania 1 Risposta
  • User

    @marcoallemandi grazie!
    Sì, in effetti ora in Reaper prima riduco il rumore, poi equalizzo e alla fine comprimo con gli FX di Cockos. De-Esser e Trileveler sto imparando ad usarli, come gli altri d'altronde.
    Ho più tracce da lavorare: due voci, effetti e musica che devo normalizzare. Tutte insieme? Hai qualche consiglio su come fare?
    Ecco, stante il fatto che poi ogni lavoro/podcast ha le sue particolarità e caratteristiche mi piacerebbe un flusso di lavoro schematizzato. Lo so, ognuno ha il suo, però probabilmente ci sono dei passaggi di base che valgono sempre. E ti ringrazio per il fatto che hai provato a farlo.
    Per quanto riguarda il mic e scheda sto puntando dritto a Rode Procaster e a Behringer 202HD che mi sembrano una soluzione adeguata fino ad esaurimento vena creativa!
    Ora registro con il mio "camion a rimorchio" Yeti, ma con una specie di "camera da tavolo" realizzata con un pannello fonoassorbente grande con il quale riesco ad avere un risultato appena sufficiente. Sempre se non mi entra nel mic lo sbadiglio della signora dell'appartamento a fianco. :d:
    Ancora grazie ed un saluto cordialissimo


    tommaso.gobbo marcoallemandi 2 Risposte
  • User

    @filippocatania la normalizzazione, solitamente, viene fatta alla fine di tutto il processo, lavorando sul master. Alla fine dei conti Spotify, come le altre piattaforme, normalizza tra i -14 e i -16 LUFS e comprime in maniera indecente il file. Normalizzare in mixing ogni elemento non so quanto sia produttivo. Qui mi affido anche ai consigli di @marcoallemandi che ne sa più di me.

    Altra cosa: sei sicuro che la behringer 202HD sia un buon acquisto? Il Procaster è un dinamico senza phantom che ha bisogno di tanto gain, non so se i preamp Midas della behringer riescono a darti "volume" sufficiente per quel microfono.

    Valuterei una scheda differente con dei preamp che riescano a darti un segnale sufficiente senza portare dietro troppo rumore della scheda. Una Evo 4 per esempio.


    marcoallemandi 1 Risposta
  • User Newbie

    Discussione molto interessante. Ho iniziato un podcast qualche mese fa. È un podcast piccolo e non ha per ora la pretesa di crescere. Lo faccio per divertirmi e per imparare. Tanto che ad oggi l'unica cosa su cui ho investito sono 9 dollari per una musica per la sigla. Non ho cuffie, non ho microfono. Faccio tutto con il pc (microfono incorporato e casse pc) ed uso Audacity. Ho iniziato a fare il podcast dopo aver seguito il corso "Crea un podcast con Audacity" di Andrea Ciraolo.
    Nonostante il mio podcast a livello audio non sia assolutamente un prodotto di qualità, ho sinceramente ottenuto risultati che non avrei mai pensato. E mi ha permesso di mettermi in gioco per capire se fare podcast potesse davvero interessarmi.

    Non credo di voler cambiare le cose rispetto a questo progetto in corso, ma sto pensando di iniziarne un altro, con un tema diverso, che vorrei però fosse di qualità migliore. E dove mi piacerebbe aggiungere suoni ed effetti audio (cosa che ora non faccio, a parte la sigla di inzio e fine puntata).

    So che per farlo dovrò investire almeno su un paio di cuffie ed un microfono. Non sono una persona che ama troppo fare le cose per step. Nel senso che, non voglio comprare oggi un microfono da 20 euro per poi dover tra qualche mese passare ad uno da 150. Lo stesso vale per le cuffie. Su questi due investimenti non ho molti dubbi.

    Quello su cui mi avete fatto venire dubbi è però quale software utilizzare per realizzare il podcast. Seguendo questa discussione ho capito che Audacity lo devo buttare. Ho scaricato per ora Waveform Free, anche se non mi sono ancora messa ad impararlo, ma mi ispira molto l'interfaccia.
    C'è però da dire che io ho già, volendo, Adobe Audition perché essendo graphic designer freelance ho già a disposizione per questioni lavorative che non c'entrano nulla con i podcast, tutta la suite adobe.

    Quello che mi chiedevo è se ha senso, a questo punto, imparare ad utilizzare Adobe Audition. So che uno per scegliere un programma dovrebbe provarne tanti. Il problema è che non ho molto tempo nel fare queste prove. Vorrei scegliere un programma e poi buttarmi ad impararlo.

    Quali sono eventuali pro e contro di Audition e di Waweform free? Cose a cui magari ora non ho ancora iniziato dovrei far caso ma che non conosco?

    Altrimenti, un terzo software che ho a disposizione sarebbe GarageBand perché ho un mac mini di appoggio per lavoro.

    Grazie mille davvero per aver aperto questa discussione e per tutti i consigli che avete già dato.


    filippocatania tommaso.gobbo 2 Risposte
  • User

    @fragim io sono più o meno alle stesse tue condizioni, ma tu sei la conferma (dai risultati che dici di avere) che i contenuti vincono su tutto. Però passi in avanti bisogna farne.
    Io devo imparare tutto, ma una cosa posso dirti: Audacity fa tanto, ma, se credi di avere un po' di strada davanti, ti consiglio di imparare una DAW importante. Se poi dovessi spendere due soldi non te ne pentirai. In fondo nella vita buttiamo tanto danaro in stupidaggini...e qui ho trovato gente in gamba e disponibile che può dare davvero buoni consigli che assorbo sempre avidamente.


    fragim 1 Risposta
  • User

    @fragim Se hai la possibilità di utilizzare fin da subito Audition non esitare, DAW top di gamma per editing audio. Ho sempre pensato che l'abbiano sviluppata di proposito per chi registra ed edita podcast ahah

    Pro: illimitati
    Contro: non ne ho trovato ancora nessuno

    Waveform free è ottimo per chi inizia e fa il passaggio da Audacity, ma a questo punto direi di andare con Audition visto ce l'hai a disposizione.


  • User

    @filippocatania ha detto in quali nozioni di base dell'audio?:

    @marcoallemandi grazie!
    Sì, in effetti ora in Reaper prima riduco il rumore, poi equalizzo e alla fine comprimo con gli FX di Cockos. De-Esser e Trileveler sto imparando ad usarli, come gli altri d'altronde.
    Ho più tracce da lavorare: due voci, effetti e musica che devo normalizzare. Tutte insieme? Hai qualche consiglio su come fare?

    Ciao la normalizzazione io non la faccio mai 😄

    Ecco, stante il fatto che poi ogni lavoro/podcast ha le sue particolarità e caratteristiche mi piacerebbe un flusso di lavoro schematizzato. Lo so, ognuno ha il suo, però probabilmente ci sono dei passaggi di base che valgono sempre. E ti ringrazio per il fatto che hai provato a farlo.
    Per quanto riguarda il mic e scheda sto puntando dritto a Rode Procaster e a Behringer 202HD che mi sembrano una soluzione adeguata fino ad esaurimento vena creativa!
    Ora registro con il mio "camion a rimorchio" Yeti, ma con una specie di "camera da tavolo" realizzata con un pannello fonoassorbente grande con il quale riesco ad avere un risultato appena sufficiente. Sempre se non mi entra nel mic lo sbadiglio della signora dell'appartamento a fianco. :d:
    Ancora grazie ed un saluto cordialissimo

    @filippocatania ha detto in quali nozioni di base dell'audio?:

    @marcoallemandi grazie!
    Sì, in effetti ora in Reaper prima riduco il rumore, poi equalizzo e alla fine comprimo con gli FX di Cockos. De-Esser e Trileveler sto imparando ad usarli, come gli altri d'altronde.
    Ho più tracce da lavorare: due voci, effetti e musica che devo normalizzare. Tutte insieme? Hai qualche consiglio su come fare?

    Io normalmente non normalizzo le tracce in fase di mix, come hanno detto altri.
    Il Balance tra la voce e tutto il resto, a mio giudizio, va fatto senza nessun elaborazione o normalizzazione.

    Ecco, stante il fatto che poi ogni lavoro/podcast ha le sue particolarità e caratteristiche mi piacerebbe un flusso di lavoro schematizzato. Lo so, ognuno ha il suo, però probabilmente ci sono dei passaggi di base che valgono sempre. E ti ringrazio per il fatto che hai provato a farlo.

    Magari con qualcuno che vuole fare da cavia potrei fare un breve tutorial sulla catenza effetti che userei io per un podcaster!

    Per quanto riguarda il mic e scheda sto puntando dritto a Rode Procaster e a Behringer 202HD che mi sembrano una soluzione adeguata fino ad esaurimento vena creativa!
    Ora registro con il mio "camion a rimorchio" Yeti, ma con una specie di "camera da tavolo" realizzata con un pannello fonoassorbente grande con il quale riesco ad avere un risultato appena sufficiente. Sempre se non mi entra nel mic lo sbadiglio della signora dell'appartamento a fianco. :d:
    Ancora grazie ed un saluto cordialissimo

    Parte della scheda audio, la Beheringer non è male come prodotto, anche se avendo avuto per un breve periodo a casa la UM22, se vuoi avere un risultato migliore in termine di ripresa ti posso consigliare due prodotti che hanno degli ottimi pre :

    SSL2 ---> https://amzn.to/2Wj0AMY

    Audienti ID14 ---> https://amzn.to/3mlm5qU

    La prima è quella che uso io per tutti i miei video di YT, la secondo la provata direttamente dall'importato della Audient e posso dirti che è un ottimo prodotto.
    I loro punti di forza sono proprio i Preamp.

    Spero di averti dato alcune info in più!


    filippocatania 1 Risposta
  • User

    @tommaso-gobbo ha detto in quali nozioni di base dell'audio?:

    @filippocatania la normalizzazione, solitamente, viene fatta alla fine di tutto il processo, lavorando sul master. Alla fine dei conti Spotify, come le altre piattaforme, normalizza tra i -14 e i -16 LUFS e comprime in maniera indecente il file. Normalizzare in mixing ogni elemento non so quanto sia produttivo. Qui mi affido anche ai consigli di @marcoallemandi che ne sa più di me.

    Diciamo che più che normalizzazione si potrebbe pensare di fare un minimo di mastering per aumentare gli LUFS e i DB.


    tommaso.gobbo 1 Risposta
  • User

    @marcoallemandi yes, convido tutto quello che hai detto! Negli ultimi mesi, ormai, lavoro di masterizzazione e basta. Analizzo con You Lean e poi ascolto e guardo a quanti Db/LUFS sono. Ho visto che è la tecnica migliore. Porta via un po' di tempo ma da i suoi risultati.

    Io mi metto a disposizione per fare da cavia ahahah


    marcoallemandi 1 Risposta
  • User

    @tommaso-gobbo

    @tommaso-gobbo ha detto in quali nozioni di base dell'audio?:

    @marcoallemandi yes, convido tutto quello che hai detto! Negli ultimi mesi, ormai, lavoro di masterizzazione e basta. Analizzo con You Lean e poi ascolto e guardo a quanti Db/LUFS sono. Ho visto che è la tecnica migliore. Porta via un po' di tempo ma da i suoi risultati.

    Io mi metto a disposizione per fare da cavia ahahah

    Ottimo!


  • User Newbie

    @filippocatania scusa ho riletto il mio post e non si capiva cosa intendevo dire. Come risultati intendevo dire che l'audio non fa così schifo e in generale sono fiera dei miei episodi visto che ad oggi li ho fatti senza nessuna attrezzatura. Non ho particolari risultati di ascolto. È un podcast davvero minuscolo.
    Specifico questa cosa perché non voglio vantare risultati di ascolto che non ho :).

    @tommaso-gobbo direi che mi hai proprio convinta a buttarmi su Auditon. Ho già trovato video molto interessanti su YouTube.


  • User

    @marcoallemandi Grazie!!!