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Qui il video dove spiegano cosa è necessario per avere il pulsante shopping
Valerio Notarfrancesco
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Ciao Sembra veramente interessante, una piccola riflessione personale, per le piccole realtà mi resta il dubbio come per l'intero prodotto Business quanti sono gli utenti finali che interagiscono con le funzionalità ?
Ho seguito per alcuni mesi delle realtà locali piccole, e tra le altre cose abbiamo attivato Whatsapp Business, impostato il profilo, usato il numero fisso invece del mobile visto che erano realtà che prendevano ordini telefonici da oltre 10 anni, impostato le etichette, (perfino 2 azioni dal sito web prenota una torta e riserva un tavolo tramite WB e queste sono state usate ) ma poi l'utente comune non sa che in WB esiste una scheda negozio può trovare altre informazioni, come gli orari o le foto ecc..
Una percentuale Molto alta delle persone comuni, quando vuole sapere orari di apertura, indirizzi e vedere le foto ...va sul quel posto famoso che inizia con la G.
Staremo a vedere come il buon Mark insegnerà ad usare di questi nuovi spazi... avrebbe molto più senso unire le property Business per gestire FB, IG e WB in un solo posto...
Ciao
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WhatsApp: arriva il tasto shopping
https://www.arenadigitale.it/2020/11/10/whatsapp-arriva-il-tasto-shopping-come-funziona/
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@giorgiotave Ne ho parlato anche io in uno dei miei ultimi video, ho già 2/3 negozi che seguo intenzionati a farlo.
Spero sia di facile gestione.
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Eggià.. un po' che era nell'aria.. ecco forse un motivo "valido" per spostarsi su Whatsapp Business.
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@vnotarfrancesco a me, però, questa cosa un po' spaventa, perché vorrebbe dire dirottare tutto (o gran parte) il proprio business su pochi soggetti esterni a noi, verso i quali abbiamo poco controllo, flessibilità e per i quali dobbiamo sottostare a policy che potrebbero cambiare da un momento all'altro.
E' vero che sarà una bella, veloce ed economica opportunità per le PMI (che già, dal lockdown in poi, si sono "digitalizzate" semplicemente iniziando a prendere ordini via whatsapp), però mi spaventa mettere in mano ancora più dati, info, soldi alle solite multinazionali.
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Fare l'early adopter di cose come questa francamente non so quanto valga la pena.
Oltre a quanto saggiamente detto da @giacomo-rutili, c'è anche da dire che richiede investimenti non piccoli sul piano dell'integrazione tecnologica a fronte di guadagni al momento non quantificabili.
Per quanto mi riguarda, mi siedo e aspetto. Se son rose, fioriranno.
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Io invece sono entusiasta Giacomo, però capisco i timori.
Non ho paura perché per tanti altri fattori sia noi sia i nostri clienti dipendono da tantissimi anni da pochi soggetti esterni sui quali abbiamo poco controllo; alla fine sono sempre loro, Google e Facebook.Questa è un'opportunità per le piccole realtà per dipendere un po' meno da Google e spostarsi un po' di più su Facebook.
Martino a che investimenti ti riferisci?
Io l'ho fatto per prova in 5 secondi e gli altri vedono il pulsante del carrello, mi ha generato il link per promuovere il catalogo ecc. ecc.Valerio Notarfrancesco
1 Risposta -
@vnotarfrancesco ha detto in Whatsapp, il Catalogo, gli Acquisti dei Prodotti:
Martino a che investimenti ti riferisci?
Io l'ho fatto per prova in 5 secondi e gli altri vedono il pulsante del carrello, mi ha generato il link per promuovere il catalogo ecc. ecc.Scioccamente ho presunto che si appoggiasse ad un qualche tipo di feed di prodotti (stile shopping/remarketing dinamico).
E invece leggo che è tutto manuale.
Uhm.
Ok figo, ma a questo punto mi sorge un'altra osservazione... come si scala?
Perché se ci sono pochi prodotti, anche il fatturato generato da uno strumento del genere non mi aspetto che sia chissàché.
Chi fa commercio sa bene che il fatturato è proporzionale alla varietà del catalogo... probabilmente è un problema mio di visione, ma faccio molta fatica ad immaginare quale caso d'uso è coperto al momento.
Devo comprare le scarpe nuove e le ordino via Whatsapp dal negozio di quartiere?
Inoltre... c'è l'aspetto legale. Una vendita finalizzata attraverso questo strumento si configura come una vendita a distanza, quindi di fatto è una transazione ecommerce (con annesso e connesso diritto di reso/ripensamento secondo l'ordinamento italiano / EU).
Insomma: vedo moltissimi problemi irrisolti, un prodotto ben lungi dall'essere maturo.
1 Risposta -
@kal la vedo molto pratica per le botteghe, locali, pizzerie etc.
Si possono fare in maniera piuttosto rapida e semplice un menu/catalogo di 20-40 pezzi (non andrei a crearne di più perché, finché non c'è una piattaforma per desktop, fare tutto da smartphone può essere follia).
In casi diversi (es, negozio di abbigliamento/elettronica/libreria) lo ritengo uno strumento immaturo e incompleto.
Per non parlare dell'assenza dei classici strumenti di marketing da associare ad un ecommerce tradizionale (fidelizzazione, scontistica, mailing, notifiche, fatturazione etc). C'è anche da dire che, essendo agli albori, tutto può cambiare e migliorare nel giro di un paio d'anni