• User Attivo

    Considerazioni condivisibili, Giorgio... Anche io credo che l'anchor e il titolo della pagina rimangano i fattori più importanti nella valutazione di un link, per la comprensione del tema della pagina di destinazione; anchor su tutti. :tongueout:


  • ModSenior

    Sono assolutamente d'accordo, dobbiamo concentrare l'attenzione solo su questa parte:

    per aiutarci a capire l'argomento della pagina che riceve il link

    Per essere cattivi potremmo ipotizzare che hanno solo confermato lo spegnimento di un segnale che tutti quanti (quasi) sapevamo da almeno 5 anni: il pr.
    Quindi è una non notizia.

    Non considerare più il testo intorno al link, con le connesse proprietà correlate di rilevanza e prossimità, mi sembra molto pericoloso e aprirebbe la porta a una nuova era di mercimonio di backlinks.
    E' vero che in questo momento sembra essere così, ma non vorrei che sia solo un giochetto sadico di Google.

    Molto interessante la teoria sull'entropia. 😄

    Valerio Notarfrancesco


  • Moderatore

    Io sinceramente penso che si tratti dell'ennesima segnalazione postuma che fa tanto scandalo senza poi far trovare reali riscontri.
    Realistico il fatto che attributo title, strong, h1 e co perdano valore (e sarebbe piú che giusto), meno a mio parere che lo perda il contesto di un link, visto che comunque gli algoritmi ultimamente cercano di indirizzarsi proprio su quello e sull'aspetto author-social. Sarebbe molto più plausibile che l'anchor perdesse d'importanza rispetto al contesto-posizione-collegamento temporale, altrimenti non sarebbe una razionalizzazione di risorse ma solo un instupidimento del motore in favore del solo aspetto sociale, il che mi sembrerebbe un azzardo troppo grosso (e anche molto sbagliato).

    Secondo me saranno proprio quei fattori più immediati e di analisi del codice che perderanno progressivamente valore, sono decisamente convinto che un anchor "clicca qui" in un articolo a tema di un sito a tema in concomitanza con un evento sul sito ricevente sarà decisamente migliore di qualcosa stra-ottimizzato fra nemmeno troppo tempo 🙂
    Paolo
    [URL=http://www.giorgiotave.it/forum/gt-world/101972-forum-gt-disponibile-alle-versioni-per-telefoni-cellulari.html]Postato via Mobile


  • Super User

    Ciao a tutti,

    io parto da una domanda: perché Google ha dovuto aspettare l'anno 2012 per fare un cambiamento sulla valutazione dei links (che sono il nucleo centrale dei suoi algoritmi)?

    • perché non ci ha pensato prima;
    • perché la Rete è cambiata;
    • ???
      Secondo me la 2, e il più grande cambiamento della Rete negli ultimi anni è stata l'esplosione dei social network.

    Caratteristica interessante di questi è che sono dei grandissimi produttori di links, anche a causa della rapidità con cui si possono postare. E Google ne ha dovuto tenerne conto, ha cominciato già da tempo, 2 anni o giù di lì.

    Ora mi sorge spontanea un'altra domanda: c'è dentro al codice di Google qualcosa del genere?

    
    if (LinkSocial==true) AlgoritmoSocial() else AlgoritmoNonSocial()
    
    

    Da programmatore mi sembra la classica pietrata che si mette per risolvere velocemente un problema, o non perdersi delle opportunità, in attesa di sistemarlo meglio. E secondo me ce l'ha messa, ma solo per facebook, twitter, e pochi altri.

    Poi però si cerca di astrarre il problema, di ricondurlo ad una regola più generale che non preveda eccezioni, anche per includere tanti altri social network.

    Quali sono le caratteristiche tipiche dei links social?

    • Tantissimi diversi postatori di links sono ospitati sullo stesso dominio, con rare censure da parte del suo proprietario.

    • I title delle pagine linkanti, così come le URL, mentre non forniscono informazioni utili sull'argomento trattato, a volte lo danno sull'autore.

    • I links sono nofollow.

    • Gli anchor text non aggiungono informazioni ai links: o sono informazioni ridondanti come le URL della pagine linkate o il loro titolo, o peggio ancora sono costituiti dai caratteri casuali degli accorciatori di URL.
      Ragionando su tali caratteristiche mi vengono in mente queste sue possibili contromosse:

    • Estendere il concetto di trust legato al dominio anche a directory, o strutture di URL, qualora siano soddisfatti certi requisiti.

    • Spingere all'utilizzo dell'attributo rel author, per capire chi posta cosa, per poi in futuro poterlo considerare per il posizionamento.

    • Considerare un po' anche i link nofollow, e le citazioni testuali delle URL, ma sempre molto meno dei follow.

    • Svalutare l'anchor text, e rivalutare altri elementi come il testo attorno al link.
      PS: L'attributo title dei link non è mai stato considerato da Google, ad eccezione dei link non testuali, cioè con immagini.


  • Community Manager

    @Webmaster70 said:

    io parto da una domanda: perché Google ha dovuto aspettare l'anno 2012 per fare un cambiamento sulla valutazione dei links (che sono il nucleo centrale dei suoi algoritmi)

    La valutazione in oggetto è relativa alla comprensione del tema della pagina, non c'entra niente con i Social Network o Pagerank.

    Sui Social è da anni che ha cambiato la valutazione 😉

    :ciauz:


  • User Attivo

    Secondo me l'anchor text se non ha già perso, tenderà ad essere sempre meno importante, anche perchè vedo che è molto facile cadere in penalizzazioni con la costruzioni di link artificiali. Io su alcuni miei prossimi siti non punterò più sull'anchor text durante la link building, ma più sul brand, quindi farò article marketing puntando più su questo fattore.


  • User Attivo

    @pdellov said:

    Secondo me saranno proprio quei fattori più immediati e di analisi del codice che perderanno progressivamente valore, sono decisamente convinto che un anchor "clicca qui" in un articolo a tema di un sito a tema in concomitanza con un evento sul sito ricevente sarà decisamente migliore di qualcosa stra-ottimizzato fra nemmeno troppo tempo 🙂

    quoto, e non capisco come mai google già non lo faccia...io all'anchor text non gli avrei dato tutto stò valore già da molto tempo. Fossi in google cercherei di potenziare i sistemi per beccare link artificiali, dopodichè, in base ai link naturali, darei sempre più importanza al titolo della pagina di destinazione.


  • Super User

    @Giorgiotave

    Si l'ho scritto anch'io che considera vari link social da alcuni anni, aggiungendo altre considerazioni.

    L'ho presa un po' alla larga, volevo solo far intendere che forse questo è uno dei vari cambiamenti che Google sta facendo per tenersi al passo ad un Web che non è più come 5 anni fa, quando i link li postavano quasi solo webmaster e blogger scegliendo accuratamente le parole chiave da inserire nell'anchor text.

    Non dico certo che l'anchor text non conta più, perché se così fosse le SERP sarebbero rivoluzionate, ma ci possono essere numerosi algoritmi che prendono in considerazione l'anchor text per tematizzare una pagina, e uno di questi può essere stato bloccato.

    E' una ipotesi, perché da un paragrafo del genere, secondo me, non si può trarre alcuna certezza, ma solo spunti di indagine (es: funziona ancora il Google bombing?)


  • User Attivo

    Molto francamente a me sembra una operazione di routine come tante altre (vedi, per es.: "We often rearchitect or turn off parts of our scoring in order to keep our system maintainable, clean and understandable", che a me personalmente suggerisce più un lavoro di natura riorganizzativa dei dati raccolti che altro).

    Ovviamente è solo un parere il mio... del resto mi pare che la valutazione dei backlink debba ormai seguire i criteri di massima che elenco di seguito:

    • bilanciamento idoneo tra backlink tradizionali e "backlink" social;
    • ignorare completamente, a mio avviso, nofollow/dofollow e PR, visto che distribuire sia ancore che tipi di link appare la strategia comunque più ragionevole;
    • pensare ai backlink come ad uno strumento che, alla peggio, serve "solo" a portare visite ulteriori e quindi, di conseguenza, nella maggioranza dei casi deve essere prettamente a tema con la pagina destinazione;
    • ricordare che non sempre i vari link profile che impostiamo provocano una variazione di rank.

  • User Attivo

    E se fosse un pesce d'aprile e Google si divertisse a prenderci in giro tutti ? :eheh:


  • ModSenior

    Ecco un aggiornamento appena pubblicato da Google sul blog ufficiale dedicato alla ricerca dove informano che hanno introdotto 50 novità tra cui due che riguardano la valutazione dei backlinks.

    La prima novità riguarda la disattivazione di un metodo di classificazione relativo al testo di ancoraggio.

    image

    La seconda novità invece riguarda il miglioramento dei sistemi che usano per interpretare e usare il testo di ancoraggio e determinare quanto sia rilevante quell'anchor test per ogni data query e sito.

    image

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    A questo punto, visto che l'ultimo post è precedente al Penguin Update, perchè non ritornaimo a parlare di backlinks? E specialmente dei backlinks che ora Google considera naturali?

    Considerato che ora Google pensa che una persona normale, per creare un link un sito, dovrebbe limitarsi a copiare l'URL così com'è, piuttosto che creare testi ottimizzati, mi faccio questa domanda: se ho un dominio tipo suoneriepercellulare.com, come scriverebbe il titolo una persona normale un link a questo dominio?

    suoneriepercellulare.com
    suonerie per cellulare
    suonerie per cellulare.com
    Suonerie per Cellulare
    Suoneriepercellulare.com
    Suonerie per cellulare
    Suonerie cellulare
    suonerie x cellulare

    Assumono importanza le maiuscole e le minuscole? E gli spazi? E l'estensione? E la presenza di parole non rilevanti, tipo "per"?

    Per quanto riguarda il tag "title", come indicato in qualche post precedente, direi che perde totalmente di importanza, dato che una persona normale non conosce HTML, quindi non scriverebbe mai un tag che non conosce e che, come massimo, anche se conoscesse, farebbe perdere tempo.

    Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.


  • User Attivo

    Io quando farò article marketing punterò a indirizzare traffico sia alle subpage che alla homepage quasi sempre solo con il nome del dominio miosito.com, stessa cosa per eventuali scambi di link....ho acquistato domini che rendessero l'idea già dal nome del dominio, quindi non ho bisogno di puntare su anchor, il nome del dominio basterà. C'è da dire che io quando scrivo articoli (soprattutto quando ci sono dietro affiliazioni), uso anche le anchor, perchè credo serva a ricevere più click rispetto a rendere linkabile solo il nome del dominio.


  • User Attivo

    Visto che non esiste un modo standard o più diffuso degli altri per creare ancore e link, di fatto qualsiasi ipotesi di distribuzione dei backlink potrebbe risultare penalizzante nel lungo periodo quindi... tanto vale linkare letteralmente "come capita", perchè quello somiglierà molto ad un profilo di link "naturale" (quanti lo sono davvero, poi ... 🙂 ). Quindi utilizzando ancore mirate e casuali senza troppi calcoli...


  • User Attivo

    Hola

    @Webmaster70 said:

    Ciao a tutti,
    io parto da una domanda: perché Google ha dovuto aspettare l'anno 2012 per fare un cambiamento sulla valutazione dei links (che sono il nucleo centrale dei suoi algoritmi)?

    • perché non ci ha pensato prima;
    • perché la Rete è cambiata;
    • ???

    Secondo me la 2, e il più grande cambiamento della Rete negli ultimi anni è stata l'esplosione dei social network.
    ...
    Interessante, ma secondo me bisognerebbe aggiungere (non so in che proporzione) le necessitá di business interno, come per esempio adwords e Google +


  • User

    Ciao, da mia personale esperienza di queste ultime settimane potrei dire che:

    • Anchor text è ancora un aspetto fondamentale
    • PR della pagina che ospita il link è ancora importante
    • Argomento trattato dalla pagina che ospita il link è ancora importante.
    • Se un link è nofollow non verrà considerato ai fini diretti del posizionamento

    Tutto il resto, secondo me aveva e ha poca influenza.

    W.