@Andrez said:
Ed è emozionante poterle rileggere qui oggi, come se le avesse appena scritte.
La persistenza e l'accessibilità immediata dei contenuti sono alcuni dei grandi doni che offre la Rete. Ciò che sembra perduto è solo rimasto un po' indietro nella lista dei thread, e l'aggiornamento di una discussione rende tutto di nuovo vivo e immediato, come se il tempo non fosse mai trascorso. Come se nulla fosse cambiato.
C'è qualcosa di bellissimo e di terribile in tutto ciò; una declinazione tutta moderna di un che di atavico e ancestrale.
La vita, il suo ciclo, il suo permanere anche dopo la morte — attraverso gli altri che restano, testimoni e mèmori. Oppure l'andare inesorabilmente avanti del mondo, che consuma e dimentica e perde frammenti; cellule vizze che si staccano dalla superficie di un corpo pulsante e collettivo, che va oltre il singolo e la sua breve esistenza.
Un pensiero per l'indimenticato e indimenticabile Lorenzo. Un pensiero per tutti noi: per ciò che eravamo (e che non siamo stati più dopo l'incontro con questo Lago cristallino); per ciò che grazie a questo incontro siamo diventati; e dita incrociate per ciò che saremo, in futuro.
Saluti dalla torre ottàgona del Castello, dove l'Architetto volle progettare una volta una bella Biblioteca, a metà tra gli abissi sotterranei del terribile Balivo Gameover, e l'Empìreo del mastio dove i numi tutelari del Castello ponderano ogni giorno sulle sorti del Regno.