Ben vengano dunque le due sponde che si guardano, distanti e ferme ma rispettose l'una dell'altra ed entrambe accoglienti nei riguardi del fiume: se solo provassero a confliggere, sarebbe inevitabilmente la rovina per entrambe, per lo sconfitto e per il vincitore.
E qui vengono prese in considerazione queste due grandi religioni solo perchè sono le terre in cui il confronto è avvenuto concretamente per Padre Mazzocchi. Come hai sottolineato: non si tratta di astrazioni ma di verifiche sul campo, originate, condotte e miranti ad uno stesso Amore, di persone che hanno faticato sudore, lacrime e gioie vere ed allo stesso tempo hanno avuto il coraggio di buttarsi dentro a quel mare, senza paura di perdere nulla e nulla hanno perso.
In quel mare, infatti, si possono trovare cose che hanno nomi diversi in ciascuna sponda ma che nel mare sono uno, sono le stesse cose, magari solo guardate da prospettive diverse (nelle potenzialità attive e passive delle due religioni).
Il prete cattolico comprende che la sua scelta dipende dalla territorialità in cui è maturata, dalla storia del suo dna. E che la stessa viene arricchita e non depauperata dall'innesto con la visione opposta (non contraddittoria).
Per Il cattolico, il silenzio di fondo e la pratica dello Zen diventano così una delle Vie maestre per vivere il Cristo e comprenderLo anche oltre le definizioni in cui Lo costringiamo per una maggiore comprensione.