Ha ragione Quadrella nel dire che i grandi non avranno grossi problemi ad ottenere il consenso, martellando l'utente finché non "converte" ed accetta i cookie. Mentre i piccoli player probabilmente sortiranno l'effetto opposto, facendosi odiare. Dall'altro lato mi viene anche da pensare che le piattaforme i dati continueranno ad averli, ed è un po' come se da parte loro la risposta fosse "oh, fate un po' come vi pare voi, se davvero volete questo arrangiatevi". (ad esempio, mi viene da ridere a immaginare Firefox che non traccia niente per se stesso, per sapere se le feature sono usate o no, ad esempio).
Io penso che adesso è una fase di presa di consapevolezza da parte degli utenti, che genera una domanda lievemente traviata di soluzioni che naturalmente non possono esistere così come prospettate altrimenti si uccide un mercato. Penso che più avanti si arriverà ad un compromesso in termini di temporalità della data retention: invece di avere i dati per sempre e farci quel che si vuole, si avranno tutti i dati per un tempo limitato (e bisognerà essere bravi a farli fruttare) e dopo non si avranno più o saranno limitati. Un po' come ha risposto Google Analytics al GDPR con l'opzione data-retention: quanti clienti che non ci avevano badato si ritrovano con l'impossibilità di analizzare dati passati?
Ecco, sarà uguale ma allargato al resto del mercato.