@kal chiaro e grazie. Rimane il fatto però che facendo fino a 5 redirect il crawler impiega risorse che se gli faccio risparmiare è meglo per tutti no?!? E' possibile trovare un metodo secondo te?
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RE: Redirect senza catene e .htaccess
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Google Tag Manage Server side [GTM] - Dubbi e perplessità
Buongiorno a tutti,
uso da un po' di tempo GTM e mi trovo piuttosto bene. Da qualche tempo Google ha messo a disposizione degli utenti GTM Server side ove le richieste a servizi di terze parti vengono inviate direttamente dal server e non dal client.
Ho seguito un webinar di @matteo-zambon proprio su GTM Server side e come al solito ha dato preziose e utili informazioni. Tuttavia ho parecchi dubbi sull'effettiva possibilità e uso di GTM Server side e volevo avere la vostra opinione in merito.
In dettaglio, nel webinar prima di addentrarsi nella configurazione e in tutti i casini del caso si è giustamente domandato il "perché" andare su GTM Server side; la cosa simpatica è che ha indicato essenzialmente dei motivi che ho trovato in un suo vecchio articolo. Questi motivi sono:- Con GTM server side si ha un incremento di velocità del sito quindi si ha a tutti gli effetti un aumento a livelo di ranking SEO.
- Con GTM "classic" sono possibili delle alterazioni degli script da parte dei browser mentre con GTM Server side no
- Con GTM "classic" sono possibili dei blocchi delle richieste da parte dei browser (adBlock, Ghostery)
- C’è la problematica del Cookiegeddon
Io ci ho pensato a fondo e non sono del tutto d'accordo.
Per quanto concerne il punto 1 è vero che vengono caricati meno JS per l'invio dei dati (perché tutto passa dal server) tuttavia parliamo di script JS solitamente impostati come deferred quindi poco impattanti, inoltre tutti gli attivatori di GTM ci sono in ogni caso....quindi sì...si ha un'aumento delle prestazioni ma è veramente di poco conto a meno che non ci si appoggi a 500 servizi terzi.
Per quanto concerne il punto 2 è verissimo tuttavia parliamo di computer compromessi dove gira del codice malevolo quindi...ci dobbiamo preoccupare anche se gli utenti installano antivirus et similia? Inoltre, non credo proprio che il codice malevolo si interessi di non segnalare a Facebook (ad esempio) il tracciamento di un carrello o altro...quindi boh...per me è un falso problema
Per quanto concerne il punto 3 è assolutamente vero, tuttavia se è un utente ha installato adBlock allora consenzientemente ha deciso di non far passare alcuni dati e non essere tracciato...non è la stessa cosa che non dare il consenso per la GDPR? Discorso diverso se a livello di sistema operativo o browser il produttore di turno (ad esempio Apple) ha deciso di implementare un AdBlock nativo...allora il ragionamento ci può stare. A me non risulta però che sia così, mi sbaglio?
In ultimo il 4° punto e cioè la Cookiegeddon c'è a prescindere sia che parliamo di GTM classico che di Server SideSe quanto indico è vero allora mi domando....chi me/ce lo fa fare di impazzire dietro GTM server side?
Mi scuso per il post fiume ma è per una giusta condivisione, ovviamente sono aperto a confronti o smentite costruttiveGianluca
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RE: Ghost in Italiano: chi ci ha lavorato?
@giovanni-bertagna ha detto in Ghost in Italiano: chi ci ha lavorato?:
Attualmente ho un blog su WordPress e un diario personale realizzato con #Hugo, volevo valutare se di spostare uno dei due.
Ciao, resuscito questo post. Ho creato un tema piuttosto complesso con che sto utilizzando su diversi siti in produzione. Stavo pensando di utilizzare #Ghost per rendere "semplice" la fase di aggiornamento contenuti e/o inserimento di nuovi contenuti. Tu hai poi migrato? Se sì come ti sei trovato?
Grazie -
RE: Redirect senza catene e .htaccess
@kal ha detto in Redirect senza catene e .htaccess:
@pinguinone ha detto in Redirect senza catene e .htaccess:
Rimane il fatto però che facendo fino a 5 redirect il crawler impiega risorse che se gli faccio risparmiare è meglo per tutti no?!?
No, non impiega risorse.
Funziona così:
Crawler richiede URL --> HTTP 301: nuova URL 2 inserita in lista di scansione con priorità 0
Crawler richiede URL 2 --> HTTP 301: nuova URL 3 inserita in lista di scansione con priorità 0
Crawler richiede URL 3 --> HTTP 301: nuova URL 4 inserita in lista di scansione con priorità 0
Crawler richiede URL 4 --> HTTP 301: nuova URL 5 inserita in lista di scansione con priorità 0
Crawler richiede URL 5 --> HTTP 200: download della risorsa e "consumo" delle risorse di scansioneDi fatto il crawler consuma "risorse" solo quando scarica (essenzialmente banda e tempo) e quando fa il parsing/rendering... ma sono tutte cose che il crawler fa solo ALLA FINE.
E comunque considera che oggi arriva UFFICIALMENTE fino a 10.
@pinguinone ha detto in Redirect senza catene e .htaccess:
E' possibile trovare un metodo secondo te?
Non hai bisogno di trovare alcun metodo. Come detto, il tuo problema è un non-problema
Chiarissimo....e grazie mille. Spiegherò a chi produce il tool SEO che è un non problema e che non è giusto segnalarlo
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RE: Google Tag Manage Server side [GTM] - Dubbi e perplessità
@giancampo ha detto in Google Tag Manage Server side [GTM] - Dubbi e perplessità:
@pinguinone credo che il punto davvero interessante possa essere il 3 sempre che lo si rilevi come un problema per il business.
Ad es. nel caso di un B2B dove un cliente singolo fa potenzialmente un'alta quota di revenue rischi che se questo ha un adblock attivo ti perdi una grossa fetta di fatturato nel tuo monitoraggio.Su quanto questo sia etico è un altro paio di maniche e in effetti concordo con te che se è un'esigenza espressa dell'utente sarebbe più corretto tenerlo in considerazione.
Tuttavia, su questo ho il dubbio se davvero un utente medio che usa un adblock lo stia utilizzando conoscendo bene cosa sta bloccando, non ne sarei così certo.Tutto il tuo ragionamento fila perfettamente, tuttavia che sappia cosa faccia o meno se ha messo un adblock allora l'ha fatto e bisogna rispettare la sua decisione (secondo me) quindi non mi sembrerebbe corretto "fregarlo" con il servr-side. E considerando, che era solo quel punto la parte più importante dire che Server side, almeno per il momento, è da mettere in disparte.
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RE: Ghost in Italiano: chi ci ha lavorato?
@giovanni-bertagna ciao e grazie per la risposta, quando indichi "migrato a Ghost" intendi che Ghost aggiorna il sito fatto in Hugo?
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RE: Ghost in Italiano: chi ci ha lavorato?
@giovanni-bertagna ha detto in Ghost in Italiano: chi ci ha lavorato?:
@pinguinone No, scusa. Ho migrato il blog che avevo su WordPress a Ghost grazie a un plugin per quest'ultimo.
Per ora il sito statico che ho con Hugo è sempre li ma l'idea è di chiuderlo e mantenere solo il Blog su #Ghost.
Copiare gli articoli da #Hugo a Ghost è piuttosto facile visto che sono già scritti in #Markdown che è supportato anche da Ghost. Basta fare un copia/incolla.Chiaro, grazie della tua risposta ma, come al solito accade, da risposta nasce nuova domanda e, in questo caso, dovrebbe anche aiutare alla community.
Da quel poco che ho capito di Ghost (lo sto studiando) questo può diventare anche solo il backend per un sito fatto in Hugo quindi, se quanto dico è corretto, si può mantenere il sito fatto "così-com'è" in Hugo, cambiare solo il template (dicendo di prendere i contenuti tramite remoto e non dai file) e usare Ghost come backend.
Dico castronerie o per la tua esperienza può avere un senso?