E' necessaria la nomina di un rappresentante fiscale da parte di UK.
piero.max
@piero.max
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RE: dogana e iva deposito UE società straniera
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RE: Piccoli professionisti ed IRAP
Ringrazio Paolo per la solita precisione ma desidero dire una cosa.
A meno di eventuali circolari da parte dell'AdE, non liquidando e versando l'imposta ci si espone al rischio di un lungo contenzioso. Non dimentichiamo che l'AdE non ha grossi problemi a ricorrere fino alla Corte di Cassazione e che, almeno fino ad adesso, la corte ha sempre compensato le spese.
A mio parere, in caso di importo modesti, si rischia di dover pagare di più per l'avvocato che per l'imposta.
Da parte mia, io pagherò e chiederò il rimborso nella speranza che, a seguito delle numerose pronunce della Cassazione, l'AdE si decida finalmente ad eliminare l'IRAP per noi piccoli professionisti.
Consiglio pertando di valutare attentamente (conti alla mano) prima di scegliere una o l'altra strada. -
RE: Bonifici e Tasse sul risparmio bancario
Per quanto riguarda l'eventuale tassazione ti ha già risposto fab75; se si tratta di reddito ti saranno tassati come da normativa in vigore.
Per quanto riguarda la normativa antiriciclaggio non ti devi preoccuare se si tratta di movimenti tramite banca poichè, in questo caso, si preoccuperanno loro di tutti gli adempimenti necessari (se sup. a € 12.500). Certo che movimenti di piccolo importo non "danno nell'occhio" e se sei un lavoratore dipendente non hai nemmeno grossi rischi di indagini bancarie. -
RE: Piccoli professionisti ed IRAP
[LEFT]Purtroppo ancor oggi la situazione è ancora “fluida”.
La Corte di Cassazione si è pronunciata il 16/02/2007 in materia depositando 11 sentenze e questo dovrebbe certamente agevolare tutto il contenzioso in essere inerente l’applicazione dell’IRAP in capo ai “piccoli” professionisti ed imprenditori. In mancanza di Leggi e istruzioni, queste sentenze in un certo senso sono l’unica guida per quei professionisti che si trovano in una delle situazioni ivi “fotografate”, ma sapere cosa fare o quale comportamento adottare nell’imminenza dell’auto-tassazione di Giugno 2007, in quanto si è
comunque obbligati ad assolvere gli adempimenti della dichiarazione IRAP e dei relativi versamenti, è certamente problematico. Occorrerà comunque valutare attentamente da parte di ogni professionista la propria posizione e a parte di casi eclatanti (mancanza di ogni qualsiasi forma organizzativa) il consiglio è
di pagare l’imposta nei termini di legge e in seguito richiederne il rimborso tramite apposita istanza alla competente Agenzia delle Entrate ed in caso di silenzio – rifiuto successivamente adire la Commissione Tributaria; tale comportamento è da ritenersi valido non solo per la dichiarazione in corso ma anche per quelle pregresse, non prescritte.
C’è però da dire che questa “spallata” connessa alle sentenze della Suprema Corte forse comporterà quale risultato positivo. Sarebbero già pronte le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate da impartire agli Uffici Periferici, su come gestire tutto il contenzioso IRAP in essere; infatti questi ultimi dovranno
valutare caso per caso i margini di successo nanti le Commissioni ed eventualmente la Suprema Corte, senza dover obbligatoriamente insistere nella lite con il contribuente.
Quindi a breve dovrebbe esserci questo importante chiarimento, magari in attesa che il Legislatore appronti una specifica norma, attesa da tutti gli operatori.[/LEFT] -
RE: Conto corrente intestato alla Ditta individuale?
Un piccolo consiglio, ascolta Paolo ed apri un nuovo conto da utilizzare solo per l'attività. Con pochi euro al mese ti potresti risparmiare difficoltà in caso di verifica da parte dell'AdE e semplificarti la vita per la gestione contabile.
Ciao e buon lavoro. -
RE: compatibilità/incopatibilità categorie economiche
Salvo incompatibilità previste dalla legge, puoi gestire con la stessa partita IVA quanti tipi di attività vuoi. Certo che le complicazioni contabili poi aumentano (e di conseguenza anche i costi di gestione) per cui è da valutare attentamente l'opportunità.
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RE: compatibilità/incopatibilità categorie economiche
La lett. c) dell'art. 18 della legge 57/2001 [CI01-1442] recita: "L'esercizio dell'attività di mediazione è incompatibile: a. con l'attività svolta in qualità di dipendente da persone, società o enti, privati e pubblici, ad esclusione delle imprese di mediazione; b. con l'esercizio di attività imprenditoriali e professionali, escluse quelle di mediazione comunque esercitata".
Il legislatore ha ribadito il principio dell'incompatibilità già espresso nella legge 39/1989, art. 5, comma 3, ma in particolare per quanto riguarda il punto b. l'ha ricondotto a un concetto sostanziale, effettivo esercizio di altra attività: più vicino a una logica di mercato. La vecchia normativa, infatti, rimandava l'incompatibilità "con l'iscrizione in altri albi, ordini, ruoli o registri e simili"; quindi, a un principio formale, burocratico.
La norma ribadisce anche l'incompatibilità con l'attività di dipendente, e ciò in particolare a superamento della legge Bassanini, sulla riforma della Pubblica amministrazione, che apriva degli spiragli alla compatibilità fra part time pubblico e iscrizione al ruolo. Il Parlamento ha ritenuto di accogliere il principio della terzietà del mediatore, principio sancito dal codice civile e ribadito dalla legge 39/1989, e di tutelarlo: in tal senso, per esempio, l'attività di un pubblico impiegato, magari nell'ufficio tecnico comunale, deve considerarsi incompatibile con l'essere parte terza, agente immobiliare che affianca due parti che devono concludere un contratto per l'acquisto di un immobile.
Il dibattito sull'incompatibilità, aperto nel 1997 dallo studio dell'Antitrust sulle professioni, aveva visto organi istituzionali non sempre sullo stesso fronte. L'autorità garante del mercato e della concorrenza, Antitrust, sia nello studio sulle professioni sia in note dirette al Parlamento e in pareri espressi in sedi sia formali sia divulgative, richiamava a regole improntate alla tutela della libera concorrenza e, quindi, a un'eliminazione delle barriere fra professioni e alle incompatibilità. Nello specifico della legge 39/1989 sulla mediazione, il Consiglio di Stato, invece, aveva dato parere favorevole - in occasione di un ricorso fatto dal Consiglio nazionale dei geometri - all'incompatibilità in una sentenza del 1999, e ciò in chiara contrapposizione alle indicazioni espresse sulla stessa materia dall'Antitrust. -
RE: Un libero professionista può avere dipendenti?
Assolutamente sì.
Non c'è nessun motivo per cui un libero professionista non possa avere personale dipendente. -
RE: Schede Carburanti
Se sei un libero professionista vedi la R.M. 244/E del 23 luglio 2002 che esclude la possibilità di detrarre le spese per un autocarro da parte di un libero professionista (in questo caso si tratta di un notatio che utilizza l'autocarro per il trasporto di notevoli quantità di atti inerenti l'attività personale).
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RE: Co.co.co. libero professionista
Ti ringrazio per l'aiuto ma, da quanto so io, mi sembra che non sia possibile un co.co.pro. per professionisti iscritti ad albo professionale. Rimarrebbe solo il vecchio co.co.co. ma non vorrei che, esercitando io in co.co.co. l'attività per la quale sono iscritto all'albo professionale, l'AdE mi contesti poi che si tratta di reddito da lavoro autonomo (mascherato) e che mi richieda tutti i conseguenti adempimenti (P. IVA, contabilità, ecc.).
Ciao e grazie comunque. -
Co.co.co. libero professionista
Chiedo il vostro aiuto per chiarirmi alcune cose.
Sono un libero professionita iscritto ad un albo professionale e sto uscendo dalla società in cui lavoravo fino ad adesso (socio amministratore di srl).
Mi viene offerto di collaborare con un'altra società e mi chiedono di aprire la partita IVA come libero professionista ma io vorrei evitare tutte le incombenze fiscale, ecc.
A quanto ne sò non esiste la possibilità di un co.co.pro. mentre dovrebbe essere ancora possibile il vecchio co.co.co.
C'è qualcuno che mi può chiarire la questione?
Nel caso fosse possibile il co.co.co come mi devo comportare per INPS, tassazione, ecc.?
Ringrazio tutti anticipatamente. -
RE: Apertura partita iva
Non per scoraggiarti, ma se devi aprire una posizione IVA come ditta individuale, tra IRPEF, IRAP, INPS, diritto CCIAA, spese commercialista, ecc, ecc, ecc, ti sconsiglilo vivamente di farlo per 1200 euro lordi al mese. Detratte le spese se te ne rimane la metà ti va bene. Se invece sei un libero professionista e stai appena iniziando l'attività allora forse ti conviene provare, ma comunque 1200 euro sono un pò pochini.
Ciao ed in bocca al lupo. -
RE: studi di settore professionisti
Il mio era solo uno sfogo per uno stato che invece di perseguire giustamente gli evasori, si accanisce a colpire chi si comporta onestamente.
Lo so anch'io che questo modo di fare non dipende da ragionieri e commercialisti (che tra l'altro sono dei seri professionisti che danno un grosso aiuto a chi ha un attività); dicevo solamente perchè senza una contabilità loro perderebbero una gran fetta di lavoro.
Senza alcuna vena polemica .... un buon lavoro a tutti. -
RE: studi di settore professionisti
Mi permetto solamente una considerazione personale (non me ne volgiano i ragionieri ed i commercialisti).
Ma perchè dovrei essere obbligato a lavorare 60 ore a settimana per farmi la Ferrari, la villa a Cortina e quella a Porto Cervo???
Se io decido di lavorare solamente sei / otto mesi all'anno e poi mi trasferisco gli altri mesi in Brasile dove posso vivere di rendita con quello che ho guadagnato qui, perchè non lo posso fare???
Se devo necessariamente essere tassato in base a dei criteri che nulla hanno a che fare con la mia specifica attività professionale (e mi sembra che la prova contraria sia quasi impossibile) allora perchè lo stato non mi evita di perdere tempo e soldi a tenere una contabilità e mi manda direttamente il conto previsto a casa??? -
RE: Attività o Libero professionista?
Non sono un'esperto ma credo che l'attività di webmaster possa essere considerata una libera professione (senza albo) e quindi hai necessità di partita IVA ed iscrizione alla gestione separata INPS (in quanto senza cassa di previdenza specifica).
Per quanto riguarda l'attività di riparazioni io credo si tratti di un'attività artigianale per cui dovresti iscriverti come ditta individuale alla CCIAA ed alla gestione artigini dell'INPS. Ti conviene però consultare prima un buon commercialista per evitare problemi una volta avviato il business. -
RE: Detrazione fiscale auto liberi professionisti
*Negli ultimi dieci anni la Corte Costituzionale ha affrontato ripetutamente l’incidente di costituzionalità relativo alla retroattività delle norme di legge e, pur nella varietà delle fattispecie, l’orientamento seguito dalla Consulta non ha mai lasciato spazio ad equivoci di sorta.
Infatti, dopo aver puntualmente riconosciuto nel divieto generale di retroattività della legge un principio generale dell’ordinamento, nonché un fondamentale valore di civiltà giuridica a cui il legislatore deve in linea di principio attenersi, ha ricordato come “lo stesso non sia stato tuttavia elevato a dignità costituzionale ad eccezione di quanto stabilito dall’art.25 Cost., limitatamente alle leggi in materia penale” (sentenze n.6 e n.397 del 1994, n.432 del 1997, n.229 e n.416 del 1999, n.419 del 2000, n.374 del 2002, n.291 del 2003).
Pertanto, secondo la giurisprudenza costituzionale, “il legislatore ordinario può, nel rispetto di tale limite, emanare norme retroattive, purché trovino adeguata giustificazione sul piano della ragionevolezza e non si pongano in contrasto con altri valori ed interessi costituzionalmente protetti, così da non incidere arbitrariamente sulle situazioni sostanziali poste in essere dalle leggi precedenti, se queste condizioni sono osservate, la retroattività, di per se da sola, non può ritenersi elemento idoneo ad integrare un vizio della legge” (sent. n.432 del 1997).
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RE: Acquistare in Svizzera...e l'iva ?
Assolutamente no. La fattura emessa dalla società svizzera non riporterà l'IVA. Si tratta di un'importazione di bene da paese terzo (extra Unione Europea) ed in questo caso l'IVA dovrà essere pagata direttamente alla Dogana che curerà la pratiche d'import. Per ulteriori necessità ti consiglio di contattare uno spedizioniere in loco.
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RE: Ritenuta d'acconoto per libero professionista
Competenze Euro 2.000 - Ritenuta Euro 400 -Netto da versarti Euro 1.600
Il tuo cliente deve versare tramite F24 la ritenuta e deve rilasciarti una certificazione che attesti il versamento. -
RE: Costituzione di una società
In parole povere per costituire una società devi versare un capitale sociale che per le s.r.l. è almeno di euro 10.000 (è il minimo stabilito per legge sotto il quale non può esistere la società ma può essere aumentato senza limiti).
In pratica all'atto della costituzione dovrai versare però solamente il 25% (in pratica euro 2.500) presso una banca che rilascia apposita ricevuto e li restituirà agli amministratori della società dopo la sua regolare costituzione (deposito dello statuto e dell'atto cosatitutivo da parte del notaio). Certamente puoi conferire anche una fidejussione bancaria o una polizza asicurativa ed addiritture possono costituire capitale sociale le prestazioni di servizi, know how, ecc. ma in questo caso deve esserci la relazione giurara da parte di un esperto o di una società di revisione (che per questi importi ti costa più che versare il capitale in contanti). Considerato poi che hai bisogno di un pò di liquidità per iniziare direi che i 10.000 euro da versare non sono poi molti (si tratta di euro 5.000 a testa) e ti permettono di iniziare senza avere subito l'acqua alla gola.
Ciao ed in bocca al lupo. -
RE: Costituzione di una società
Escluso il capitale sociale considera anche le spese per il notaio, l'assistenza di un commercialista per le varie pratiche, le spese per la CCIAA, l'iscrizione all'INAIL, ecc. che nemmeno immagini adesso.
Io lo ho fatto l'anno scorso ed ho speso ca. 5.000 euro solo per iniziare.
Non per scoraggiarti, ma prima di fare il passo pensaci bene, perchè poi le spese ti arrivano addosso da tutte le parti (quest'anno mi è arrivata l'INPS per 4650 - anno 2006 + 2007 ed è solo il minimo contributivo) ed adesso stò aspettando IRES, IRAP, UNICO e chi più ne ha.....
E dimentico sempre tutto il tempo che perdo per la gestione contabile (contabilità ordinaria obbligatoria).
Da parte mi ti consiglio di iniziare con una società di persone (Snc?) per poi eventualmente trasformarla in Srl una volta avviato il business.
Ciao ed in bocca al lupo.