@gfiorelli1 Mi hai tolto le parole di bocca, in ambito internazionale non solo la seo ha ancora una aura cool ma direi che è in crescita, come lo sono i SEO che non lavorano né per agenzie né per freelance ma si trovano le properie vie di monetizzazione di progetti personali.
Frequento periodicamente 4 diversi mastermind con persone di tutto il mondo, avessi visto un solo altro italiano. Mancano dei luoghi di confronto di questo tipo dove ci sono i livelli da medio in in su ma in cui anche un giovane alle prime armi può partecipare e rendersi conto di cosa sia il mestiere di SEO magari per appassionarsene.
MaxxG
@MaxxG
La passione per la semiotica, la scrittura e l’organizzazione dell’informazione lo spingono a specializzarsi in strategie di Content Marketing e SEO, con grande passione per la Semantic Search, schema.org, i Knowledge Graph e in generale tecnologie e pratiche per la rappresentazione della conoscenza, e la Machine Readability: cose di cui si occupa con Studio Makoto, agenzia di Digital&Branding di cui è cofondatore.
Co-autore del romanzo di sci-fi distopica Morte ai vecchi (Baldini&Castoldi) tradotto in spagnolo e inglese; curatore delle antologie d'arte "True Visione" e "Mutant Kiddies" per il mercato americano; amante di arte contemporanea , poesia e cultura psichedelica!
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RE: Perché non si trovano più SEO?
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Categorie di Business in cui il 3Pack è essenziale
Mi piacerebbe conoscere un po' l'esperienza degli specialisti di Local e GBP in particolare (a partire da @luca se avessi voglia) per sapere quali sono secondo voi le categorie di business in cui è più rilevante la presenza su 3Pack (dal punto di vista delle chiamate ricevute).
Non valgono i servizi di pronto intervento
Faccio qualche esempio, gli autospurghi? I costruttori di piscine? Le pompe funebri?
Chiaramente le abitudini di ricerca, l'a chi rivolersi sono fortemente influenzati dalla nicchia di riferimento, come anche dai luoghi e le conseguenti differenze culturali. Così come ci sono casi in cui la presenza di recensioni positive, sempre per i business, in 3Pack è più rilevante che in altri.
Oltre all'esperienza se foste a conoscenza di studi al riguardo ve ne sarei grato. -
RE: Arrivano le Multisearch (by MUM)
del resto la multimodalità è il nuovo trend nell'intelligenza artificiale, anche a base di servizi come la generazione di immagine a partire da testo come fa il nuovo medello di OpenAI DALL-E 2 appena annunciato.
)
Guardare e stupirsi
https://openai.com/dall-e-2/
Le "modality" dalla multimodalità sono numerose Text2Image, Image2Text, Video2Text, Audio2Text, Audio2Video, Text2Audio, Text2Video, Image2Audio, Video2Scene, Website2Website (penso al recente CM3, per i nerd -
RE: Semantic Publishing per Google e SEO
Visto che l'argomento a riscosso un certo interessa - devo ammettere che temevo potesse risultare un po' troppo nerd e palloso ^^ - ho voluto scrivere un articolo per mettere un po' in ordine le premesse più concettuale e poi fornire un how-to per chi volesse provare The Entities' Swissknive la app che ho mostrato nel workflow di semantic publishing.
https://studiomakoto.it/digital-marketing/entity-seo-e-semantic-publishing/ -
RE: Semantic Publishing per Google e SEO
@valerio_treviso intanto grazie concordo con @alepom il punto di partenza sono le risorse ufficiali. Purtroppo schema.org non pubblica buona documentazione di carattere generale ma schema di studia osservando gli esempi e di quelli ne trovi tanti sul sito di schema. Ti consiglio assolutamente il blog di schema app, uno dei tool migliori per la gestione di schema. Hanno anche un canale e Marta van Berkel fa dei video da cui si impara tanto soprattutto in ambito e-commerce ed healthcare (un tipo di schema in cui sono specializzato). Il bello di schema è che è lì a tua disposizione su ogni pagina web per essere analizzato. Fatti un elenco personale dei migliori e studiali. Fa un archivio personale dei vari tipi di schema che implemento e avrai i tuoi mattoncini con cui creare schema anche per altri siti senza ripartite ogni volta da schema. Lanciati nella scrittura manuale, la struttura e fatta solo di tipi, property e valori, e la sintassi di , e graffe. Non c'è modo migliore per comprendere le logiche di schema e la creazione di schema avanzati che scriverli a mano. Io per siti di poche pagine scrivo a mano usando i miei mattoncini.
Corsi in italiano non ce ne sono, o meglio non ancora -
RE: Come fare un sondaggio sulla link building?
@kal ha detto in Come fare un sondaggio sulla link building?:
Alla fine le varie "tecniche" e pippe mentali che si leggono in giro comunque ricadono in una di queste a mio parere. Come detto nell'altro thread, non è la forma che conta, ma la strategia di distribuzione.
Ciao Kal, e tra queste, e vista l'efficacia in ambito local, come indicheresti i link da un g-site di mirroring, o una link wheel con pagine su vari cloud (Azure, S3, IBM, Alibaba...), un network di tumblr (fatto di expired domain con DA e TF elevati), link dofollow da property web2.0 che metti in ring con zapier o parenti. Ci si possono fare griglie verdi solo con link di questo tipo che ti costruisci da solo (il fatto che puoi pagare qualcuno per il lavoro sporco, lungo e noioso non li equipara comunque ai link acquistati).
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RE: Come fare un sondaggio sulla link building?
@luca se si procede per sole categorie chiuse si rischia maggiormente un bias da parte di chi crea il questionario, e di non far emergere tattiche che si credevano scomparse, o più particolari, come alcune tattiche di tiering, stacking embedding ecc.
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RE: In Discover un sito sul quale non ho interesse
@giorgiotave psicoadvisor tormenta anche me, ma non solo, fino all'estate avevo un feed perfettamente in linea coi siti che frequento ed esclusivamente in inglese, poi sono stato in belgio e appena tornato è come se si fosse resettato tutto. Gli interessi (topic) sono quelli giusti ma ha iniziato a mandarmi solo news locali, un sacco di sport che non seguo e a furia di continuare a dirgli di escludere fonti ormai ne ricevo solo 2 a cui si è aggiunta psicoadvisor. Peccato perché prima lo usavo tutti i giorni, ma ormai non mi serve più a niente.
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RE: In Discover un sito sul quale non ho interesse
@giorgiotave psicoadvisor tormenta anche me, ma non solo, fino all'estate avevo un feed perfettamente in linea coi siti che frequento ed esclusivamente in inglese, poi sono stato in belgio e appena tornato è come se si fosse resettato tutto. Gli interessi (topic) sono quelli giusti ma ha iniziato a mandarmi solo news locali, un sacco di sport che non seguo e a furia di continuare a dirgli di escludere fonti ormai ne ricevo solo 2 a cui si è aggiunta psicoadvisor. Peccato perché prima lo usavo tutti i giorni, ma ormai non mi serve più a niente.
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RE: Google Discover: servono 2 entità nel titolo per entrarci?
Un tema particolare che mi interessa da tempo e che ho discusso a lungo con Slawski è quello dei personal Knowledge Graph che Google genera per ogni utente e che contiene molte più informazioni rispetto a quelle legate alla sola ricerca (per esempio informazioni legati ai flussi di email su account google, o ai luoghi visitati e registrati sul proprio smartphone).
Il punto che ho discusso con Bill è la relazione tra questo tipo di KG personale e Discover e a quanto emerge da alcuni brevetti parrebbe che le entità presenti nel titolo di Discover debbano matchare un numero sufficiente di personal knowledge graph in cui questa entità è presente (ovviamente le cose sono più complesse di così così). L'osservazione di @giorgiotave sull'includere più di una entità nel titolo mi fa pensare che le probabilità di questo match, che poi in soldoni significa "quante persone sono fortemente interessate a una certa entità tanto di averla all'interno del proprio grafo personale?" possa in effetti avere una rilevanza.
Sarebbe interessante valutare se e come queste entità debbano essere correlate fra loro (una è attributo dell'altra, una disambigua l'altra, sono entità che tendono a co-occorrere negli indici di Google?) -
Nascita e funzionamento del Google Knowledge Graph
Se qualcuno avesse voglia ho scritto un articolo introduttivo, ma non scontato sul google Knowledge Graph, dalla sua nascita con l'acquisizione di MetaWeb, al concetto di entità e tripla a una lunga serie di consigli su come ottenere un Knowledge Panel.
https://studiomakoto.it/digital-marketing/nascita-google-knowledge-graph/
Ogni feedback è benevenuto. -
RE: Quello che sappiamo sulle recensioni dei prodotti di Google e che John Mueller non sa
@giorgiotave concordo con le recensioni il problema si pone con l'affiliazione laddove il produttore pretende che non si faccia riferimento a prodotti concorrenti, almeno la preoccupazione la percepisco in quella community in particolare.
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Brand SERP di Jason Barnard - il libro
Finalmente questo libro fondamentale è uscito. Ho avuto il piacere di chiacchierare diverse volte con Jason, marketer brillante e molto disponibile. È raro che i SEO parlino di brand SERP e ne riconoscano l'importanza, e sinceramente meno che mai ne sento parlare dai colleghi italiani. Una brand SERP è il biglietto da visita di un brand come di un professionista e si può considerare una seconda homepage, anzi di fatto è spesso la prima homepage che si presenta a un potenziale cliente.
Questo libro è il punto di partenza, ma va in profondità nell'affrontare l'argomento. Chi meglio del "brand SERP guy", come Jason è soprannominato, poteva scriverne?Aggiungo che sono un utente più che soddisfatto di Kalicube Pro (https://kalicube.pro/), il tool SaaS sviluppato da Jason, che permette di centralizzare e amministrare la presenze di entità sul web, di trovare le fonti giuste per corroborarle, generare lo schema da aggiungere alla nostra entity home, tracciare l'evolversi della brand SERP nel tempo e la sua qualità e tramite il suo sensor segnalare gli aggionamenti del Knowledge Graph di Google e la sua volatilità.
Insomma, un tool davvero unico nel suo genere che non può mancare nella cassetta degli attrezzi di qualunque SEO abbia recepito quanto Google ha dichiarato già nel 2012 lanciando il suo Grafo della Conoscenza: non più keyword (strings) ma entità (things)!L'ebool costa quanto 2 caffè
https://www.amazon.it/dp/B09QLPJYKV/?keywords=brand+serps&s=digital-text -
RE: Copiare paga?
@kyle46 ha detto in Copiare paga?:
@maxxg Dipende, Maxxg...
era una domanda retorica
e figurati se perdo tempo di verificare come si comportano le due pagine (capita che Google premi quella copiata, John Mueller stesso l'ha dichiarato in varie occasioni).
È solo una delle tante volte che mi capita, sto scrivendo degli articoli e quindi leggo pagine dei competitor e visto che sostanzialmente sono formato su contenuti in inglese riconosco al volo le scopiazzature (questo è invece un caso spudorato di plagio) dei colleghi italiani. -
Copiare paga?
Ma che bello fare SEO così, basta rubare in giro.
Ho tutto una raccolta personale di articoli che famosi SEO italiani hanno semplicemente tradotto e spacciato per loro, studio samo è uno nel mucchio, a caso.https://www.studiosamo.it/come-googles-knowledge-graph-influenza-la-seo/
"I link sono ottimi per valutare la qualità di una pagina, ma non la sua rilevanza per la ricerca.
Questo va bene fintanto che le query di ricerca seguono la lingua del contenuto. Google può utilizzare segnali di qualità come i link per restituire i migliori contenuti dal suo indice."https://ahrefs.com/blog/it/grafico-conoscenza-google/
"I link sono ottimi per valutare la qualità di una pagina, ma non la sua rilevanza alla query di ricerca.
Questo va bene fino a che le query di ricerca assomigliano al linguaggio del contenuto. Google usa segnali di qualità come i link per indicare il miglior contenuto dal suo indice."Ovviamente l'articolo è copiato per un buon 80% a cominciare dagli H2, non solo queste due frasi. Eppure a google sta bene e gli articoli di studio samo stanno tranquillamente su news e discover.
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Bill Slawsky in italiano
Segnalo una iniziativa di Wordlift che sta iniziando a tradurre in italiano una serie di Articoli di Bill Slawsky l'infaticabile "cacciatore di brevetti" di Google. Leggere i brevetti è molto importante. Se da un lato bisogna tener presente che non si tratta sempre di tecnologie realmente implementate, ci danno però una indicazione della direzione in cui Google si muove, quali sono i problemi che deve affrontare, e le diverse strade che tenta di battere per superarli, strade che poi possono tradursi in update dei suoi algoritmi.
Questo è un articolo introduttivo dello zio Bill sulla SEO semantica, argomento di cui, spero, si inizi a parlare sempre più anche in Italia, come ormai si fa da qualche anno nella community SEO internazionale.
L'articolo non solo introduce il concetto di SEO semantica sottolineando le differenze fra una SEO basata sulle entità e la SEO basata su keyword, ma è costruito per essere il punto d'accesso a tutti gli articoli di Slawsky sui molti brevetti che riguardano l'argomento. https://wordlift.io/blog/it/seo-semantica/Un paio di articoli più specifici, sempre in italiano.
https://wordlift.io/blog/it/google-query/
https://wordlift.io/blog/it/ranking-notizie-principali-google/ -
RE: AI e SEO: come cambia il ruolo dello specialist?
@kal ha detto in AI e SEO: come cambia il ruolo dello specialist?:
Questo è un (e a mio parere attualmente l'unico) uso dei testi generati da IA veramente validi, quello che parte dai dati strutturati e permette di scalare su un inventario di oggetti.
Per quanto riguarda i dati strutturati al momento sto sperimentando, dopo aver creato il knowledge graph di un sito, con la creazione degli embedding e la loro visualizzazione con Projector il tool gratuito di
Google https://projector.tensorflow.org/ che clusterizza i topic trattati (utile ad esempio per creare un sistema di suggerimenti o articoli correlati).
Un ottimo punto di partenza se si vuole fare topic clustering
https://wordlift.io/blog/en/content-hub-seo/
Se non si ha wordlift si può creare comunque un knowledge graph, l'importante ė esplicitare nei dati strutturati le entità (topic) di cui tratta la pagina attraverso le prometti about e mentions e a partire qua queste generare le triple (soggetto-predicato-oggetto) che costituiranno il grafo.
In una live che faremo presto con @giorgiotave mostrerò The entities Swissknife una app in python che ho sviluppato proprio per individuare i topic di un articolo ed esprimerli in json-ld per iniettarli nel proprio schema.Tornando alla NLG per e-commerce, consiglio la visione di questo webinar che si è appena concluso
in cui, anche senza nominarlo, viene mostrato il lavoro fatto da Andrea Volpini per Luxottica. Credimi, le descrizioni di prodotto (con le categorie è in un certo senso più facile) sono non solo indistinguibili da quelle scritte da un copy abile, ma generate dopo un addestramento che tiene conto del tone of voice dell'azienda e dei vari brand per cui essa produce occhiali, e i testi risultanti sono declinabili anche al maschile o femminile, o comunque dinamicamente presentati in base all'utente che naviga il sito.
La sola generazione di FAQ ha portato a risultati piuttosto impressionanti.
La nuova frontiera della automazione sta nel rendere semiautomatica la validazione dei risultati, laddove il dataset per fare il fine-tuning rimane "a carico" di un copy.
Nel webinar si accenna a https://snorkel.ai/ il tool sviluppato a stanford che usa anche Google per il labeling automatico dei dataset e la successiva validazione (nel caso di Luxottica serve a validare i risultati della 'IA che si occupa di generazione del testo - in questo caso Jurassic-1e T5 - a riconoscere tutti gli attributi e relativi valori rilevanti per i prodotti venduti e generare testi tenendone conto, oltre a tenere conto della SEO inserendo le kw necessarie).
In generale quello che consiglio è di usare direttamente le API di questi modelli e di fare un training specifico per progetto, e usare
invece tool per lavori generici in cui bastano few shots (Closerscopy e Frase, ad esempio, permettono di creare dei template nutriti coi nostri
3-5 esempi e concatenarli in workflow complessi). -
RE: AI e SEO: come cambia il ruolo dello specialist?
@kal sulla generazione di contenuti c'è un grosso equivoco di fondo. Il processo non è mai automatico ma semiautomatico. Che si lavori con modelli few shots (a cui fornire pochi esempi su cui basarsi) o si faccia fine-tuning (gli esempi diventano anche migliaia) ci sarà sempre un man in the loop. Il Copy si occupa del training (input) e della validazione (output). Insomma, non aspettiamoci di usare un tool come Jarvis e chiedergli di scrivere un articolo (ben che vada sarà senz'anima). La scrittura assistita da IA è una "danza" tra scrittore e ia, e imparare a danzare bene non è facile.
Circa un anno fa riportando qui i risultati dei primi esperimenti che facevo con gpt-3 notavo come la cosa incuriosisse poco (nel corso di una presentazione presso una famosa agenzia seo mi guardavano come stessi parlando di asini volanti), oggi Luxottica usa sul suo e-commerce descrizioni e FAQ generate da T5 (Google) e gpt-3. Meglio comprendere il cambiamento e come usarlo a proprio vantaggio. -
RE: Local Business città nells URL e titoli?
@luca lo sento ripetere da tutte le parti ma sappiamo benissimo che, almeno in Italia, Google premia pagine per città che di diverso hanno solo titolo e URL e in qualche caso un paragrafo di poche righe senza alcun valore per gli utenti. E lo vedo anche fare da agenzie o seo che stimo, quindi, forse, è ora di dirsi che dovrebbe o sarebbe bello che funzionasse in un certo modo (si creano pagine solo se hanno valore) ma che purtroppo, ad oggi, si vince in altro modo (crea pagine con lo stampino e, in certe nicchie, ti posizionerai per tutte quelle località/pagine).