Buongiorno a tutti. Per ringraziare Giorgio e la community condivido una risorsa utile sui prompts per la generazione dei contenuti di valore:https://www.searchenginejournal.com/why-seo-pros-need-to-master-prompts-the-chatgpt-revolution/473780/?utm_source=%23SEOFOMO&utm_campaign=77be1b220e-seofomo-newsletter-by-aleyda-dec-25&utm_medium=email&utm_term=0_408af963b1-77be1b220e-1285508769#close
@giorgiotave Buongiorno Giorgio ho scoperto questo strumento gratuito:https://recurpost.com/ Con lui ho programmato su Facebook, Linkedin e Google my business in concomitanza. Un saluto!
@juanin ha detto in Le statistiche del Digital Wellbeing di Google e uno strumento interattivo.:
@lulu3 è veramente interessante notare il feedback positivo riguardo queste 3 attività:
- Leggere Libri
- Educazione e apprendimento su app o siti
- Strumenti di fitness etc.
Mentre sulla musica me lo aspettavo.
A me stupisce invece che il passively scrolling through social media, sia considerato negativo solo dal 17% degli intervistati.
Una ricerca di Google sul digital wellbeing realizzata intervistando 9.000 persone di sei nazioni differenti che indaga la relazione delle persone con la tecnologia.
I device digitali sono parte integrante della nostra vita quotidiana.
Quali sono le attività online percepite come negative e quali quelle positive?
Gli utenti stanno cambiando la modalità di fruire il digitale?
Sì. Come?
Del 70% degli utenti che usano la ricerca, il 46% ne ha percezione positiva e il 4% percezione negativa.
Del 61% degli utenti che usano i social media, il 38% ne ha percezione positiva e il 14% percezione negativa.
Molti utenti hanno fatto delle azioni per cambiare la modalità di fruizione del digitale. La vostra modalità di fruizione è migliorata? Cosa fate per migliorare il digital wellbeing?
Lavoro a parte, questo è un tema che mi è molto caro.
Ecco lo strumento interattivo di Google rilasciato per monitorare la percezione in base al tipo di attività svolta online: www.thinkwithgoogle.com/feature/digital-wellbeing-statistics
Ciao a tutti condivido Visual site mapper uno strumento utile per:
A questo punto i subtopics sono le ricerche correlate, i serp snippets ( lo studio della serp di riferimento) e tutti i box: people also ask, carousels, top stories, video e immagini, intenti di ricerca, entità e anche il prezioso lavoro svolto sulla base di questi dati. Sbaglio? @giorgiotave
@alepom grazie. Per me resta un sistema faticoso, per fortuna spesso arrivano i tecnici e troviamo sempre "soluzioni creative" per inserire i dati strutturati opportuni in wordpress. L'unicorno fa ridere e ci sta. Per me resta un'operazione macchinosa, ma così è.
@SeoWebCoach ha detto in Tutta colpa del server?:
Bà... parliamo di indicizzazione quindi niente di preoccupante... (intendo dire che è risolvibile assolutamente) se è tutto corretto e la pagina non ha nessun blocco voluto o non voluto allora si potrebbe tener traccia del lavoro del server con un server monitor che ti avvisa quando c'è un down e quanto tempo è durato.
Un Hosting, qualsiasi esso sia, può avere dei down + o meno brevi e questo può essere un limite se accade proprio quando lo spider passa a trovarci.
Quindi se la pagina non è bloccata agli spider (nè sul robots nè con un meta tag) è inclusa nella sitemap e non ci sono contenuti simili (quì il mio consiglio per raggiungere il rel canonical) allora si tratterebbe, sempre secondo me, della poca importanza della pagina nel venire scansionata con maggiore frequenza oppure il server ha avuto un down e non ha reso la pagina disponibile e raggiungibile.
Per la questione dei segnali web, non gli darei troppa importanza per questa "storia" qualsiasi sito può essere indicizzato (cioè semplicemente incluso nel data-center di Big G) anche se ha delle performance incredibilmente scarse. Ciò influirebbe se avesse degli obiettivi di posizionamento...
intendo queste, devo ancora imparare bene a usare il tasto cita.
@SeoWebCoach grazie comunque per queste best practice condivise.
@kal ha detto in Tutta colpa del server?:
@lucia-zambrano ha detto in Tutta colpa del server?:
Rilevata, ma attualmente non indicizzata.
Questo messaggio significa molto probabilmente che Google ha rilevato il tuo URL, sa che la pagina esiste, ma non l'ha ancora scansionata.
In parole povere: è Google che è pigro.
Non me ne curerei molto, in questo periodo succede a tutti.
succede a tutti è molto rassicurante e vero.
@giorgiotave ops, ops, mi era sfuggita. Tutti sulla discussione tecnica segnalata.
Putroppo a parte due pagine, i segnali web essenziali sono buoni. P.s. non è il mio sito 
Ho modo però di accedere alla console. Appena risolveremo la questione, passerò da queste parti. Spero presto.
Vi segnalo una novità che non ho avuto tempo di approfondire: https://www.searchenginejournal.com/microsoft-clarity-analytics/385867/#close
Qualcuno ha già testato? Cosa ve ne pare?
Ciao Lucia, non posso aiutarti, anche io sono in attesa dello spider di Google. Situazione analoga alla tua, tutto ok sitemap, robots, canonical e permessi del server. Dopo un cambio di layout per un progetto che gestisco, alcuni url senza redirects, attualmente online, veloci da caricare, senza no index, comunicati con sitemap, mi giocano questo scherzo.
@alepom Buongiorno Alessio ho una domanda: come implementi i dati strutturati? Tramite un plugin oppure usando un generatore di schema (https://saijogeorge.com/json-ld-schema-generator/faq/)? Usando wordpress non ho mai trovato il plugin "ideale" e versatile per diverse esigenze e non so programmare.
@giorgiotave Buongiorno video già ascoltato questa mattina. Intervento realmente molto, molto interessante. C'è sempre quello spunto in più che studiandolo da solo non noti, e, se il diavolo è nascosto nei dettagli... Il dettaglio è tanta roba.
@kal però conoscere l'esistenza di questa metrica può rivelarsi utile. Magari giusto, si possono solo alzare le mani, ma almeno vagamente si sa cosa succede.
@kal grazie ottimo intervento. E adesso vado a legger il tuo argomento di Clarity. Sì, probabilmente non è quasi nulla di nuovo quello che ho postato, però per me la velocità della reazione alla serp è qualcosa di degno su cui confrontarsi. Mentre ne parlo, approfondisco, leggo i vostri feed e mi chiarisco le idee. L'articolo per me resta difficile e complesso e ne volevo parlare. Adesso mi è un po' più chiaro.
@giannip concordo con te, è il nero su bianco ed è il notare cosa accade nelle prime 5 posizioni e quanto è importante la reazione degli utenti alla "serp del momento" che pare incida molto. Questo lo studio lo riscontra quasi solo nelle prime 5 posizioni di una keyword molto, molto competitiva. Oltre alla tecnica, alla velocità e a tutti gli altri elementi tecnici che devono essere più o meno ineccepibili, la velocità della reazione degli utenti alla serp del momento è da tenere in considerazione. Questo per me è un nuovo elemento, talmente nuovo che ancora non saprei definirlo bene e ancora non ho capito bene come funziona. Non la reazione degli utenti alla serp, ma la velocità di reazioni degli utenti alla serp che determina il posizionamento nelle prime 5 posizioni degli head terms, mi fa riflettere.
