Scusate se scrivo su questo post di ormai due anni fa, ma sto avendo un problema analogo con un vicino ahimè finanziere. Faccio un breve sunto della storia, così da poter avere un consiglio o una consulenza competente al riguardo.
Ho acquistato in ottobre 2014 una casa singola, ridotta veramente male, e tutt'oggi sto continuando piano piano a sistemarla. Non ho mai avuto problemi con il vicinato fino a ottobre 2015 quando il vicino (il finanziere per l'appunto) mi ha chiesto di ripulire il retro della mia casa perchè a lui dava fastidio vederlo in disordine quando rientrava in casa o se invitava ospiti. Immediatamente, e giuro immediatamente sono state tolte tutte le cose che potevano essere buttate e accostate ai muri della casa le cose che invece non dovevano essere buttate, nella fattispecie un divano che è stato ritirato dal ritiro ingombranti un mese e mezzo dopo e 4contenitori di sabbia e sassolini per le gettate di cemento che mi serviranno a chiudere delle tracce in giardino, che sono ancora lì. L'episodio successivo, è arrivato il 10 aprile 2016 quando durante un barbecue, il vento ha portato il fumo nella loro direzione. A nulla sono valse le scuse e l'impegno a non far ripetere l'accaduto, siamo stati additati come maleducati e noncuranti delle regole del vicinato. Sono stati tirati in ballo l'episodio poc'anzi descritto (durante il quale abbiamo provveduto a liberare il retro solo in modo parziale)e un pomeriggio dell'estate precedente durante il quale a detta sua, i miei ospiti ridevano troppo ad alta voce alle due del pomeriggio. Si è inoltre lamentato del mio cane che impedisce loro di avere ospiti perchè salta e abbaia.Mi sono subito proposta di mettere un telo oscurante sulla recinzione già esistente, in modo da ovviare il problema del cane e la "vista del mio retro", ma essendo la recinzione alta solo 1,50 m stavo applicando dei paletti per portarla a 1,80 m affinchè avesse lo scopo preannunciato. Ciò ha provocato le ire della madre che ha cominciato ad inveire verso di noi chiamandoci maleducati, e urlandoci di tornare dal paese da dove siamo venute (Napoli) perchè solo lì possiamo fare i nostri "porci comodi". Che il muro di recinzione è suo e noi non dobbiamo toccarlo e che il figlio non è nessuno per prendere accordi con noi perchè è lei la proprietaria di casa. Naturalmente ho chiamato immediatamente l'architetto che segue i miei lavori, il quale ha smentito, carte alla mano, l'affermazione della signora. Offesa e psicologicamente afflitta dalle parole rivolteci, ho aspettato di incrociare il figlio, per avere dei chiarimenti ed eventualmente delle scuse, ma ciò non è avvenuto, anzi ha precisato che essendo la mamma una persona anziana è "maleducato" controribattere, che se non togliamo i contenitori con la sabbia succederà ciò che non deve accadere (alla richiesta di chiarimenti, mi ha detto vedrai), mi ha detto che se malauguratamente il mio cane finisce nella sua proprietà "è morto", che lui parla una volta sola, e che le sue non sono minacce ma avvertimenti. Sono andata in polizia,preoccupata per il mio cane più che per me, e mi hanno consigliato di fare un esposto.I miei familiari, quelli di Napoli, mi hanno consigliato di lasciar perdere. Ho cercato su internet, le minacce di morte al cane non sono denunciabili, poi ho trovato voi ed ho deciso di chiedervi consiglio. Cosa fareste? e soprattutto, sapete dirmi dove ho sbagliato? non ho mai vissuto in una casa singola, in condominio non ho mai avuto problemi, quali regole del vicinato ho violato? vi ringrazio infinitamente fin da ora dei consigli e chiedo scusa se mi sono dilungata troppo.