Si parla di email "Promozionale": per essere promozionale basta che cerchi di promuovere qualcosa... in reltà non c'è una linea molto definita, a seconda delle interpretazioni nel momento stesso in cui dici chi sei e cosa fai stai già facendo promozione (in fondo l'inserzione nelle pagine gialle è considerata promozione e non c'è molto oltre a nome, indirizzo, telefono e cosa fai). Altri sostengono che per essere non promozionale non deve contenere nomi di prodotti, prezzi, immagini di prodotti, ma si tratta di una interpretazione ottimistica sulla quale non scommetterei.
La cosa fondamentale per me è che tu, se vuoi consegnare email, devi rispettare DUE regole: la legge e i filtri antispam.
I filtri antispam se ne fregano se la tua email è promozionale o meno e se ne fregano se in italia ci vuole l'opt-in e negli stati uniti no. I filtri antispam oggigiorno sono diventati bravissimi a filtrare le email "non volute" da colore che "proteggono". Se la maggior parte delle email che invii non vengono aperte/cliccate e alcune vengono anche solo marcate come spam, altre saranno destinate ad indirizzi invalidi, ecco che il filtro capirà che le tue email non interessano e quelle dopo le metterà direttamente in spam. I segnali negativi (non apertura, cancellazione immediata, spostamento in spam, casella inesistente, spamtrap) devono essere inferiori rispetto a quelli positivi (apertura, risposta, clic, non cancellazione della mail, presenza del mittente nella rubrica del destinatario) altrimenti le email verranno messe in spam, invalidando completamente la tua azione.
Se prendi centinaia di migliaia di indirizzi pubblici di aziende italiane e invii loro una email (promozionale o meno non importa) succederà che il 20% saranno indirizzi non funzionanti, una manciata di caselle saranno spamtrap (il loro compito è proprio quello di individuare chi raccoglie indirizzi su web senza consenso), un 70% non l'aprirà e di questi un 5-10% la marcherà come spam.. se anche ipotizzassimo che il 10% rimanente sarebbe stato interessante, con i presupposti delle prime email inviate quasi tutti i filtri (non il giorno dopo, ma dopo pochi minuti , dopo aver visto passare qualche centinaia di email) classificheranno l'email come spam. Secondo te quanti di questo 10% andranno a guardare lo spam per togliere la tua email da lì e leggerla? Avrai speso soldi, probabilmente peggiorato drasticamente la reputazione del tuo sito e il tuo indirizzo email (e magari scoprirai che dopo quell'azione anche una banale email transazionale contenente un link verso il sito che pubblicizzavi verrà classificata come spam, facendoti perdere quel business che avevi prima di fare spam).
La regola unica da seguire, molto più importante delle leggi nazionali, è : spedisci email solo a chi te le ha chieste, con la cadenza che ti ha chiesto, con i contenuti che ti ha chiesto, e ad ogni invio dagli la possibilità di smettere di riceverle.
Sul fatto che se usi una azienda americana devi rispettare la legge americana e non quella italiana secondo me è meglio che parli con un avvocato: tu sei italiano, sul suolo italiano e spedisci ad un altro italiano che sta sul suolo italiano.. difficilmente potrai sostenere che la giurisdizione che si applica è quella americana. Ma ripeto che ai fini dell'efficacia è del tutto ininfluente.