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    dott.mattia.giannin

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    Lo Studio Commercialista Giannini, fondato nel 2016 da Mattia Giannini – Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti – opera da diversi anni nel settore della consulenza tributaria, societaria, aziendale e contabile e fornisce servizi professionali assistendo un numero eterogeneo di clienti.

    Il concetto di assistenza lo interpretiamo come un cammino da percorrere insieme al nostro cliente, scambiando idee, informazioni e cercando insieme le soluzioni più adatte.

    Lo Studio Commercialista Giannini assiste dal privato cittadino all’imprenditore e la nostra consulenza mira a fornire una soluzione pragmatica ai problemi dei nostri clienti.
    La professionalità e le competenze dell’organico sono indirizzate a garantire una analisi dettagliata di ogni realtà e di ogni situazione rapportandola anche agli scenari futuri.

    I servizi offerti hanno come obiettivo principale quello di adattarsi alle esigenze del cliente.

    I migliori post di dott.mattia.giannin

    • RE: Partita Iva Dropshipping

      Buonasera,

      Le rispondo tranquillamente:

      1. L'apertura della partita Iva a Luglio prevede, non solo che i contributi per il primo anno vengano rapportati al periodo di attività (Luglio - Dicembre), ma anche la relativa riduzione del 35%. Quindi pagherebbe circa 1.235 approssimativamente con scadenze Novembre e Febbraio dell'anno dopo. Poi in dichiarazione si pagherà l'eventuale eccedenza.
      2. Si può chiedere la riduzione per i primi 5 anni del 35% perché il dropshipping è un attività di e-commerce a tutti gli effetti e, quindi, si applicano le regole del reddito d'impresa dove si prevede la riduzione sopra citata;
      3. Il DropShipping è attività di e-commerce a tutti gli effetti, quindi si applicano le regole sul reddito d'impresa e la gestione commercianti. La gestione separata, invece, si applica ai lavoratori autonomi ed il DropShipping non è attività di lavoro autonomo, quindi lascio a Lei o ai lettori le relative conclusioni.

      Cordiali saluti,

      Mattia Giannini
      Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti

      postato in Consulenza Fiscale
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      dott.mattia.giannin
    • RE: Iniziare attività di programmatore informatico

      Buonasera,

      l'obbligo di iscrizione ad inarcassa sussiste, tra l'altro, soltanto SE il Contribuente è iscritto all'albo apposito (Ingegneri/Architetti). Quindi il programmatore informatico se non è ingegnere informatico iscritto all'ALBO (ma a questo punto avrebbe un codice ateco di INGEGNERE), non può iscriversi ad inarcassa, bensì alla Gestione Separata/Gestione Artigiani.

      Parlo di gestione artigiani perché, essendo un Commercialista, so' esserci possibili controversie con l'INPS che spesso considera tale attività come "artigiana" e dimostrare il contrario non è semplice.

      Se dovesse essere utile un confronto, ai fini fiscali e previdenziali, o volesse essere seguito, mi può mandare una email privata così Le darò tutte le indicazioni in merito alla sua fattispecie.

      Cordiali saluti,

      Dott. Mattia Giannini
      https://www.mattiagiannini.com

      postato in Consulenza Fiscale
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      dott.mattia.giannin
    • RE: Abbonamenti siti di incontri,come gestire fatturazione?

      Buonasera,

      mi spiace se le rispondo solo ora ma sono d'accordo con chi Le ha indicato che non è obbligatorio l'emissione della fattura.

      Infatti, un sito di incontri online (dating), a Ns avviso rientra nella fattispecie del commercio elettronico diretto con l'attività che è la "Fornitura di immagini, testi e informazioni e messa a disposizione di basi di dati" dove si paga un abbonamento. In tal caso basta tenere un registro di corrispettivi anche in formato excel segnando se il cliente è nazionale o meno, salvo la fattura sia obbligatoriamente richiesta dal cliente stesso; solo verso titolari di partita iva (ma non sembra essere questo il caso) è obbligatoria l'emissione della fattura. Questo perché la fatturazione, per chi fa parte del commercio elettronico, è particolare ed avrete bisogno di un Consulente che vi permetta di individuare la strada più corretta e giusta, fermo restando che per tali servizi la normativa non indica una strada ben precisa, quindi bisogna trovare quella che è più adatta, ma sempre nel rispetto della normativa.

      Cordiali saluti,

      Mattia Giannini
      Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti

      postato in Consulenza Fiscale
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      dott.mattia.giannin
    • RE: Piacere di conoscervi

      @evawebwriter ha detto in Piacere di conoscervi:

      ro come web writer, ghostwriter e illustratrice freelance.
      In passato, ho lavorato nell'ambito del web development e della grafica.
      Trovo che questo forum, ricco di informazioni utili, sia un cap

      Benvenuta sul forum!

      postato in Presentati alla Community
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      dott.mattia.giannin
    • RE: Soldi sul conto corrente e tasse

      L'argomento trattato è molto vasto e si sta facendo confusione a mio parere. Cerco di organizzare un po' quanto detto:

      1. l'imposta sulle donazioni si applica, per l'appunto, alle donazioni, ossia ha contratti (anche verbali) con i quali, per spirito di liberalità, una parte arricchisce l’altra, disponendo a favore di questa di un suo diritto o assumendo verso la stessa un’obbligazione.
      2. L'imposta sulle donazioni prevede delle franchigie, quindi se non si superano alcune franchigie nulla si paga. Quando si parla di "modico valore" l'Agenzia delle Entrate si riferiva al fatto che un Contribuente che riceve soldi da "altri" (quindi non parenti stretti), deve pagare l'8% sulla donazione senza alcuna franchigia.
      3. In ogni caso, si possono tenere i soldi su conto corrente estero senza passare per conti italiani, MA ci sono delle considerazioni da fare: innanzitutto un Contribuente residente in Italia ha l'obbligo di dichiarare la giacenza media e pagare l'IVAFE, come detto in precedenza; inoltre, bisognerebbe parlare con un esperto che si trova nel territorio in cui il conto è aperto e che ospita questa fantomatica somma di denaro, perché anche in quel paese, spesso, ci sono delle norme a noi sconosciute. Se così non fosse, questa è l'Italia, purtroppo, dove ci sono delle regole e tassazioni, spesso a danno dei Contribuenti. Noi possiamo solo aiutare il Contribuente nel fargli rispettare le regole, siano esse fiscali che civilistiche.

      Mattia Giannini
      Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti

      postato in Consulenza Fiscale
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    • RE: Utenza casa per attività commerciale

      @robyye ha detto in Utenza casa per attività commerciale:

      Buonasera,

      io le posso rispondere da un punto di vista fiscale. L'ambito legale lo lascio ad un avvocato o un tecnico che si occupa di questo, anche se ipotizzo non vi sia un problema legale.

      Fiscalmente non è rilevante avere una utenza business o privata, perché il costo è deducibile soltanto se inerente l'attività d'impresa. Di conseguenza, se Lei ha un negozio e svolge l'attività pagamento bollette "consumer" e non "business", al Fisco interessa che siano inerenti, quindi nulla ha da dire.
      Tuttavia, elemento obbligatorio in una fattura che il Contribuente vuole dedurre, è l'inserimento della Partita Iva, se agisce nell'esercizio di arte o professione. (art. 21 DPR 633/72). Ciò, però, non significa che per dedurre il costo è necessario l'inserimento della P.Iva nella fattura, ma al massimo in caso di controlli per l'Agenzia questo è considerato un errore formale, sanzionato come tale. L'utilizzo dei contratti Business, invece, permettono l'inserimento della P. Iva, elemento essenziale ai fini della fatturazione, ma non per la deduzione del costo, che, invece, guarda l'INERENZA.

      Cordiali saluti,

      Mattia Giannini
      Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti

      postato in Consulenza Fiscale
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    • RE: Registrazione contabile assicurazione auto

      Buonasera,

      premetto che non conosco fattureincloud in quanto noi utilizziamo un altro gestionale ed al massimo i nostri clienti emettono da soli le fatture elettroniche, poi noi pensiamo al tutto.

      In ogni caso, la quietanza di pagamento dell'assicurazione è rilevante ai fini del costo ma non dell'IVA, pertanto, ai fini della sua liquidazione che inserisca l'importo o meno è irrilevante.
      Quello che rileva ai fini IRPEF è l'importo pagato, in quanto il costo dell'assicurazione ("Responsabilità civile", "Altri rischi", "Imposta" e "Contributo SSN") sarà, come diceva Lei giustamente, deducibile al 20%.

      Le spese auto, se con IVA indicata, saranno detraibili al 40%, ma solo se documentate da apposita FATTURA.

      Cordiali saluti,

      Mattia Giannini
      Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti

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    • RE: Aprire partita IVA da blogger

      Buonasera, @vogricpeter

      ho aspettato prima di rispondere a questo topic proprio per ragionare sulla fattispecie e rispondere nel modo più completo corretto e completo possibile.

      Purtroppo gestire una partita Iva (non lo dico io che svolgo questa professione da tanti anni, ma è una cosa oggettiva), non è affatto semplice, sia per chi si appassiona alla materia fiscale, sia per chi, a maggior ragione, non ha mai "masticato" questa materia.

      Questo perché, se prima era un po' più semplice dato che gli adempimenti erano minori, oggi a causa dei continui aggiornamenti, non è più così.

      Guadagnauneuro, pur non essendo del mestiere sa, essendo appassionato di e-commerce e studiando da oltre 10 anni (se ricordo bene) la materia, quanto è la difficoltà in un mondo fiscale sempre in continua evoluzione, cambi di normative e, spesso con l'Amministrazione Finanziaria pronta, giustamente, a "riprendersi ciò che gli spetta", ad un ogni piccolo errore involontario di un Contribuente, con l'aggravio di sanzioni ed interessi. Ma non solo, potrei raccontarne tante, come ad esempio, normative lacunose o tanto altro.

      E qui subentriamo noi, proprio quasi come "intermediari" tra Amministrazione Finanziaria e Contribuente, con una preparazione costante che permetta di evitare errori e di far "dormire sereno" un qualsiasi imprenditore o libero professionista. Capisco che il costo è ulteriore, però è come chiedere ad un Architetto di fare dei lavori. Ci sono alcuni lavori che, se fatti da soli magari riescono male perché non si hanno le conoscenze, altri, invece, per i quali è obbligatorio avere la sua presenza. La stessa cosa accade con noi.

      Fatta questa premessa, in parole semplici, "non è un 5% i primi 5 anni e subito dopo il 15% di imposte", ma c'è, come è stato anticipato, la gestione separata INPS che è in percentuale sull'incassato (o la gestione commercianti che invece obbliga il pagamento di contributi minimali seppur il reddito è 0), poi la Dichiarazione dei Redditi da compilare, poi se si ha a che fare con l'estero, le Comunicazioni come l'Intrastat, più tantissime altre fattispecie che possono capitare durante l'anno, oltre ad eventuali aggiornamenti normativi.

      Se ha necessità di aprire una partita Iva, in base al tipo di attività che intende esercitare nel concreto, mi può contattare senza problemi e cercherò di spiegarle ogni singolo passaggio da adottare con eventuali costi da sostenere.

      Spero di essere stato il più completo possibile. 🙂

      Cordiali saluti,

      Mattia Giannini
      Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti

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    • RE: Come si fa a prorogare un contratto di locazione commerciale 6+6?

      @robertosantoli buonasera,

      Se nel contratto non è previsto nulla ed il proprietario non ha dato via alla risoluzione nei termini previsti, vi è automaticamente il rinnovo della locazione di altri 6 anni. Ai fini fiscali bisogna predisporre il modello da inviare telematicamente all’Agenzia delle entrate.

      Cordiali saluti,

      Mattia Giannini
      Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti

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    • RE: consulenza immigrati e regime fiscale

      @alessia78 ha detto in consulenza immigrati e regime fiscale:

      ni ma volevo sapere con quale codice ateco avevi aperto la partita Iva per le attività di assistenza per gli stra

      Buonasera,

      dipende dal tipo di attività effettivamente esercitata. Per assistenza a stranieri è possibile aprire partita iva con il codice ateco 88.99.00, che tra le varie attività, ricomprende "servizi sociali, di counselling, di assistenza sociale, di aiuto ai profughi ed immigrati, di orientamento e simili, svolti a favore di individui o famiglie, presso il loro domicilio od altrove, ed erogati da enti pubblici o da organizzazioni private, da organizzazioni di soccorso alle vittime di calamità e da organismi nazionali o locali di autosostegno, nonché da specialisti che forniscono servizi di consulenza".

      Cordiali saluti,

      Mattia Giannini
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    • RE: Sforamento 30k regime forfettario

      @davidin0 ha detto in Sforamento 30k regime forfettario:

      Buonasera,

      scusi il ritardo nella risposta.

      Se ha percepito nel 2020 più di 30.000 euro, così come da CU che Le è stata inviata, non ci sono possibilità di rimanere nel forfettario nel 2021. Pertanto, se già ha emesso delle fatture in regime forfettario, dovrà fare delle note di credito ed emetterle nuovamente applicando il regime ordinario.

      Se non lo fa, l'Agenzia ha già la sua Certificazione Unica, in quanto il datore di lavoro è obbligato a trasmetterla telematicamente, quindi quasi sicuramente Le arriverà un controllo dove, avendo applicato un regime che non poteva applicare, Le ricalcoleranno il reddito applicando le aliquote IRPEF, nonché l'Iva dovuta, oltre al fatto di dichiarazione infedele, con le conseguenti sanzioni, avendo compilato l'LM e non l'RE.

      La prassi più "semplice" è quella di emettere le fatture in modo corretto, dopodiché se per quest'anno Lei non supererà i 30.000 euro come reddito di lavoro dipendente, l'anno prossimo potrà rientrare nuovamente nel Regime forfettario.

      Almeno, il consiglio, in generale, è quello di evitare problemi con l'Amministrazione Finanziaria, perché oramai spesso ha tutti i dati per poter effettuare i relativi controlli.

      Cordiali saluti,

      Mattia Giannini
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    • RE: Sforamento 30k regime forfettario

      @davidin0 ha detto in Sforamento 30k regime forfettario:

      Buongiorno,

      dato che la fuoriuscita riguarda l'anno successivo a quello di perdita dei requisiti, Lei dovrà emettere le note di credito cartacee (e successivamente emettere le nuove fatture elettroniche) solo a partire dal 2021.

      Come anche precisato da diverse Circolari dell'Agenzia delle Entrate, se avvengono incassi dopo la modifica del regime fiscale (come nel suo caso da forfettario ad ordinario), Lei non deve fare alcuna integrazione di Iva/ritenuta d'acconto sulla fattura emessa nell'anno precedente, proprio perché il regime ordinario diventa il regime naturale dal 2021.

      Pertanto, dato che andrà a compilare l'RE anziché LM in qualità di professionista nel regime ordinario (o RG nel caso di ditta individuale), l'incasso di una fattura di un regime precedente viene "incorporata" nel regime attuale da Lei adottato. Ciò significa che l'incasso, se mai avverrà, nel 2021 della fattura emessa alla Pubblica Amministrazione emessa quando era in Regime Forfettario, andrà incorporata nel quadro RE/RG della sua dichiarazione dei Redditi applicando le ordinarie regole di pagamento delle imposte e non LM, quadro applicato solo da chi appartiene nel forfettario.

      Per qualsiasi dubbio o chiarimento può scrivermi senza problemi.

      Cordiali saluti,

      Mattia Giannini
      Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti

      postato in Consulenza Fiscale
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    • RE: Codice ATECO per Copywriting e Social Media Marketing

      @paolomusano ha detto in Codice ATECO per Copywriting e Social Media Marketing:

      tra consulenza amministrativo-gestionale e pianificazione aziendale

      Buonasera,

      non esiste, ad oggi, un codice ATECO per il Copywriting. Tuttavia, il codice maggiormente utilizzato, sia per questa attività, che per social media marketing, è il codice ateco 74.90.99.

      Però, in alternativa al codice ateco suddetto, è possibile anche utilizzare il 74.90.99 che racchiude un po' la "consulenza in materia di gestione del marketing: analisi e formulazione di una strategia di marketing, formulazioni di politiche in materia di servizio clienti, di prezzi, canali di pubblicità e distribuzione, design eccetera".

      In ogni caso, non esistendo un codice ateco specifico per entrambe le attività, entrambi possono essere utilizzati.

      Cordiali saluti,

      Mattia Giannini
      Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti

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    • RE: Codice ATECO per Copywriting e Social Media Marketing

      @paolomusano ha detto in Codice ATECO per Copywriting e Social Media Marketing:

      70.22.09

      Buonasera,

      mi spiace per il refuso, intendevo, come codice ateco alternativo il codice 70.22.09.

      Cordiali saluti,

      Mattia Giannini
      Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti

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    • RE: Dipendente privato che apre un'azienda, si può?

      @chebellagiornata

      Buonasera,

      Per attività di commercio elettronico si hanno diversi adempimenti a carico del suo consulente, a partire dalla SCIA, apertura della partita iva ed, infine, iscrizione in CCIAA (con pagamento annuo di un diritto camerale di importo basso).

      A livello fiscale, le posso dire che esiste un regime agevolato fino a 65 mila euro che permette di pagare le imposte ridotte (5% i primi 5 anni e 15% dagli anni successivi). Ovviamente nel rispetto dei diversi requisiti previsti dalla normativa (es. redditi di lavoro dipendente percepiti l’anno prima non superiori a 30 mila euro lordi, ecc.). Nel caso non rispetti alcuni requisiti, si applica il regime ordinario, sicuramente più oneroso in tema di adempimenti e di imposte.

      A livello contributivo se Lei è già un dipendente full time, è esonerato dal pagamento della gestione Inps artigiani e commercianti, il che è un bel risparmio per i Contribuenti. L’importante è la prevalenza dell’attività di lavoro dipendente rispetto a quella di commercio elettronico.

      Se avesse altre domande siamo a disposizione.

      Mattia Giannini
      Dottore Commercialista e Revisore legale dei Conti

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      dott.mattia.giannin
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    • RE: Idee confuse su scaricare IVA affitto commerciale

      Buonasera,

      premettendo che ci sono diversi casi che possono applicarsi in base al tipo di fattispecie, mi pare di capire che se l'immobile è strumentale alla sua attività (lo utilizza esclusivamente come magazzino), nel contratto di locazione è possibile applicare l'opzione dell'imponibilità del canone e ciò significa che al canone mensile dovrà essere applicata l'Iva del 22%.

      Se l'immobile sarà utilizzato esclusivamente per la sua attività, come ha indicato poc'anzi, la sua SNC potrà detrarsi per intero l'IVA sulla fattura della locazione nelle liquidazioni IVA.

      Preciso solamente che e la sua SNC paga la locazione comprensiva di IVA, l'IVA pagata non si detrae dalla sua dichiarazione dei redditi, in quanto la SNC, periodicamente dovrà predisporre le liquidazioni IVA ed è li che l'IVA pagata sarà utilizzata per ridurre l'IVA a debito sulle fatture emesse dalla sua società.

      Nella speranza di essere stato chiaro, porgo cordiali saluti,

      Mattia Giannini
      Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti

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      dott.mattia.giannin
      dott.mattia.giannin
    • RE: Partita Iva conviene senza obbligo?

      Buonasera,

      se l'oggetto è la cessione del diritto d'autore siamo di fronte a due casi:

      1. non apertura della partita iva (in quanto non vi è l'obbligo): in questo caso si dichiara quanto si percepisce nell'anno ai fini IRPEF. Non c'è alcun obbligo di iscrizione alla gestione INPS, né il pagamento di contributi previdenziali di alcun tipo;
      2. apertura della partita Iva (facoltà): in questo caso si dichiara sempre quanto si percepisce nell'anno ai fini delle imposte (tralasciando apposite deduzioni forfettarie under o over 35) per i primi 5 anni al 5%, (ma nel Suo caso lo escluderei, in quanto l'agevolazione non spetta nell'ipotesi di "mera prosecuzione dell'attività lavorativa" - in altre parole prima faceva cessione di diritto d'autore, ora fa la stessa cosa, solo che con Partita Iva) per poi assestarsi al 15% annuo. Inoltre vi sarà l'obbligo di iscrizione alla gestione separata INPS, con il pagamento dei contributi pari al 25,72% (salvo aumenti previsti dalla normativa).

      Il Commercialista è la spesa minore rispetto alle imposte, perché il carico fiscale e previdenziale è quello molto più alto. Soprattutto perché la spesa per noi è dipesa anche dalla Consulenza che svolgiamo, soprattutto con una normativa che è sempre in continua evoluzione.

      Sinceramente, dato che la cessione del diritto d'autore non obbliga l'apertura della partita Iva, la mia opinione è di continuare così, soprattutto perché i contributi che andrebbe a pagare non le garantirebbero una pensione così elevata. Insomma, recupererebbe in parte le imposte pagate (applicando il 15%) per poi però pagare molto di più per i contributi versati.

      Cordiali saluti,

      Mattia Giannini
      Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti

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    • RE: Regime Forfettario? Un tool per calcolare lordo e netto

      @giorgiotave

      Si esatto, è uno strumento utile e le percentuali sono "libere", quindi adattabile anche ai professionisti che hanno la propria cassa di previdenza 🙂

      Mattia

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    • RE: Codici ateco e iscrizione AGO INPS

      @urs100 ha detto in Codici ateco e iscrizione AGO INPS:

      dità che sedi diverse non valutino nello stesso modo ora, su indicazioni inps devo cercare un altro codice ateco iscrivibile alla gestione AGO, dove preferirei essere iscritta al posto della gestione separata.
      Siete al corrente di tabelle di riferimento di codici che sono iscrivibili solo all'AGO e c

      Buonasera,

      una volta esisteva una tabella, sul sito dell'INPS, dove erano indicati tutti i codici ATECO iscrivibili alla gestione artigiani e commercianti.

      Ad oggi quella tabella è introvabile e, spesso, siamo di fronte a mere scelte "arbitrarie" dell'INPS dove originariamente scartano la pratica telematicamente, per poi aver necessità di un confronto e capire l'effettiva attività svolta dal contribuente, con i relativi risvolti Previdenziali, oltre che Fiscali.

      Cordiali saluti,

      Mattia Giannini
      Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti.

      postato in Consulenza Fiscale
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    • RE: Ateco per inserzioni annunci a pagamento

      Buonasera,

      cerchiamo di mettere un po' di ordine a questo punto con i codici ateco che ne ho letti diversi.

      Il codice ateco identifica l'attività che spesso meglio si avvicina a quella del Contribuente. Alcuni siti di annunci (senza fare nomi per privacy, seppur tali informazioni sono di per sé pubbliche tramite la CCIAA), utilizzano il codice ATECO "58.19- Altre attivita' editoriali" specificando che svolgono attività di raccolta ed edizione di messaggi pubblicitari su propri domini internet". Ma a prescindere dal codice ATECO di altri siti di annunci, il codice ATECO di e-commerce 47.91.10 utilizzato soltanto da chi svolge attività di e-commerce (a titolo di esempio potremo avere nell'e-commerce la vendita prodotti online, servizi di fornitura hosting, fornitura di software e relativo aggiornamento, ecc.).

      Per quanto riguarda l'attività DIGITAL (dalle inserzioni pubblicitarie a tutta la parte social, SEO, ecc.) non esiste ad oggi un codice ATECO vero e proprio che identifichi la singola attività, quindi si indica un codice ATECO che possa avvicinarsi quanto più all'attività svolta dal contribuente.
      Personalmente io inquadrerei con i codici ATECO scelti dal Suo commercialista chi svolge veramente attività di conduzione campagne pubblicitarie (es. AFFILIATE MARKETING), mentre non esistendo un vero e proprio codice ATECO, inserirei il suo come 74.90.99 (altre attività professionali NCA).

      Cordiali saluti,

      Mattia Giannini
      Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti

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