Non ho ancora risolto, non so dove andare a mettere le mani, e dire che con Joomla ho un'anzianità di 4 anni, comunque grazie !!
dadacore
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RE: [1.5] aumentare il numero degli anni nel filtro articoli archiviati
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è possibile sospendere l'attività ditta ind. artigiana anziché dichiararne la cessaz.
Ciao A tutti,
dire che sono disperato è poco. Il cambiamento del regime dei minimi mi porterà molto presto a chiudere la P.Iva e conseguente ditta ind. artigiana (realizzazione e gestione siti web).
Con le nuove norme posso infattoi restare nei minimi solo per quest'anno.
L'aumento enorme dei contributi INPS da 730 circa ogni 3 mesi a circa 800 hanno fatto il resto.
Domanda? se io dichiaro la cessazione dell'attività mettiamo a giugno, l'iNPS mi aggiornerà i contributi dovuti alla metà?
Poi volevo chiedere se è possibile solo una sospensione dell'attività (P.IVA) e se si in questo caso devo comunque pagare i contributi all'INPS?Grazie in anticipo. Davide.
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[1.5] aumentare il numero degli anni nel filtro articoli archiviati
Ciao A tutti,
ho un problema sulla voce di menu articoli archiviati.
Mi servirebbe semplicemente avere nel menu a tendina del filtro per anno, un numero di anni inferiore al 2002 (di default dino al 2012).
Quale file .php o altro fornisce questi comandi di visualizzazione?Vi ringrazio anticipatamente,
Davide alias dadacoreArt.
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contratto locazione e deduzione/detrazione canone di locazione
Buongiorno a tutti,
ho una ditta ind. (realizzazione siti web) iscritta al registro imprese artigiane presso cam. com, con regime fiscale dei contribuenti minimi (dal 2008).
Mi appresto (martedì 26 luglio 2011) a firmare un** contratto di locazione** per un appartamento dove andrò a vivere con la mia ragazza e dove intendo svolgere anche la mia attività.
Premetto che non abbiamo intenzione di cointestarlo, ma intestarlo solo a me !!!
Mi chiedevo, al fine di poter dertarre/dedurre in tutto o in parte le spese del canone di affitto dell'appartamento:
- il **contratto **di locazione deve essere intestato solo a me persona (4+4 uso abitativo) o deve essere citata anche la ditta ind. dato che intendo lavorarci? (uso promiscuo)
- In ogni caso posso lasciare la sede della ditta da dove si trova attualmente, il mio indirizzo di residenza presso la casa dei miei genitori, oppure devo spostarla presso l'appartamento che prendo in locazione?
- Non sono sicuro, nel caso non modifichi la sede, di poter comunque "scaricare" la spesa dell'affitto con il Mod. Unico dell'anno prossimo.
- Rileva o meno a tali fini avere anche la Residenza nell'appartamento in affitto o ciò che fa testo è la sede della ditta?
La mia idea forse sbagliata è questa: - intestare solo a me il contratto di locazione uso abitativo 4+4
- non indicare questo appartamento come sede della ditta
- non portare la residenza nell'appartamento in affitto
- lasciare la sede della ditta al mio indirizzo di residenza presso la casa dei miei genitori
- detrarre/dedurre il canone (al 50%) dalla dichiaraqzione dei redditti dall'anno prossimo?
Forse chiedo troppo, ringrazio chiunque possa darmi risposte più chiare possibili in merito !!!
Davide Santoro.
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ditta ind. e contratto di locazione uso abitativo
Ciao a tutti,
ho una ditta individuale, realizzo siti web. (inquadrato come artigiano regime fiscale dei C.M.)
Sto per prendere un'appartamento in affitto per uso abitativo e da lì svolgerò anche il mio lavoro.
Mi sono informato da diverse fonti sia commercialista che su vari forum tematici:La cosa importante è che voglio portare in detrazione parte del costo dell'affitto. (penso che sia il 50%)
Procederei così:
- contratto di locazione 4+4 ad uso abitativo (d'accordo con il locatore)
- contratto intestato a me come persona fisica (non alla ditta)
- spostamento della sede della mia ditta ind. all'indirizzo del comune dell'appartamento preso in affitto
Se non sbaglio in questo modo avrei un appartamento in locazione ad uso abitativo usato in maniera promiscua anche come sede di lavoro della ditta individuale e quindi potrei portare in detrazione il 50% del canone annuale.
Però ho qualche dubbio su questi ulteriori punti:
- il mio regime fiscale attuale è quello dei contribuenti minimi, il canone mensile di affitto è di 340,00 euro)
- se divido l'appartamento con la mia ragazza che però non sarà cointestataria del contratto di affitto, CIO' NON ANDRA' A CREARE PROBLEMI DI SORTA?
- Rileva (ai fini della detraibilità del 50% del canone di affitto) prendere o meno la residenza nell'appartamento affittato?
Attualmente la mia residenza è presso la casa dei miei genitori, dove vivo, che è al momento, anche l'indirizzo della sede della ditta individuale.
Ringrazio tutti quelli che vorranno darmi qualche chiarimento in merito.
Davide Santoro.
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RE: Regime minimi o contabilità semplificata, professionista o artigiano?
Gentili dangelo0921, e StudioCommercialista
grazie per le indicazioni.Quando ho aperto la P.IVA alla Cam. Com., dopo aver indicato l'attività principale "attività dei disegnatori grafici di pagine web" codice ATECO: 74 10 21., ho indicato anche in "altre attività esercitate" AL QUADRO G: consulenze web codicE 620200.
La mia attività principale è e resta la realizzazione il restyling e l'aggiornamento di siti web, la consulenza è occasionale, e per lo pìù la faccio rientrare nel compenso richiesto per la realizzazione del sito senza specificarla in fattura.
ultimamente però sta crescendo la richiesta di aprire uno spazio web acquistare il dominio e magari mantenerlo senza però realizzare effettivamente il sito, quindi mi pongo il problema!!Quello che mi chiedo è se posso fare fatture di questo tipo:
- Lezioni/tutorial su cms Pinco Pallino
- rinnovo dominio e spazio web
senza poi realizzare effettivamente il sito, già realizzato l'anno precedente ad es.
La prima dovbrebbe essere una consulenza/insegnamento
la seconda la prestazione di un servizio, che io acquisto e poi rivendo un po' maggiorat, cmq. nell'ambito dei siti web.Da quello che ho capito mi conviene restare così, ma a questo punto non capisco come mai il commercialista mi ha detto che: come contribuente minimo, per andar bene dovrei fatturare di poco sotto la soglia del massimale di 30.000,00 euro annui.
Grazie anticipatamente, Davide Santoro.
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RE: Artigiano o professionista, regimi dei minimi o contabilità semplificata!
L'attività principale e la realizzazione e l'aggiornamento di siti web, la consulenza è occasionale, e per lo pìù la faccio rientrare nel compenso richiesto per la realizzazione del sito.
Quello che mi chiedo è se posso fare una fattura con su scritto: Lezioni/tutorial su cms Pinco Pallino o spese per registrazione dominio e acquisto spazio web senza poi realizzare effettivamente il sito.
Da quello che mi hai detto mi conviene restare così, ma a questo punto non capisco come mai il commercialista mi ha detto che: come contribuente minimo, per andar bene dovrei fatturare di poco sotto la soglia del massimale di 30.000,00 euro annui.
Nel mio caso 10.000 euro all'anno, per ora, mi consigliava di uscire dai c.m.
Spero solo che ciò non mi sia stato detto solo per aumentare i suoi di guadagni !!!Grazie per la risposta molto precisa.
Davide Santoro.
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Artigiano o professionista, regimi dei minimi o contabilità semplificata!
Buongiorno a tutti,
ho una ditta individuale, DAL MARZO 2008, realizzo e gestisco siti web, ma presto anche consulenza e svolgo l'acquisto di domini e spazi web sia open source che a pagamento.Sono inquadrato come artigiano codice ATECO: 74 10 21., ma nelle attività accessorie ho indicato anche consulenza.
Dopo consulenza con commercialista, ho le idee ancora + confuse.
Mi è stata indicata la possibilità di non essere più artigiano ma professionista.
(Quindi iscrizione all'INPS gestione separata e non più artigiani, NO INAIL, NO DIRITTO CAMERALE ANNUALE)Inoltre mi è stato detto che visto il mio fatturato, (inferiore ai 10,000 euro) non mi conviene rimanere nei contribuenti minimi, ma di passare alla contabilità semplificata. (applicando quindi se non erro la ritenuta d'acconto per l'IRPEF)
In questo caso con regime semplificato rimarrei comunque un contribuente minimo?
E se optassi a passare libero professionista quale codice ATECO dovrei indicare?
In ogni caso la scelta, potendo rimanere senza problemi nella situazione attuale (artigiano e C.M.) si basa sul rapporto costi/benefici del cambiamento.
Qualcuno saprebbe darmi qualche delucidazione in merito.
Vi ringrazio in anticipo, Davide Santoro.
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Regime minimi o contabilità semplificata, professionista o artigiano?
Buongiorno a tutti,
ho una ditta individuale, DAL MARZO 2008, realizzo e gestisco siti web, ma presto anche consulenza e svolgo l'acquisto di domini e spazi web sia open source che a pagamento.Sono inquadrato come artigiano codice ATECO: 74 10 21., ma nelle attività accessorie ho indicato anche consulenza.
Dopo consulenza con commercialista, ho le idee ancora + confuse.
Mi è stata indicata la possibilità di non essere più artigiano ma professionista.
(Quindi iscrizione all'INPS gestione separata e non più artigiani, NO INAIL, NO DIRITTO CAMERALE ANNUALE)Inoltre mi è stato detto che visto il mio fatturato, (inferiore ai 10,000 euro) non mi conviene rimanere nei contribuenti minimi, ma di passare alla contabilità semplificata. (applicando quindi se non erro la ritenuta d'acconto per l'IRPEF)
In questo caso con regime semplificato rimarrei comunque un contribuente minimo?
E se optassi a passare libero professionista quale codice ATECO dovrei indicare?
In ogni caso la scelta, potendo rimanere senza problemi nella situazione attuale (artigiano e C.M.) si basa sul rapporto costi/benefici del cambiamento.
Qualcuno saprebbe darmi qualche delucidazione in merito.
Vi ringrazio in anticipo, Davide Santoro.