buongiorno a tutti ho un problema e cerco aiuti e consigli.
lo spiego subito
ho un terreno in un contesto comunale tutto costruito attorno, con case nella maggior parte unifamigliari, villette, ecc che esistono da 10 ai 50 anni e oltre...molto vecchie ristrutturate ecc. altre moderne. insomma si trova nel tessuto urbano. ovviamente vi sono tutte le opere di urbanizzazione fogna bianca, fogna nera, pozzetti per acqua piovana ecc.
il comune, col proprio piano regolatore, ha dato il massimo indice di edificablità, cioè per loro posso costruire tranquillamente.
La regione Puglia invece, col piano di rischio idrogeologico, credo sia del 2011, sentito dire da collega, ha sancito la inedificabilità di detto suolo. il problema è che senza questa edificabilità/permesso, mi viene, di fatto inibita ogni tipo di vendita.
inoltre l'imu mi viene fatta pagare come non terreno agricolo, ma edificabile. la mia domanda è come fare per dirimere la questione.
cioè in un paese della puglia, in centro, dove tutto attorno è costruito per chilometri, la regione puglia mi dice che non posso nè costruire e neppure venderlo a un costruttore per questo.
io nella mia ignoranza, mi occupo di altro nella vita, chiederei una perizia a un tecnico serio (ingegnere, geologo, architetto ecc.) e partirei con ricorso con l'ausilio di legale, per sancire anche a livello regionale la edificabilità, altrimenti l'assenza di divieti di edificablità visto che attorno è tutto costruito per chilometri e che esistono gli impianti di fogna, acqua corrente, e tombini per l'acqua piovana.
Chi mi aiuta ? chi mi consiglia?
buzz71
@buzz71
Post creati da buzz71
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quesito su terreno edificabile per il comune ma non per la regione.
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Ta.ri per altro box auto non di pertinenza.
Quesito tari
buonasera ho un dubbio che vorrei chiarire.
possiedo una casa e un box come residenza mia e del mio nucleo famigliare.
Ho quindi i requisiti prima casa. Il domicio e residenza fiscale coincidono. pago su questi immobili la ta.ri.
Ho acquistato nell'ottobre 2015 un nuovo box che non puo' essere per ovvie ragioni, pertinenza della mia abitazione. in questo box posteggio solo l'auto. Non ho alcuna utenza elettrica, acqua,gas, internet ecc.
Ragionevolmente non produco rifiuti. la mia domanda è questa sono tenuto al pagamento ta.ri?
grazie a tutti quelli che mi risponderanno. -
secondo box
ciao a tutti ho acquistato un secondo box. ne ho gia uno pertinenziale all'abitazione. il secondo box non ha alcuna utenza. sono tenuto al pagamento tari? e imu -tasi?
grazie a tutti -
multa comune chieuti (fg) del 2009 e cartella equitalia da 601 euro! iniziale 170 eur
Buongiorno sono ho un problema. schematizzo gli avvenimenti.
In data 07-05-2014 ricevo una cartella esattoriale di equitalia dell'importo toale di 601 euro.
detta cartella cita un verbale della polizia municipale di chieuti (fg) con verbale del 20-06-2009.
la cartella cita una notifica del 14-08-2009 per il mancato rispetto del codice della strada.limite velocità con autovelox...
Faccio ricorso (con mio grande errore senza farmi rilasciare nulla oltre alla copia della avvenuta spedizione della raccomandata A/R al comando vigili urbani di Chieuti (Fg) con data 02-10-2009. Ricevo l'avviso di avvenuta ricezione in data 10-02-2009.
Poi silenzio totale, fino al 07 maggio 2014.
L'associazione dei consumatori e automobilisti a cui mi sono rivolto A.U.R.A. di Foggia con sedi a Foggia, Bari ecc. non esiste più quindi il carteggio del ricorso non lo posso più trovare.
Nel 2011 mi accorsi della chiusura della sede di Foggia e chiamai la sede di Bari.
L'impiegata di Bari prese i miei dati e gentilmente dopo 3 gg mi confermava che non c'erano novità e che non dovevo pagare nulla.
Nel frattempo in internt si leggeva che il giudice di Pace di Torremaggiore in data 26-03-2010 annullava tutte le multe inflitte dall'autovelox di Chieuti (Fg).
Io non ho mai ricevuto alcuna comunicazione di nessun tipo sia sull'accogliemento o sul eventuale rigetto del mio ricorso.che presumo essere stato inoltrato tramite i vigili di chieuti al giudice di pace.
Non ho alcun documento tranne la raccomandata e la sua ricevuta.
Ho sbagliato consegnando tutto all'agenzia di Foggia dell'AURA che nel frattempo ha chiuso.
Credo che la cartella sia impugnabile per i seguenti motivi:- non vi è stata alcuna comunicazione da parte di nessuno dell'accogliemento o eventuale rigetto della multa inflittami.
- il giudice di pace di Torremaggiore (Fg) con sentenza del 26-03-2010 ha annullato tutte le multe inflitte dal famigerato autovelox di Chieuti.
La mia domanda finale è questa: può il comune di Chieuti infliggere multe con un organico di un solo vigile urbano?
Può ricordarsi nel 2014 di una multa del 2009 per giunta annullata?
GRazie per le info che mi saperete dare...:?
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Detrazioni e costi per ristrutturazione parziale bagno
buongiorno ho un quesito da porvi che necessita risposta.
l'inquilino del piano di sotto ha infiltrazioni di acque che rovinano il suo soffitto del suo bagno. Il mio bagno è posizionato esattamente sopra il suo. Sono presenti alcune macchi rilevanti. Una è anche annerita, l'intonaco o pittura soffitto sollevata e scura e , secondo manca poco che piova.l?idraulico che ha visto ha detto che cè perdita d'acqua.
Alla luce di questo ho deciso di sostituire nel mio bagno, tutte le tubazioni di acqua sanitaria (calda e fredda>) egli scarichi.
Non sarà una ristrutturazione "totale", cioè non saranno smatellato tutto il rivestimento e pavimento del bagno ma solo la "striscia" sotto cui corrono i tubi. Questo grazie al fatto che molte mattonelle che rivestono parte della parete e pavimento, di scorta.
Ho chiesto all'idraulico di fatturare e ovviamente anche al muratore che deve smantellare e ripristinare il tutto.
Vorrei appunto, usufruire delle detrazioni esistenti.
Alla luce di ciò vi chiedo gli adempimenti che devo compiere per poterne usufruire, anche tenendo presente che l'assicurazione R.C. che possiedo dovrebbe pagare i relativi lavori (spero tutti)...anche se so che , come minimo,dovrò anticipare la cifra del costo...inoltre a occhio e croce a quanto potrebbe ammontare l'importo?
parliamo di (demolizione di metri lineari 4,40x0,30 e 4,40x0,40 totale mq 3 circa.
ho già i rivestimenti,rubinetterie e sanitari. bisogna calcolare manodopera, tubazioni acqua calda fredda e scarichi.
in attesa di vostri consigli,informazioni e adempimenti da compiere porgo cordiali saluti. -
problemi derivanti da infiltrazione di acqua piovana da canaline scolo
buongiorno scrivo per un problema che mi affligge.
mi spiego:
ho acquistato appartamento in condominio nel 2010.
prima di perfezionare l'atto notarile ho chiesto solo verbalmente, aimè, all'amministratore, ai vicini e infine al proprietario venditore se, nelllo stesso appartamento, ci fossero problemi vari, di umidità non visibili (vizi occulti) ecc.
ovviamente il venditore ha negato, come pure l'amministratore e i vicini (per non "inimicarsi" il venditore).
i balconi inoltre presentavano sul mio cielo, dei danni da umidità (scrostati) pittura che cade,che il proprietario venditore si impegnava, verbalmente, a risolvere;
dovuti presumibilmente ad una infiltrazione sul calpestio dei balconi del piano superiore.
Addirittura un bordo a causa dell'umidità rischia di staccarsi provocando caduta di calcinacci in area condominiale.
Il costruttore è anche venuto dicendo che avrebbe riparato ma poi passando i mesi non è successo nulla.
Secondo me sono tutti tesi ad aspettare la scadenza dei fatidici 10 anni dalla costruzione.
Chi è il responsabile della riparazione? Chi ne risponde?
nell'atto notarile è stata specificata una data per la consegna delle chiavi non corrispondente all'atto stesso.
era quindi prevista una "penale" da parte del venditore nei miei confronti qualora non avesse liberato l'appartamento alla data convenuta dell'atto.
Ci è rimasto ben 3 mesi in più.
Io essendo "padre di famiglia" come lui, non ho chiesto le relative penali previste da rogito.
A dicembre 2010 ricevo le chiavi (atto rogitato a settembre-ottobre 2010).
Nel 2011 (luglio ) mi trasferisco nell'immobile, spostando la relativa residenza.
Nel settembre-ottobre 2011 l'inquilino al piano di sotto mi chiama dicendomi di avere umidità nel suo bagno sottostante il mio.
Chiamo il venditore minacciandolo di avere omesso di dire delle perdite e infiltrazioni di cui soffre la palazzina ed egli chiama l'idraulico del costruttore. La palazzina ha meno di 10 anni.
Per farla breve, interviene l'idraulico che rimuove wc,bidet e inizia a "spaccare" nel tentativo di trovare il "trafilamento" di acqua.
Lo trova, sostituisce il gomito e rimane aperta lo scavo per oltre 20 gg assicurandoci che quel gomito non perda più e la macchia che vede l'inquilino di sotto è dovuta solo al tufo che si è "impregnato" di acqua, bisogn quindi che passi un po' di tempo.
Dopo viene chiuso lo scavo e si rimontano i sanitari.
Passano i mesi e si ripresenta l'inquilino del piano di sotto asserendo che il problema c'è ancora e non si mai risolto.
Ritelefono al venditore con la preghiera di intervenire o far intervenire qualcuno.
Ritorna l'idraulico (siamo nel 2012 marzo) dice che non è umidità ma solo muffa...ci fidiamo...
Nel frattempo siamo a gennaio 2013 e l'inquilino lamenta sempre la solita macchia, solo che si vede oltre che la solita macchia, anche un'altra che sembra originata dal mio pozzetto di scolo del mio balcone vicino alla colonna esterna.
In pratica sembra che il pozzetto di scolo e relativo tubo (lato cucina) non tenga perfettamente e che quindi in maniera discontinua trafili acqua piovana e questa scenda e macchi il bordo del soffitto dell'inquilino adiacente al mio pozzetto,oltre che la mia parete adiacente al pozzetto.
Nel frattempo mi appare una macchia di umidità su una facciata della parete divisoria (cava con porta a scrigno) tra soggiorno e cucina (interna).
L'umidità sfoga sul lato soggiorno,in quanto dall'altro lato è rivestita dalle piastrelle della cucina.
Decido quindi di chiamare un idraulico non di parte.
Fa il suo sopralluogo e mi dice che ci sono vari problemi:
a) secondo lui l'umidità del soggiorno potrebbe essere dovuta ai pozzetti dello scarico dell'acqua piovana del balcone lato cucina;
In quanto l'acqua trova la sua "strada" e dove può, sfoga.
b) la perdita o meglio infiltrazione non è continua altrimenti in casa sottostante pioverebbe.
Potrebbe essere un trafilamento dei tubi quando lavorano a pieno carico magari per una non corretta installazione/isolamento.
Soluzione proposta: miglioramento, spaccando, e inserendo un pezzo di tubo a regola d'arte sul pozzetto di scarico aqua piovana balcone lato cucina, per evitare umidità sulla mia parete adiacente al pozzetto, e per l'inquilino del piano di sotto.
Per evitare invece, la macchia che non si riassorbe sul soffitto dell'inquilino dell'appartameto di sotto mi ha proposto di sostituire il "collettore" dello scarico del mio bagno situato sotto la vasca da bagno.
Per lui infatti, la perdita non è da tubi di acqua corrente (sempre sotto pressione) che comporterebbero una vera e propria perdita a pioggia continua nell'appartamento sottostante, ma una perdita dello scarico quando sotto pressione (per esempio quando si utilizzino insieme scarico water,bidet e lavandino), a causa magari di un non perfetto accoppiamento/isolamento dei tubi.
Il costo del lavoro ammonterebbe a 500 euro e consisterebbe in rifacimento dei 2 pozzetti dei 2 balconi e rimozione vasca da bagno, sostituzione collettore e successiva reinstallazione del tutto.
Nel frattempo apprendo dagli altri condomini:- la palazzina soffre di infiltrazioni dal calpestio dei balconi dovuto a guiana mal posata o (sentito un idraulico di fiducia) al "bordo" in marmo troppo piccolo e poco sporgente che fa in modo che si "bagnino" i bordi del balconi con relative infiltrazioni.
Inoltre la pendenza non è verso l'esterno dei balconi ma verso un tubo adiacente al muro dell'appartamento di scarico dell'acqua piovana che fa da canale.
In pratica ogni balcone è collegato con quello di sotto da questo tubo.
L'idraulico di fiducia mi ha detto che per risolvere il problema deve "spaccare" e mettere un nuovo raccordo dal mio pavimento alla canalina che porta giù al balcone di sotto. Ha visto infatti, all'altezza dl pozzetto sul mio calpestio del mio balcone il muro umido (il mio)...questo lavoro è da fare sui pozzetti di entrambi i miei balconi. - solo in questa scala il costruttore ha avuto una partita di tubi difettata i cui gomiti con l'acqua calda tendono a perdere. Ci sono state, mi è stato riferito dagli altri condomini, rotture e riparazioni anche nell'appartamento che ho comprato. Ed anche citazioni da parte del costruttore nei confronti del fornitore dei materiali...
Lo stesso venditore ha "spaccato" per riparare questi danni diverse volte, anche se lui nega...
Ho danni da umidità da risalita anche nella parete del box.
A conclusione:posso chiedere i danni al venditore? E quanto costerebbe imbastire questa pratica legale?O devo farlo al costruttore (che gira voce che abbia licenziato tutto il personale e dichiarato fallimento?
Una ev. assicurazione copre contro questi danni? Cioè se stipulo una assicurazione civile posso cautelarmi chiedendo poi risarcimento?
Posso anche chiedere le mensilità penali per ritardata consegna delle chiavi di casa da parte del venditore?
Perchè a questo punto sono veramente esausto da questa situazione.
Chi è responsabile dei danni del balcone? E del distacco del bordo? Chi deve farlo riparare? E chi ne risponde?
L'amministratore del condominio è in qualche modo parte da interessare oppure no?
ringraziando anticipatamente e chiedendo scusa per il tempo che vi ho fatto perdere saluto cordialmente.
- la palazzina soffre di infiltrazioni dal calpestio dei balconi dovuto a guiana mal posata o (sentito un idraulico di fiducia) al "bordo" in marmo troppo piccolo e poco sporgente che fa in modo che si "bagnino" i bordi del balconi con relative infiltrazioni.
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RE: dubbio su imu
e...scusate a puro scopo speculativo...mi è venuto un dubbio:sulla prima casa e per ogni nucleo famigliare (se non ho capito male) spetta il calcolo del 4x1000...giusto?+ la detrazione x abitazione principale di 200 euro+ 50 euro x ogni figlio...e se a livello interpretativo la prima casa del coniuge (dove non siamo residenti, ma per lei è prima casa!) non si potrebbe calcolare il 4x1000 senza detrazioni di 200 euro e senza detrazioni x figli???che faccio?come si interpreta la legge?
tra parentesi sono stato trasferito in quanto dipendente pubblico x esigenze della pubblica amministrazione, d'autorità...
chi mi aiuta=? -
RE: dubbio su imu
@criceto said:
Come siete messi a "residenze anagrafiche"?
entrambi siamo residenti in A...
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dubbio su imu
ciao a tutti scrivo poichè ho un dubbio. possiedo un appartamento (A) e pertinenza al 100%.
mia moglie possiede in un altro comune un altro appartamento (B) e pertinenza al 100%.
la nostra residenza è in A e abbiamo un figlio minore di 26 anni. siamo in regime di separazioni di beni.io devo pagare l'imu con relative detrazioni per il figlio a carico.
ma avendo il coniuge a carico ho diritto ad altra detrazione?
mia moglie nel calcolo imu come deve considerare l'immobile (B) e realtiva pertinenza? come abitazione principale? fu infatti comprata con agevolazioni "prima casa". chi mi aiuta?
vi prego....
grazie a tutti.... -
pannelli fotovolataici su terrazzo di proprietà esclusiva
Ciao a tutti scrivo per un dubbio. Ho un appartamento in condominio di 8 famiglie e ognuna di noi ha di proprietà esclusiva una porzione di lastrico solare. Con accesso dal vano scale ma con ognuno la propria porta. Vorrei sapere se posso installare dei pannelli fotovoltaici e se si come devo comportarmi con il condominio e suspercondominio. (vincoli,permessi remore ecc.)
Il suercondominio raccoglie i diversi condomini di diverse "scale" che hanno in comune l'area box e disimpegno per accedervi.
Io invece accedo al lastrico solare tramite vano scale e con porta indipendente.
Grazie a chi mi saprà aiutareo:o
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RE: Disattivazione utenza telefonica e penali
....quindi in buona sostanza devo pagare e basta???
xx -
Disattivazione utenza telefonica e penali
ciao a tutti sono in prov. di Bari, e ho sottoscritto nel luglio 2011 un contrato Vodafone Casa numero fisso senza avere linea telefonica (doppino).
Il mio dubbio è che parlando, con gli operaori telefonici del 190 (assistenza clienti Vodafone) questi affermino che io in caso di recesso/portabilità del mio numero fisso ad altro operatore telefonico, da questo contratto che ha durata di 24 mesi,debba pagare a Vodafone dei costi di disattivazione di 50 euro+ IVA.
Volevo quindi sapere se detta pratica di richiesta di costi di disattivazione,alla luce del decreto "Bersani Bis" risulta essere lecita.
Anche perchè avrei intenzione di passare ad altro operatore e non "dismettere" il numero.
Quindi suppongo che eventuali costi, li verrebbe a sostenere solo chi subentrerà come operatore, e non chi eventualmente, dovesse cessare l'erogazione del servizio stesso.
chi mi aiuta? chi mi consiglia? come faccio a non pagare uesta, di fatto, "penale"?o:o
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RE: appartamento con vizi occulti acquistato da privato.
Il venditore sapeva....infatti ha omesso di dirmelo...un vicino ha solo preso un avvocato minacciando la parte venditrice di ev. azioni legali ed ha incassato 7000 euro...
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appartamento con vizi occulti acquistato da privato.
ciao a tutti chiedo consulenza aiuto per un problema.
ho acquistato da privato un appartamento+ box (ottobre 2009).al venditore ho chiesto + volte se c'erano problemi di perdite di acqua,infiltrazioni umidità ecc. o problemi condominiali di qualsiasi tipo e natura.
mi ha detto che non ne ha mai avuti.
mi sono fidato.
siccome l'appartmanento non mi serviva subito abbiamo pattuito una consegna posticipata e fissata con rogito. poi era prevista sempre col rogito una penale se si superava detto periodo.
il venditore x problemi suoi è rimasto 3 mesi in +. io da persona seria, e che non approfitta delle situazioni, l'ho fatto rimanere senza pretendere il pagamento della penale prevista.
tra parentesi c'era l'agenzia immobiliare che ha preso la sua parcella,facendo le sue verifiche.
mi sono trasferito in questo immobile nel luglio 2011 e a settembre 2011 ho avuto una perdita dalla tubazione dell'acqua calda che va in cucina.
la palazzina è stata costruita nel 2005 se non erro,quindi mi sono avvalso della ditta di idraulica che ha fato i lavori durante la costruzione,per il ripristino del danno.
parlando con gli altri inquilini ho capito che la palazzina ha problemi numerosi di tubazioni che perdono a causa della qualità dei materiali impiegati.siccome sono meno di 10 anni è intervenuto senza spese di fatto il costruttore.
le mie domande sono:- se faccio una raccomandata al costruttore allungo i tempi per la prescrizione della garanzia che lui deve fornire? (10 anni)
- la parte venditrice, che ha omesso di avvisarmi di questo, posso citarla e rivalermi su di lei? sara poi sua cura, rivalersi a sua volta sul costruttore...
3.siccome gli altri inquilini hanno avuto problemi di umidità e tenuta delle tubazioni (alcuni hanno dovuto "spaccare" e fare i lavori anche 7 volte!) posso in qualche maniera rivalermi sia a livello civile,morale e biologico, con la parte venditrice (privato) che ha omeso di mettermi al corrente delle problematiche negandole e anzi assicurandomi che tutto era a posto? e non offrendo perciò alcuno "sconto" o riduzione di prezzo per i problemi;sia con l'agenzia immobiliare (che ha a mio avviso,omesso i controlli), sia con il costruttore in tutti i modi?
cosa posso fare?
xchè non sono certo che si verificheranno altre perdite, anche se statisticamente nella palazzina ce ne sono state molte di +. io ho avuto,da quando sono residente una sola rottura (3 mesi di utilizzo).
ci sono gli estremi per parlare di vizi occulti?
come mi dovri comportare?
un grazie a chi mi aiuterà...
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appartamento con vizi occulti acquistato da privato.
Ciao a tutti chiedo consulenza aiuto per un problema.
Ho acquistato da privato un appartamento più box (ottobre 2009). Al venditore ho chiesto più volte se c'erano problemi di perdite di acqua, infiltrazioni umidità ecc. o problemi condominiali di qualsiasi tipo e natura. Mi ha detto che non ne ha mai avuti.
Mi sono fidato.
Siccome l'appartmanento non mi serviva subito abbiamo pattuito una consegna posticipata e fissata con rogito. Poi era prevista sempre col rogito una penale se si superava detto periodo.
Il venditore per problemi suoi è rimasto 3 mesi in più. Io da persona seria, e che non approfitta delle situazioni, l'ho fatto rimanere senza pretendere il pagamento della penale prevista.
Tra parentesi c'era l'agenzia immobiliare che ha preso la sua parcella, facendo le sue verifiche.
Mi sono trasferito in questo immobile nel luglio 2011 e a settembre 2011 ho avuto una perdita dalla tubazione dell'acqua calda che va in cucina.
La palazzina è stata costruita nel 2005 se non erro, quindi mi sono avvalso della ditta di idraulica che ha fato i lavori durante la costruzione, per il ripristino del danno.
parlando con gli altri inquilini ho capito che la palazzina ha problemi numerosi di tubazioni che perdono a causa della qualità dei materiali impiegati. Siccome sono meno di 10 anni è intervenuto senza spese di fatto il costruttore.
Le mie domande sono:- se faccio una raccomandata al costruttore allungo i tempi per la prescrizione della garanzia che lui deve fornire? (10 anni)
- la parte venditrice, che ha omesso di avvisarmi di questo, posso citarla e rivalermi su di lei? Sara poi sua cura, rivalersi a sua volta sul costruttore...
- siccome gli altri inquilini hanno avuto problemi di umidità e tenuta delle tubazioni (alcuni hanno dovuto "spaccare" e fare i lavori anche 7 volte!) posso in qualche maniera rivalermi sia a livello civile, morale e biologico, con la parte venditrice (privato) che ha omeso di mettermi al corrente delle problematiche negandole e anzi assicurandomi che tutto era a posto? E non offrendo perciò alcuno "sconto" o riduzione di prezzo per i problemi; sia con l'agenzia immobiliare (che ha a mio avviso, omesso i controlli), sia con il costruttore in tutti i modi?
Cosa posso fare?
Perchè non sono certo che si verificheranno altre perdite, anche se statisticamente nella palazzina ce ne sono state molte di più. Io ho avuto, da quando sono residente una sola rottura (3 mesi di utilizzo).
Ci sono gli estremi per parlare di vizi occulti?
Come mi dovrei comportare?
Un grazie a chi mi aiuterà...
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agevolazioni prima casa al 50% chi ha sbagliato?
ciao a tutti vi scrivo x un problema...e altrimenti xchè dovrei disturbarvi?
nel 2002 ho comprato in regime di comunione die beni con mia moglie un appartamento con le agevolazioni prima casa,x entrambi.
nel 2009 ho fatto prima un atto di separazione dei beni e poi ho venduto il mio 50% dell'appartamento a mia moglie.
Il notaio non mi ha chiesto nulla ed ho pagato la parcella.
ora a distanza di 2 anni circa l'agenzia delle entrate manda una cartella esattoriale a mia moglie dicendo che nell'acquisto del mio 50% dell'immobile ha usufruito dell'agevolazione prima casa (2002 x acquistare il suo 50%) quindi ora non ha diritto alle agevolazioni prima casa per l'acquisto del successivo 50%.
la domanda: è giusto?
grazie a chi mi saprà rispondere.... -
albero a meno di tra metri da proprietà confinante
buongiorno a tutti vi scrivo per chiedere un parere di tipo legale.
I miei hanno una casa al mare che ha sul fronte un cortile ampio con 2 aiuole piastrellato.
In entrambe sono stati piantati 2 alberi da oltre 25 anni l'uno e 29 anni l'altro.
Sono alberi ad alto fusto che hanno la caratteristica di "mandare" le radici in profondità.
Infatti in questi anni non abbiamo avuto mai problemi di pavimentazione "saltata".Nè abbiamo mai avuto alcun tipo di problema con i vicini precedenti ben 2 famiglie diverse...
I problemi sono iniziati da meno di 1 anno.
La casa adiacente è stata acquistata da una persona che ha messo subito in chiaro che il nostro albero che è adiacente alla sua proprietà va rimosso (meno di 3 metri).
La motivazione addotta è che deve rifare il pavimento e quindi teme che le nostre radici possano danneggiare il suo pavimento.
A parte il fatto che se le radici dovessero danneggiare il pavimento, ritengo che il nostro sarebbe il primo a saltare, può chiedermi di togliere l'albero?
Tra l'altro quando questa persona ha acquistato la casa l'albero c'era!
lui ha comprato da 1 anno e gli alberi esistono da ben oltre 25 anni!
Non posso costringerlo ad accettare questo "status quo"?
Cioè non era consapevole che ci fosse l'albero prima di comprare e che comprandolo ha accettato questo stato di cose?
Altro dubbio molto importante: hanno messo adiacente al muro di confine un barbecue in pietra con canna fumaria di circa 3 metri.
E' regolare? In pratica i suoi fumi potrebbero entrare nella mia proprietà? E, anche se non fosse utilizzato, posso richiederne la sua rimozione, se lui dovesse pretendere da me il taglio del mio albero? Come funziona la legge in questi casi?
Ringraziando anticipatamente e in attesa di risposta porgo cordiali saluti.P.S. è importante che mi rispondiate peer sapere come combattere questa gente assolutamente incoerente,arrogante e prepotente....x:x
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RE: muro perimetrale rimasto dopo crollo di box
grazie dei consigli...abbiamo raggiunto un accordo tranquillo...
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muro perimetrale rimasto dopo crollo di box
Buongiorno avrei bisogno di un consiglio o consulenza da chi ne capisce sicuramente + di me...
possiedo un terreno edificabile in contesto urbano in posizione angolare doppia esposizione su strada,di forma rettangolare.
su un lato + corto vi da una parte l'affaccio su strada e dall'altro vi era un garage di forma rettangolare da 50 anni circa.
questo garage aveva l'uscita sul lato + lungo della proprietà e dava sulla strada. insomma 2 rettangoli uno nell'altro.
su un lato + corto della proprietà che corrisponde a un lato + lungo del box (sx visto frontalmete la serranda box), è stato "attaccato" da un costruttore un immobile uso abitazione.in pratica il suo muro è stato messo a contatto con il mio già esistente da molti anni (che corrisponde al lato lungo del garage).
ho un aprima domanda: 1) il costruttore era tenuto a mettere uno strato isolante tra il suo muro e il mio e/o lasciare un qualche tipo di spaziatura?
In pratica si è utilizzato la mia parete come appoggio/casseforma per la soletta...
la costruzione risulta cosi fatta:il mio garage aveva le pareti in tufo,totalmente. è stato concesso al proprietario dell'immobile confinante l'accesso e l'utilizzo della mia proprietà per montare una struttura per dei lavori di intonacatura/pitturazione.
dopo circa 20 giorni dallo smontaggio di detta struttura si è verificato il crollo e collasso della struttura dell'intero garage e ne è rimasta in piedi solo il muro adiacente alla proprietà lato sx (immobile uso abitativo) e parte del muro dove vi era la serranda del mio box.
Onde evitare ericoli maggiori ho chiamato d'urgenza una ditta per la demolizione del muro pericolante e pericoloso ancora in piedi. Infatti il crollo ha "aperto" la mia proprietà rendendola accessibile a tutti (anche a bambini).la ditta che ha eseguito (1500 euro) con pala meccanica la demolizione del muro ha scoperto e verificato che il muro della proprietà immobiliare adiacente è cosi composta:una base di cemento armato (soletta?) 80 centimentri di altezza circa per una decina di metri su cui poggiano i mattoni forati (laterizi?).Dove il mio muro del garage (già esistente) confinava con i laterizi i tufi sono venuti via facilmente,lasciando i suoi laterizi scoperti.
In basso invece la soletta di cemento ha fatto "corpo unico" con miei tufi.quindi è un lavoro da fare "con martello pneumatico" e non con pala meccanica.
il costruttore ha fatto bene ad attaccarsi al mio muro senza uno strato di separazione che evitasse questa aderenza?
Altro aspetto il palista non ha insisitito oltre per staccare i tufi residui dal cemento per evitare di cagionare danni eventuali al vicino,e lui stesso aveva detto di staccarli fin dove si poteva.Il contenzioso nasce dal fatto che il vicino sotiene che devo essere io a chiamare e pagare un altro operaio per la rimozione del restante muro per consentirgli di intonacare la parete ("messa in sicurezza" sostiene) e non vuole sentire ragioni.
Io non voglio impedirgli di esercitare un suo lecito diritto ma il suo lecito diritto mi viene a costare altri soldi oltre i 1500 già spesi per la "bonifica" del terreno dai materiali residui del crollo.Per lui è diventato una questione di principio. Il suo operaio intonacatore voleva rimuovere i tufi a mano ma lui ha detto che tocca a me e devo farlo io.
Per quanto mi riguarda può benissimo intonacare la sua parete e i tufi che vi sono rimasti attaccati.
Invece lui sostiene la rimozione totale deve essere fatta per giunta sostiene che devo farla io. Domanda 2):** è giusto che chieda che la rimozione completa del muro per la sua intonacatura,che interessa lui, debba farla ancora io e pagarla sempre io?**
Oltretutto il geometra consultato dice che è possibilissimo che la struttura montata per dei lavori all'inizio abbia innescato/accelerato un problema che poi ha portato poi al crollo.In buona sostanza "cornuto e mazziato".Perchè la "gettata" di cemento ha saldato i miei tufi,la mia parete già esistente e quindi il mio muro alla sua soletta.
Il padrone dell'immobile vuole intonacare la parete rimasta scoperta quanto prima.Da notare che è stato lui a dire alla ditta che se i tufi non venivano via dal cemento di lasciare stare così com'era.Ora lui vuole giustamente intonacare la parete per isolarla.
Terza domanda: **3) posso impedirgli l'accesso e l'uso della mia proprietà per la suddetta operazione? **Cioè al posto di far montare una struttura nella mia proprietà utilizzare una gru a cestello o fare accedere gli operai dal suo lastrico solare (con costi maggiori per lui...).
Ho questi problemi e vorrei un parere da parte Vostra in merito.
ringraziandoanticipatamente porgo cordiali saluti.
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