@streghetta said:
Permettimi di dire che se sei un negoziante questi tuoi dubbi fanno spavento, in quanto dovresti già saper come comportarti.
Da volontaria in un'associazione dei consumatori ti dico di andarti a leggere il CODICE DEL CONSUMO.
...
SE NON SAI REGOLARTI CON UN CLIENTE CAMBIA MESTIERE
DI FURBETTI CHE SI FANNO PAGARE ANCHE PER I PRODOTTI IN GARANZIA CE NE SONO TANTI E ALLA FINE PERDONO I CLIENTI E RISCHIANO TRA AVVOCATI ED ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI DI SBORSARE DI PIU'
Streghetta dovrebbe darsi intanto una calmata e partire dal presupposto che non tutti sono dei furbetti.
Quindi un po' di educazione in più e di maiuscole in meno non guasterebbero.
Lavoro con le aziende da anni, con gli utenti finali da pochi mesi. Mi sarà pure consentito di chiedere lumi, più sulla prassi che sulla normativa?
Perché è poi quella che fa la differenza visto che a dettare le regole vere sono i distributori.
La normativa, poi, non è affatto chiara così come nel mio caso non è altrettanto chiaro se il software originale è stato manomesso. Puoi sostituire il firmware in tre minuti e ripristinarlo altrettanto velocemente.
L'apparato in questione presenta il firmware originale, che però guarda caso registra nel log soltanto una parte delle informazioni e questo mi porta a pensare che sia stato ripristinato, ma ovviamente non ho la certezza di questo.
Di sicuro una componente hardware non funziona più correttamente ed il costo di riparazione è improponibile.
Quindi l'unica strada è la verifica dei presupposti di garanzia.
Che il cliente abbia 2 anni di garanzia non c'era bisogno che me lo ricordasse streghetta e che fosse legata allo scontrino mi è altrettanto noto. Non ci vedo però nulla di male a chiedere lumi su una problematica che ho descritto in modo più articolato.
Devo anche sottolineare che se uno ha soltanto delle informazioni stereotipate è bene che si astenga a dare risposte.
Rappresentanti? Moduli di presa in carico? Streghetta, ma di che parli? Qui si fa tutto via email, se ti va bene in chat.
Per quanto riguarda la fatturazione, poi si tratta soltanto di un equivoco perché il distributore mi aveva dato 7gg ma intendeva un semplice reso e non avevano compreso che si trattava di un guasto. C'è voluta una settimana buona di email per chiarire la cosa.
Al momento però non potevo sostenere io una garanzia di 2 anni se ne davano 7gg a me e chiedevo lumi su quale sia appunto la prassi.
In quanto infine alle modalità, come vogliamo chiamarle, etiche, beh consentitemi di dire la mia.
Anche io sono un consumatore e ci mancherebbe che contesti le ragioni etiche della sua tutela legale.
Ma, furbetti a parte, non si può neppure pretendere che sia il negoziante a dover sostenere il costo dell'operazione.
Tempo perso per diagnosticare il guasto, tempo perso per aprire la pratica, tempo perso e costi per imballare il tutto, spedizione in porto franco al distributore, spedizione in porto assegnato alla riconsegna, quando non sei invece obbligato a fare un nuovo ordine con importo minimo perché il bene ti viene accreditato al prezzo corrente, abitualmente minore del prezzo precedente.
Ohilà! E poi ci lamentiamo che si dice al cliente di andare al centro commerciale?
Dove magari il cellulare te lo danno con il menu in romeno, chissà perché.
Comunque, onde evitare l'apertura della polemica, partiamo dal presupposto che c'è chi si sia svegliato con il piede sbagliato. Capita a tutti, no problem.
Quindi tanti auguri di buona Pasqua a tutti, streghetta compresa.