Sarebbe bello se i problemi di OEP (non è un refuso, è l'acronimo di Open Encyclopedia Project: sta ad Open-Site come ODP sta a DMOZ) fossero legati a quel crash del server (che ora non ha nessun problema). E' vero che comportò una perdita di dati (ed infatti siamo in diversi a farci via via backup sui nostri Pc), ma non incise così tanto sullo spostamento di editori.
Oltretutto, la "transumanza" fra i vari progetti open c'è sempre stata e spesso, se non di norma, le stesse persone si occupano di più progetti.
Il problema è che si tratta di gestire una coperta corta, come si vede anche dallo scarso appeal di Citizendium: è indubbio che rendere meno aperto un progetto impedendo le modifiche dirette ne protegge la qualità, visto che si acquistano tanti più "poteri" interni quanto più si è ben operato in passato, ma questo limita fortemente la partecipazione.
E' una coperta corta perché o le persone coinvolte diventano troppo poche rispetto al compito da svolgere (vedi ODP ed OEP) o c'è troppa monnezza buttata direttamente dentro (ed anche buttarla fuori è faticoso).
Però si parla di enciclopedie: salvo alcuni argomenti (vedi la politica) non c'è una forte spinta allo spam, che su Wikipedia è infatti concentrato sui link.
Wikipedia non si è affermata per un problema temporaneo ed ampiamente risolto del server di OEP, ma per la campagna promozionale molto più accattivante (oltre alla capacità di fare community) e, ancor più, perché la formula completamente aperta è particolarmente funzionale per un progetto per il quale non c'è un forte interesse a spammare.
Se Wikipedia fosse completamente chiusa come ODP (ed OEP) ed Open Directory Project fosse completamente aperto come Wikipedia avremmo:
A) Una Wikipedia con pochissimi contenuti rispetto a quella attuale.
B) Un DMOZ che sarebbe puro spam.
E' il fatto che si tratti di enciclopedie che rende particolarmente funzionale (in termini quantitavi, almeno) la formula aperta.