• User

    agente di commercio

    Buongiorno, sono procacciatore di affari, tra poco diventerò agente di commercio. codice 51190 della classificazione attività atecofin.
    mi chiedevo se posso scaricare tra le spese il parucchiere e tutte quelle spese finalizzate ad avere una bella e curata presenza. So che è possibile scaricare i vestiti (giacche e camice).
    In caso affermativo sono detraibili al 100% ai fini irpef e anche ai fini IVA? oppure in quale percentuale?
    Grazie Maurizio


  • Super User

    Ciao e benvenuto,

    Purtroppo non sono solo dell'opinione che il parrucchiere, l'estetista e la lampada non siano deducibili, ma che sia difficilmente giustificabile anche la deduzione di giacche e cravatte..... troppa promisquità con la vita privata quotidiana per dire che sono "inerenti" l'attività di agente....

    Più semplicemnete ad obiezione di un verificatore si risponderebbe: "ma io la cravatta la metto per presentarmi bene e dunque fare affari" e lui risponderebbe "ma l'abito non fa il monaco".... un piccolo scherzo per far capire bene il mio pensiero.

    Hai riferienti a dove hai letto che gli abiti li potresti dedurre????

    Paolo


  • User Newbie

    Ecco cosa ho trovato nelle mie cavalcate in rete...e mi piacerebbe un commento da chi è più esperto di me:
    "Dobbiamo precisare che l'attività svolta dall'agente di commercio è un'attività di vendita dei prodotti ricevuti in esclusiva dall'azienda mandante a determinati clienti di una determinata zona. L'agente è considerato un professionista che oltre a vendere i prodotti "vende" anche la propria serietà, precisione, correttezza e trasparenza. Pertanto deve presentarsi, nella trattativa di vendita, ai propri clienti in uno stato ed abbigliamento consono alla situazione.
    Alcuni studi di psicologia nella ricerca di mercato fatti in America hanno dimostrato che un'agente che si è presentato per una prima volta dai probabili clienti con abbigliamento e stile consono all'occasione, ha ricevuto su un campione di 10 visite: ben 10 visite concesse di cui 3 vendite effettuate, 4 contatti positivi per vendite future e 3 non interessati al prodotto. La stessa persona che si è presentato con abbigliamento non curato e non in stile, per le stesse 10 visite, ha ottenuto solamente 3 visite concesse senza effettuare nessuna vendita e 7 rifiuti senza interpellarlo del prodotto trattato.
    Pertanto da questi studi si comprende come la "presenza" di un agente è fondamentale ed importante nella realizzazione della vendita. Quindi la conclusione è che l'abbigliamento di un certo pregio (non la semplice maglieria) che viene utilizzato per l'incontro dei clienti, nelle riunioni e nei meeting è detraibile al 100% sia ai fini IRPEF che IVA. Precisiamo che non esistono leggi che ne vietano la detrazione: vedi Art.19 e successivi del DPR.633 o il Testo Unico Imposte Dirette.
    Tale costo è equiparato ai costi relativi all'acquisto dei camici per i farmacisti, la tuta del meccanico, i vestiti delle commesse dei grandi magazzini etc. Importante è l'inerenza all'attività svolta. Per la registrazione e detrazione occorre richiedere la regolare fattura.