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SEO 2.0: Web Marketing Reloaded
...o anche: Ritorno all'Utente - Tecniche e strategie per il nuovo Web
Nota: Il titolo (e sottotitolo) del topic è volutamente hyperbolico. Visto che lo state leggendo, a quanto pare funziona.Prendo spunto da [url=http://www.giorgiotave.it/forum/viewtopic.php?p=77730#77730]questo contributo di fradefra; una di quelle osservazioni che andrebbero stampate, incorniciate e appese al muro, giusto sopra il monitor:
@fradefra said:
Non tento più di piacere al motore. Tento di piacere al visitatore. So che il motore a sua volta sta studiando i visitatori per capire a quali siti danno il voto di preferenza. Prima o poi il motore arriverà al mio sito.
Sinora tutti i siti fatti così, sono saliti. Tutti! e spesso senza neanche ottimizzare.
Credo che il futuro non sia tecnico (anche se la conoscenza tecnica di base, per un SEO resterà fondamentale), ma marketing.
Studiare il modello comportamentale dei navigatori è fondamentale. I motori lo stanno facendo ed un motivo ci sarà.
[grassetto mio]
Molti di noi sono concordi su una constatazione: ciò che un tempo bastava per "piacere ai motori", oggi semplicemente [url=http://www.giorgiotave.it/forum/viewtopic.php?p=74493#74493]non basta più.
Perché "piacere ai motori" coincide sempre più con "piacere agli utenti". E un sito che non piace agli utenti, non piacerà nemmeno ai motori.
Perciò, i SEO devono smettere di pensare come robot, e ricominciare a pensare come utenti.
Devono anche imparare a fidarsi dei propri utenti, anziché tentare di ingannarli.
Imparare a vedere i propri utenti come partner, e non come unique visitor.
Gli utenti, e l'uso che fanno di un sito, sono destinati a diventare il "macrofattore del posizionamento" #1. (Se non lo sono già).
Creare servizi e contenuti utili, dando ai propri utenti la fiducia e gli strumenti per interagire con questi contenuti e servizi, è --in assoluto-- la migliore stategia SEO a lungo termine.
Ho aperto questo topic per raccogliere il contributo di ciascuno su quelle tecniche e strategie di web marketing "2.0" o "user-centred" che dir si voglia, che sono anche tecniche e strategie SEO (e lo diventeranno sempre più).
Comincio io:
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(Il "comandamento numero uno"): Date ai vostri utenti ciò che desiderano. Ascoltate le loro domande, fidatevi di loro, e soprattutto --lo ripeto-- non cercate di ingannarli.
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Distribuite i vostri contenuti tramite feed RSS tematici, anche se il vostro sito non ha un blog o una sezione news: esistono tanti altri tipi di contenuti che possono essere resi disponibili tramite feed RSS (uno dei tanti esempi possibili: la pagina "Nuovi arrivi" o "Offerte speciali" di un negozio online); dopodiché, create un JavaScript per mostrare i vostri contenuti su altri siti, e distribuitelo.
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Inserite un link "Aggiungi a preferiti (e/o a del.icio.us)" e "Segnala via e-mail" su ogni pagina del vostro sito.
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Se il vostro sito ha un motore di ricerca interno (e un congruo numero di articoli e/o prodotti), fate un [url=http://www.mozillaitalia.org/searchplugins/]plugin di ricerca per Firefox e distribuitelo.
...Non siamo che all'inizio di una lista potenzialmente lunghissima. Continuate voi.
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Inserite link outbound. Sceglieteli bene, in modo che siano a tema, come approfondimento di quello che avete scritto voi. Se siete coraggiosi, inserite link a pagine che dicono l'inverso di quello che dite voi con un testo attivo tipo "Una visione diversa da quella che vi abbiamo prospettato".
I link outbound, secondo me, sono fondamentali e molto di più se i visitatori li seguono.Sceglieteli bene, quindi, pensando al reale interesse che potrebbe avere il visitatore nel seguirli. L'obiettivo non è più solo tematizzazione, ma anche farsi votare dal visitatore.
Una pagina che ha link seguiti spesso dai visitatori è una pagina autorevole. Il concetto di autorevolezza diventa secondo me sempre più importante per i motori.
L'autorevolezza è un concetto fondamentale, nella vita reale ed in quella "internettiana".
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Un altro ottimo consiglio, fradefra.
Posso confermare personalmente che non bisogna avere paura di linkare risorse esterne rilevanti, anche se il link non viene ricambiato.Aggiungo:
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Le informazioni che i vostri utenti vi danno, esplicitamente o implicitamente (tramite il loro comportamento sul vostro sito), valgono oro (tip: perché pensate che Google abbia reso disponibile gratuitamente Analytics?), perciò cominciate a studiarle. E se non riuscite a capire che cosa i vostri utenti cercano sul vostro sito dall'analisi dei log file, non abbiate paura a chiederglielo esplicitamente (ad esempio con un sondaggio).
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Enable user feedback. Date ai vostri utenti gli strumenti per farsi sentire. Il vostro sito fa alcune migliaia di visitatori unici mensili, ma non permette ai vostri utenti di interagire fra loro, o commentare pubblicamente i vostri contenuti/servizi/prodotti? Male! Anzi, malissimo! Pensate: che cosa sarebbe Giorgiotave.it senza questo forum? Aprite subito un blog o una community.
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- Per amor del cielo, fate una newsletter.
(E se non vi è chiaro che cosa c'entri l'email marketing con la SEO, ricominciate a leggere questo topic dall'inizio).
- Per amor del cielo, fate una newsletter.
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Utilizzate URL "amichevoli" sia per gli utenti, sia per i robot: brevi (non devono andare a capo quando spediti via e-mail), stabili (non devono smettere di funzionare dopo un po') e significativi: un URL ottimizzato non è (solo) una lista di parole chiave, ma una metainformazione che aiuti a capire meglio di che cosa parla una pagina fin dallo snippet sulle SERP che leggeranno i vostri utenti.
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Se il vostro sito offre un servizio di interrogazione, rendete possibile e incoraggiate l'URL hacking (vedi [url=http://technorati.com/tag/seo]technorati, [url=http://del.icio.us/tag/seo]del.icio.us e i tanti servizi che permettono agli utenti di costruire una query semplicemente editando l'URL).
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Create scorciatoie: se l'articolo più letto o il prodotto più cliccato è sepolto in profondità nella struttura ipertestuale del vostro sito, tanto che la maggior parte lo trova solo grazie ai motori di ricerca, evidenziatelo con un bel link dalla home page. Visualizzate i percorsi più battuti dagli utenti; cercate di capire quali sono i contenuti o servizi più apprezzati, e usate queste informazioni per ottimizzare l'architettura informativa del sito, e la struttura dei collegamenti interni.
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Facilitate la ricerca: se il vostro sito ha un motore di ricerca interno che funziona così cosà, fornite [url=http://www.google.com/services/free.html]google Free SiteSearch come seconda scelta. I vostri utenti apprezzeranno, e Google anche.
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Offrite una rappresentazione dei vostri contenuti gerarchizzata in base all'interesse degli utenti: prendete gli articoli più letti o i prodotti più cliccati, e visualizzateli in una classifica top-100 aggiornata periodicamente (o ancora meglio, in tempo reale). Potete applicare lo stesso ragionamento anche ad altri ambiti (es. gli utenti più attivi, ecc.): gli esseri umani amano le classifiche (Nick Hornby docet), e così anche i motori di ricerca.
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Usate le ricerche degli utenti per creare una mappa ottimizzata del sito: se il vostro sito ha un motore di ricerca interno, loggate le query degli utenti e create una lista ordinata per numero di ricerche (decrescente), dopodiché linkate ciascuna query alla SERP corrispondente: voilà una mappa del sito (superottimizzata e utilissima per i vostri utenti) a costo zero. Tip: i risultati migliori si ottengono quando anche gli URL delle SERP del motore di ricerca interno sono spider-friendly.
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Bellissimo questo Thread, lasciamolo pure qui visto l'intendo di far entrare in testa ai SEO di fare dei siti per gli utenti.
Ovviamente Giorgiotave.it non è il miglior esempio da utilizzare, il suo Forum invece è tutta un'altra storia.
Cosa sarebbe GT senza il suo Forum? Niente
Ma il Forum è pensato proprio per gli utenti. Non è stato inserito il Forum e basta, ci sono state delle operazioni, ci sono e ci saranno sempre, tutte in funzioni degli utenti.
E loro lo hanno "plasmato" ad immagine e somiglianza con le mille idee.
Il Forum di GT funziona perchè è pensato per gli essere umani e non per i nick da Forum. La differenza, anche se molti potrebbero non vederla è enorme.
L'approccio e la gestione delle community è davvero un'altro lavoro. L'ho sempre detto, dietro a questi avatar ci sono essere umani che digitano, non robots.
Ancora il Forum GT è in fase Beta
Ma di strada ne abbiamo fatta. Dalla condivisione del sapere alle gare, da WikiGT agli incontri, dall'approccio con l'utente allo studio delle singole sezioni con i Moderatori, ai Live...ect ect
Giorno 28 Aprile sarò finalmente con una linea ADSL e potrò provvedere a ristudiare il cambio server.
Tutto GT sarà pensato per gli utenti ed ho intenzione di farlo con voi, insieme a voi, per voi. Ristrutturandolo inziando dal codice (volontari, ovviamente link e ringraziamenti in pagine dedicate).
Per questo, una volta stabilito il tutto verrà messa online una versione Beta da ricostruire a forma d'utente.
La voglio molto usabile e voglio rendere la navigazione un piacere, un relax. Spero di riuscirci con il vostro aiuto, ma cercate di capirmi anche per i servizi che stentano ad andare avanti sul sito (non sul forum). Lì sono quasi solo ed il mio impegno si è concentrato solo sul Forum. E' venuto un bel lavoro però
Fine del messaggio di promozione preventiva
Ora scrivo questo messaggio perchè tutte le proposte che farete qui rispondendo ad ArkaneFactors saranno valutate da Giorgiotave per essere implementate sul Portale
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Il discorso andrebbe suddiviso per utenza secondo me.
Parlando di web markenting, bisogna prendere prima di tutto in considerazione la fascia di età che si andrà a cercare ed una domanda a cui cerchiamo di rispondere ogni giorno con servizi, news etc...
"cosa vuole l'utente?"
Se non sappiamo questo ogni nostro sforzo messo nel sito va a farsi friggere.
Cosa sappiamo noi dell'utente medio? Partendo dal fatto che la percentuale di informatizzazione italiana è bassino possiamo dedurre che l'utente non sa bene cosa vuole, o meglio, sa cosa cerca ma non sa come reperirlo e quali servizi gli possano servire per continuare a reperire le info di cui ha bisogno.
Prendiamo ad esempio gli RSS. (mi piacerebbe che Weppos dicesse la sua per quanti riguarda il suo utente medio).
Nella totalità dei collegamenti internet italiani secondo voi qual'é la percentuale delle persone che leggono le news tramite rss?Prendiamo la fascia di impiegati intorno ai 40 anni che lavorano nelle aziende e che hanno a disposizione internet. Cosa fanno oltre che usarlo per lavoro? Scaricano, scaricano e scaricano (mp3, avi, etc.) al max cercano info per le ferie (per mia enorme gioia :D) e quando tornano a casa non si collegano cerca a internet (a meno che non siano smanettoni).
Posso dire con certezza che su 10 persone tra i 25-30 anni 4 non ha un collegamento ad internet, come faccio a saperlo?
bè lavorando in un albergo ho l'opportunità di fare domande alle persone senza che se ne rendano conto, la mia domanda solita è sempre se hanno un collegamento ad internet.Quindi secondo me il nostro lavoro principale dovrebbe essere quello di dare ogni servizio possibile ai nostri possibili utenti (contando che non abbiamo una conoscenza ottima degli internauti possibili salvo che non si faccia uno studio mirato prima) senza però metterli in affanno di fronte alla totalità delle opportunità che offriamo.
Quando si parlò della directory ompeig mi venne in mente di prensentarla come se fossimo degli chef che cucinano la rete per gli utenti. Il nostro compito al fine è sceglire le primizie migliori cuocerle insieme per creare piatti (siti) che siano appetitosi per il target scelto.
Purtroppo sono in pieno caos lavorativo spero di non aver scritto stupidaggini.
ciao ste
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@esteban said:
secondo voi qual'é la percentuale delle persone che leggono le news tramite rss?
Bassa. Ma è destinata ad aumentare: oggi Google, Yahoo! e MSN offrono all'utente la possibilità di aggiungere feed RSS al proprio menu di contenuti personalizzati. Google ha lanciato un proprio [url=http://www.google.com/reader/]feed reader. Firefox ha reso facile l'iscrizione ai feed RSS, coi suoi live bookmark. [url=http://blogs.msdn.com/rssteam/archive/2006/04/25/582864.aspx]IE7 Beta 2 integra un supporto completo per RSS (autodiscovery + subscription + reader). Per questi motivi, penso che la lettura di feed RSS sia una modalità di fruizione dei contenuti destinata ad espandersi notevolmente nei prossimi mesi.
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secondo me vi siete dimenticati di una cosa fondamentale, i feedback.
Un piccolo trucco del webmarketing che viene spesso ignorato o semplicemente usato senza un reale motivo è quello di creare un clima o atmosfera piacevole ed interessante all'interno del sito web.
Non sto parlando di grafica, contenuti o simili ma solo di iterazione tra sito ed utenti.Nel caso di un blog possiamo parlare di commenti, mentre per un sito web è bene far interagire l'utenza tramite feedback ( positivi ovviamente in modo tale da non attivare "segnali distruttivi" ).
Immaginate un sito web con feedback, contatore utenti online, magari quelli connessi in chat..ebbene si un potenziale utente da acquisire si sentirà sicuramente a suo agio in un sito internet frequentato.
saluti
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@Stealth said:
secondo me vi siete dimenticati di una cosa fondamentale, i feedback.
@ArkaneFactors said:
Enable user feedback. Date ai vostri utenti gli strumenti per farsi sentire. [...]
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@Stealth said:
ho fatto una cappella...mi scuso.
No problem, anzi: era un ottimo consiglio.Il contributo degli utenti è fondamentale per la crescita di un sito, e incoraggiare la loro partecipazione diretta può essere un'ottimo modo per espandere i contenuti in maniera efficiente ed efficace sia sotto il profilo del marketing sia sotto quello SEO (vedi [url=http://www.giorgiotave.it/forum/viewtopic.php?p=74939]questo thread).
Non è un caso che i siti che più hanno fatto parlare di sé ultimamente (vedi [url=http://del.icio.us/]del.icio.us e tutta la sfilza di start-up "web 2.0") siano proprio quelli che hanno basato il loro stesso modello di business sul contributo degli utenti, portando il paradigma user-centred all'estremo.
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A proposito di user-centred design e SEO, e di come possano andare a braccetto:
- Il tag <TITLE>
Costruite i titoli delle pagine in maniera tale che abbiano senso anche fuori contesto.
Come sappiamo, il tag <TITLE> è fra i più importanti in assoluto dal punto di vista SEO, ma troppo spesso lo si concepisce come una semplice sequenza di keyword: nulla di più sbagliato. Dal punto di vista dell'utente, il titolo della pagina ha una funzione segnaletica analoga a quella di un breadcrumb trail (vedi oltre).
Un titolo ottimizzato:
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conserva il suo significato anche quando viene estrapolato dal contesto del sito (ad es. in cima a uno snippet su una SERP);
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è sintetico ed esaustivo, e possibilmente rispecchia la collocazione del contenuto all'interno dell'architettura informativa del sito (es. "Web agency Tal dei Tali : Servizi - Web marketing - SEO").
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Il breadcrumb trail
Il breadcrumb trail (letteralmente, "sentiero di briciole di pane", in omaggio alla storia di Pollicino) è un elemento segnaletico costituito da una serie ordinata di collegamenti che, rispecchiando il percorso effettuato durante la navigazione all'interno del sito, aiutano l'utente a non "perdere l'orientamento" e gli permettono di tornare agevolmente sui propri passi. Un breadcrumb trail ben costruito ha, tipicamente, questo aspetto:
[url=http://www.example.com/]Home > [url=http://www.example.com/chi-siamo.html]Chi siamo > [url=http://www.example.com/profilo-aziendale.html]Profilo aziendale > [url=http://www.example.com/staff.html]Staff > Dott. Pinco Pallino
Dal punto di vista SEO, in un sito con architettura ad albero l'uso di breadcrumb trail aiuta a rafforzare il ranking di ciascuna sezione o pagina, ottimizzando inoltre la struttura dei collegamenti interni. Raccomandatissimo.
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A proposito di user-centred design e SEO, e di come possano andare a braccetto:
- Il tag <TITLE>
Costruite i titoli delle pagine in maniera tale che abbiano senso anche fuori contesto.
Come sappiamo, il tag <TITLE> è fra i più importanti in assoluto dal punto di vista SEO, ma troppo spesso lo si concepisce come una semplice sequenza di keyword: nulla di più sbagliato. Dal punto di vista dell'utente, il titolo della pagina ha una funzione segnaletica analoga a quella di un breadcrumb trail (vedi oltre).
Un titolo ottimizzato:
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conserva il suo significato anche quando viene estrapolato dal contesto del sito (ad es. in cima a uno snippet su una SERP);
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è sintetico ed esaustivo, e possibilmente rispecchia la collocazione del contenuto all'interno dell'architettura informativa del sito (es. "Web agency Tal dei Tali : Servizi - Web marketing - SEO").
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Il breadcrumb trail
Il breadcrumb trail (letteralmente, "sentiero di briciole di pane", in omaggio alla storia di Pollicino) è un elemento segnaletico costituito da una serie ordinata di collegamenti che, rispecchiando il percorso effettuato durante la navigazione all'interno del sito, aiutano l'utente a non "perdere l'orientamento" e gli permettono di tornare agevolmente sui propri passi. Un breadcrumb trail ben costruito ha, tipicamente, questo aspetto:
[url=http://www.example.com/]Home > [url=http://www.example.com/chi-siamo.html]Chi siamo > [url=http://www.example.com/profilo-aziendale.html]Profilo aziendale > [url=http://www.example.com/staff.html]Staff > Dott. Pinco Pallino
Dal punto di vista SEO, in un sito con architettura ad albero l'uso di breadcrumb trail aiuta a rafforzare il ranking di ciascuna sezione o pagina, ottimizzando inoltre la struttura dei collegamenti interni. Raccomandatissimo.
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A proposito di copywriting:
- Utenti e motori di ricerca apprezzano i contenuti di qualità: possibilmente interessanti, originali, completi e aggiornati. Queste sono le caratteristiche che dovrebbero contraddistinguere un contenuto ottimizzato.
Il rischio maggiore, nella stesura di contenuti per un sito aziendale, è quello di perdersi nei meandri della retorica corporate, fatta di mission statement altisonanti e presentazioni aziendali lunghissime che probabilmente interessano solo a chi le ha scritte. Non si dovrebbe mai perdere di vista il fatto che un contenuto utile/interessante/divertente è, alla fine, ciò spingerà gli utenti a tornare sul sito, e a segnalarlo come risorsa di qualità.
Il copywriting è un'arte. Scrivere copy ottimizzato per i motori di ricerca è ancora più arduo, perché significa trovare le frasi che siano più efficaci per il lettore, e al tempo stesso appropriate rispetto ai propri obiettivi di posizionamento: si tratta, evidentemente, di un compito tutt'altro che banale.
Ci sono tuttavia alcune semplici regole da rispettare. La più importante a mio avviso è questa: quando si parla o si scrive, è essenziale non perdere mai di vista il proprio interlocutore o lettore ideale; allo stesso modo, scrivendo per il Web bisogna tenere sempre presente che si sta scrivendo per due destinatari diversi: da un lato, gli utenti in carne e ossa che visiteranno il sito; dall'altro, i motori di ricerca.
Trovare il "giusto mezzo" fra informatività e keyword density è un esercizio di equlibrismo che consiste nel procedere per fine-tuning, piccoli aggiustamenti successivi, chiedendosi costantemente se quello che si sta scrivendo è appropriato per entrambe le categorie di fruitori; in casi di incertezza, il consiglio è comunque quello di privilegiare sempre l'utente.
Da evitare assolutamente le doorway con testi privi di senso e infarciti di keyword.
Infine, sforzarsi di mantenere i contenuti testuali entro una lunghezza ragionevole, per evitare il temuto "effetto wall-of-text":
[url=http://www.useit.com/alertbox/9605.html]
Spezzare i testi lunghi in paragrafi e distribuirli su più pagine è un'ottima pratica sia dal punto di vista dell'usabilità, sia da quello SEO.
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@Stealth said:
Nel caso di un blog possiamo parlare di commenti, mentre per un sito web è bene far interagire l'utenza tramite feedback ( positivi ovviamente in modo tale da non attivare "segnali distruttivi" ).
E come ti comporti con i feedback negativi?
In passato mi è capitato in un blog che persone della "concorrenza" si mettessero a commentare negativamente un prodotto/servizio (ovviamente senza conoscerlo), per cui ho tolto i feedback.
Vorrei rimettere la possibilità e mi piacerebbe avere qualche opinione a riguardo.
Ciao
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@copyone said:
E come ti comporti con i feedback negativi?
In passato mi è capitato in un blog che persone della "concorrenza" si mettessero a commentare negativamente un prodotto/servizio (ovviamente senza conoscerlo), per cui ho tolto i feedback.
Vorrei rimettere la possibilità e mi piacerebbe avere qualche opinione a riguardo.
Ciao
La decisione di aprire un blog, infatti, per un'azienda è una decisione da prendersi con tutte le cautele del caso. Io sono decisamente a favore, ma la cosa non deve essere sotto-valutata.Per esempio, deve essere definita una policy editoriale e di apertura/chiusura.
Per esempio, cosa fare in queste situazioni non deve essere deciso dai singoli blogger, ma deve essere il risultato di una precisa pianificazione della comunicazione.Ai clienti di cui seguo il blog, consiglio di evitare la censura e di lasciare, tutte le volte che è possibile, la discussione senza guerre online. Una risposta si dà, se poi il tipo continua, lo si lascia continuare senza ulteriori interventi.
Chi legge, alla fine vede da sè chi è il guerra-fondaio.
Ovviamente non sempre questa è la linea corretta, ma in generale sì.
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Una buona ed esaustiva risposta ad una critica (per quanto "crudele" sia la critica), puo' andare a tuo vantaggio, e puo' essere meglio di una semplice dichiarazione delle caratteristiche del prodotto (o del servizio). Anche perche' la critica di uno puo' essere il dubbio nascosto di altri.
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@Lkv said:
Una buona ed esaustiva risposta ad una critica (per quanto "crudele" sia la critica), puo' andare a tuo vantaggio, e puo' essere meglio di una semplice dichiarazione delle caratteristiche del prodotto (o del servizio). Anche perche' la critica di uno puo' essere il dubbio nascosto di altri.
Ottimo suggerimento. Infatti di solito io prendo tutti i feedback negativi o dubbiosi e li incorporo nel copywriting per "prevenirli".
Ciò di cui parlavo sono i feedback "infondati" che hanno il solo scopo di agitare, non quelli basati su problemi veri riscontrati (che a mio avviso sono un regalo che ci fanno i clienti perché ci danno l'opportunità di migliorare per il futuro e di riscattare la nostra immagine nei loro confronti).
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A proposito di obiettivi e strategie:
@GoogleGuy said:
I'd say: worry less about PR on the toolbar and more about rankings.
And less about rankings for high-profile phrases and more about overall rankings.
And less about rankings and more about traffic.
And less about traffic and more about conversions.[da un [url=http://www.webmasterworld.com/forum3/13165-3-15.htm]post sul forum di WebmasterWorld, 17 maggio 2003]
Fa una certa impressione notare come, a distanza di quasi tre anni, siano concetti che ancora pochi webmaster/SEO dimostrano di avere afferrato appieno.