- Home
- Categorie
- Società, Web e Cultura
- Società e Impegno Civile
- La Democrazia in pericolo
-
Ciao Waippo
Ti ho editato il post perchè in questo forum esiste un regolamento, non certo per le simpatie o antipatie per Berlusconi.
E' possibile esprimere i propri dissensi, nel generale rispetto degli altri utenti del forum, ma non è possibile postare contro quello che recita il regolamento del forum.2.5. I Moderatori hanno il compito di editare palesi irregolarità, inserendo note o inviti negli appositi campi a rispettare le Regole, **è indispensabile attenersi scrupolosamente a queste indicazioni. **
2.6. La non osservanza dei punti 2.4. e 2.5. può portare all'allontanamento dell'utente.
3.1. I titoli ed i testi devono essere scritti in italiano corretto, sia grammaticamente che ortograficamente.
Postare frasi con errori evidenti è sempre una forma di NON rispetto per chi legge.Sei invitato quindi a rispettare il regolamento del forum, e a non ripristinare un post che ti è stato editato da un moderatore.
Per informazioni, inoltre non si scrive nella nota della modifica, ma:2.4. Spiegazioni sull'operato dei moderatori sono possibili tramite email o PVT e non sul forum con argomenti di contestazione in chiave polemica.
Ti saluto, sperando in una tua collaborazione!
-
Parto dal punto fermo che quello che è capitato a Travaglio è una condanna di un tribunale e non un video di youtube.
Poichè è stato fatto un parallelismo tra Travaglio e Berlusconi riferendosi a quest'ultimo come un noto diffamatore, mi aspetterei di vedere eguali condanne di tribunale per diffamazione.
Altrimenti stiamo parlando di cose diverse e non sovrapponibili.
Paolo
-
Mi sembra un modo di eludere il mio post precedente ;).
Comunque tu hai chiesto "tipo?" e io ti ho dato risposta.
[...] ha fatto di peggio e l'ha scampata, figuriamoci se non la scampa diffamando qualcuno (che è il reato minimo da lui commesso - per favore non farmi elencare quello che ha combinato perchè non ho voglia).Usare le condanne applicate su qualcuno per giudicare l'operato di quest'ultimo è un metodo poco affidabile.
I fatti parlano chiaro, il video dimostra che Berlusconi ha diffamato qualcuno. Non c'è bisogno di condanne per constatarlo.
La storia dimostra che non sempre la macchina giudiziaria funziona bene (vedasi il povero Gesù condannato a morte ingiustamente - lo cito solo come esempio eclatante non perchè io voglia fare paragoni, sia ben chiaro. E' un modo di fare un' iperbole).
-
Mi sorge spontaneo un dilemma: la giustizia funziona bene quando è a caccia del Premier ed ora invece è in dubbio quando sentenzia su qualcun altro ?!?!
Personalmente mi sembra di vedere due pesi e due misure per la giustizia ed un tentativo di paragonar l'imparagonabile.
Paolo
-
Comincio a farmi certe opinioni...comunque.
Semmai la giustizia non funziona affatto quando si parla dello [...].Comunque a queste cose ci si arriva a naso, e mi sa che tu [...].
Detto questo chiudo perchè tanto è come parlare ad uno [...] loool
-
@waippo1 said:
quando si parla dello ********.
Ciao Waippo,
mi sembra alquanto infantile il dare appellativi di dubbio gusto alle persone delle quali non condividiamo idee e operati.
Se però tu reputi che sia un atteggiamento simpatico, mi sento comunque in dovere di informarti che non siamo al Bar Sport ma su un Forum pubblico nel quale certe cose non sono gradite nè tantomeno tollerate, ti invito quindi a moderare i termini.
Stessa cosa vale per l'ultima frase del tuo post, che oltre ad essere obiettivamente incomprensibile, denota un certo sarcasmo nei confronti di un moderatore che ha sempre esposto il proprio punto di vista in maniera corretta.
-
@i2m4y said:
Poichè è stato fatto un parallelismo tra Travaglio e Berlusconi riferendosi a quest'ultimo come un noto diffamatore, mi aspetterei di vedere eguali condanne di tribunale per diffamazione.
Ma Berlusconi non viene condannato per reati ben più gravi quindi..
Il presidente del consiglio insulta gli altri ogni giorno anche se poi il giorno dopo si smentisce da solo.Comunque siamo andati, anche per colpa mia, troppo off-topic.
Ritornando, spero, al discorso di Licio Gelli in TV rimango dell'idea che sia una cosa scandalosa perchè quest'uomo insieme a capi di servizi segreti, Berlusconi, banchieri e altri iscritti alla loggia massonica P2 hanno preso decisioni sottobanco sul futuro dell'Italia. La politica è solo una maschera. Le massonerie hanno un potere incredibile.
-
Io ho visto delle gran assoluzioni per ora per il Premier... non solo nei confini nazionali. Probabilmente è la giustizia che non funziona, dirà qualcuno. Meglio che funziona quando lo mette sotto accusa, ma che non funziona quando il risultato del processo non è in linea con l'accusa. Non si pensa che potrebbe essere che le accuse erano infondate.
Comunque è difficile dirlo, sempre, non conoscendo foglio per foglio gli atti dei processi e facendosi guidare dall'opinione politica di parte... e questo vale anche per me.Ieri sera alle iene è stato interessante il servizio sviluppato attorno al "ritorno" di Gelli... sinceramente pareva si trattasse di una macchietta ormai. Uno sparuto gruppo di nostalgici di quel gruppo. Personalmente non mi ha detsato preoccupazione.... preferisco avvengano alla luce del sole certe cose.
PS Caro Waippo ti ringrazio per le argomentazioni.
Paolo
-
Beh non dimentichiamoci delle prescrizioni. Non ha avuto solo assoluzioni. E inoltre ha mentito quando è stata scoperta la P2 dicendo che non ne faceva parte. In qualche caso si è pure assolto da solo creandosi leggi ad-hoc tipo quella sul falso in bilancio.
Ma comunque. Stanotte ho ragionato un po e ho pensato: Ma se in TV ogni giorno appaiono due ex massoni Piduisti, Berlusconi e Cicchitto, perchè Licio Gelli no?
-
[...]
[...]
E' un modo ormai quasi comune di chiamarlo al venerato Berlusconi. Ma rispetto comunque la tua decisione di richiamarmi.
Comunque nella speranza che qualche indottrinato possa cambiare idea ecco questo interessante documentario: video.google.it/videosearch?hl=it&q=chi è berlusconi&um=1&ie=UTF-8&sa=N&tab=wv#Il carisma è un dono che purtroppo a volte capita nelle mani delle persone sbagliate.
-
Waippo è uno di sinistra.
E' uno con idee vicine alle mie e a quelle di Gaetunazza insomma. (e a tanti altri)
Ma non sa che significa rispettare le idee degli altri e ce ne scusiamo noi di sinistra anche per lui.
Se riesce a capire che nel forum gt è* indispensabile* il rispetto per gli altri, anche quando hanno idee differenti, può anche reiscriversi, altrimenti è bene che cerchi un altro forum.
-
Vi siete un po' incartati sulle polemiche, e tutto sommato era possibile-probabile, visto l'argomento.
Io sono di "sinistra", non so se come Waippo, come Andrez o come Gaetanuzza.
Non farei e non faccio allarmismi sulla tenuta della "democrazia", ma non perchè non veda quel che accade.
Vi metto qui un link per scaricare il famoso Piano di rinascita democratica, scritto da Gelli e ora contenuto nelle carte della Commissione Parlamentare sulla P2. (L'avrei potuto caricare sul Social? E' un pdf.)
Se vi divertiste a leggere trovereste analogie effettivamente poco rassicuranti.
Ma il fatto è che alcune delle cose auspicate da Gelli allora sono state "accolte" da alcuni "poteri forti" - che vedono nel sistema lobbistico e iperliberista dell'america da Reagan in poi un modello "valido" per i loro interessi.
Il fatto è ANCHE che persino il Pd abbia spesso sotenuto alcune di queste "riforme" e partecipato a plasmare il paese in linea con alcune delle cose contenute in quel "Piano".
Quindi sinceramente non trovo ragioni nelle polemiche tra "destra e sinistra".
Certo, Berlusconi ha radici da indagare, politicamente-finanziariamente-e-culturalmente, ma anche gli "altri" hanno radici da "dover dimostrare", e collusioni tutt'altro che nascoste con l'establishment meno nobile che il nostro paese ospita.
La "democrazia" è un concetto molto vago.
Gli USA sono democratici, ma hanno un sistema dove politicamente gli interessi lobbistici e corporativi "pesano" sulla politica in forma "trasparente ma evidente".
Da noi il "primato della politica" dovrebbe aver garantito un sistema democratico diverso.
Ma, di fatto, gli stessi interessi pesano sulla politica in forma "evidente ma non trasparente".
Gelli era ed è un fascista (così si definisce lui stesso).
All'epoca (ricordo a tutti il convegno all'Hotel Pollio del 1965) il problema che si ponevano alcuni di questi era ANCHE dettato dalla cosidetta "minaccia comunista".Oggi credo che tale minaccia non ci sia più, a livello internazionale.
A livello nazionale l'unica minaccia seria che potrebbe venirmi in mente sarebbe quella di mettere qualcuno più sveglio e scaltro al posto di Veltroni, dare seguito in maniera coerente agli interessi dei ceti deboli a scapito di altri settori sociali, come quelli legati alla rendita o come le imprese non competitive ampiamente sovvenzionate dallo Stato.
Solo per fare un paio di esempi.
Ma - e valga per tuti gli anti-comunisti - non mi allarmerei più di troppo.
I ceti deboli rimarranno tali.
Lo erano prima, lo sono ancora.
Su questo c'è poco da fare allarmismo. Ci sarebbe da fare politica.
Ma ai "politici" questo interessa poco, da generazioni.
-
Mai le picconate di Cossiga si sono rivelate tanto 'buone' e 'probabili', e tanto in anticipo sui tempi, quanto in questi giorni.
Sono state lanciate delle molotov contro degli istituti bancari, e la stampa indica subito il movimento degli studenti, quelli che nel frattempo protestano contro i tagli.
Il nostro è un paese ben strano.
Sarò estremamente laico, ma non mi stupisco mica più di tanto.
Magari qualcuno ha seguito alla lettera la "cara e vecchia" strategia cossighiana, testè ribadita attraverso i media dall'ex ministro degli interni "anni'70-style".
Alimentare e produrre una strategia della tensione per poi reprimere i dissidenti facendo leva sulle preoccupazioni dell'opinione pubblica.
MA non avrei nessuna difficoltà a credere nel contrario.
E cioè che qualcuno, per incazzature e 'motivazioni' ideologicamente più o meno comprensibili o biasimabili, abbia pensato di 'dare un segnale' politico utilizzando 'questi pessimi strumenti'.Nei limiti dei fatti accaduti, vale a dire il lancio alcuni ordigni incendiari contro alcuni istituti bancari in una determinata zona, non mi sento di poter escludere nessuna delle due prospettive.
Nulla di improbabile, per come la vedo io, nulla che l'Italia non abbia già visto in passato.
Una considerazione più generale la vorrei fare, però.
Gestire una comunità non è operazione semplice, soprattutto quando ci sono dei problemi (economici, sociali... di ogni genere).La 'moderazione', come la 'correttezza' e 'l'onestà', dovrebbero essere i principali cardini ispiratori per comporre i diversi interessi.
Tutto il ceto politico italiano si dichiara 'moderato'.
Eppure non lo sono le politiche di volta in volta messe in campo dalle varie parti. A mio umilissimo avviso, almeno.Le soluzioni sulla precarietà del lavoro e sulla necessità di flessibilità richiesta dal mercato non lo sono e non lo sono state, e questo credo si possa dire per entrambi gli schieramenti politici.
Entrambe le parti non si sono preoccupate di ridurre gli squilibri (er eempio quelli 'generazionali') oggi esistenti nel mercato del lavoro e più in generale nell'economia.Entrambe le parti non sono 'moderate' quando tentano di screditare i loro avversari, o se vogliamo - detto con altre parole - di "combattere i loro nemici politici".
Certo non si può dire, del ceto politico italiano, che sia il più onesto e il più corretto del mondo.
Anche sugli stessi scandali bancari si sono dimostrati fin troppo accomodanti nei confronti degli illeciti, a fronte di un sistema economico che di tutto avrebbe bisogno tranne che degli speculatori alla Ricucci (ma tanto vale per i meno improvvisati Gaucci e compagnia bella).
Questo in un contesto sociale ed economico MOOOLTO precario, dato che negli stessi USA si parla di una crisi più grave di quella del 1929.
Per farla breve, ora come ora nel nostro paese ci si può aspettare di tutto.
Secondo me.Fra cui il fatto che Cossiga riesca a prevedere il futuro, così come ha scritto il passato.
Ma io sono un putrido nihilista, naturalmente, quindi non faccio testo.
Abbiate pietà della mia malafede; anche per farsi 'picchiare nelle strade' occorre una certa dose di umorismo, e l'auto-ironia non guasta mai.