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Esistono sicuramente dei colori che generalmente vengono associati a determinate tipologie di siti, ma allo stesso tempo ogni webmaster gode di una certa libertà tanto che la scelta del colore diventa spesso un'arma a doppio taglio...
Un colore "originale" caratterizza molto un sito, ma il rischio di fare accostamenti poco apprezzati è alto; al contrario scegliere formule già consolidate evita di fare "figuracce", ma inevitabilmente toglie punti distintivi al sito e si corre il rischio di farlo sprofondare nel mare magnum di Internet.
A conferma di quanto detto credo che ognuno di noi se pensa a Virgilio richiama nella sua mente il colore arancione, così come se pensiamo ad Html.it non possiamo non pensare a giallo e blu.
Per il mio UniAffitti.it ho cercato una combinazione di colori poco frequente in Rete...scelta apprezzata da molti, criticata da altri...è poi fondamentale portare avanti un'immagine coordinata e coerente: se scegli un colore, dev'esser quello! Guai a cambiare, anche solo una volta...
Parlando di case history credo che l'insuccesso di Leonardo.it, portale lungamente annunciato come quello che avrebbe scalzato Virgilio dalle menti degli italiani, sia in parte dovuto alla sua scarsa personalità cromatica.
Una buona scelta di colori deve tenere conto, a mio avviso, di questi tre caratteri:
- leggibilità e usabilità
- gusto estetico
- personalità forte e originalità
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Quoto Leon83, ottimo intervento davvero, anche se non mi trovo d'accordo sulla necessità di optare su combinazioni cromatiche già sperimentare (il blu e giallo di html.it sono un'accoppiata quantomeno discutibile anche se ormai è entrata nell'immaginario del pubblico di quel sito).
Il cambiamento cromatico di un sito (e più in generale il suo stile grafico) può essere utile per la sua evoluzione e le scelte operate qualche anno fa oggi possono essere "passate di moda" facendo perdere al sito parte del suo appeal agli occhi di un pubblico che si evolve.
Ultimamente ho notato una certa tendenza ad utilizzare palette di colori neutri accoppiati con tocchi sapienti di colori saturi che aiutino a creare un ambiente riconoscibile ma senza fronzoli e "confortevole" per l'occhio (personalmente apprezzo molto).
Ecco un [url=http://thesis.veracon.net/]raccolta di esempi notevoli da cui trarre ispirazione
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@Fuffissima said:
non mi trovo d'accordo sulla necessità di optare su combinazioni cromatiche già sperimentare
neanche io sono d'accordo
Non ho mai detto che combinazioni cromatiche già sperimentate siano da preferirsi, ma solo che, sul piatto dei PRO hanno un minor rischio di scontrarsi con i gusti e la sensibilità del pubblico proprio perchè il pubblico le trova naturali (Virgilio) o le ha ormai metabolizzate (Html); sul piatto dei CONTRO indubbiamente la scarsa originalità rende un sito "trasparente" agli occhi dei visitatori, fornendo un motivo in meno per essere ricordato.Il cambiamento cromatico di un sito (e più in generale il suo stile grafico) può essere utile per la sua evoluzione e le scelte operate qualche anno fa oggi possono essere "passate di moda" facendo perdere al sito parte del suo appeal agli occhi di un pubblico che si evolve.
su questo sono d'accordo,a patto che il cambiamento sia su di una linea evolutiva logica...se Giorgio cambiasse i colori del forum da un giorno all'altro passando da tonalità di blu a tonalità di rosso ci troveremmo tutti spiazzati (ma continueremmo comunque a tornare perchè ormai siamo affezionatissimi utenti)!
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ciao a tutti,
personalmente opto sempre per uno sfondo bianco con testo nero certo, i link hanno sempre colori diversi! Al massimo, nel caso della colonna del menù, lo sfondo diventa "colorato" ma mai così tanto perché credo che siano le notizie quelle che interessano mentre i colori, quando sono troppi, distraggono l'utente... adesso sto lavorando su un sito coloratissimo che deve pubblicizzare un hotel ma gli occhi mi finiscono da tutte le parti tranne che su dove devono rimanere fissati, naturalmente è impossibile far capire ciò al proprietario ergo rimarrà così...
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@esteban said:
1)Quanti di voi fanno uno studio serio della scelta cromatica per il proprio sito?
2)Si possono suddividere secondo le varie tipologie (informatica, turismo, religione, org no profit, etc...) o per lo meno restringere a 4-5 colori per tipologia?ciao ste
Vero: la scelta cromatica è molto importante e non va sottovalutata nella realizzazione di un sito. Nella maggior parte dei casi meglio contare su pochi colori, ma ben distinti, che diano gradevolezza al testo favorendone la lettura.
Ho sentito parlare una volta pure di "Psicologia dei colori", in un articolo che trattava proprio del web...ma non ricordo bene che diceva
Ciao
rotfl
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Io ho trovato [url=http://www.ideespettinate.it/writing.php?idart=32]questo ma basta che fate una piccola [url=http://www.google.it/search?hl=it&q=psicologia+dei+colori&meta=]ricerca
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Sulla psicologia dei colori si trova tanto... ma basta che ti fermi un attimo a pensare ed anche tu sei in grado di dare gli stessi significati... si tratta per lo più di luoghi comuni.
Solitamente, per la maggior parte dei prodotti, sul blu (fiducia, pace, tranquillità) per le sue proprietà, si va sempre sul sicuroSugli accostamenti... beh, in alcuni casi, come nel contrasto parla l'evidenza, nel caso di tonalità simili, parla l'evidenza, nel caso di complementarietà parla l'evidenza... ma è pur vero che molto influisce la moda.
Accostamenti prima impensabili ora sono normali... e molto dipende dalla cultura di riferimento.
Cmq basta leggersi qualche intervista ai famosi stilisti o dare un'occhiata a riviste di grafica passata e presente, o scorrere un libro di storia dell'arte per vedere mutamenti sicuramente più lenti ma anche più evidenti.Per quanto riguarda accostamenti sicuri e rischiosi... io preferisco i secondi per i miei siti, i primi per i siti di clienti... poi tutto st nel capire la personalità del cliente.
Penso sia importanet usare il colore in modo semisimbolico.
nziché scegliere dei colori ed usarli ad occhio... fidandoci del nostro istinto... sarebbe bene pure fare dei controlli più razionali.
Il concetto vale pure per le forme, per la posizione degli oggetti nello spazio, per la grandezza etc etc...a:b=c:d creare continue proporzioni tra gli elementi che usiamo... un pò come in un semaforo.
Verde potrebbe significare natura... rosso passione...
ma in un semaforo
verde:passare=rosso:fermarsi
Su una cosa non sono daccordo con Leon83, il mantenere lo stesso colore nel tempo.
Lui fa rierimento all'arancione di virgilio poi abbandonato con un grigio...
la mossa secondo me è stata quantomai errata...
Avevo fatto uno studio che contrapponeva
Virgilio vs Supereva
colori caldi vs colori freddi
uomo vs donna
aiutante vs destinante
etc etc...Ed il colore caldo per un personaggio che parte dall'inferno dantesco... legato all'idea di guida di luce (caldo rosso arancione... colori caldi) era davvero appropriata... il grigio veramente anonimo!
Ma se la mossa di Virgilio è stata errata... nn vuol dire che non si debba cambiare!
Il cambiamento può essere graduale
Si possono mantenere molti elementi "vecchi"...
Un pò come si passa ad una nuova versione per un modello di automobile...Il cambiamento può essere laragamente annunciato, e si può sfruttare come evento...
dà l'idea di rinfresco, di innovazione... pensiamo ad un bar, ad una discoteca, ad un negozio... alle pareti della nostra casa...I colori di un sito non sono un logo!
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sono d'accordo con te ma fino ad un certo punto anzi fino all'ultima riga.
Il colore è una parte fondamentale sia del sito tanto meno del logo. Un logo graficamente ben fatto ma con colori smorti rendono il logo come i colori scelti smorti.
I colori usati sono il primo impatto che l'utente ha davanti alla vostra pagina internet.
Se i colori sono invasivi non tutti gli utenti entreranno nel vostro sito perché l'impatto li ha resi insicuri.
Come con le persone il primo impatto/incontro è fondamentaleSono d'accordo quando si dice che i colori devono coincidere con quello che rappresentano, ma il problema di fondo è che si è standardizzato il modo di pensare al web.
Il blu ad esempio lo troviamo spesso quando accendiamo il computer (vedi win standard, word, la "e" di i.e. etc.) e ci sembra normale trovarcelo anche nelle pagine web.... perché è standard!
Sfondo bianco e scritta nera è uso comune quando si vuole enfatizzare il testo, ma (IMHO) va bene quando si parla di giornalismo (in senso generale)
Posso capire che è più sicuro ma allo stesso tempo nn capisco perché siti sul turismo (nelle prime posizioni) mettano poco colore.
Un esempio? [url=www.emmeti.it]MT
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@esteban said:
sono d'accordo con te ma fino ad un certo punto anzi fino all'ultima riga.
Il colore è una parte fondamentale sia del sito tanto meno del logo. Un logo graficamente ben fatto ma con colori smorti rendono il logo come i colori scelti smorti.Non avevo parlato di abbinamenti tra logo e colori del sito... ma semplicemente avevo detto che, i colori possono essere rinnovati, cambiati, modificati molto più facilmente rispetto a quanto si possa fare con un logo che invece dovrebbe rimanere stabile nel tempo.
@Calogero Dimino said:
Il cambiamento può essere laragamente annunciato, e si può sfruttare come evento...
dà l'idea di rinfresco, di innovazione... pensiamo ad un bar, ad una discoteca, ad un negozio... alle pareti della nostra casa...I colori di un sito non sono un logo!
Una precisazione riguardo al blu... non è solo questione di internet... vai al supemercato o guardati intorno
Un esempio: farina, pasta... dovremmo usare il giallo delle spighe?
Eppure la più nota marca utilizza proprio il blu... e non sono poche le altre che la seguono
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Se n'è già parlato, ma vorrei evidenziare.
I colori hanno dei significati che si collegano alle tradizioni, al luogo geografico, allo stato emozionale, ai ricordi che si associano.La scelta del colore, può cambiare di molto l'impatto finale del prodotto. I colori hanno un indice di calore, un indice emotivo, un indice di interpretabilità.
Possiamo scegliere un colore anche solo perché ci piace o pensiamo piacerà al visitatore, ma penso che bisognerebbe anche studiare cosa noi vogliamo comunicare. A volte il colore potrebbe essere quello che non ci piace o ci piace meno. Quanti di noi, però, in questa situazione lo utilizzerebbero comunque?
Io sto creando un nuovo blog ed in questo momento col grafico e col mio socio stiamo proprio lavorando sul colore dominante. Probabilmente sceglieremo quello che ci piace meno, perché è quello che meglio comunica l'idea che vogliamo trasferire e la sensazione che vogliamo stimolare nel visitatore.
Per far questo, oltre agli studi psicologici (ho la fortuna di avere nel team una persona che si occupa di progettazione di interfaccie, sotto l'aspetto psicologico/cognitivo/sociale), credo che la cosa più importante sia un panel di controllo. Un gruppo di persone che messe lì davanti ad una bozza, mi dicono che sensazioni provano.
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@fradefra said:
Possiamo scegliere un colore anche solo perché ci piace o pensiamo piacerà al visitatore, ma penso che bisognerebbe anche studiare cosa noi vogliamo comunicare.
Ci aggiungerei la concorrenza A volte distinguersi è ancora più importante ed un colore può facilitare il ricordo.
I colori inoltre variano nel tempo e nello spazio, e quindi ci sarebbe da stare attenti nei siti che hanno più lingue. Otre al significato che potrebbe anche essere forzatamente manipolato se sappiamo oprerae bene... c'è anche l'aspetto del riconoscimento da prendere in considerazione.
Non parlo solo di significati, ma di vera e propria percezione e classificazione.
Un popolo dell'africa centrale distingue solo due colori: quelli del cielo e della terra.
Noi italiani abbiamo una gamma di nomi per designare le tonalità del blu. I francesi per il rosso. Quello che per noi è una distinzione tra bianco, bianco sporco e giù di lì è minimo rispetto alla grande varietà di bianco distinte dagli eschimesi. Questo è un caso limite.. ma esplicita l'argomento.Per il resto quoto in pieno soprattutto sul panel di controllo!