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Innanzitutto un grosso complimento a tutti per la grande quantità di informazioni utili e pareri competenti che qui è possibile trovare. Ho letto tutto con interesse.
Ad anno nuovo prenderò partita iva a regime fiscale agevolato per le nuove inizative di lavoro autonomo, ho scaricato il modulo AA9/7 per la dichiarazione di inzio attività codice 72.60.0 (per la parte web) e 72.xx (come sistemista devo ancora guardare) e ho una domanda...
Nel quadro B (soggetto d'imposta) si richiedono i dati identifativi, cioè ''ditta ovvero cognome e nome''.
La possibilità di dare un 'nome' alla 'ditta individuale' (termine che genera ambiguità ma tant'è) è unicamente per chi ha scelto di prendere p.iva come 'impresa individuale' o anche per chi ha scelto di prenderla come 'libero professionista'?
In questo secondo caso la scelta di un eventuale 'nome ditta' cosa comporta?
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Ciao e benvenuto.
La ditta identifica solo (eventualmente) le imprese individuali e non i lavoratori autonomi per cui esiste solo nome e cognome.
Paolo
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Grazie Paolo, la compilazione è andata. Facendomi 2 conti in tasca e chiedendo lumi sia a un rag. consulente del lavoro sia a un commercialista però non sono riuscito a chiarirmi la questione 'irap'.
Le imprese hanna da pagarla e fin qui ok.
Per i liberi professionisti come me invece mi sembra di aver capito che la questione è un po' controversa e che andrebbe pagata solo se si svolge un'attività produttiva di tipo organizzato (dove mi sembra le sentenze in merito hanno 'chiarito' che per 'organizzate' si intende che si svolgono con l'ausilio non solo del proprio ingegno ma di una struttura (studio, linea telef. dedicata, pc, magari dei collaboratori fissi, ecc.) che rende di fatto il libero professionista vicino all'essere 'un'impresa' e in quanto tale l'irap sarebbe dovuta.
Morale ... fra i miei 'colleghi' c'è chi la paga e chi no. C'è perfino (basta fare una breve ricerca su internet) chi ne ha chiesto e ottenuto il rimborso. Come la pensate in merito? Io non sono così sicuro che il profilo descritto in questo thread (dicimao il webmaster che lavora a casa o dal cliente) debba pagare, sbaglio?
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Hai descritto molto bene la situazione.... purtroppo non esiste ancora la parola fine a questa diatriba.
Non posso star qui a descrivere per filo e per segno quali siano i punti da sostenere e/o per ottenere (forse) il rimborso.
Mi è capitato di curare il mio ricorso (relativo ai primi anni di attività) .... vedremo l'esito.Si tenga ben presente che a verifica di un organo dell'Amministrazione finanziaria... l'accertamento, sanzioni ed interessi sono assicurati.
Quindi meditare bene qualsiasi azione.Paolo
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@i2m4y said:
Non c'è che dire se non un grande grazie a Ryan per l'ottimo lavoro di sintesi e rimando.
Preciso solo una cosa, vi sto che lui si è prioritariamente rivolto a chi svolge l'attività da professionista:
se si svolge l'attività 72.60.0 come impresa individuale e l'attività prevalente è quella di realizzazione siti internet corre l'obbligo di iscriversi anche all'albo artigiani e non solo al registro imprese presso la camera di commercio.
In questo caso l'iscrizione alla "gestione artigiani INPS" avverrà già per il tramite di tale albo, compilando l'apposito modello previdenziale.
La fattura in questo caso sarà articolata senza rivalsa inps (che non è più possibile) e senza ritenuta d'acconto (in quanto imprese) e quindi semplicemente:
Imponibile = 1000
Iva 20% = 200
Tot. fattura = 1200Paolo
Ciao Paolo,
stavo leggendo il 3d e, come accade quotidianamente, mi imbatto in notizie destabilizzanti per la mia psiche di neo libero professionista socio al 50% con lo stato.
Il mio commercialista, forse perchè un po in la con l'età, mi ha aperto la p.iva e iscritto sotto il codice 72600, sviluppando io siti internet
Lui mi ha iscritto alla gestione separata inps per professionisti senza cassa e ovviamente mi ha fatto mettere nelle fatture il 4% rivalsa e la detrazione della ritenuta d'acconto...
Un disastro...le fatture che ho fatto fino ad ora sono sbagliate in base a quello che dici, quindi a questo punto domani vado a costituirmi ai carabinieri oppure chiedo asilo burocratico al burundi...
...mi sento ostaggio dello stato...delle leggi, dei comma e anche dei barra bis...
...perchè lo stato pretende che io che faccio siti internet debba dedicare il 90% del mio tempo a capire insieme al commercialista in quale cavillo mi identifico e a preparare le mazzette di euro da spedire insieme a a qualche litro del mio sangue ai simpatici signori dell'erario?
Grazie
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Ciao, calma.
WEBDESIGN = esistono genericamente 4 casi possibili (sottolineo genericamente in quanto poi ci sono i casi particolari):
Libero professionista: Fattura con iva, rivasa 4% e rietnuta d'acconto 20%
Libero professionista regime agevolato art.13 L. 388/00: Fattura con Iva 4% ma senza ritenuta d'acconto
Impresa individuale: Fattura solo con Iva
Impresa individuale regime agevolato art.13 L. 388/00: Fattura solo con Iva
Verifica il tuo caso.
Paolo
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@i2m4y said:
Ciao, calma.
WEBDESIGN = esistono genericamente 4 casi possibili (sottolineo genericamente in quanto poi ci sono i casi particolari):
Libero professionista: Fattura con iva, rivasa 4% e rietnuta d'acconto 20%
Libero professionista regime agevolato art.13 L. 388/00: Fattura con Iva 4% ma senza ritenuta d'acconto
Impresa individuale: Fattura solo con Iva
Impresa individuale regime agevolato art.13 L. 388/00: Fattura solo con Iva
Verifica il tuo caso.
Paolo
Ah, grazie Paolo, allora vuol dire che sono il primo caso...
...ignoravo l'esistenza dei più casi...
...mi hai tranquillizzato...
Grazie ancora...
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Mi scuso per l'up di questo thread vecchio, ma l'argomento faceva al caso mio.
Mi trovo più o meno nella stessa situazione di nep036.
Sono laureato in informatica (triennale, classe 26; NB non ingegneria informatica).
Ho p.iva con attività 72.22.0 (Realizzazione di software e consulenza informatica); iscritto gestione separata inps per professionisti senza cassa.La situazione è momentanea, fintanto che non mi trovo un lavoro dipendente.
La mia intenzione sarebbe di regolarizzare la mia realizzazione di qualche software e sito web per privati, emettendo fattura.Questo lavoro da professionista però, leggendo meglio il dpr 328/2001, sembra non lo potrei più fare se non previa iscrizione all'albo degli ingegneri (3° settore, sezione B), anche se sono un semplice informatico.
Sinceramente, il mio ipotetico volume d'affari non mi coprirebbe le spese per sostenere l'attività di impresa artigianale, o ingegnere (l'inarcassa è tremenda); però non vorrei neanche fare le cose in nero.
Si potrebbe fare qualcosa?
Che so, far figurare nella fattura che è una consulenza; cambiare l'attività in 72.60.0.Grazie a chi mi potrebbe dare una mano.
Sono molto spaventato da questa situazione.
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Salve, scusate, tornando indietro all'inizio post...cito..
<<Fatturazione: una volta ottenuto il proprio numero di partita iva, si può iniziare ad emettere/ricevere fattura. La fattura è la certificazione del lavoro che avete svolto e dell?avvenuto pagamento, e deve contenere i vostri dati, quelli del vostro cliente, le voci di spesa (la cifra che avete chiesto al cliente), l?eventuale rivalsa INPS del 4% (vedi oltre). La somma di tutte le voci sarà l?importo totale del vostro servizio, al quale dovrete aggiungere la voce IVA, determinata in misura del 20%. Quindi, se scegliete il regime agevolato per le nuove attività, che non prevede ritenuta d?acconto, le voci di una fattura sono più o meno le seguenti:
prestazione : x euro (somma delle varie voci)
rivalsa INPS: 4% x
Totale: x + 4% x
Iva: 20% di (x + 4% x)
Totale comprensivo di iva: totale + ivaQuest?ultima voce è quanto in effetti il vostro cliente vi dovrà versare. >>
Il cliente versa IVA + totale al professionista solo per il primo anno del RFA, vero?dopo c'è la ritenuta d'acconto versata dal cliente come sostituto d'imposta.
Mi fate sapere?
Grazie.
Fè
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@Passion4Quality said:
Il cliente versa IVA + totale al professionista solo per il primo anno del RFA, vero?dopo c'è la ritenuta d'acconto versata dal cliente come sostituto d'imposta.
Mi fate sapere?
Grazie.
Fè
Forse non ho capito la domanda! Il regime agevolato dura tre anni fiscali, e per tre anni fiscali sarai esentata dall'obbligo di inserire le ritenuta d'acconto!
ciao
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@JoinZ said:
Mi scuso per l'up di questo thread vecchio, ma l'argomento faceva al caso mio.
Mi trovo più o meno nella stessa situazione di nep036.
Sono laureato in informatica (triennale, classe 26; NB non ingegneria informatica).
Ho p.iva con attività 72.22.0 (Realizzazione di software e consulenza informatica); iscritto gestione separata inps per professionisti senza cassa.La situazione è momentanea, fintanto che non mi trovo un lavoro dipendente.
La mia intenzione sarebbe di regolarizzare la mia realizzazione di qualche software e sito web per privati, emettendo fattura.Questo lavoro da professionista però, leggendo meglio il dpr 328/2001, sembra non lo potrei più fare se non previa iscrizione all'albo degli ingegneri (3° settore, sezione B), anche se sono un semplice informatico.
Sinceramente, il mio ipotetico volume d'affari non mi coprirebbe le spese per sostenere l'attività di impresa artigianale, o ingegnere (l'inarcassa è tremenda); però non vorrei neanche fare le cose in nero.
Si potrebbe fare qualcosa?
Che so, far figurare nella fattura che è una consulenza; cambiare l'attività in 72.60.0.Grazie a chi mi potrebbe dare una mano.
Sono molto spaventato da questa situazione.Ciao Joinz e benvenuto nel Forum GT
Da quanto ho capito non sei ingegnere e una serie di prestazioni professionali, prima non regolamentate, sono state riservate esclusivamente a chi ha il titolo di ingegnere!
Quindi non vedo via d'uscita...
Ciao
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Ottimo, scusami, avevo confuso un po' le cose (in effetti, non ricordavo cosa era solo il primo anno: il non assogettamento agli studi di settore...).
Allora per 3 anni incasserò l'IVA e dopo lo versarò annualmente le rimanenze fra IVA a debito e IVA a credito, è tutto chiaro, infinite grazie!!A presto.
Fè
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@lorenzo-74 said:
Ciao Joinz e benvenuto nel Forum GT
Da quanto ho capito non sei ingegnere e una serie di prestazioni professionali, prima non regolamentate, sono state riservate esclusivamente a chi ha il titolo di ingegnere!
Quindi non vedo via d'uscita...
CiaoAhi!!!
Cercherò di arrangiarmi in qualche altro modo allora.
Grazie mille per la risposta e per il benvenuto
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Sto cercando di capire (prima di andare a strozzare martedì il commercialista, e anche me che mi sono fidato) se la semplice consulenza informatica rientra tra le attività tutelate, ma non trovo nulla
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@Passion4Quality said:
Ottimo, scusami, avevo confuso un po' le cose (in effetti, non ricordavo cosa era solo il primo anno: il non assogettamento agli studi di settore...).
Allora per 3 anni incasserò l'IVA e dopo lo versarò annualmente le rimanenze fra IVA a debito e IVA a credito, è tutto chiaro, infinite grazie!!A presto.
Fè
Scusa...
per i primi tre anni pagherai l'iva con cadenza annuale (non dopo tre anni) calcolando quella a debito meno quella a credito...............
Penso che ci siamo capiti, ma meglio precisare, no?
Ciao
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In merito a quanto letto per l'apertura di una impresa individuale come web designer vorrei citare il pdf della Agenzia come vademecum per nuove imprese in cui a pagina 39 si legge "non devono effettuare comunicazione al comune gli artigiani che vendono beni di loro produzione" ... e un sito web è un bene di mia produzione, giusto???
Dunque se ho bene interpretato posso aprire una impresa individuale che vende siti web "semplicemente" con questi oneri:partita iva con regime sostitutivo per nuove attività
camera commercio e albo artigiani
inpsGiusto?!
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Ho letto appena ora la pratica sintesi. Un dubbio ancora mi assilla. io sono un pensionato che da poco ha aperto la partita iva con regime dei contribuenti minimi, sono soggetto al versamento dei contributi inps e quindi mi conviene addebitare il 4% di rivalsa inps al cliente?
Ma essendo già in pensione, quando godrò di questi contributi?
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**Edit:
**> * Inizia i messaggi con una maiuscola e termina con un punto. Vedi topic.
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@Ryan Giggs 79 said:
Apertura della partita IVA:
IMPORTANTE: l?apertura della partita iva deve essere fatta entro trenta giorni dall?avvio dell?attività, ossia entro trenta giorni dalla prima fattura emessa.Ciao,
sei sicuro che l'apertura della partita iva si debba fare dopo l'emissione della prima fattura?
Da quanto so io bisogna aprire partita iva entro 30 gg dall'inizio dell'attività. Per inizio attività si intende anche la promozione della stessa (tramite un sito internet, distribuzione biglietti da visita).
Inoltre parli di fattura emessa. Cioè? se un'impresa all'inizio fa (come si presume possibile) solo acquisti non deve aprire la partita iva?Puoi spiegare meglio il concetto e i riferimenti di legge?
Grazie.