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- Creare un network di siti di appoggio.
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un sito anche se satellite, anche se piccolo ha bisogno di tempo per lo sviluppo.
personalmente non ne ho talmente tanto a disposizione da potermi permettere di fare un sito soltanto per posizionarne un altro.se decido di pubblicare un sito questo deve essere a "reddito" ovvero deve avere la sua funzione ben precisa che va oltre il posizionamento di un altro.
Sono dell'idea che creare una rete di 3-4 siti sia un'operazione fuori dalla portata di una persona sola a meno che questa non ci si dedichi intensamente per uno o due anni.
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il network è molto importante. basta vedere quello di studio cappello.
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posso portare la mia eseperienza io lavoro con circa 80 siti che linkano poi il sito principale tutti i siti sono sulla stessa macchina e vi posso assicurare che molto utile avere un bel network
i siti hanno alcune pagine punatano a servizi del principale
naturalmente ha senso se avete un progetto in mano altrimenti secondo me è possibile fare 4-5 mini siti che si appoggino al principale
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Secondo il mio modesto parere la creazione di un network che ruoti intorno ad un sito madre, almeno sulla carta, potrebbe essere una buona soluzione poichè alla fine non si farà altro che simulare dei link in entrata, che non sempre è possibile avere (anche se sono rari i casi) o che risultano essere di quantità modeste secondo le nostre percezioni.
Sappiamo praticamente tutti che le visite dei ragnetti ci arrivano in discreta parte da un percorso di link che partono da altri siti, già posizionati, che alla fine li condurranno al nostro neonato sitarello o cmq da far crescere ancora. Dunque nella testa di chi si deve occupare di questa crescita, scatta l' idea di crearsi una serie di siti satellite, che faranno accellerare questo processo..
Sempre secondo il mio parere la maniera ideale per crearsi questo network senza autolesionarsi rimane quello di non far insospettire i MdR che si sia creato una struttura d' appoggio per favorirsi; pertanto i contenuti dovranno essere validi e relativi all' argomento e alle parole chiave che avremo cura di far "comparire" nell' URL dei siti satellite che andremo ad acquistare ad hoc, la grafica dovrà essere diversa per ogni sito e non troppo pesante, il codice semplice e pulito per ogniuno, per quanto riguarda l' hosting appoggerei i siti su diversi provider meglio se anche fuori dall' Italia e magari intestandoli a propietari diversi.
Per i link li gestirei in modo che i satelliti puntino tutti al sito madre ma senza scambi reciproci, farei poi linkare i satelliti da altri siti a tema di altri webmaster (es. sito del webmaster 1 link verso satellite A, sito del webmaster2 link a satellite B ecc..) Inoltre i contenuti dei satelliti e del madre andrebbero aggiornati periodicamente... tanto per non far insospettire i MdR della loro staticità.
Ecco secondo me seguendo queste regole si potrebbe ottenere qualcosa di buono ... ma come qualcuno ha scritto se siamo la Fiat o la Microsoft oppure abbiamo tantissimo tempo da dedicare ad un solo sito la cosa è fatibile... per quanto mi riguarda i siti che gestisco sono di piccole aziende familiari o medie imprese e non credo che la cosa sia poi realizzabile, anche per mancanza di contenuti testuali ...
ma sopratttutto un mega lavoro che richiede tutto questo impegno quanto lo dovrei far pagare?? la risp. è che solo chi è economicamente dotato (magari anche meno di FIAT e Microsoft) può permetterselo.... senza poi escludere i rischi che tali operazioni potrebbero cmq portare (fattore da non dimenticare)
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Io sono realista e quoto ciò che ha detto Tymba. Vedo che anche Jerry è d'accordo sulla dispendiosità del progetto.
Oltretutto un network ben nascosto, come qui è stato detto (ip diversii e quindi provider diversi, niente link reciproci, etc.) escluderebbe a priori la possibilità di utilizzare adsense.
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dato che sono di passaggio da questo interessante 3d quasi quasi vi dico la mia opinione anche se non vi interessa
Credo fondamentalmente che il network sia una santa cosa, ma che il posizionamento possa essere solo una delle sue finalità.
Siamo tutti daccordo sul fatto che il network ben fatto, sia a livello di struttura che di contenuti, sicuramente avrà successo.Detto ciò tuttosommato non credo che il primo ed unico obiettivo di un network possa essere il posizionamento.
Secondo il mio modesto parere, un network costituito da siti satelliti creati ad hoc per il sito madre potrebbe non dare grossi risultati sopratutto nel lungo periodo e certamente diventa costoso da mantenere al momento in cui l'unica utilità e finalità dei satelliti è il supporto al principale.Tutto cambia se si ha in mente un progettino e si procede creando piccoli siti che siano in grado di vivere di luce propria e che anche da soli creino valore ($).
Secondo me il vero punto dolente è l'argomento:
se si parla di patate, secondo me, è molto difficile pensare ad un network
se si parla di sicurezza informatica (la sparo a caso) un network potrebbe avere senso. I vari satelliti potrebbero specializzarsi in: news sull'argomento, soluzioni hardware software, forum di esperti...etc...
Si tratta di siti diversi ma con un preciso filo conduttore.Concludendo: personalmente, forse errando, mi concentrerei prima sui satelliti e farei poi un sito madre che ne aumenti la rilevanza...
praticamente il contrario di ciò che si è detto fin oran.b. vietati insulti e parolacce
(scusate la pessima esposizione ma sono di fretta)
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@WebCarlo2 said:
Io sono realista e quoto ciò che ha detto Tymba. Vedo che anche Jerry è d'accordo sulla dispendiosità del progetto.
Oltretutto un network ben nascosto, come qui è stato detto (ip diversii e quindi provider diversi, niente link reciproci, etc.) escluderebbe a priori la possibilità di utilizzare adsense.
dispendioso? lo sapete meglio di me che anche in rete non si guadagna senza investire...
hai da investire... parti già con il piede giusto....
serve un grafico, uno o + editori , il programmatore, il SEO, il buon hosting, + domini... se ti fai tutto da solo... i risultati sono accettabili ma hai investito una VITA( per investimento intendo anche in termini di tempo )
p.s.: mi complimento con stuart per la bella esposizione dell'esempio...
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Dell'Orto Fabio,
Sarebbe molto interessante avere degli esempi tangibili di network di siti, anche se credo molto difficile che ci riusciremo...
Il primo network lo realizzai -involontariamente- all'inizio del 2002. Al tempo lavoravo presso una web agency attiva nel mondo dell'ADULT. E ricordo che mettevamo in atto le tecniche più assurde -e scorrette- per scalare anche per poche settimane le serp's: keyword stuffing, testo nascosto, crosslinking indiscriminato, trasformavamo in doorway ogni singolo delirio partoribile dalla mente umana. Non ci interessavano i posizionamenti stabili e duraturi che ogni buon SEO deve ricercare: bastava una sola settimana ai vertici di Google per ripagarci del lavoro fatto e reiniziare da zero.
Un giorno venne da noi un tizio talmente famoso che non aveva bisogno di essere spinto nei motori di ricerca. Ci disse che voleva un sito/dominio per sè e uno per ogni starlet che lavorava per lui. Ma siccome il suo sito personale non era una priorità cominciammo a creare i siti delle attrici. Una decina. Per quasi tutte fu acquistato un dominio [nomecognome.com] o [nomecognome.net].
L'unico obiettivo era che i siti comparissero primi con una ricerca specifica del nome. Il che era abbastanza facile da ottenere. Quando iniziammo a lavorare sul sito principale -che doveva essere estremamente complesso, multimediale e autocelebrativo- venne dato lo stop ai lavori perchè al cliente non importava più nulla di avere un sito (...).
Siccome l'hosting e il dominio erano già stati acquistati decidemmo di mantenerlo, ma divenne un semplice monopagina contenente i link ai siti delle attrici, che già avevano un link al sito del tizio.
Dopo qualche tempo, nonostante molte ricerche 'nome cognome' restituissero decine di migliaia di risultati, i siti delle attrici erano primi come previsto. Al secondo posto quasi sempre il sito principale. Ma notammo anche una cosa (fu allora che cominciai a capire il vero significato di "RILEVANZA" dei risultati): con determinate ricerche (non cito le keyword per mantenere 'pulita' la discussione), il sito principale era sensibilmente più in alto degli altri siti, pur non contenendo NESSUNA delle parole componenti la query.E preciso: in nessun caso ci fu particolare ottimizzazione, anzi. Tutti siti html, con molta grafica, testi solo nei tag critici (title ecc...) e in qualche punto delle pagine; come promozione il minimo indispensabile: qualche scambio link, in un paio di casi l'inserimento nella sezione Adult di Dmoz.org e directory specifiche.
Ulteriore precisazione: i siti delle attrici NON si linkavano tra loro.Feci tesoro di questo insegnamento e successivamente proposi l'opzione network ad alcuni miei clienti (non più del mercato ADULT). Con risultati discreti, direi, molto probabilmente non ottenibili diversamente. Purtroppo per contratto mi è imposto di non nominare i miei clienti e il lavoro che svolgo per loro. Ma ti assicuro che, come confermato da molti post di questo thread, è una metodologia assai efficace.
Perdonate l'assoluta mancanza di sintesi. E' l'orario.
Tymba
se decido di pubblicare un sito questo deve essere a "reddito" ovvero deve avere la sua funzione ben precisa che va oltre il posizionamento di un altro
Opinione personale, che rispetto. Faccio però notare che un sito che procuri anche solo (pessimisticamente) 2 accessi qualificati al giorno o che contribuisca a procurare più accessi al sito 'target', è già di fatto considerabile parte integrante dell'attività: intendilo come una spesa pubblicitaria, di rappresentanza, o come preferisci. E' un fattore importante se hai un'attività commerciale online (turismo, e-commerce, servizi per privati o aziende). Diverso è se gestisci un sito personale o noprofit e quindi effettivamente l'ipotesi network potrebbe essere sovradimensionata alle tue esigenze e al tempo che puoi investirci sù (un po' come comprarsi un Ferrari per andare a fare la spesa al supermercato, se mi passi la metafora...)
Riguardo la dispendiosità di un network, evidenziata da Jerry, WebCarlo2, e Rinzi.
Parto dal presupposto che chiunque, tra i partecipanti del forum sul Posizionamento nei motori di ricerca, mastichi un po' di html -necessario a ottimizzare pagine web o crearne di nuove- sappia attivare un dominio e un hosting. Relativamente agli editor ritenuti necessari per la produzione di contenuti, sarò autoreferenziale al massimo e citerò me stesso:
Innanzitutto devo precisare che chi adotta la tecnica del site networking si presume abbia GIA' un'elevata quantità di contenuti da pubblicare o implementare. Sia che questi contenuti siano omogenei (argomento - tema1 + tema2 + tema3 + temaN) che eterogenei (argomento1 + argomento2 + argomento3 + argomentoN).
Un pacchetto base dominio+spazio web senza troppe features non è oneroso. Certo, il termine 'oneroso' è quanto di più soggettivo esista al mondo, ma pensate ad esempio ai costi di qualche anno fa, e soprattutto pensate a quanto sia esagerato citare mega-aziende come Microsoft o Fiat.
Quanto al tempo investito, si. In effetti all'inizio dal punto di vista pratico si tratta solo di selezionare e editare contenuti in diversi siti, ma bisogna realmente promuovere N siti e non solo uno. E' un processo che alla lunga paga, ma con migliaia di siti che vengono pubblicati quotidianamente, ormai l'avviamento di un sito richiede mesi, se non anni. Purtroppo è una realtà con cui facciamo i conti tutti i giorni, pro o contro network che si possa essere.Jerry
ma soprattutto un mega lavoro che richiede tutto questo impegno quanto lo dovrei far pagare?? la risp. è che solo chi è economicamente dotato (magari anche meno di FIAT e Microsoft) può permetterselo....
Direi che te lo devi far pagare il giusto, più una lauta percentuale per l'enorme stress che ne ricaveresti Scherzi a parte, molte aziende (non tutte enormi) pagano decine di migliaia di euro per box, trafiletti e pagine pubblicitarie su quotidiani e magazine o spot televisivi. E un SEO che fa questo lavoro perchè crede nelle potenzialità di internet come veicolo di visibilità -almeno, io ci credo- e che è consapevole che tra tutti i pubblicitari egli fa il lavoro più difficile e frustrante saprà benissimo quando ha davanti un cliente per cui un network avrebbe un senso o meno.
Tornando alla strategia pura.
Per i link li gestirei in modo che i satelliti puntino tutti al sito madre ma senza scambi reciproci, farei poi linkare i satelliti da altri siti a tema di altri webmaster (es. sito del webmaster 1 link verso satellite A, sito del webmaster2 link a satellite B ecc..) Inoltre i contenuti dei satelliti e del madre andrebbero aggiornati periodicamente
Anche alla luce della case history che ho riportato ad inizio di post sono d'accordo. Fondamentalmente nelle fasi iniziali confermo l'intenzione di linkare reciprocamente i siti satellite. Una volta che tutti i siti hanno raggiunto un valore pagerank stabile, hanno un discreto numero in inbound links e sono stati completamente indicizzati (essendo composti da poche pagine non è che ci voglia molto...) eliminerei i link reciproci e lascerei solo i collegamenti verso il sito principale.
Tuttavia durante il processo di promozione, indicizzazione e attribuzione del pagerank, si potrebbe verificare che uno dei siti satellite è particolarmente performante (in termini di traffico e ranking) e allora la strategia cambierebbe. Potenzierei i contenuti di quest'ultimo e lo farei linkare dagli altri per consolidarne il posizionamento e il pagerank ecc ecc ecc... ma questa è pura e semplice speculazione.
Cordialmente,
Stuart
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Sono felice per come sta procedendo questa discussione i cui contenuti sono l'anima del posizionamento, un ringraziamento va a Stuart di cui invito tutti quanti voi a leggere con la massima attenzione la sua [url=http://www.googlerank.com/ita/guida-posizionamento/index.html]guida per il posizionamento nei motori di ricerca.
Ragazzi è un thread veramente importante leggetelo con la massima attenzione !!!
Ora sarebbe interessante leggere altre case history, come altresì importante sarebbe sentire un carissimo forumista AGOAGO.
Egli potrebbe, oltre che "raccontarci" una sua case history introdurre degli argomenti complementari...
come e dove mettere i links del network ?
come e dove mettere i siti del network ?
Se Ago vorrà dedicarci qualche mezzora del suo tempo, vi posso assicurare che ne leggeremo delle belle.
Mi piacerebbe poi sentire il Priore FRADEFRA. il quale ci potrebbe suggerire come rendere il "circuito" dmoz compatibile
Il grande LOW potrebbe sviscerare qualche argomento tecnico che per via della mia enorme ignoranza avrò sicuramente tralasciato ed infine ENRICO MADRIGRANO per i consigli finali relativi alla promotion, una eventuale analisi dei costi e dei canali che potrebbero generare ricavi.
Buona lettura....
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magari
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Eccolo Fradefra
Riassumo quanto ho detto prima e che alcuni di voi hanno ribadito. Il network non si fa in modo standard, ma dipende da cosa si vuol ottenere.
Fare un netowork non è un'operazione da 15 giorni e 1.000 euro, ma bisogna aver ben chiaro che è un progetto, il cui iter è stabilito inizialmente e che poi prosegue anche per un paio d'anni.Detto questo, io sono in linea di massima per la strategia che vede la realizzazione dei siti satelliti, una alla volta, fatti e posizionati prima, per poi passare al sito madre. Se c'è bisogno di una presenza sin dall'inizio, al posto del sito madre metto un mini sito provvisorio su un altro dominio (senza riferimenti dai satelliti). Tale mini sito, quando un anno dopo ci sarà il sito madre, diventerà un satellite a sua volta.
Anche io ho avuto modo di verificare (e l'ho anche riportato in passato su vari post ed articoli, VE compreso) che se si ottimizzano i satelliti, il sito madre è quasi automaticamente posizionato ed anche per chiavi non direttamente presenti nello stesso. Importante, però, è che ci sia una robusta progettazione dell'albero dei contenuti del network.Per Dmoz, in realtà, non ci sono mai problemi, se ognuno dei siti, satellite o no, madre o no, ha i suoi contenuti autonomi e di utilità. Dmoz e gli altri motori combattono i network con ripetizione o assenza di contenuti, non i network in sè. Quindi, basta fare siti di contenuti e tutti potranno stare in Dmoz. Nel caso si tratti di siti aziendali o di prodotto, vi sono alcune cose da tenere presenti, come l'impossibilità di avere più siti commerciali per la stessa azienda. La cosa, però, è facilmente risolvibile. Basta che i siti siano informativi e non commerciali.
Sciaoooooo!
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@Rinzi said:
dispendioso? lo sapete meglio di me che anche in rete non si guadagna senza investire...
hai da investire... parti già con il piede giusto....
serve un grafico, uno o + editori , il programmatore, il SEO, il buon hosting, + domini... se ti fai tutto da solo... i risultati sono accettabili ma hai investito una VITA( per investimento intendo anche in termini di tempo )
p.s.: mi complimento con stuart per la bella esposizione dell'esempio...
Io la vedo non da SEO (non essendolo) e ti dico:
che preferisco investire su un mio software e piazzarlo con Adwords (ad esempio) piuttosto che investire su un network di siti nella speranza sempre che tutto vada a genio al motore di ricerca di turno (che penso per tanto tempo sarà ancora G).
Tra i due investimenti quello sul software, dal mio punto di vista, è meno rischioso.Dovete anche pensare che qui sul forum ci sono anche i non SEO, come me. Sapete un non SEO come vi vede?
Come dei giocatori di borsa, anche se non lo siete.
Il mio software è una cosa che ho e posso al limite venderlo sottocosto.
Il network se non parte, o se partito e poi non garba più al motore di ricerca e' come non averlo.
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@WebCarlo2 said:
Io la vedo non da SEO (non essendolo) e ti dico:
che preferisco investire su un mio software e piazzarlo con Adwords (ad esempio) piuttosto che investire su un network di siti nella speranza sempre che tutto vada a genio al motore di ricerca di turno (che penso per tanto tempo sarà ancora G).
Tra i due investimenti quello sul software, dal mio punto di vista, è meno rischioso.Dovete anche pensare che qui sul forum ci sono anche i non SEO, come me. Sapete un non SEO come vi vede?
Come dei giocatori di borsa, anche se non lo siete.
Il mio software è una cosa che ho e posso al limite venderlo sottocosto.
Il network se non parte, o se partito e poi non garba più al motore di ricerca e' come non averlo.Centrato
Il network si fa per supportare un servizio o un prodotto, non sicuramente fine a se stesso! Chi lo fa solo per questo, anche secondo me, sta scegliendo una strada che lo porta ad investire su un qualcosa che di fatto non esiste. E' come quando, negli anni 70/80 le aziende usavano la loro liquidità per investimenti finanziari in borsa, invece che investire sulla loro tecnologia e sul loro prodotto. Avevano la sensazione di guadagnare tanto ed in fretta. Venti anni dopo, però, si ritrovarono indietro rispetto al resto dell'industria, senza competitività, senza un prodotto aggiornato e con tutto da rifare. E spesso i soldi guadagnati (quando di guadagno s'era trattato) non erano neanche poi tanti.Concordo. Network di siti per supportare qualcosa di esistente. Non fine a se stesso. Non deve essere lui il prodotto!
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Dell'Orto Fabio
Ora sarebbe interessante leggere altre case history
Me ne viene in mente una. Tranquillamente visibile da tutti, sia per i contenuti che per l'individuazione di siti principali/satelliti.
Ossia
www.resourceindex.com] il quale è una singola appendice (aggiornata) che collega altri siti del network php.resourceindex.com/] cgi.resourceindex.com/] (directory di risorse stile Hotscripts, per intenderci, dall'elevatissima rilevanza e autorevolezza). webhosting.resourceindex.com/] (commerciale/gratuito).
e che collega siti minori scriptarchive.com/] (minore nell'ordine gerarchico del network, ma traina da solo l'intera struttura), formmail.com/] (commerciale), chumpsoft.com/] (commerciale), mattwright.com/] (sito personale)
Esempio sicuramente fuori dalle logiche lavorative/mentali di quasi ognuno di noi, ma che insegna molto:
a. il webmaster dei siti citati (Matt Wright) è attivo su internet dal 1995 (il che significa da sempre), ha iniziato con un sito pubblicato su una directory di un aggregate site (tipo geocities.com), e che piano piano è cresciuto prendendo un dominio, vendendo spazi pubblicitari all'interno del sito e aprendo una directory (cgi.resourceindex.com , da cui ricordo di aver scaricato l'impossibile, anni addietro) e così via.
Certo, stiamo parlando di un genietto del web, ma è mia convinzione che con un minimo impegno, e molta pazienza, senza voler fare il passo più lungo della gamba, si possono creare validi network tematici.b. Il network si è praticamente pagato da solo, aggiungendo un sito satellite per volta, quando la mole di contenuti ne giustificava la creazione.
c. E' un po' una ripetizione del punto B, ma i siti legati a resourceindex sono tali proprio perchè la diversità e quantità di contenuti ne imponeva la creazione. Sicuramente il network non è legato alla logica dei motori di ricerca (cgi.resourceindex è nato molto prima di Google), eppure....
.... http://www.google.com/search?hl=en&q=form+mail] -- prima, seconda e quinta posizione in una query da 540.000.000 di risultati.
Questa volta non disattivo il link perchè è una storia edificante, per chiunque lavori su internet: http://www.mattwright.com/msa.html
Non sono coinvolto lavorativamente, personalmente, commercialmente con il Webmaster citato. Vista la presenza di link (che ho disattivato, comunque), accetterò che i moderatori editino il mio post, se lo riterranno necessario.
Io la vedo non da SEO (non essendolo) e ti dico: che preferisco investire su un mio software e piazzarlo con Adwords
INDISCUTIBILE!
Però mi sembra sia un forum che tratta di "Posizionamento nei motori di ricerca", e che quindi anche solo a livello teorico è utile di parlare di qualsiasi tecnica di ranking che NON preveda il Pay-per-Click. Seguendo il tuo -condivisibile- commento allora non solo questo thread, ma QUALSIASI altro di questa sezione potrebbe essere sostituito da una paginetta con la dicitura:**"Notti passate ad interpretare i file di LOG? Ore perse a cercare il miglior hosting? Depressione post Deep Crawl? Il valore pagerank del tuo sito non rende sereno? Dì BASTA a tutto questo! Se vuoi comparire ai vertici di Google usa AD-Words. E ora tutti in vacanza!" **
Il network si fa per supportare un servizio o un prodotto, non sicuramente fine a se stesso!
Network di siti per supportare qualcosa di esistente. Non fine a se stesso. Non deve essere lui il prodotto!Ovvio. Ci mancherebbe altro...
PS:
Dell'Orto Fabio
Sono felice per come sta procedendo questa discussione i cui contenuti sono l'anima del posizionamento, un ringraziamento va a Stuart di cui invito tutti quanti voi a leggere con la massima attenzione la sua guida
Ti ringrazio nuovamente, anche per il backlink Spero di essere all'altezza di tale complimento e di rendermi in qualche modo utile al forum.
Cordialmente,
Stuart
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Fradefra hai capito al 100% quello che intendevo! E ti fa onore riuscire a dismettere i panni di SEO e metterti nella testa di noi non SEO. La stessa cosa vale per agoago, che in più occasioni coglie le sensazioni che un non seo può provare davanti a questi argomenti che disorientano. Sono due grandi SEO ma che non danno niente per scontato.
Per stuart, ti faccio i miei complimenti, ma rispondevo a Rinzi sul discorso dell'investimento. Non intendevo assolutamente sminuire il tuo operato, che per le mie capacità resta solo una cosa da leggere.
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Come WebCarlo2 anche io non sono un SEO, ma devo dire che seguirò questa con passione questo 3d visto i post di stuart molto eloquenti.
Mi si sta aprendo la visione di un' altra realtà, visto che fino a prima dell'apertura di questa discussione non avevo mai tenuto in considerazione o mai mi ero informato sui network di siti.
Continuate cosi
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@WebCarlo2 said:
Io la vedo non da SEO (non essendolo) e ti dico:
che preferisco investire su un mio software e piazzarlo con Adwords (ad esempio) piuttosto che investire su un network di siti nella speranza sempre che tutto vada a genio al motore di ricerca di turno (che penso per tanto tempo sarà ancora G).
Tra i due investimenti quello sul software, dal mio punto di vista, è meno rischioso.Dovete anche pensare che qui sul forum ci sono anche i non SEO, come me. Sapete un non SEO come vi vede?
Come dei giocatori di borsa, anche se non lo siete.
Il mio software è una cosa che ho e posso al limite venderlo sottocosto.
Il network se non parte, o se partito e poi non garba più al motore di ricerca e' come non averlo.il mio Webcarlo era un discorso generale
poi ogni persona può stabilire come investire il proprio tempo/denaro
il topic è molto interessante vediamo come continua
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Ciao Stuart e Benvenuto su questo Forum
Sono sicuro che porterai (come già stai facendo) un buon contributo a questo forum.
Veniamo al Network di siti, secondo me.
Quello che penso è che chiunque voglia intraprendere l'attività di SEO deve studiare ore ore e deve arrivare a vari livelli di "cultura web".
Ognuno di noi arriva da percorsi diversi ed ha un approccio differente a questo mondo, quindi riesce a vederlo sotto punti di vista simili, opposti, uguali, diversi.
Arrivare a parlare di Network di siti occorre una buona conoscenza ed esperienza in questo settore. Perchè l'esperienza è tutto.
Io ci sto arrivando per gradi ed ho fatto alcuni step intermedi, con molte esperienze diverse. Posso dire di aver studiato ed appreso almeno questi punti importanti:
- Basi del Seo
Appreso ed applicato le principali tecniche del posizionamento.- Test del Seo
Studio continuo delle tecniche- Posizionamento avanzato del Seo
Mi sono spinto per vedere come scalare posizioni importanti- Sviluppo e Mantenimento di siti "importanti" del Seo
Ho creato dei siti importanti con un buon traffico per studiare molti aspetti- Web Marketing
Ho studiato le basi del Web Marketing, alcune le ho applicate, altre le sto testanto- Struttura delle Sezioni/Siti
Ho studiato ed applicato varie tecniche per il sistema di linking interno ed esterno- Contenuti ed Espansione della query
Ho studiato e sto applicando alcune tecniche basate sull'espansione della query.Ho impiegato anni a studiare e lo sto facendo ancora ora. Una cosa non ho mai smesso di fare: una volta applicata la tecnica e studiata ho fatto dei test nel tempo per vedere se le mie teorie erano valide o meno.
Ci sono stati progetti che non hanno decollato o funzionato e vi posso dire che sono stati proprio quelli a farmi capire ed imparare di più.
Ora ragazzi, non voglio smontarvi, ma per sostenere un network di siti non si possono avere poche conoscenze.
E prorpio in questi giorni stavo pianificando un Network di siti. Ma le domande che mi sono posto sono troppe e le risposte ancora di più. Questo perchè creare un network è molto difficile e si devo avere degli obiettivi chiari. Si deve seguire una determinata traccia con dei paletti temporali e fermarsi per rendersi conto di cosa funziona e cosa no.
Da soli è difficilissimo crealo, almeno ci vogliono anni ed anni di esperienza. Nei miei step di apprendimento ho un'infinità di lacune.
Se volete creare un network, dovete sapere molti altri argomenti importanti oltre quelli sopra citati come:- Hosting e server
Bisogna avere una buona conoscenza di questo settore e conoscere il server a memoria. Gli errori, i file not found, un casino di cose che meriterebbero una guida a se.- File di Log e statistiche
Bisogna saper leggere bene le statistiche, sapere dove vanno gli utenti, cosa fanno, perchè non vanno in determinate pagine e moltissime altre cose- Marketing avanzato e contenuti
Bisogna saper gestire l'email, una community, presentare un prodotto o una pagina, mettere nei posti giusti frasi, mettere i grassetti, saper scrivere in italiano (sto imparando :D), essere al passo coi tempi ed anticiparli.- Essere Manager
Bisogna saper gestire un pò tutto ed avere una visione da Manager- Tecnologie nuove
Bisogna rendere il network visibile da molte tecnologie, sopratutto quelle nuove e quindi aggiornarsi.Ci sono molti altri aspetti che non ho inserito e che andrebbero approfonditi (ed altri che non conosco) e per ognuno di essi ci vorrebbe una persona. Per curare un sito grosso, molte volte, le grosse agenzie mettono un Team apposito che cura tutti gli aspetti di quel sito.
Il SEO non finisce con l'ottimizzazione della paginetta insomma, anzi, possiamo dire che inizia il suo percorso. Un lungo percorso che dura anni di lavoro, test ed esperimenti.
Perchè tutto questo? Perchè cari miei amici, potreste anche avere le basi del seo e volervi cimentare nel creare un network, ma nel 99% dei casi vi accorgereste di aver fatto troppi errori ed averlo programmato male.
"Anche oggi mi sono accorto di aver sbagliato ieri, per questo domani farò meglio".
Mi succede sempre di guardare ieri e di vedere 1000 errori. Più vado avanti e più mi accorgo di aver sbagliato, questo perchè ancora non sono esperto. Ecco, sono un ragazzino ancora, ma con tanta voglia di imparare.
Il sito che faccio oggi raggiunge maggiori risultati, in poco tempo, di quello che ho creato ieri. Il sito di oggi mi offre più dati da valutare.
Costruire un Network con poca esperienza è quasi un suicidio
Ho parlato fino ad ora di cosa avviene a monte, restando largo da aspetti più mirati, provo ora ad entrare nel discorso con un esempio generale.
Un Network? Ma perchè? Cosa vogliamo ottenere?
Vendere un prodotto? Che target? Che obiettivi?
Visibilità per un sito? Utile per spingere altri?
Fare impression? Generare traffico? Monetizzare?Le domande sono infinite e le strade da prendere sono tante e tutte diverse.
"Smitizzo" subito una macumba:
Google penalizza i network ed i link che provengono da essi.
E' falso. O meglio, è ovvio che se utilizzaste un network chiuso allora anche mia nonna vi penalizzerebbe.
In realtà, quando c'è un network non è vero che Google penalizza il sito o non tiene conto dei link.
Google solamente, ritarda l'assegnazione del valore di quel link per valutare meglio la situazione. In pratica si prende più tempo, ma lo calcola ugualmente.
Questo a patto che ogni sito del network lo portiate avanti come se fosse un sito normale, quindi con:
continuo aumento di contenuti
continuo aumento di backlink da siti fuori dal networkOvvio che se mi creassi dieci domini tutti linkati fra di loro che linkano il mio sito principale e questi domini non sono linkati da altri siti fuori dal network, allora Google si insospettirebbe, come mia nonna ovviamente.
Ma quando i siti sono portati avanti a sè, allora potrete stare tranquilli.
Quindi, per ogni dominio, c'è un bel lavoro da fare. Inoltre ogni dominio deve avere obiettivi e contenuti propri.
Ora provo a delineare alcune tipologie di siti che si potrebbero fare per ottenere risultati diversi, sono i primi che mi vengono in mente. Il problema è che usando il sito principale non possiamo sfruttarlo per raggiungere il massimo dai nostri utenti. Il sito principale sarà un miscuglio di tanti obiettivi, ma non si potrà mai focalizzare su uno solo.
Vogliamo fare iscrivere gli utenti alla newsletter? Vogliamo vendere il prodotto? Vogliamo creare una comunità intorno? Vogliamo creare una directory? Vogliamo fornire news? Vogliamo generare impression per un nostro banner? Vogliamo inculcare un messaggio emotivo? Vuole essere un sito informativo? Oppure uno commerciale?
Ce ne sono ancora, ma non possiamo ottenere il massimo dai nostri utenti per un solo obiettivo.
Sto parlando di un bel sito, con degli obiettivi grandi, non finalizzato alla vendita della sola stampante epson 1513 con cartucce a colori.
Ora, solo per esempio, immaginiamo di volere creare un sito e-commerce che venda prodotti informatici. Vogliamo creare un Network, dobbiamo dividere almeno questa gestione:
- E-commerce
- Community
- Newsletter
- News
- Sito informativo
- Directory
- Siti più piccoli per ogni prodotto (stampanti, monitor)
Ovvio: posso costruirmi un sito che ha molte di queste funzioni o gestioni.
Faccio 10.000 unici ma non riesco poi a smistarli dove voglio io e dividere bene il target. Poi, è sempre difficile far decollare una community da zero se associata ad un E-commerce, per ovvi motivi.
La community starebbe meglio accoppiata al sito informativo. Il sito informativo starebbe bene con quasi tutte le scelte, ma è meglio focalizzarsi su una e creare altri siti per altri scopi.
Ovvio che poi tutti spingono uno e fanno parte del network, ma lo fanno in diversi modi e avremo diversi target.
Una cosa è avere 10.000 unici su un sito informativo con tutto, un'altra è avere 2000 su quello delle news, 1000 su quello delle stampanti, 1000 su quello della newsletter, 3000 sull'e-commerce e via dicendo.
Questo perchè per ogni target c'è bisogno di un sito diverso con opzioni e strutture diverse.
Ecco il mio motivo del network: una migliore comprensione del target ed una migliore promozione del prodotto. Più mirata, più indicata.
Non me ne frega niente del Network per migliorare le mie posizioni sui motori di ricerca, non perchè non ne ho bisogno, ma perchè il miglioramento di queste è solo una conseguenza del buono lavoro che si svolge creando il Network per altri scopi.
Per questo vi dico che bisogna avere certe conoscenze per aprire un Network. Le conoscenze che ci sono ora per creare un sitarello, ottimizzarlo e portarlo primo per una determinata chiave solo l'inizio della scalata e non sono in grado di portarci alla costruzione di un buon Network. Bisogna studiare di più.
Creare un Network solo per spingere un sito nei motori di ricerca è un grosso errore e vi perdereste l'immensa mole di dati che un giorno potreste avere e che potrebbe far la differenza per il Network.
Perchè ragazzi, crearlo per quello scopo, vi porterebbe a commettere degli errori grossi che potrebbero compromettere tutto il lavoro.
Questa da me descritta sopra è una delle mille situazioni che potrebbero verificarsi, di esempi se ne possono fare all'infinito. Purtroppo il discorso è sempre generale. Ognuno ora potrebbe controbbattere a questi esempi con ma e se, è ovvio: ci sono troppe situazioni diverse. Ogni situazione e target meriterebbe un libro.
Vi avrò confuso con questo esempio che svaria molto, ma è questo il punto: avere una buona esperienza, delle buone conoscenze e delle idee chiare su cosa si vuole ottenere.
Non si può con un post spiegarvi come fare un Network, ma si può indicare una strada di apprendimento
@mr yak said:
(il che mi fa pensare che il buon giorgio farebbe bene a dare una sonora svecchiata alla sua di guida, se non l'ha già fatto)
Non ci penso per niente!
La mia è una guida veloce al posizionamento, una per i nuovi. Andrebbe solo aggiornata senza nulla togliere allo stile o agli argomenti. E' una guida per un altro target.
La guida di Low è più approfondita ed è la migliore. La guida di Beke parla di altro ed è originale.
La guida di Stuart si aggiunge alle altre toccando anche altri argomenti. Non mi va di scrivere altre guide o aggiornare la mia in modo rivoluzionario per combattere le altre guide, io porto avanti un forum
Anzi, un grazie a Stuart per la sua guida e che i moderatori la aggiungano pure nei link utili, ci sono argomenti bellissimi
Io l'avevo già vista mesi fa, ma non l'ho mai letta sia per mancanza di tempo sia per superficialità: oramai tutte le guide dicono più o meno le stesse cose, quindi le scarto a priori.
Un ragazzo che da anni legge forum con gente di questo livello per si o per forza deve arrivare ad una certa conoscenza dove nessuna guida può essere migliore dell'esperienza accumulata. Se fosse diversamente, allora non è la guida fantastica, ma il ragazzo che è indietro, perchè dopo due anni quello è solo l'inizio.
Per questo Stuart non si offenderà, lui lo sa meglio di me come funzionano le cose
Parliamo di una guida generale dove ogni argomento meriterebbe un libro di approfondimento. Quindi una guida sul posizionamento la scarto a priori.
In Italiano ho letto un casino di articoli e guide
Ora dovrei scrivere due ebook su due argomenti specifici, ma sempre ebook di base. Questo non per scriverle e battere le altre guide, ma per aumentare il livello di questo forum e dei suoi utenti: questo è il mio obiettivo.
Stuart sà benissimo che guida ha creato e quanto vale, come lo sanno Low e Beke. Tutti e tre sanno che quelle guide sono speciali perchè ognuna riesce a parlare di argomenti non citati in altre, in modo originale ed approfondito. E tutti e tre sanno che le loro guide, lette oggi da un SEO con anni di esperienza non cambiano e non innovano niente, perchè l'esperienza di SEO dovrebbe portare lo stesso a parlare e conoscere quegli argomenti.
Quindi ragazzi, stampatevi la guida di Stuart e apprendete quei concetti.
Fate lo stesso con quella di Low e Beke.Leggete questo forum (non scordatevi Marketing e Laboratorio). Fate i vostri test. Tutto qua, "solo" tanto studio ed applicazione
E poi non ditemi che le gare-test non servono ad un tubo, se non volete applicare gli studi che avete fatto è normale che domani mi chiederete perchè il vostro sito ha un PageRank 5 e non compare nelle SERP
A STUDIARE SU
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a questo punto mi chiarireste il ruolo dei sottodomini nella creazione di un network?
nel senso: i sottodomini vengono considerati a tutti gli effetti siti a sè stanti?In linea di principio sì. Nell'esempio che ho riportato stamattina [resourceindex.com] il network è composto sia da sottodomini che da domini separati.
dunque i sottodomini vengono intesi come parte di un network du cui il dominio principale è l'hub o come parti minori dello stesso dominio?
Dipende da come gestisci la gerarchia del tuo network. Ossia da come poi linki i vari siti. Non necessariamente www.tuonome.com] è gerarchicamente superiore a [argomento.tuonome.com] . Ciò che voglio dire è che non c'è una regola fissa.
a cosa ci si riferisce quando si allude all'uso eccessivo di sottodomini?
Molte aziende hanno preso un dominio presso un hosting che concedeva la possibilità di illimitati sottodomini. E che hanno fatto? Hanno pubblicato decine e decine di volte lo stesso sito (o con poche variazioni, quando addirittura non inserivano solo una sterminata serie di keyword) con sottodomini tipo [keyword.sito.com] , [keyword2.sito.com] ecc ecc...
Questo ha fatto sì che all'interno dei motori di ricerca si creasse una sorta di cultura del sospetto legata ai sottodomini. Ma come si è ripetuto tante volte nel thread, se hai CONTENUTI e li sai presentare, non devi temere (quasi) nulla
qual è il limite(limite logico, non numerico, se di limite si può parlare)?
Il buon senso.
Cordialmente,
Stuart
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Mi si perdonino 5 righe di digressione per rispondere all'interessante post del padrone di casa Giorgiotave, che ringrazio per l'ospitalità e con cui non posso che complimentarmi per il forum (considerazioni che ho già fatto in tempi non sospetti nel thread http://www.giorgiotave.it/forum/viewtopic.php?t=6925 ).
Inizialmente mi sono iscritto per poter replicare ad un commento di LowLevel riguardante un capitolo della guida di cui sono autore. Pur esaurita la 'missione' sono rimasto perchè ho capito che si respirava una sana aria da forum: nessuna gara per chi è più bravo, nessuna discussione inutile. Una piccola comunità di cui è piacevole far parte.
Preciso però una cosa: sono qui dentro come Stuart, e non come Stuart del sito "tal dei tali" oppure Stuart autore di "tale lavoro" e la mia buona fede penso sia dimostrata anche dal fatto che non ho apposto alcun link come signature (nè lo farò in futuro) e nelle rarissime volte in cui ho citato pagine della mia guida ho disattivato il link.
Sono qui per condividere le mie competenze con la sicurezza di apprenderne di nuove, grazie alla condivisione delle altrui conoscenze. Niente di più, niente di meno.Non voglio essere ipocrita dicendo che non mi fa piacere quando leggo "Complimenti". E' un piccolo orgoglio che non posso negare (e sono sicuro che mi capisci perfettamente).
Però non posso neanche nascondere il grande imbarazzo quando leggo.....(il che mi fa pensare che il buon giorgio farebbe bene a dare una sonora svecchiata alla sua di guida, se non l'ha già fatto)
.....perchè -sicuramente involontariamente- ci pone in una situazione di velato 'antagonismo' e questo non rappresenta affatto le mie intenzioni, i miei pensieri, le mie opinioni. Te lo assicuro.
Concordo pienamente con te quando dici:
E tutti e tre sanno che le loro guide, lette oggi da un SEO con anni di esperienza non cambiano e non innovano niente
L'unica guida che un SEO convinto di tale ruolo (categoria di cui non faccio parte) prenderebbe seriamente, sarebbe quella trascritta in tempo reale da registrazioni ambientali a Googleplex (sede Google), California. Ma forse neanche quella...
Ho letto la guida di Low http://www.motoricerca.info/(enciclopedica) e la tua (ottima). Mi manca la terza da te citata ma colmerò presto la lacuna.Avevo detto 5 righe...uhm..
SITE NETWORK.
Si è partiti, fondamentalmente, con una domanda:
<<Ho una quantità di contenuti pari a 100. E' conveniente/efficace ai fini del posizionamento nei motori di ricerca, frammentare contenuti tematici in 40+20+20+20 suddivisi in diversi siti VERI?>>
Perchè da una serie di elementi, anche da te confermati, non si prescinde:
- Contenuti
- I siti del network devono essere VERI
- Aggiornamenti
- Promozione / link efficaci
Dai post che sono stati pubblicati la risposta sembrerebbe essere:
"In determinati casi, e a determinate condizioni, Sì"
Sul come, sul quando, sul perchè, sul quanto costa, sugli effettivi benefici, si possono fare infinite congetture, tutte giuste e tutte sbagliate.Certo, l'idea del network in sè è mutuata da una pratica molto usata nel campo del marketing e della comunicazione. Pensa ad esempio a grandi aziende come MTV , Diesel, Absolut (le prime che mi vengono in mente ma ce ne sono tantissime sul web), che utilizzano 'siti satellite' a scopo di profilazione utenti, lancio di trend, ricerche di mercato, pubblicità vera e propria. Ma analizzando TUTTI questi aspetti, e molti altri possibili, si sarebbe forse mostrato meno il fianco all'accusa di superficialità, ma si sarebbe andati impietosamente offtopic.
Ti ringrazio per l'attenzione.
Cordialmente,
Stuart