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- Adsense, contribuenti minimi e ritenuta d'acconto
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Ciao Paolo,
grazie della risposta.Il mio commercialista mi inquadrò nel 2001 come libero professionista sotto la voce (scusa la terminologia rozza :D) "altri servizi informatici". Lo scopo della partita iva è quello di realizzare siti internet per conto terzi, che risulta pertanto la mia attività principale.
Stando a quanto mi è stato spiegato, occasionalmente posso fatturare anche cose di altra natura, anche l'acquisto e la rivendita di bottiglie di vino, per utilizzare l'esempio che mi fu fatto, basta che sia occasionale e costituisca una fonte di reddito secondaria. Ovviamente non mi vennero volutamente quantificati i termini occasionale e secondario...
Detto ciò, di recente il commercialista mi ha dato una tirata d'orecchio perché non mettevo né la ritenuta d'acconto del 20% né la rivalsa dell'INPS del 4%. Nel consigliarmi di passare al regime dei contribuenti minimi, mi ha caldamente consigliato di emettere le fatture come nel post di apertura... ed ovviamente il consiglio vale per tutte le fatture (anche se non me lo ha detto espressamente).
Tu cosa mi consiglieresti? Sto sbagliando? Se le indicazioni che mi sono state date sono giuste, come quantificheresti i termini occasionale e secondario? E per Adsense?
Grazie e ciao
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Non esiste putroppo alcun modo di quantificare secondario od occasionale.
Ma il problema è che io non condivido l'impostazione di fondo.
Per capirci: tu sei un professionista (lavoratore autonomo), come tale, con la tua "partita iva" puoi si, certo, fare attività secondarie rispetto ai servizi informatici... ma in modo che restino servizi professionali (di lavoro autonomo) e che non travalichino dunque verso l'impresa (che è una categoria giuridica a parte sotto tutti i profili).
Ad esempio occasionalmente potresti dare una consulenza grafica od una consulenza per una causa in tribunale sui metatag.
Ma occasionalmente non puoi certo compravendere alcunchè con la tua partita iva... è solo concesso rivendere i propri beni strumentali una volta usati, come professionista.Le ipotesi son due a questo punto (penso):
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se consideri come non occasionale adsense (per me è forte, ma è l'unico inquadramento possibile) devi aprire una parallela posizione da impresa per gestirla... eventualmente valutando di farvi confluire gli altri servizi informatici chiudendo la posizione da professionista.
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se consideri adsense occasionale (reputo non corretto) lo dichiari in dichiarazione dei redditi come "reddito da attività commerciale non abituale" (redditi diversi), e non lo fai rientrare tra i compensi e l'attività da professionista (quella con p.iva) e quindi neppure lo fatturi.
La seconda soluzione, personalmente non la condivido, ma la prima è effettivamente molto "pesante" seppur al riparo da problemi.
Quando apro posizioni come la tua tendo ad andare da subito verso l'impresa inb quanto molto più flessibile, come questo caso dimostra.
Paolo
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Grazie Paolo,
quantomeno adesso ho chiaro il problema.Nell'ipotesi in cui forzassi la mano e fatturassi, commetterei un illecito?
Specie in considerazione del fatto che tra "altri servizi informatici" e Adsense la strada non è poi così lunga...
Potrebbe essere una soluzione intermedia fra le tue due proposte o è un errore evidente?Di nuovo grazie!
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Illecito è un parolone... direi che non sarebbe corretto.
Già Google Usa inc paga l'Iva.... probabilmente (per motivazioni giuridiche diverse) non verserebbe nessuna ritenuta, e neppure mai te la certificherebbe. Senza certificazione mai potresti portarla tra le ritenute subite in unico..... un problema insomma.
Inoltre la rivalsa del 4% inps è facoltativa quindi puoi evitare di complicare il discorso ulteriormente.
Paolo
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Ok, grazie di nuovo!
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Ciao, scusa posso sapere alla fine come hai deciso di risolvere perchè sono nella stessa situazione tranne per il fatto di essere nei minimi?
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Forzo un po' la mano e fatturo con la P.IVA da libero professionista.
Quando, e se, dovesse crescere il fatturato Adsense, riprenderò in considerazione l'ipotesi della ditta individuale, perché aprirla ora sarebbe veramente un bagno di sangue...
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Ceccus se possibile approfitto anche io della disponibilità che hai dimostrato.
Nell'ultimo post dici di fatturare a Google, ma come fai con il problema esposto da i2m4y:
@i2m4y said:Già Google Usa inc paga l'Iva.... probabilmente (per motivazioni giuridiche diverse) non verserebbe nessuna ritenuta, e neppure mai te la certificherebbe. Senza certificazione mai potresti portarla tra le ritenute subite in unico..... un problema insomma.
Hai riscontrato i problemi da lui esposti?Anche io mi trovo nella tua stessa situazione, con partita IVA, regime dei contribuenti minimi e attività identificata come "altri servizi informatici", realizzo siti web e non mi dispiacerebbe vendere "occasionalmente" pubblicità sui miei siti..
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Semplice...
google mi da in tutto 10? Ed io fatturo 10, nudo e crudo...Adsense dicembre ...................... 10 euro
Tot .................................................. 10 euro:bho:
Così è l'Italia... 8475982475824785 leggi (come direbbe il buon Giorgio), ed altrettanti pareri... dubito che qualcuno mi verrà mai a contestare qualcosa!
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Ti ringrazio per la tua spiegazione.
Ora sta a me decidere come procedere, visto che continuo a sentire pareri discordanti, a chiunque io faccia le domande.Credo che anche io farò come dici. Se l'importo è superiore ai 77,47 euro applico una bella marca da bollo e via, fattura spedita verso Google!
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Scusate non capisco una cosa, perchè dite che aprire una ditta individuale piuttosto che una libera professione è un bagno di sangue? Quali sono i costi in più? 100 Euro di Camera di Commercio?
Oltretutto mi pare si paghi pure meno di INPS...
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Dovresti chiedere al tuo commercialista, io non me ne intendo molto! Così mi disse il mio... mi pare che l'INPS per i liberi professionisti sia solo una percentuale sul reddito, mentre le ditte individuali avevano una minimo fisso di INPS (che tanto basso non era), anche se però non ricordo i dettagli e non sono affidabile in merito.
Ciao
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Il minimo per le ditte è di 2800 euro circa fino a 14.000 Euro (esattamente il 20%) ed oltre quella cifra si continua a pagare il 20% fino a 44.000 Euro mi pare. I liberi professionisti invece pagano il 25% di INPS. Questo significa che se si guadagna poco (meno di 10.000 Euro annui) la ditta è sicuramente più costosa della libera professione, ma superata quella cifra la ditta mi sembra molto più vantaggiosa in termini fiscali! Sbaglio?
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...25% di INPS? Sei sicuro? A me pare decisamente di meno, forse un 5%... altrimenti così, fra IRPEF e INPS già sfori il 50% anche per redditi medio bassi...
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La gestione separata INPS non è circa 25%?
inps.it/Doc/TuttoInps/Contributi/Il_contributo_per_la_Gestione_separata/index.htm - LIBERI PROFESSIONISTI
inps.it/doc/TuttoINPS/Contributi/Gli_artigiani_e_i_commercianti/I_contributi_per_gli_artigiani_e_per_i_commercianti/index.htm - ARTIGIANI E COMMERCIANTIL'unico vantaggio è che paghi in percentuale al ricavato, quindi se in un anno guadagni 5000 Euro andrai a pagare in percentuale a quella cifra. Speriamo che qualcuno più esperto ci dia maggiori risposte!
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Esattamente dovrebbe essere 23,5 per cento, ma non sul fatturato, bensì sul netto detratte le spese.