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- Ho aperto IVA come Agenzia di concessione spazi pubblicitari
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Sì, in effetti la voce:
D03 - Media buying (vendita spazi pubblicitari e servizi di controllo)
Potrebbe essere quella che fa al caso nostro.
Però ho anche appurato che un'agenzia di concessione spazi pubblicitari (codice attività 74.40.2) può avere anche spazi propri:
leggete il testo SG42U al seguente rigo:
D22 - Spazi di proprietà
voce che però nel nostro caso potrebbe essere bypassata in quanto viene specificato nel titolo:
**
Altri dati (solo se è stato compilato almeno un rigo da D11 a D15)**Righe che in teoria nel nostro caso **non vengono compilate **perchè legate a supporti pubblicitari "tradizionali", e non a **INTERNET **(rigo D08)
Anch'io pensavo all'inizio che il codice 74.40.1 fosse il più corretto (tra l'altro essendo prestazione professionale non occorreva l'iscrizione alla camera di commercio), ma purtroppo io non potevo sceglierlo per i seguenti motivi:
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Entravo in concorrenza con la mia attuale posizione di lavoro da dipendente (e quindi non potevo aprire P.IVA)
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Non potevo ottenere il regime agevolato per nuova impresa in quanto "continuazione di attività già svolta in precedenza, compresa quella da dipendente".
A questo punto vi chiedo un consiglio per il mio caso:
Sapendo che tra 2 mali è sempre meglio scegliere il minore, cosa scegliereste tra:
**a) **Rimango con questo codice di attività, almeno ho il beneficio del regime agevolato nuova impresa e non corro rischi con l'azienda che attualmente mi dà lavoro come dipendente in quanto non sono in concorrenza, MA corro il rischio di beghe future per lo scorretto inquadramento della mia attività (sono o non sono un'agenzia d'affari?) e altri rischi dovuti a casini burocratici di cui abbiamo già parlato (compilazione registro affari, esposizione al pubblico del prezziario, ecc ecc)
**b) **Cambio codice di attività e chiudo l'iscrizione alla camera di commercio (in quanto non servirebbe più) evitandomi tutte le grane di cui sopra MA con il nuovo rischio di perdere il privilegio di regime agevolato "nuova impresa" e di casini con la mia attuale azienda in quanto opero in concorrenza? (domandina di corollario: ma come potrebbe la mia azienda venire a conoscenza del fatto che mi sono aperto una partita iva??)
Quale scegliereste?
Grazie
MXT
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Ciao MXT, senza dubbio la prima se vuoi vendere i TUOI spazi.... anche vendere i tuoi spazi è infatti prestare servizi pubblicitari e di conseguenza impresa...... dunque necessita l'iscrizione alla Camera di commercio (Registro imprese).... che quindi non puoi chiudere. Semmai si deve concentrare l'attenzione verso un codice attività che non rientri nelle previsioni dell'autorizzazione di cui al TULPS.
@adrianus said:
codice 74.40.1 - Studi di promozione pubblicitaria (i classici studi grafici)
Se si va a leggere lo studio di settore di questa attività, tra le voci che costituiscono l'attività si legge:
D03 - Media buying (vendita spazi pubblicitari e servizi di controllo)
E' uno studio di settore per imprese o per professionisti (presumo imprese, ma non ho ora il tempo di controllare da solo) ????
Perchè se così in effetti forse è la soluzione che consente di ovviare all'agenzia d'affari ma comunque poter inquadrare i redditi derivanti dalla pubblicità da propri siti web.
Le istruzioni a quel rigo cosa dicono????
Ragazzi siete proprio grandi, complimenti davvero .
Sate rendendo un grande servizio di approfondimento non solo a voi ma anche a molti lettori del forum.Paolo
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faccio una domanda forse stupida...
Perchè scegliere il campo piu ristretto possibile? Non è meglio averlo piu ampio possibile?
Nella ditta dove lavoro facciamo assistenza sistemistica, sviluppo software, siti internet, vendita hardware e se capita puliamo anche i cessi...
Quello che voglio dire è che piu è ampio il settore secondo me piu hai possibilità di giustificare i tuoi guadagni...Molto probabilmente non ho capito bene io come devono girare le cose..ehhe
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@i2m4y said:
E' uno studio di settore per imprese o per professionisti (presumo imprese, ma non ho ora il tempo di controllare da solo) ????
Per imprese (servizi).
@i2m4y said:
Perchè se così in effetti forse è la soluzione che consente di ovviare all'agenzia d'affari ma comunque poter inquadrare i redditi derivanti dalla pubblicità da propri siti web.
Le istruzioni a quel rigo cosa dicono????Sul rigo D03 non c'è molto, però come introduzione al quadro D c'è scritto... e mi sembra interessante
** "per realizzazione devono intendersi le attività di natura operativa e relative alla messa in opera dei progetti stessi (ad esempio, nel settore pubblicitario la produzione interna, l?assistenza alla realizzazione delle
campagne, la realizzazione, fornitura e vendita di servizi o prodotti)."**Beh mi sembra che qui ci sia tutto... vero?
Mi rimane un dubbio Paolo
secondo te per
"Progettazione, realizzazione editoriale e aggiornamento siti e portali web / comunicazione multimediale"
Posso intendere la realizzazione di qualsiasi sito internet vero?
ciao
AD
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@Tuonorosso said:
faccio una domanda forse stupida...
Perchè scegliere il campo piu ristretto possibile? Non è meglio averlo piu ampio possibile?
Nella ditta dove lavoro facciamo assistenza sistemistica, sviluppo software, siti internet, vendita hardware e se capita puliamo anche i cessi...
Quello che voglio dire è che piu è ampio il settore secondo me piu hai possibilità di giustificare i tuoi guadagni...
Molto probabilmente non ho capito bene io come devono girare le cose..ehheMagari Tuono... magari
Purtroppo non è così semplice.
Non esiste un codice che ti permetta di fare tutte quelle cose che dici.Con il 72.60.0 puoi fare "assistenza sistemistica, sviluppo software, siti internet", ma non puoi vendere hardware.
Con il 74.40.1 puoi fare grafica pubblicitaria, vendere promozionali, e forse finalmente vendere pubblicità , ma non puoi dare assistenza informatica, sviluppare software (a meno che non siano prodotti multimediali promozionali) e vendere hardware
Con il 51.84.0 puoi vendere (all'ingrosso) apparecchiature informatiche e vario ma non puoi sviluppare software, fare siti etc...Il codice magico ahimè non esiste.
Ovviamente si possono fare tutte assieme, ma se non c'è un codice nettamente prevalente sugli altri (esattamente la percentuale non la so ma direi intorno all'80% del fatturato) allora diventi un'impresa multiattività e alcune cose si complicano.ciao
ADPS.
Sto diventando esperto di codici di attività
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mah, la ditta dove lavoro lo fa, e tra l'altro sono ARTIGIANI...
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@Tuonorosso said:
mah, la ditta dove lavoro lo fa, e tra l'altro sono ARTIGIANI...
Si può fare tutto... anche mettere il codice attività per le pulizie industriali.
E' soltanto che se l'AdE non riesce ad inquadrarti in uno studio di settore specifico, allora bisognerà predisporne uno personalizzato (multiattività)... non sono un commercialista, ma per quanto mi hanno spiegato è un bel casino.
Magari per una ditta avviata e che ha un buon giro non è un problema, ma se uno è all'inizio allora non so se sia il caso...
Niente ti vieta però con un 72.60.0 di vendere anche dell'hardware (a utenti con P.iva)... finchè rimani entro il 20% di fatturato complessivo, non dovrebbero esserci problemi.
ciao
AD
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Non perdiamo di vista la nostra realtà fatta di piccoli webmaster che possono tra le altre cose incrementare gli utili tramite adsense.
Che facciamo, diventiamo una specie di concessionarie di pubblicità? Ma diamo i numeri al lotto!?
Sei io piccola azienda che tra le altre cose, per esempio ho un bollettino che diramo ai miei clienti, ho che piazzo nei bar, che faccio mi costituisco editore? Ma quando mai?
Credo che qua si parli di piccoli artigiani che per mestiere fanno attività di consulenza come seo o come "professionisti" webmaster.
Ciao
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@Serp said:
Non perdiamo di vista la nostra realtà fatta di piccoli webmaster che possono tra le altre cose incrementare gli utili tramite adsense.
se non sei azienda sei libero di metterli tra i Redditi Diversi... a tuo rischio e pericolo
@Serp said:
Che facciamo, diventiamo una specie di concessionarie di pubblicità? Ma diamo i numeri al lotto!?
No, si tratta di uno studio di promozione pubblicitaria (non un'agenzia pubblicitaria), che tra l'altro permette anche di poter creare e vendere siti e portali web.
Si riesce a evitare l'agenzia di affari e questo significa fare a meno di tantissimi cavilli burocratici e amministrativi.@Serp said:
Sei io piccola azienda che tra le altre cose, per esempio ho un bollettino che diramo ai miei clienti, ho che piazzo nei bar, che faccio mi costituisco editore? Ma quando mai?
assolutamente no. Con quel codice puoi riuscire a farci stare anche quello.
D'accordo allora io faccio uno studio pubblicitario e poi voglio mettermi a vendere anche nel mio studio dei gadget con tanto di espositore al pubblico... che faccio prendo il codice per dettagliante al commercio, richiedo le autorizzazioni sanitarie e amministrative... ma quando mai?!!!?
qui siamo italiani !!!!!!
oppure mi faccio il mio aceto balsamico tradizionale di Modena e lo vado a vendere anche ai miei clienti... ma sì... mettiamoci anche quello (tanto vendo tutto in nero)... o visto che ci sono compro un cointainer di scarpe Noke dalla Cina e le rifilo ai miei clienti... così tanto per arrotondare l'utile.@Serp said:
Credo che qua si parli di piccoli artigiani che per mestiere fanno attività di consulenza come seo o come "professionisti" webmaster.
Esatto si parla di imprese (o professionisti) e si sta proprio discutendo di loro (e quello che vorrei fare io ora mettendomi in proprio). Non si parla certo di tizio o caio che alla sera si mettono a fare siti internet (non mi riferisco a te, visto che non ti conosco) e poi li rivendono come prestazione occasionale... magari usando software piratati (e se sei del settore conosci benissimo quali sono i costi di certi programmi... e saprai che diventando impresa o libero prof. hai l'obbligo di acquistarli senza tante storie).
Il discorso Serp non è "bisogna diventare concessionarie di pubblicità", ma capire quale codice si può aggiungere alla propria attività per poter vendere tranquillamente spazi pubblicitari. Se puoi quel codice (74.40.1) rimane marginale, non devi cambiare nulla della tua attività (che so 72.60.0)... soltanto hai regolarizzato la tua posizione.
Il bello del 74.40.1 è che ti permette anche di progettare, realizzare e aggiornare siti e portali web.ciao
AD
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"se non sei azienda sei libero di metterli tra i Redditi Diversi... a tuo rischio e pericolo"
Sono libero di farlo? Speriamo...
E quali sono i rischi se ho sbagliato così facendo?Supponiamo che il commercialista mi dica di fare così (è il suo orientamento attuale). Se poi secondo l'AdE ho sbagliato cosa rischio?
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Avete sviscerato ben benino l'argomento. Bravi
Direi che la strada è quella giusta... studi pubblicitari...... visto quanto voi utenti siete riusciti a scoprire andandovi a leggere gli studi di settore ed i cluster.
Per Adrianus:
a parte i complimenti per come sei riuscito a farti l'idea di come dovrebbe "girare il fumo" direi che nella descrizione "progettazione e aggiornamento siti web e portali" non può non rientrare la realizzazione dei siti web altrimenti non ho capito nulla di internet.Per Tuonorosso:
è vero puoi mettere teoricamente anche 100 codici attività, ma poi avresti degli immani casini con le contabilità che probabilmente andrebbero tenute separate, gli studi di settore....... davvero una grossa complicazione....... in poche parole potrebbe dipendere anche da quanto è remunerativo il tuo business e dunque da quanto sei disposto a spendere per i servizi contabili / amministrativi / fiscali.Per Emanuelen:
direi che se ti beccassero e ti contestassero l'abitualità/professionalità delle tue prestazioni pubblicitarie ti contesterebbero l'errato inquadramento fiscale, l'omessa tenuta delle scritture contabili, omessa fatturazione e relativa evasione Iva, evasione Irap, omesse dichiarazioni varie, evasione contributi Inps, omesso versamento del diritto annuale alla camera dicommercio e.... giuridicamente...... l'omessa iscrizione al registro imprese........... queste le prime cose che mi vengono in mente.
Saresti in pratica quasi come quegli "evasori totali" di cui si sente parlare alla TV beccati dalla GdF...... la differenza è che tu almeno l'Irpef l'avresti pagata.
Non voglio spaventarti anche perchè mi sembra difficile che con gli attuali mezzi l'AdE arrivi a te, però in effetti sarebbero tutte omissioni che compiresti.Paolo
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Scusate non mi è chiara una cosa: per il codice di attività
codice 74.40.1 - Studi di promozione pubblicitaria
Ci vuole l'iscrizione alla Camera di Commercio o no? Il mio commercialista aveva detto di no, ma più sopra mi sembra di aver letto (scritto da qualcuno di voi) che se vogliamo vendere sti benedetti spazi pubblicitari occorre comunque l'iscrizione alla CCIAA.
EBBENE, se questa cosa fosse vera ritorniamo di nuovo d'accapo!!! In quanto Il codice con cui ti registrerebbe la CCIAA **rimarrebbe COMUNQUE **quello con la voce "Agenzia di pubblicità" che prevede per forza di cose la domanda di licenza al Comune per Agenzia d'Affari.
Quindi?
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@MXT said:
Scusate non mi è chiara una cosa: per il codice di attività
codice 74.40.1 - Studi di promozione pubblicitaria
Ci vuole l'iscrizione alla Camera di Commercio o no? Il mio commercialista aveva detto di no, ma più sopra mi sembra di aver letto (scritto da qualcuno di voi) che se vogliamo vendere sti benedetti spazi pubblicitari occorre comunque l'iscrizione alla CCIAA.
EBBENE, se questa cosa fosse vera ritorniamo di nuovo d'accapo!!! In quanto Il codice con cui ti registrerebbe la CCIAA **rimarrebbe COMUNQUE **quello con la voce "Agenzia di pubblicità" che prevede per forza di cose la domanda di licenza al Comune per Agenzia d'Affari.
Quindi?no... il 74.40.1 contempla sia le imprese (in questo caso è SEMPRE obbligatoria l'iscrizione alla Camera di Commercio) che i liberi professionisti.
E qua vorrei chiedere a Paolo.
Visto che il 74.40.1 può essere fatto sia da imprese, che da liberi professionisti (è scritto nelle istruzioni dello studio di settore)... ci sono limitazioni nelle attività permesse da questo codice, se si sceglie l'una o l'altra soluzione?Per rispondere alla tua domanda MXT... se scegli il 74.40.1 come ditta individuale devi iscriverti alla camera di commercio, quindi in ogni caso si può evitare tranquillamente l'agenzia di pubblicità (o agenzia d'affari).
A questo punto, ritornando alla domanda sopra, mi viene il dubbio che si possa fare la cosa anche come libero professionista (però però... lo studio di settore l'ho trovato tra i Servizi e non tra i Professionisti... anche se è indicato nelle istruzioni che questa attività può essere svolta sia da imprese che da liberi professionisti).ciao
AD
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@i2m4y said:
Per Adrianus:
a parte i complimenti per come sei riuscito a farti l'idea di come dovrebbe "girare il fumo" direi che nella descrizione "progettazione e aggiornamento siti web e portali" non può non rientrare la realizzazione dei siti web altrimenti non ho capito nulla di internet.Secondo te... se io volessi inserire come attività secondaria anche il 72.60.0 (per fare magari qualche sporadica consulenza informatica)... si creerebbero dei casini considerando che entrambi i codici contemplano la creazione di siti internet?!?!? :bho:
Considera che questa voce (realizzazione siti internet) sarebbe comunque la prevalente nel mio fatturato (anche se spero di riuscire ad ingranare con la pubblicità).ciao e grazie per i complimenti
ADPS.
Se ti serve un apprendista nel tuo studio
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Focalizziamo una cosa:
rendere servizi pubblicitari (compresa la cessione di spazi pubblicitari) E' attività d'impresa (e non professionale) ai sensi dell'art. 2195 del Codice Civile....... quindi è attività che può essere svolta unicamente da imprese (con consegente iscrizione CCIAA).
Evidentemente lo studio di settore quando dice che può essere svolta sia da impresa che da professionista si riferisce alle altre prestazioni contemplate, come ad esempio la progettazione, aggiornamento di siti e portali web..... che tranquillamente potrebbe essere inquadrata come attività intellettuale e dunque come professionista.
Il fisco non sempre, negli studi di settore, fa i conti con i limiti giuridici dell'attività.
Il professionista tipicamente non può rivendere alcunchè, generlamente offre esclusivamente la sua opera intellettuale.
Penso che la CCIAA, se non si dichiara quale attività quella di agenzia di pubblicità, non richieda l'autorizzazione amministrativa...... ed ove la richieda andrebbe fatto gentilmente notare che studi pubblicitari ed agenzie pubblicitarie sono cose molto diverse.
Sicuramente potrai aggiungere il codice 72600, ma attento alle possibili conseguenze, che conosci, in termini di contabilità separata e studi di settore.
Paolo
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Per rispondere alla tua domanda MXT... se scegli il 74.40.1 come ditta individuale devi iscriverti alla camera di commercio, quindi in ogni caso si può evitare tranquillamente l'agenzia di pubblicità (o agenzia d'affari).
Adrianus, forse non sono stato chiaro:
sia che scegli il 74.40.1, oppure il 74.40.2 la CCIAA ti inquadra COMUNQUE con il suo codice "agenzia di pubblicità", che prevede la sottoscrizione al comune come Agenzia d'Affari.
Lo ridico meglio:
1) Se scegli 74.40.1 "Studi di promozione pubblicitaria" la CCIAA ti inquadra con il suo corrispondente codice "Agenzia di pubblicità"
**
2) Se scegli 74.40.2 "Agenzia di concessione degli spazi pubblicitari" la CCIAA ti inquadra con il suo corrispondente codice "Agenzia di pubblicità"**
**
INSOMMA IN ENTRAMBI I CASI VIENI INQUADRATO CON LO STESSO CODICE CCIAA CHE PREVEDE LA RICHIESTA DI LICENZA AL COMUNE**il problema è la parolina "pubblicità" che è presente in entrambi i codici AdE, e l'impiegato della CCIAA, che è un "robot" privo di inziativa e fa solo quello che gli dice il suo computer, inserendo i parametri nel suo bel computerino, ottiene sempre e comunque in risposta "Agenzia di pubblicità", "serve licenza da organo competente : Comune".
E anche se gli spieghi la situazione (come ho fatto io) lui ti risponde "ma i codici sono questi e io devo attenermi a quello che mi dice il computer"... Capito la situazione?
Secondo voi perchè la CCIAA di Milano NON risponde alle mie email di chiarimento? Semplicemente perchè **NON sanno **come risolvere la questione, dato che il computer continua a dirgli "agenzia di pubblicità -> Licenza comune", "agenzia di pubblicità -> Licenza comune", "agenzia di pubblicità -> Licenza comune", "agenzia di pubblicità -> Licenza comune", "agenzia di pubblicità -> Licenza comune", "agenzia di pubblicità -> Licenza comune".....
E poi se ne sbattono e scaricano il barile sull'istituzione Comunale dicendo "il Comune ti deve dare la licenza per Agenzia di pubblicità", non per "agenzia di affari", ignorando che per il comune queste due realtà sono la stessa identica cosa in quanto entrambre regolate dal TULPS...
Quindi, per riassumere, se anche per il codice 74.40.1 ci vuole l'iscrizione alla CCIAA in quanto vendiamo spazi pubblicitari (come dice Paolo), allora NON SE NE ESCE, la CCIAA ti chiederà SEMPRE la licenza del Comune.
NE USCIAMO?!?!?!??
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Ho fatto un paio di verifiche:
Il modello I1 (impresa individuale apertura attività registro imprese) richiede si l'indicazione del codice Istat dichiarato all?agenzia entrate (punto 7), ma ai suoi fini richiede solo la descrizione dettagliata dell'attività esercitata (punto 10).
Quindi si può ovviare al problema indicando l'accurata descrizione dei servizi con esplicita "sono escluse intermediazioni ed attività d'agenzia".
In questo modo il registro imprese (di Como cui ho tel. 2 min. fa) NON richiede l'autorizzazione comunale.
Il modello è qui:
http://www.co.camcom.it/anagrafici/registroimprese/i1-co.pdf
MXT prova ad andare di persona e chiedere se così non ti fanno problemi.
Paolo
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Ho fatto un paio di verifiche:
Ti ringrazio Paolo, ti stai sbattendo veramente tanto per questa questione e ci porti un aiuto fondamentale.
Forse questa volta HAI DAVVERO TROVATO LA SOLUZIONE alla mia/nostra situazione.
Spero che quello che ti ha riferito la CCIAA di Como sia una regola "universale e legalmente riconosciuta" e non la decisione arbitraria della persona con cui hai parlato.
Proverò a fare delle verifiche e a sondare la CCIAA di Milano.
**A QUESTO PUNTO: **
Nel caso la cosa venga verificata con esito positivo come mi devo comportare? Nel senso: il mio Il modello I1 è già in mano alla CCIAA insieme alla domanda di licenza al comune: la CCIAA me lo fa correggere? Cioè: mi fa aggiungere la scritta **"sono escluse intermediazioni ed attività d'agenzia" ** sul modello?(per il ritiro della domanda di inizio attività come agenzia di affari in Comune invece non dovrebbero esserci problemi)
Grazie ancora
MXT
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MXT figurati,
La CCIAA ha probabilmente sospeso la tua pratica in attesa delle "licenza" infatti non ti avrà rilasciato il certificato di iscrizione e tu non dovresti aver ancora pagato nulla (diritti). Dovrebbe essere possibile far eliminare quella pratica in giacenza in qualche cassetto e sostituirla con un modello I1 rifatto.
Informati però presso di loro. Tieni in considerazione comunque che, per esperienza presso le CCIAA, esiste un piccolo grado di flessibilità di ogni impiegato quindi di "universalmente" può o non può esistere qualcosa !
Mi raccomando facci assolutamente sapere qui come è andata.
Paolo
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ciao Paolo
secondo te quindi posso andare tranquillo con il 74.40.1 per la vendita di pubblicità?
ciao
AD