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- Ho aperto IVA come Agenzia di concessione spazi pubblicitari
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Buongiorno a tutti,
vorrei AGGIORNARVI sulla mia situazione, dato che le cose sono andate avanti:
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Il comune mi ha concesso l'autorizzazione come Agenzia d'Affari, e la Camera di Commercio l'ha accettata, quindi per loro è tutto in regola e l'attività HA AVUTO INIZIO
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Per chi ha dubbi sul discorso "SVOLGERE l'ATTIVITA' NEI LOCALI DI CASA": ebbene al mio Comune non interessa, mi ha fatto risolvere dicendomi di specificare nel modulo di dichiarazione dell'attività che questa viene svolta in AMBITO INTERNET. Attenzione che ho dovuto COMUNQUE indicare casa mia come sede legale della ditta perchè ci vuole un riscontro fisico per chiunque, ma, ripeto, il tutto accompagnato dalla scritta "No locali aperti al pubblico, attività svolta in Internet".
Inotre vi è ulteriore conferma leggendo questo: http://suap.provincia.fi.it/servizi/LeggiMsgForum.asp?ID=7208 -
A me serviva assolutamente far partire l'attività e per il momento va bene così, **MA I DUBBI RIMANGONO **e mi riservo di risolvere il tutto al più presto, anche annullando le varie richieste intraprese: Per esempio: ho qui questo benedetto Registro degli Affari e vedo che nella compilazioni mi richiedono, per ogni operazione, di indicare le generalità DEI 2 SOGGETTI per cui io sono stato intermediario. Ebbene, per un soggetto va bene (il mio cliente), ma l'altro chi indico? **ME STESSO DATO CHE IL SITO IN CUI VA A FINIRE LA PUBBLICITA' E' MIO?!??! **(questo è già un primo problema dovuto alla natura di intermediario propria dell'agenzia d'affari: ci sono 3 soggetti in gioco!!!)
Inoltre se non compilo il registro, oppure se lo compilo in modo "errato" indicando me stesso come "colui che fornisce l'impianto pubblicitario" (è l'unico modo in cui posso compilarlo al momento) e subisco un controllo, che so, tra un anno: a che problematiche vado incontro? Può sussistere che diventi soggetto moroso in quanto "dichiarato un tipo di attività che, di fatto, non è svolta" (e cioè l'intermediazione come agenzia d'affari) ?
Comunque ripeto, purtroppo a me serviva far partire subito la cosa e 'ho accettata così, ma anche il mio comune mi ha detto che se in effetti non c'è intermediazione, la mia NON è agenzia d'affari e non serviva la licenza
Allora oggi ho scritto la seguente email alla Camera di Commercio di Milano:
- La mia attività consiste nel vendere spazi pubblicitari su siti Internet di MIA proprietà.
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L'Agenzia delle entrate mi ha inquadrato con codice di attività 74.40.2 -Agenzia di concessione di spazi pubblicitari, in quanto offro un servizio di vendita e NON una prestazione professionale (cioè non faccio il progetto e
la realizzazione del messaggio pubblicitario, ma mi limito a concedere uno spazio su un sito web) -
Tale codice prevede l'iscrizione alla CCIAA
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La CCIAA mi dice che per iscrivermi mi occorre licenza del Comune come "agenzia di pubblicità", regolamentata dal TULPS.
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Il Comune dice che non può lasciarmi tale licenza in quanto inquadrerebbe la cosa come AGENZIA D'AFFARI regolata appunto dal TULPS. ma DI FATTO la mia attività NON PREVEDE INTERMEDIAZIONE (gli spazi pubblicitari li concedo su siti MIEI e non di terzi) (nota: l'attività di intermediazione è il terzo requisito dell'ART. 3 del regolamento delle agenzie d'affari per IDENTIFICARE una agenzia d'affari)
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LA DOMANDA è la seguente: la CCIAA può accettare comunque la mia iscrizione come agenzia di pubblicità (quindi lasciando inalterato l'inquadramento 74.40.2 dell'Agenzia delle Entrate) senza la licenza del Comune (che non può concedere dato il punto 5) accettando una dichiarazione alternativa in cui viene specificato qualcosa del tipo "Licenza non necessaria in quanto l'attività svolta NON prevede intermediazione d'Affari"?
SONO ANCORA IN ATTESA DI RISPOSTA.
Se questa mi arriva, ve la posterò, intanto leggetevi questo che può essere utile: http://suap.provincia.fi.it/servizi/LeggiMsgForum.asp?ID=5060
Voi avete novità?
MXT
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Ciao MXT guarda anche gli ultimi post qui:
http://www.giorgiotave.it/forum/viewtopic.php?t=6393&start=45
Stiamo portando avanti il medesimo discorso in 2 topic.
Continuamo qui il tema licenza per agenzia pubblicità.
Li riporto per comodità:
i2m4y ha scritto:
Ciao a tutti,
premesso che non sono uno specialista di licenze autorizzative e licenze, cui normalmente pensa il cliente devo dire che c'è molta incertezza sul tema dell'agenzia d'affari per vendere pubblicità sui siti propri.... dunque non intermediando per terzi.
Il collega che si occupa di licenze che ho contattato, prima mi ha detto nooooo è solo intermediazione...... poi è tornato sui suoi passi facendo riferimento ad una circolare del ministero dell'industria che parla incidentalmente di tali agenzie d'affari e del relativo regolamento di attuazione.Ok Paolo, però si parla di vendite all'asta... per me il discorso è:
oltre all'attività di intermediazione, possono rientrare anche vendite dirette di beni (ho un sito d'aste e occasionalmente vendo anche beni miei)... ovvero se è prevalente comunque l'intermediazione.
Ma se io non faccio MAI intermediazione (e non mi interessa farlo) vale ancora questo discorso?Ma se non rientrano nell'attività di agenzia di pubblicità, allora come vanno inquadrate? vendita di servizi?
i2m4y ha scritto:
La trovate qui:
http://www.lapraticaforense.it/articolo.php?idart=117
Precisamente dove si dice:Questa indicazione consente di considerare agenzie d?affari non solo i soggetti che si offrono quali intermediari, rispetto ad affari altrui, ma anche i soggetti che, attraverso tale forma di organizzazione dell?attività, intendono vendere anche beni propri.
qui si dice però
"attraverso tale forma di organizzazione dell'attività, intendono vendere anche beni propri"non si dice "intendono vendere beni propri", ma "ANCHE" beni propri.
uff
Ma se, mettiamo il caso, io avviassi l'attività non come "agenzia di pubblicità", e poi la cosa di dimostrasse obbligatoria... cosa rischio?
sigh!
AD
PS.
sempre mille grazie per la tua disponibilità Paolo
Figurati,
ho pensato anche io alle cose che tu hai evidenziato.... alle stesse, anche prima di postare.
Effettivamente anche io mi sto formando l'opinione che sia ragionevole non avere l'onere di tale inquadramento e di tale autorizzazione amministrativa se si vende servizi pubblicitari esclusivamente conto proprio e dunque su spazi propri.
Se ci si ferma al dato letterale della norma ed anche del regolamento attuativo dell'art. 115 TULPS in effetti mi sembrerebbe applicabile alla sola intermediazione (esattamente come dici tu).
Una idea potrebbe essere quella di fare un interpello diretto al ministero dell'industria, ma penso che la risposta arriverebbe (se arriverebbe) tra un anno.
Un'altra..... trovare un altro codice attività sufficientemente vicino, ma che non parli di agenzia od intermediazione (cosicchè alla Camera commercio non sorgano sospetti di possibili autorizzazioni).
Hai già fatto ricerca per simili codici????
Paolo
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@MXT said:
- A me serviva assolutamente far partire l'attività e per il momento va bene così, **MA I DUBBI RIMANGONO **e mi riservo di risolvere il tutto al più presto, anche annullando le varie richieste intraprese: Per esempio: ho qui questo benedetto Registro degli Affari e vedo che nella compilazioni mi richiedono, per ogni operazione, di indicare le generalità DEI 2 SOGGETTI per cui io sono stato intermediario. Ebbene, per un soggetto va bene (il mio cliente), ma l'altro chi indico? **ME STESSO DATO CHE IL SITO IN CUI VA A FINIRE LA PUBBLICITA' E' MIO?!??! **(questo è già un primo problema dovuto alla natura di intermediario propria dell'agenzia d'affari: ci sono 3 soggetti in gioco!!!)
mmm... mi sa che ti sei incasinato non poco
Comincio a farmi l'idea che la forma di agenzia di pubblicità effettivamente non serva. E questo è un sollievo, anche perchè all'idea di dover subire il tuo iter "drammatico" stavo male.
Ora però non se in che situazione ti troverai e come potrai uscirne... al limite mettiti a fare davvero intermediazione ... se vorrai trovarmi degli inserzionisti, sarai il benvenuto
@MXT said:
Inoltre se non compilo il registro, oppure se lo compilo in modo "errato" indicando me stesso come "colui che fornisce l'impianto pubblicitario" (è l'unico modo in cui posso compilarlo al momento) e subisco un controllo, che so, tra un anno: a che problematiche vado incontro? Può sussistere che diventi soggetto moroso in quanto "dichiarato un tipo di attività che, di fatto, non è svolta" (e cioè l'intermediazione come agenzia d'affari) ?
bella domanda :bho:
Eventualmente come discutevamo anche in un altro thread prova a trovarti qualche lavoro da intermediario, per riuscire a fare tutte e due le cose.@MXT said:
- L'Agenzia delle entrate mi ha inquadrato con codice di attività 74.40.2 -Agenzia di concessione di spazi pubblicitari, in quanto offro un servizio di vendita e NON una prestazione professionale (cioè non faccio il progetto e
la realizzazione del messaggio pubblicitario, ma mi limito a concedere uno spazio su un sito web)
Una domanda... ma chi è che ti ha consigliato di usare quel codice?
E' stato un commercialista o hai fatto tutto da te?@MXT said:
Se questa mi arriva, ve la posterò, intanto leggetevi questo che può essere utile: http://suap.provincia.fi.it/servizi/LeggiMsgForum.asp?ID=5060
grazie del post ...
speriamo che sia davvero cosìLe mie novità sono che un primo parere di un commercialista mi ha indirizzato verso la "non congruenza" con l'agenzia di affari (o pubblicità), ed un secondo è ancora in fase di attesa e studio.
La mia domanda è questa ora.
Come inquadrare la cosa se non si opera in regime di agenzia di affari?ciao
AD
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Ok Paolo, continuo anch'io in questo thread
Allora io vorrei fare un'attività di webmaster (e simili) e seguire quel codice che è già stato dato da te in un altro thread, però vorrei affiancare anche questa attività (che all'inizio potrebbe essere marginale) di vendita di spazi pubblicitari su miei siti.
Dici che è possibile fare rientrare tutto in quel codice (alla fine è un "servizi connessi all'informatica altro" ... :bho: o no...)... direi il 72.60.0 ?
Una domanda che non c'entra con tutto questo... ma con il 72.60.0 posso fare anche dei lavori di grafica tradizionale (74.40.1) ? cioè si possono fare (magari occasionalmente) altre attività similari ma non comprese direttamente in quel codice?
ciao
AD
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Sul modulo di apertura Iva potrai indicare il codice prevalente e poi alcuni secondari senza problemi.
Se lo fai da professionista basta quello se lo fai da impresa anche i moduli Reg. Imprese/albo artigiani consentono l'indicazione di più codici attività (prevalente e poi secondari).
Se riuscissimo ad assodare che l'autorizzazione non serve penso potresti inserire adsense (con ricavi non prevalenti) anche trovando un codice affine a quello pubblicitario (non agenzia) tra le attività secondarie.
Vorrei però arrivare ad un dato certo sull'autorizzazione. Altra tel. al Comune ed altro impiegato che quasi non sa di cosa sto parlando.
Paolo.
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@i2m4y said:
Sul modulo di apertura Iva potrai indicare il codice prevalente e poi alcuni secondari senza problemi.
bene... non ci sono però problemi con studi di settore o spese ulteriori (gestione contabilità e via dicendo)?
@i2m4y said:
Se lo fai da professionista basta quello se lo fai da impresa anche i moduli Reg. Imprese/albo artigiani consentono l'indicazione di più codici attività (prevalente e poi secondari).
ah ok
mille grazieMa con il 72.60.0 devo iscrivermi all'albo artigiani? (pagare qualcosa)?
@i2m4y said:
Se riuscissimo ad assodare che l'autorizzazione non serve penso potresti inserire adsense (con ricavi non prevalenti) anche trovando un codice affine a quello pubblicitario (non agenzia) tra le attività secondarie.
Vorrei però arrivare ad un dato certo sull'autorizzazione. Altra tel. al Comune ed altro impiegato che quasi non sa di cosa sto parlando.a chi lo dici Paolo... ho chiesto in 3 Comuni (il mio e altri 2 più grossi) e 2 mi avrebbero fatto sapere (cadevano dalle nuvole... passata una settimana ma mi hanno detto di richiamare a febbraio ... troppo impegnati con il lavoro ) e uno (il mio) non sapeva bene il campo di applicazione (ma mi dava per certo che come agenzia pubblicitaria dovevo avere un locale aperto al pubblico, e quindi un ufficio, altrimenti nisba).
ciao
AD
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@i2m4y said:
Una idea potrebbe essere quella di fare un interpello diretto al ministero dell'industria, ma penso che la risposta arriverebbe (se arriverebbe) tra un anno.
perché non lo facciamo?!!!
anche se arriverà quando arriverà, almeno sarebbe un punto fermo, senza continuare con delle congetture, no?
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Forse e dico forse ho trovato una via d'uscita
codice 74.40.1 - Studi di promozione pubblicitaria (i classici studi grafici)
Se si va a leggere lo studio di settore di questa attività, tra le voci che costituiscono l'attività si legge:
D03 - Media buying (vendita spazi pubblicitari e servizi di controllo)
E' la soluzione ?!? :maleggi:
Inoltre esiste il rigo:
D08 - Progettazione, realizzazione editoriale e aggiornamento siti e portali web / comunicazione multimediale
Non è che si può fare rientrare in quest'attività anche la realizzazione di siti internet? anche se quel "realizzazione editoriale" è un pò ambiguo.
Che mi dite ?
Ci siamo?
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Sì, in effetti la voce:
D03 - Media buying (vendita spazi pubblicitari e servizi di controllo)
Potrebbe essere quella che fa al caso nostro.
Però ho anche appurato che un'agenzia di concessione spazi pubblicitari (codice attività 74.40.2) può avere anche spazi propri:
leggete il testo SG42U al seguente rigo:
D22 - Spazi di proprietà
voce che però nel nostro caso potrebbe essere bypassata in quanto viene specificato nel titolo:
**
Altri dati (solo se è stato compilato almeno un rigo da D11 a D15)**Righe che in teoria nel nostro caso **non vengono compilate **perchè legate a supporti pubblicitari "tradizionali", e non a **INTERNET **(rigo D08)
Anch'io pensavo all'inizio che il codice 74.40.1 fosse il più corretto (tra l'altro essendo prestazione professionale non occorreva l'iscrizione alla camera di commercio), ma purtroppo io non potevo sceglierlo per i seguenti motivi:
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Entravo in concorrenza con la mia attuale posizione di lavoro da dipendente (e quindi non potevo aprire P.IVA)
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Non potevo ottenere il regime agevolato per nuova impresa in quanto "continuazione di attività già svolta in precedenza, compresa quella da dipendente".
A questo punto vi chiedo un consiglio per il mio caso:
Sapendo che tra 2 mali è sempre meglio scegliere il minore, cosa scegliereste tra:
**a) **Rimango con questo codice di attività, almeno ho il beneficio del regime agevolato nuova impresa e non corro rischi con l'azienda che attualmente mi dà lavoro come dipendente in quanto non sono in concorrenza, MA corro il rischio di beghe future per lo scorretto inquadramento della mia attività (sono o non sono un'agenzia d'affari?) e altri rischi dovuti a casini burocratici di cui abbiamo già parlato (compilazione registro affari, esposizione al pubblico del prezziario, ecc ecc)
**b) **Cambio codice di attività e chiudo l'iscrizione alla camera di commercio (in quanto non servirebbe più) evitandomi tutte le grane di cui sopra MA con il nuovo rischio di perdere il privilegio di regime agevolato "nuova impresa" e di casini con la mia attuale azienda in quanto opero in concorrenza? (domandina di corollario: ma come potrebbe la mia azienda venire a conoscenza del fatto che mi sono aperto una partita iva??)
Quale scegliereste?
Grazie
MXT
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Ciao MXT, senza dubbio la prima se vuoi vendere i TUOI spazi.... anche vendere i tuoi spazi è infatti prestare servizi pubblicitari e di conseguenza impresa...... dunque necessita l'iscrizione alla Camera di commercio (Registro imprese).... che quindi non puoi chiudere. Semmai si deve concentrare l'attenzione verso un codice attività che non rientri nelle previsioni dell'autorizzazione di cui al TULPS.
@adrianus said:
codice 74.40.1 - Studi di promozione pubblicitaria (i classici studi grafici)
Se si va a leggere lo studio di settore di questa attività, tra le voci che costituiscono l'attività si legge:
D03 - Media buying (vendita spazi pubblicitari e servizi di controllo)
E' uno studio di settore per imprese o per professionisti (presumo imprese, ma non ho ora il tempo di controllare da solo) ????
Perchè se così in effetti forse è la soluzione che consente di ovviare all'agenzia d'affari ma comunque poter inquadrare i redditi derivanti dalla pubblicità da propri siti web.
Le istruzioni a quel rigo cosa dicono????
Ragazzi siete proprio grandi, complimenti davvero .
Sate rendendo un grande servizio di approfondimento non solo a voi ma anche a molti lettori del forum.Paolo
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faccio una domanda forse stupida...
Perchè scegliere il campo piu ristretto possibile? Non è meglio averlo piu ampio possibile?
Nella ditta dove lavoro facciamo assistenza sistemistica, sviluppo software, siti internet, vendita hardware e se capita puliamo anche i cessi...
Quello che voglio dire è che piu è ampio il settore secondo me piu hai possibilità di giustificare i tuoi guadagni...Molto probabilmente non ho capito bene io come devono girare le cose..ehhe
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@i2m4y said:
E' uno studio di settore per imprese o per professionisti (presumo imprese, ma non ho ora il tempo di controllare da solo) ????
Per imprese (servizi).
@i2m4y said:
Perchè se così in effetti forse è la soluzione che consente di ovviare all'agenzia d'affari ma comunque poter inquadrare i redditi derivanti dalla pubblicità da propri siti web.
Le istruzioni a quel rigo cosa dicono????Sul rigo D03 non c'è molto, però come introduzione al quadro D c'è scritto... e mi sembra interessante
** "per realizzazione devono intendersi le attività di natura operativa e relative alla messa in opera dei progetti stessi (ad esempio, nel settore pubblicitario la produzione interna, l?assistenza alla realizzazione delle
campagne, la realizzazione, fornitura e vendita di servizi o prodotti)."**Beh mi sembra che qui ci sia tutto... vero?
Mi rimane un dubbio Paolo
secondo te per
"Progettazione, realizzazione editoriale e aggiornamento siti e portali web / comunicazione multimediale"
Posso intendere la realizzazione di qualsiasi sito internet vero?
ciao
AD
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@Tuonorosso said:
faccio una domanda forse stupida...
Perchè scegliere il campo piu ristretto possibile? Non è meglio averlo piu ampio possibile?
Nella ditta dove lavoro facciamo assistenza sistemistica, sviluppo software, siti internet, vendita hardware e se capita puliamo anche i cessi...
Quello che voglio dire è che piu è ampio il settore secondo me piu hai possibilità di giustificare i tuoi guadagni...
Molto probabilmente non ho capito bene io come devono girare le cose..ehheMagari Tuono... magari
Purtroppo non è così semplice.
Non esiste un codice che ti permetta di fare tutte quelle cose che dici.Con il 72.60.0 puoi fare "assistenza sistemistica, sviluppo software, siti internet", ma non puoi vendere hardware.
Con il 74.40.1 puoi fare grafica pubblicitaria, vendere promozionali, e forse finalmente vendere pubblicità , ma non puoi dare assistenza informatica, sviluppare software (a meno che non siano prodotti multimediali promozionali) e vendere hardware
Con il 51.84.0 puoi vendere (all'ingrosso) apparecchiature informatiche e vario ma non puoi sviluppare software, fare siti etc...Il codice magico ahimè non esiste.
Ovviamente si possono fare tutte assieme, ma se non c'è un codice nettamente prevalente sugli altri (esattamente la percentuale non la so ma direi intorno all'80% del fatturato) allora diventi un'impresa multiattività e alcune cose si complicano.ciao
ADPS.
Sto diventando esperto di codici di attività
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mah, la ditta dove lavoro lo fa, e tra l'altro sono ARTIGIANI...
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@Tuonorosso said:
mah, la ditta dove lavoro lo fa, e tra l'altro sono ARTIGIANI...
Si può fare tutto... anche mettere il codice attività per le pulizie industriali.
E' soltanto che se l'AdE non riesce ad inquadrarti in uno studio di settore specifico, allora bisognerà predisporne uno personalizzato (multiattività)... non sono un commercialista, ma per quanto mi hanno spiegato è un bel casino.
Magari per una ditta avviata e che ha un buon giro non è un problema, ma se uno è all'inizio allora non so se sia il caso...
Niente ti vieta però con un 72.60.0 di vendere anche dell'hardware (a utenti con P.iva)... finchè rimani entro il 20% di fatturato complessivo, non dovrebbero esserci problemi.
ciao
AD
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Non perdiamo di vista la nostra realtà fatta di piccoli webmaster che possono tra le altre cose incrementare gli utili tramite adsense.
Che facciamo, diventiamo una specie di concessionarie di pubblicità? Ma diamo i numeri al lotto!?
Sei io piccola azienda che tra le altre cose, per esempio ho un bollettino che diramo ai miei clienti, ho che piazzo nei bar, che faccio mi costituisco editore? Ma quando mai?
Credo che qua si parli di piccoli artigiani che per mestiere fanno attività di consulenza come seo o come "professionisti" webmaster.
Ciao
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@Serp said:
Non perdiamo di vista la nostra realtà fatta di piccoli webmaster che possono tra le altre cose incrementare gli utili tramite adsense.
se non sei azienda sei libero di metterli tra i Redditi Diversi... a tuo rischio e pericolo
@Serp said:
Che facciamo, diventiamo una specie di concessionarie di pubblicità? Ma diamo i numeri al lotto!?
No, si tratta di uno studio di promozione pubblicitaria (non un'agenzia pubblicitaria), che tra l'altro permette anche di poter creare e vendere siti e portali web.
Si riesce a evitare l'agenzia di affari e questo significa fare a meno di tantissimi cavilli burocratici e amministrativi.@Serp said:
Sei io piccola azienda che tra le altre cose, per esempio ho un bollettino che diramo ai miei clienti, ho che piazzo nei bar, che faccio mi costituisco editore? Ma quando mai?
assolutamente no. Con quel codice puoi riuscire a farci stare anche quello.
D'accordo allora io faccio uno studio pubblicitario e poi voglio mettermi a vendere anche nel mio studio dei gadget con tanto di espositore al pubblico... che faccio prendo il codice per dettagliante al commercio, richiedo le autorizzazioni sanitarie e amministrative... ma quando mai?!!!?
qui siamo italiani !!!!!!
oppure mi faccio il mio aceto balsamico tradizionale di Modena e lo vado a vendere anche ai miei clienti... ma sì... mettiamoci anche quello (tanto vendo tutto in nero)... o visto che ci sono compro un cointainer di scarpe Noke dalla Cina e le rifilo ai miei clienti... così tanto per arrotondare l'utile.@Serp said:
Credo che qua si parli di piccoli artigiani che per mestiere fanno attività di consulenza come seo o come "professionisti" webmaster.
Esatto si parla di imprese (o professionisti) e si sta proprio discutendo di loro (e quello che vorrei fare io ora mettendomi in proprio). Non si parla certo di tizio o caio che alla sera si mettono a fare siti internet (non mi riferisco a te, visto che non ti conosco) e poi li rivendono come prestazione occasionale... magari usando software piratati (e se sei del settore conosci benissimo quali sono i costi di certi programmi... e saprai che diventando impresa o libero prof. hai l'obbligo di acquistarli senza tante storie).
Il discorso Serp non è "bisogna diventare concessionarie di pubblicità", ma capire quale codice si può aggiungere alla propria attività per poter vendere tranquillamente spazi pubblicitari. Se puoi quel codice (74.40.1) rimane marginale, non devi cambiare nulla della tua attività (che so 72.60.0)... soltanto hai regolarizzato la tua posizione.
Il bello del 74.40.1 è che ti permette anche di progettare, realizzare e aggiornare siti e portali web.ciao
AD
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"se non sei azienda sei libero di metterli tra i Redditi Diversi... a tuo rischio e pericolo"
Sono libero di farlo? Speriamo...
E quali sono i rischi se ho sbagliato così facendo?Supponiamo che il commercialista mi dica di fare così (è il suo orientamento attuale). Se poi secondo l'AdE ho sbagliato cosa rischio?
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Avete sviscerato ben benino l'argomento. Bravi
Direi che la strada è quella giusta... studi pubblicitari...... visto quanto voi utenti siete riusciti a scoprire andandovi a leggere gli studi di settore ed i cluster.
Per Adrianus:
a parte i complimenti per come sei riuscito a farti l'idea di come dovrebbe "girare il fumo" direi che nella descrizione "progettazione e aggiornamento siti web e portali" non può non rientrare la realizzazione dei siti web altrimenti non ho capito nulla di internet.Per Tuonorosso:
è vero puoi mettere teoricamente anche 100 codici attività, ma poi avresti degli immani casini con le contabilità che probabilmente andrebbero tenute separate, gli studi di settore....... davvero una grossa complicazione....... in poche parole potrebbe dipendere anche da quanto è remunerativo il tuo business e dunque da quanto sei disposto a spendere per i servizi contabili / amministrativi / fiscali.Per Emanuelen:
direi che se ti beccassero e ti contestassero l'abitualità/professionalità delle tue prestazioni pubblicitarie ti contesterebbero l'errato inquadramento fiscale, l'omessa tenuta delle scritture contabili, omessa fatturazione e relativa evasione Iva, evasione Irap, omesse dichiarazioni varie, evasione contributi Inps, omesso versamento del diritto annuale alla camera dicommercio e.... giuridicamente...... l'omessa iscrizione al registro imprese........... queste le prime cose che mi vengono in mente.
Saresti in pratica quasi come quegli "evasori totali" di cui si sente parlare alla TV beccati dalla GdF...... la differenza è che tu almeno l'Irpef l'avresti pagata.
Non voglio spaventarti anche perchè mi sembra difficile che con gli attuali mezzi l'AdE arrivi a te, però in effetti sarebbero tutte omissioni che compiresti.Paolo
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Scusate non mi è chiara una cosa: per il codice di attività
codice 74.40.1 - Studi di promozione pubblicitaria
Ci vuole l'iscrizione alla Camera di Commercio o no? Il mio commercialista aveva detto di no, ma più sopra mi sembra di aver letto (scritto da qualcuno di voi) che se vogliamo vendere sti benedetti spazi pubblicitari occorre comunque l'iscrizione alla CCIAA.
EBBENE, se questa cosa fosse vera ritorniamo di nuovo d'accapo!!! In quanto Il codice con cui ti registrerebbe la CCIAA **rimarrebbe COMUNQUE **quello con la voce "Agenzia di pubblicità" che prevede per forza di cose la domanda di licenza al Comune per Agenzia d'Affari.
Quindi?