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- Ho aperto IVA come Agenzia di concessione spazi pubblicitari
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Ripeto che non ho una esperienza diretta (di clienti) in quella specifica richiesta autorizzativa....
Girerei la tua domanda al Comune.
Sinceramente non volturerei il contratto d'affitto di casa.... sicuramente andrebbe rifatto.
Le utenze invece si.
Paolo
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grazie Paolo
a presto e buon lavoro
AD
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Mi intrometto anche io, per questo tipo di attività i costi quali sono?
Per costi intendo:
- costi fissi di avvio
- costi fissi annuali
- costi in percentuale sui guadagni.
Ho una gran voglia di regolarizzare i guadagni adsense, ma non so proprio come fare...e sopratutto è un ambito talmente incerto che non posso nenache pensare di potermi sobbarcare spese fisse annuali.
Grazie a Paolo e agli altri
Tuono
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Ciao Tuonorosso
@Tuonorosso said:
Mi intrometto anche io, per questo tipo di attività i costi quali sono?
Per costi intendo:- costi fissi di avvio
allora qui direi che si va sui 300-500 euro (se fai tramite un commercialista)... se invece ti arrangi tu, sia in camera di commercio, che per l'apertura della partita iva e l'eventuale iscrizione INPS, dovresti risparmiare.
@Tuonorosso said:
- costi fissi annuali
appurato che l'unica forma giuridica accettabile è quella di ditta individuale (sempre che non si voglia creare una società ovviamente), dovremmo stare sui:
- INPS minimo di 2600 euro circa all'anno (indipendente dal reddito)
- commercialista 700-1200 euro circa
- Camera di Commercio, partita iva etc... non conosco le quote annuali
direi sui 3500 euro all'anno, senza contare che dal secondo anno entreranno in vigore gli studi di settore e allora lì la cosa si fa ancora più divertente
@Tuonorosso said:
- costi in percentuale sui guadagni.
Se è la tua prima attività c'è la possibilità di ottenere il regime fiscale agevolato per le nuove imprese, il che prevede una tassazione del 10% e il tutoraggio dell'agenzia delle entrate per 3 anni (che poi è la durata di questo regime fiscale), ovvero nessun costo di commercialista.
Diversamente dipende dal reddito (ricavi - costi d'impresa e deducibili).@Tuonorosso said:
Ho una gran voglia di regolarizzare i guadagni adsense, ma non so proprio come fare...e sopratutto è un ambito talmente incerto che non posso nenache pensare di potermi sobbarcare spese fisse annuali.
dipende da quanto guadagni con adsense... se si tratta di 50 euro al mese non è molto ragionevole.
E' però davvero assurdo che non si possano ricevere questi compensi in un modo che permetta di dichiararli in sede di dichiarazione dei redditi, senza per forza dover prendere partita iva.
E' un'assurdità...Domani comunque dovrei andare dal mio commercialista e vedrò di chiarire meglio le cose... mi riservo poi di aprire un topic sul forum e passarvi nuove info.
ciao
AD
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Ho letto quello che hai scritto...e hai perfettamente ragione..è assurdo!
Se io prendo 10.000 euro all'anno con Adsense, come li dichiaro?
Mi conviene togliere google arrivato ai 5.000 e prendere quelli visto che per il resto ci perderei!!!
E' davvero assurdo...:(
10.000 - 3.500 - 700 - 10% - altre spese gli anni successivi...non mi conviene proprio...ma nenache se prendessi 15.000 euro...
Grazie cmq...
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Ciao a tutti, perdonate il ritardo con cui rispondo, ma voglio aggiornarvi sula mia situazione: la sensazione è quella di essere caduto in un vortice burocratico di cui faccio fatica a vedere la luce:
Andiamo con ordine:
1) Dal sito della Agenzia delle Entrate (http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/connect/Nsi/Documentazione/Le+guide+dell'Agenzia/2005/Atecofin/Note/seconda_jk#k74)
abbiamo:74.4 PUBBLICITÀ
74.40 Pubblicità
74.40.1 Studi di promozione pubblicitaria
ideazione e realizzazione di campagne pubblicitarie: creazione di pubblicità esterna, ad es. cartelloni pubblicitari, pannelli pubblicitari, opuscoli, allestimento di locandine e vetrine, progettazione di sale d?esposizione e stand, scritte pubblicitarie su autobus e autoveicoli, ecc., attività di grafica pubblicitaria74.40.2 Agenzie di concessione degli spazi pubblicitari
locazione di spazi pubblicitari, rappresentanza di mass media, ad es. la vendita di spazi pubblicitari per conto di diversi mezzi di comunicazione, pubblicità aerea, distribuzione o consegna di materiale pubblicitario o di campioni
intermediazione in servizi pubblicitari**Dalla classe 74.40 sono escluse: **
- stampa di materiale pubblicitario cfr. 22.22
- installazione di impianti pubblicitari cfr. 45
- ricerche di mercato cfr. 74.13
- attività di pubbliche relazioni cfr. 74.14
- attività di fotografia pubblicitaria cfr. 74.81
- produzione di messaggi pubblicitari destinati ad essere diffusi via radio e via televisione o proiettati nelle sale cinematografiche cfr. 92
2) **Dai documenti degli studi di settore **(li trovate qui: http://www1.agenziaentrate.it/settore/studiapprovati/sg_servizi_2005.htm)
DOCUMENTO SG42U: 74.40.2 - Agenzie di concessione degli spazi pubblicitari
La nota tecnica (allegato 2) di questo studio di settore divide questa attività in vari cluster:
"I servizi offerti sono strettamente legati ai mezzi su cui avviene l'intermediazione degli spazi pubblicitari e consentono di suddividere i soggetti dello studio tra specializzati nei canali TV, radio e cinema (cluster 1), cartellonistica e affissioni (cluster 3), stampa quotidiana e periodica (cluster 4 e 5) e despecializzati (cluster 2)."
Dunque il mio (nostro) caso sembra rientrare nel cluster 2, che recita:
CLUSTER 2 - AGENZIE DI CONCESSIONE DESPECIALIZZATE
NUMEROSITÀ: 114
I soggetti appartenenti a questo cluster sono di piccole dimensioni e presentano un'ampia offerta di servizi, che va dall�attività di intermediazione di spazi/tempi su vari mezzi all�attività di consulenza e assistenza per la realizzazione delle campagne pubblicitarie (22% dei ricavi in media), non facendo registrare nessuna specializzazione prevalente.
Per effetto di tale circostanza il mercato di riferimento è costituito da differenti tipologie di clienti: dagli utenti diretti (58%), alle agenzie di pubblicità (11%) ed altri soggetti (23%) e l'area di svolgimento dell'attività è locale, essendo circoscritta principalmente all'ambito provinciale e regionale (fino a 3 regioni).
La struttura organizzativa è snella, per quanto riguarda gli spazi questi sono rappresentati esclusivamente da uffici per un totale di 37 mq. Si tratta prevalentemente di società di capitali (43% dei casi) e ditte individuali (39%), e, in minor misura, di società di persone (18%); risulta impiegato nell'attività generalmente un solo addetto.Che traccia perfettamente il profilo della mia attività.
Tralascio lo studio di settore legato al codice 74.40.1 Studi di promozione pubblicitaria che, pur contemplando nello specifico un apposito cluster dedicato ESCLUSIVAMENTE al canale Web (cluster 4), non combacia con la nostra attività di vendita spazi pubblicitari, essendo legato al caso delle prestazioni professionali, e quindi progettazione, realizzazione e creatività del messaggio pubblicitario.
Insomma il codice attività 74.40.2 - Agenzie di concessione degli spazi pubblicitari sembra proprio essere il più adatto per il mio inquadramento, anche perchè mi permette di non essere in concorrenza con la mia attuale posizione di dipendente presso una società di sviluppo siti, e mi permette di ottenere il regime agevolato per nuove attività in quanto "non continuazione" di attività che sto svolgendo come dipendente.
3) PROBLEMA:
Mi rivolgo ad un commercialista il quale mi apre la PIVA con suddetto codice, ma non riesce a concludere la registrazione allla CCIAA in quanto questi gli dicono che per quel tipo di attività ci vuole la licenza del Comune.E qui inizia l'odisse burocratica:
Vado in comune e in un primo momento non sanno cosa fare, e poi decidono per una DICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA' PER AGENZIE DI AFFARI.
Il problema sono le conseguenze di questo modulo che vi elenco qui:- Registro degli affari da vidimare
- Tariffario da esporre pubblicamente
- Timbro della ditta sul registro
- Occorre dichiarare in che locali si svolge l'attività, con parametri del catasto, ecc ecc
RELATIVI PROBLEMI:
- Il registro degli affari in vari negozi di cancelleria non sanno cos'è, oppure "è roba che mi chiedevano 20 anni fa", e mi consigiano di farmelo da solo con un quaderno, stando però in regola sui campi da riportare, cosa che riesco a trovare nell'art. 219 del TULPS. DOMANDA PER VOI: è vero che posso farmelo io il registro degli affari?
- Tariffario: è pressochè impossibile redigerlo date le numerose variabili in gioco, ma qui mi avete già dato risonda dicendomi che è possibile "aggirare la grana" scrivendo una serie di ampi range di valori: speriamo in bene.
- Per il timbro della dittà che io non ho e non ho intenzione di avere, mi sono messo d'accordo con il responsabile del comune che andrà bene la mia sigla fatta a mano (è regolare sta cosa?) praticamente mi devo firmare tutte le pagine del registro affari
- I LOCALI: la mia attività si svolge in INTERNET: quindi che centrano i locali? Non incontrerò mai i clienti a casa mia (sede legale della ditta individuale): che fare? Il funzonario dell'agenzia delle entrate mi dice che devo indicare comunque la mia sede perchè ci vuole in ogni caso un riscontro fisico per il cliente. Ok posso anche farlo, ma poi subentrano casini vari legati a USL, bagni per disabili, vigii del fuoco o quant'altro?
Tutte queste complicanze mi demoralizzano e alora MI RECO DI PERSONA IN CAMERA DI COMMERCIO AD ESORRE IL MIO CASO: In risposta mi dicono che sono quelli del comune che sbagliano in quanto non mi devono inquadrare con la voce "agenzia pubblica di affari vari" regolata dall'art 115/120 TULPS, ma con la voce "AGENZIA DI PUBBLICITA'" regolata dal R.D. 773/31.
Riporto la risposta in comune e questi mi dicono "si, ok il R.D. 773/31 MA DI QUALE ARTICOLO?" Anche "l'agenzia pubblica di affari vari rientra comunque nel R.D. 773/31 con specifico articolo 115.
Insomma concludono dicendomi di farmi dire da quelli della camera di cmmercio A QUALE ARTICOLO DEL TULPS SI RIFERISCE LA VOCE "agenzia di pubblicità".Scoraggiato da questi continui scaricabarili scrivo una mail direttametne alla camera di commercio di milano, ve la riporto qui:
Buongiorno!
PREMESSA: problema URGENTE in quanto sta per scadere (a giorni) il limite di
30 giorni per presentarvi la domanda di iscrizione CCIAASITUAZIONE: ho aperto partita iva con il seguente codice attività:
74.40.2 - Agenzie di concessione degli spazi pubblicitariLa stessa prevede iscrizione alla Camera di Commercio.
La Camera di Commercio non accetta l'iscrizione se questa non è accompagnata
da LICENZA del ComunePROBLEMA: il comune non sa come "inquadrarmi", non sa quale modulo
utilizzare per questa licenza.
Tenta di inquadrarmi come "AGENZIA PUBBLICA D'AFFARI VARI", con una serie di
conseguenze burocratiche insostenibili (vidimazioni registri, prezziari,
locali, ecc ecc).La Camera di Commercio di XXX mi dice che quello non è l'inquadramento
giusto, ma di utilizzare l'inquadramento "AGENZIA DI PUBBLICITA'", regolato
dal R.D. 773/31.La domanda è: ok per il R.D. 773/31, ma QUALE ARTICOLO?!??, altrimenti il
comune ancora non sa come muoversi (infatti anche "agenzia pubblica di
affari vari" rientra nel R.D. 773/31, ma con articolo115/120).E LA LORO RISPOSTA:
Egregio Signore,
premettiamo che il soggetto qualificato tenuto a risolverLe iil quesito è
il responsabile del procedimento-capo ufficio della sede alla quale si è
rivolto: noi non siamo autorizzati a sostituirlo nè abbiamo la qualifica
funzionale per farlo.
In ogni caso per aiutarLa notiamo che:- l'agenzia di pubblicità se ai sensi del tulps (773/31) rientra
nell'art. 115 come in genere l'agenzia di affari (si veda art. 205
regolamento di attuazione tulps che parla in genere di "uffici di
pubblicità" come agenzie d'affari - il concessionario pubblicitario (testualmente) è un'altra cosa: se
metttete tale dicitura nella denuncia cciaa si chiederà quanto indicato
nel prontuario http://www.mi.camcom.it/external_site.jsp?page=43565 alla
voce "concessionario pubblicitario" - i 30 giorni decorrono dall'inizio
effettivo dell'attiività in regola, cioè da quando ha presentato all'ente
competente la denuncia di inizio; se lei o il comune non sapete come
inquadrarla, tale documento quindi non dovrebbe ancora esistere e quindi
l'attività potrà essere denunciata con data antecedente; - l'attività da denunciare sarà nè più nè meno quella che risulta dal
documento di inizio attiività (in questo caso ci pare che l'inquadramento
spetti al comune e non alla cciaa): forse le perplessità dei colleghi
nascono anche dall'uso generico della terminologia della partita iva
Insoma anche questi aggiungono casino al casino tirando in ballo la voce "concessionario pubblicitario" e mettendomi ulteriori dubbi
provate a digitare la parola chiave "concessionario" al seguente link: http://www.mi.camcom.it/external_site.jsp?page=43565 per capire cosa intendo... Le ultime due voci che escono dalla ricerca sono quelle che ci interessano: "agenzia di pubblicità" e "concessionario pubblicitario". Quest'ultimo tira in ballo agenzie che collaborano con emittenti televisive e radiofoniche o con testate giornalistiche e mi consigliano di non mettere questa voce nell'iscrizione alla CCIAA altrimenti rischio che debba iscrivermi al R.O.C. (Registro Operatori della Comunicazione): NOOOOOOOOOO!!!
Allora vado sul sito del ROC (http://www.agcom.it/faq/faq_roc.htm) e scrivo una la seguente mail:
"Chi apre con codice 74.40.2 Agenzie di concessione di spazi pubblicitari è OBBLIGATO a fare l'iscrizine al ROC anche se non ha contatti con emittenti televisive e/o radiofoniche e con testate giornalistiche ma vuole solo vendere spazi pubbicitari su siti tematici tipo "gli apassionati del cane" ?
NOn ho ancora ricevuto risposta, ve la riporterò nel caso.
Insomma è un MACELLO assurdo.. Possibile che uno con tutte le buone intenzioni di questo mondo, per fare le cose per bene e in regola, si trovi davanti a tutte queste difficoltà, cavilli burocratici e incertezze assolute? Vien voglia di abbandonare tutto...
In ogni caso penso che farò così:
- Me ne frego del ROC, qualsiasi risposta mi dicano, perchè faccio fede al cluster 2 degli studi di settore per le agenzie di concessione degli spazi pubblicitari. Il cluster 2 è praticamente la sottocategoria per raggruppare tutte quelle agenzie minori che non hanno cluster appositi (vedere gli altri cluster).
- Se in comune non mi trovano alternative alla "dichiarazione di inizio attività per agenzia d'affari" ALORA MI ISCRIVERò con tale voce.
- Il registro degli affari se non lo trovo me lo faccio io
- Per il Il tariffario e il timbro ho già detto
Purtroppo non ho pià tempo da perdere perchè tra 5 giorni mi scade il tempo limite massimo per denunciare l'attività alla CCIAA, altrimenti devo pagare al multa.
Perdonate questo mio lunghissimo post, che più che altro è uno sfogo, ma spero possa servire a qualcuno con le mie medesime intenzioni imprenditoriali, oppure che serva a smuovere qualche anima pia che sappia darmi RISPOSTE CERTE a tutti i quesiti di cui sopra.
Infinitamente grazie
MXT
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Sono senza parole, è vero che non mi occupo direttamente di licenze ed autorizzazioni, ma non è possibile una cosa del genere..... magari poi con grosse sanzioni.
Sono in attesa di una tel. di un collega, che si occupa di licenze, sul tema, spero mi possa dare qualche info utile da postare.
Paolo.
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@MXT said:
DOCUMENTO SG42U: 74.40.2 - Agenzie di concessione degli spazi pubblicitari
La nota tecnica (allegato 2) di questo studio di settore divide questa attività in vari cluster:"I servizi offerti sono strettamente legati ai mezzi su cui avviene l'intermediazione degli spazi pubblicitari e consentono di suddividere i soggetti dello studio tra specializzati nei canali TV, radio e cinema (cluster 1), cartellonistica e affissioni (cluster 3), stampa quotidiana e periodica (cluster 4 e 5) e despecializzati (cluster 2)."
Scusa un attimo, ma se si va a vedere il codice attività e le note degli studi di settore, compare SEMPRE l'indicazione (come sopra):
"... ai mezzi su cui avviene l'INTERMEDIAZIONE degli spazi pubblicitari ..."
in ogni dove si parla sempre di intermediazione (ovvero io metto in contatto X per vendere pubblicità sul mezzo Y)
Ma vale questo discorso se io non vendo pubblicità per conto terzi, ovvero se la pubblicità la metto sul mio sito??!?!?
Nel codice attività e negli studi di settore si parla sempre di intermediazione, ma in questo caso l'intermediazione non esiste o sbaglio?
ciao
AD
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Buongiorno a tutti,
vorrei AGGIORNARVI sulla mia situazione, dato che le cose sono andate avanti:
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Il comune mi ha concesso l'autorizzazione come Agenzia d'Affari, e la Camera di Commercio l'ha accettata, quindi per loro è tutto in regola e l'attività HA AVUTO INIZIO
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Per chi ha dubbi sul discorso "SVOLGERE l'ATTIVITA' NEI LOCALI DI CASA": ebbene al mio Comune non interessa, mi ha fatto risolvere dicendomi di specificare nel modulo di dichiarazione dell'attività che questa viene svolta in AMBITO INTERNET. Attenzione che ho dovuto COMUNQUE indicare casa mia come sede legale della ditta perchè ci vuole un riscontro fisico per chiunque, ma, ripeto, il tutto accompagnato dalla scritta "No locali aperti al pubblico, attività svolta in Internet".
Inotre vi è ulteriore conferma leggendo questo: http://suap.provincia.fi.it/servizi/LeggiMsgForum.asp?ID=7208 -
A me serviva assolutamente far partire l'attività e per il momento va bene così, **MA I DUBBI RIMANGONO **e mi riservo di risolvere il tutto al più presto, anche annullando le varie richieste intraprese: Per esempio: ho qui questo benedetto Registro degli Affari e vedo che nella compilazioni mi richiedono, per ogni operazione, di indicare le generalità DEI 2 SOGGETTI per cui io sono stato intermediario. Ebbene, per un soggetto va bene (il mio cliente), ma l'altro chi indico? **ME STESSO DATO CHE IL SITO IN CUI VA A FINIRE LA PUBBLICITA' E' MIO?!??! **(questo è già un primo problema dovuto alla natura di intermediario propria dell'agenzia d'affari: ci sono 3 soggetti in gioco!!!)
Inoltre se non compilo il registro, oppure se lo compilo in modo "errato" indicando me stesso come "colui che fornisce l'impianto pubblicitario" (è l'unico modo in cui posso compilarlo al momento) e subisco un controllo, che so, tra un anno: a che problematiche vado incontro? Può sussistere che diventi soggetto moroso in quanto "dichiarato un tipo di attività che, di fatto, non è svolta" (e cioè l'intermediazione come agenzia d'affari) ?
Comunque ripeto, purtroppo a me serviva far partire subito la cosa e 'ho accettata così, ma anche il mio comune mi ha detto che se in effetti non c'è intermediazione, la mia NON è agenzia d'affari e non serviva la licenza
Allora oggi ho scritto la seguente email alla Camera di Commercio di Milano:
- La mia attività consiste nel vendere spazi pubblicitari su siti Internet di MIA proprietà.
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L'Agenzia delle entrate mi ha inquadrato con codice di attività 74.40.2 -Agenzia di concessione di spazi pubblicitari, in quanto offro un servizio di vendita e NON una prestazione professionale (cioè non faccio il progetto e
la realizzazione del messaggio pubblicitario, ma mi limito a concedere uno spazio su un sito web) -
Tale codice prevede l'iscrizione alla CCIAA
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La CCIAA mi dice che per iscrivermi mi occorre licenza del Comune come "agenzia di pubblicità", regolamentata dal TULPS.
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Il Comune dice che non può lasciarmi tale licenza in quanto inquadrerebbe la cosa come AGENZIA D'AFFARI regolata appunto dal TULPS. ma DI FATTO la mia attività NON PREVEDE INTERMEDIAZIONE (gli spazi pubblicitari li concedo su siti MIEI e non di terzi) (nota: l'attività di intermediazione è il terzo requisito dell'ART. 3 del regolamento delle agenzie d'affari per IDENTIFICARE una agenzia d'affari)
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LA DOMANDA è la seguente: la CCIAA può accettare comunque la mia iscrizione come agenzia di pubblicità (quindi lasciando inalterato l'inquadramento 74.40.2 dell'Agenzia delle Entrate) senza la licenza del Comune (che non può concedere dato il punto 5) accettando una dichiarazione alternativa in cui viene specificato qualcosa del tipo "Licenza non necessaria in quanto l'attività svolta NON prevede intermediazione d'Affari"?
SONO ANCORA IN ATTESA DI RISPOSTA.
Se questa mi arriva, ve la posterò, intanto leggetevi questo che può essere utile: http://suap.provincia.fi.it/servizi/LeggiMsgForum.asp?ID=5060
Voi avete novità?
MXT
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Ciao MXT guarda anche gli ultimi post qui:
http://www.giorgiotave.it/forum/viewtopic.php?t=6393&start=45
Stiamo portando avanti il medesimo discorso in 2 topic.
Continuamo qui il tema licenza per agenzia pubblicità.
Li riporto per comodità:
i2m4y ha scritto:
Ciao a tutti,
premesso che non sono uno specialista di licenze autorizzative e licenze, cui normalmente pensa il cliente devo dire che c'è molta incertezza sul tema dell'agenzia d'affari per vendere pubblicità sui siti propri.... dunque non intermediando per terzi.
Il collega che si occupa di licenze che ho contattato, prima mi ha detto nooooo è solo intermediazione...... poi è tornato sui suoi passi facendo riferimento ad una circolare del ministero dell'industria che parla incidentalmente di tali agenzie d'affari e del relativo regolamento di attuazione.Ok Paolo, però si parla di vendite all'asta... per me il discorso è:
oltre all'attività di intermediazione, possono rientrare anche vendite dirette di beni (ho un sito d'aste e occasionalmente vendo anche beni miei)... ovvero se è prevalente comunque l'intermediazione.
Ma se io non faccio MAI intermediazione (e non mi interessa farlo) vale ancora questo discorso?Ma se non rientrano nell'attività di agenzia di pubblicità, allora come vanno inquadrate? vendita di servizi?
i2m4y ha scritto:
La trovate qui:
http://www.lapraticaforense.it/articolo.php?idart=117
Precisamente dove si dice:Questa indicazione consente di considerare agenzie d?affari non solo i soggetti che si offrono quali intermediari, rispetto ad affari altrui, ma anche i soggetti che, attraverso tale forma di organizzazione dell?attività, intendono vendere anche beni propri.
qui si dice però
"attraverso tale forma di organizzazione dell'attività, intendono vendere anche beni propri"non si dice "intendono vendere beni propri", ma "ANCHE" beni propri.
uff
Ma se, mettiamo il caso, io avviassi l'attività non come "agenzia di pubblicità", e poi la cosa di dimostrasse obbligatoria... cosa rischio?
sigh!
AD
PS.
sempre mille grazie per la tua disponibilità Paolo
Figurati,
ho pensato anche io alle cose che tu hai evidenziato.... alle stesse, anche prima di postare.
Effettivamente anche io mi sto formando l'opinione che sia ragionevole non avere l'onere di tale inquadramento e di tale autorizzazione amministrativa se si vende servizi pubblicitari esclusivamente conto proprio e dunque su spazi propri.
Se ci si ferma al dato letterale della norma ed anche del regolamento attuativo dell'art. 115 TULPS in effetti mi sembrerebbe applicabile alla sola intermediazione (esattamente come dici tu).
Una idea potrebbe essere quella di fare un interpello diretto al ministero dell'industria, ma penso che la risposta arriverebbe (se arriverebbe) tra un anno.
Un'altra..... trovare un altro codice attività sufficientemente vicino, ma che non parli di agenzia od intermediazione (cosicchè alla Camera commercio non sorgano sospetti di possibili autorizzazioni).
Hai già fatto ricerca per simili codici????
Paolo
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@MXT said:
- A me serviva assolutamente far partire l'attività e per il momento va bene così, **MA I DUBBI RIMANGONO **e mi riservo di risolvere il tutto al più presto, anche annullando le varie richieste intraprese: Per esempio: ho qui questo benedetto Registro degli Affari e vedo che nella compilazioni mi richiedono, per ogni operazione, di indicare le generalità DEI 2 SOGGETTI per cui io sono stato intermediario. Ebbene, per un soggetto va bene (il mio cliente), ma l'altro chi indico? **ME STESSO DATO CHE IL SITO IN CUI VA A FINIRE LA PUBBLICITA' E' MIO?!??! **(questo è già un primo problema dovuto alla natura di intermediario propria dell'agenzia d'affari: ci sono 3 soggetti in gioco!!!)
mmm... mi sa che ti sei incasinato non poco
Comincio a farmi l'idea che la forma di agenzia di pubblicità effettivamente non serva. E questo è un sollievo, anche perchè all'idea di dover subire il tuo iter "drammatico" stavo male.
Ora però non se in che situazione ti troverai e come potrai uscirne... al limite mettiti a fare davvero intermediazione ... se vorrai trovarmi degli inserzionisti, sarai il benvenuto
@MXT said:
Inoltre se non compilo il registro, oppure se lo compilo in modo "errato" indicando me stesso come "colui che fornisce l'impianto pubblicitario" (è l'unico modo in cui posso compilarlo al momento) e subisco un controllo, che so, tra un anno: a che problematiche vado incontro? Può sussistere che diventi soggetto moroso in quanto "dichiarato un tipo di attività che, di fatto, non è svolta" (e cioè l'intermediazione come agenzia d'affari) ?
bella domanda :bho:
Eventualmente come discutevamo anche in un altro thread prova a trovarti qualche lavoro da intermediario, per riuscire a fare tutte e due le cose.@MXT said:
- L'Agenzia delle entrate mi ha inquadrato con codice di attività 74.40.2 -Agenzia di concessione di spazi pubblicitari, in quanto offro un servizio di vendita e NON una prestazione professionale (cioè non faccio il progetto e
la realizzazione del messaggio pubblicitario, ma mi limito a concedere uno spazio su un sito web)
Una domanda... ma chi è che ti ha consigliato di usare quel codice?
E' stato un commercialista o hai fatto tutto da te?@MXT said:
Se questa mi arriva, ve la posterò, intanto leggetevi questo che può essere utile: http://suap.provincia.fi.it/servizi/LeggiMsgForum.asp?ID=5060
grazie del post ...
speriamo che sia davvero cosìLe mie novità sono che un primo parere di un commercialista mi ha indirizzato verso la "non congruenza" con l'agenzia di affari (o pubblicità), ed un secondo è ancora in fase di attesa e studio.
La mia domanda è questa ora.
Come inquadrare la cosa se non si opera in regime di agenzia di affari?ciao
AD
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Ok Paolo, continuo anch'io in questo thread
Allora io vorrei fare un'attività di webmaster (e simili) e seguire quel codice che è già stato dato da te in un altro thread, però vorrei affiancare anche questa attività (che all'inizio potrebbe essere marginale) di vendita di spazi pubblicitari su miei siti.
Dici che è possibile fare rientrare tutto in quel codice (alla fine è un "servizi connessi all'informatica altro" ... :bho: o no...)... direi il 72.60.0 ?
Una domanda che non c'entra con tutto questo... ma con il 72.60.0 posso fare anche dei lavori di grafica tradizionale (74.40.1) ? cioè si possono fare (magari occasionalmente) altre attività similari ma non comprese direttamente in quel codice?
ciao
AD
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Sul modulo di apertura Iva potrai indicare il codice prevalente e poi alcuni secondari senza problemi.
Se lo fai da professionista basta quello se lo fai da impresa anche i moduli Reg. Imprese/albo artigiani consentono l'indicazione di più codici attività (prevalente e poi secondari).
Se riuscissimo ad assodare che l'autorizzazione non serve penso potresti inserire adsense (con ricavi non prevalenti) anche trovando un codice affine a quello pubblicitario (non agenzia) tra le attività secondarie.
Vorrei però arrivare ad un dato certo sull'autorizzazione. Altra tel. al Comune ed altro impiegato che quasi non sa di cosa sto parlando.
Paolo.
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@i2m4y said:
Sul modulo di apertura Iva potrai indicare il codice prevalente e poi alcuni secondari senza problemi.
bene... non ci sono però problemi con studi di settore o spese ulteriori (gestione contabilità e via dicendo)?
@i2m4y said:
Se lo fai da professionista basta quello se lo fai da impresa anche i moduli Reg. Imprese/albo artigiani consentono l'indicazione di più codici attività (prevalente e poi secondari).
ah ok
mille grazieMa con il 72.60.0 devo iscrivermi all'albo artigiani? (pagare qualcosa)?
@i2m4y said:
Se riuscissimo ad assodare che l'autorizzazione non serve penso potresti inserire adsense (con ricavi non prevalenti) anche trovando un codice affine a quello pubblicitario (non agenzia) tra le attività secondarie.
Vorrei però arrivare ad un dato certo sull'autorizzazione. Altra tel. al Comune ed altro impiegato che quasi non sa di cosa sto parlando.a chi lo dici Paolo... ho chiesto in 3 Comuni (il mio e altri 2 più grossi) e 2 mi avrebbero fatto sapere (cadevano dalle nuvole... passata una settimana ma mi hanno detto di richiamare a febbraio ... troppo impegnati con il lavoro ) e uno (il mio) non sapeva bene il campo di applicazione (ma mi dava per certo che come agenzia pubblicitaria dovevo avere un locale aperto al pubblico, e quindi un ufficio, altrimenti nisba).
ciao
AD
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@i2m4y said:
Una idea potrebbe essere quella di fare un interpello diretto al ministero dell'industria, ma penso che la risposta arriverebbe (se arriverebbe) tra un anno.
perché non lo facciamo?!!!
anche se arriverà quando arriverà, almeno sarebbe un punto fermo, senza continuare con delle congetture, no?
-
Forse e dico forse ho trovato una via d'uscita
codice 74.40.1 - Studi di promozione pubblicitaria (i classici studi grafici)
Se si va a leggere lo studio di settore di questa attività, tra le voci che costituiscono l'attività si legge:
D03 - Media buying (vendita spazi pubblicitari e servizi di controllo)
E' la soluzione ?!? :maleggi:
Inoltre esiste il rigo:
D08 - Progettazione, realizzazione editoriale e aggiornamento siti e portali web / comunicazione multimediale
Non è che si può fare rientrare in quest'attività anche la realizzazione di siti internet? anche se quel "realizzazione editoriale" è un pò ambiguo.
Che mi dite ?
Ci siamo?
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Sì, in effetti la voce:
D03 - Media buying (vendita spazi pubblicitari e servizi di controllo)
Potrebbe essere quella che fa al caso nostro.
Però ho anche appurato che un'agenzia di concessione spazi pubblicitari (codice attività 74.40.2) può avere anche spazi propri:
leggete il testo SG42U al seguente rigo:
D22 - Spazi di proprietà
voce che però nel nostro caso potrebbe essere bypassata in quanto viene specificato nel titolo:
**
Altri dati (solo se è stato compilato almeno un rigo da D11 a D15)**Righe che in teoria nel nostro caso **non vengono compilate **perchè legate a supporti pubblicitari "tradizionali", e non a **INTERNET **(rigo D08)
Anch'io pensavo all'inizio che il codice 74.40.1 fosse il più corretto (tra l'altro essendo prestazione professionale non occorreva l'iscrizione alla camera di commercio), ma purtroppo io non potevo sceglierlo per i seguenti motivi:
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Entravo in concorrenza con la mia attuale posizione di lavoro da dipendente (e quindi non potevo aprire P.IVA)
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Non potevo ottenere il regime agevolato per nuova impresa in quanto "continuazione di attività già svolta in precedenza, compresa quella da dipendente".
A questo punto vi chiedo un consiglio per il mio caso:
Sapendo che tra 2 mali è sempre meglio scegliere il minore, cosa scegliereste tra:
**a) **Rimango con questo codice di attività, almeno ho il beneficio del regime agevolato nuova impresa e non corro rischi con l'azienda che attualmente mi dà lavoro come dipendente in quanto non sono in concorrenza, MA corro il rischio di beghe future per lo scorretto inquadramento della mia attività (sono o non sono un'agenzia d'affari?) e altri rischi dovuti a casini burocratici di cui abbiamo già parlato (compilazione registro affari, esposizione al pubblico del prezziario, ecc ecc)
**b) **Cambio codice di attività e chiudo l'iscrizione alla camera di commercio (in quanto non servirebbe più) evitandomi tutte le grane di cui sopra MA con il nuovo rischio di perdere il privilegio di regime agevolato "nuova impresa" e di casini con la mia attuale azienda in quanto opero in concorrenza? (domandina di corollario: ma come potrebbe la mia azienda venire a conoscenza del fatto che mi sono aperto una partita iva??)
Quale scegliereste?
Grazie
MXT
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Ciao MXT, senza dubbio la prima se vuoi vendere i TUOI spazi.... anche vendere i tuoi spazi è infatti prestare servizi pubblicitari e di conseguenza impresa...... dunque necessita l'iscrizione alla Camera di commercio (Registro imprese).... che quindi non puoi chiudere. Semmai si deve concentrare l'attenzione verso un codice attività che non rientri nelle previsioni dell'autorizzazione di cui al TULPS.
@adrianus said:
codice 74.40.1 - Studi di promozione pubblicitaria (i classici studi grafici)
Se si va a leggere lo studio di settore di questa attività, tra le voci che costituiscono l'attività si legge:
D03 - Media buying (vendita spazi pubblicitari e servizi di controllo)
E' uno studio di settore per imprese o per professionisti (presumo imprese, ma non ho ora il tempo di controllare da solo) ????
Perchè se così in effetti forse è la soluzione che consente di ovviare all'agenzia d'affari ma comunque poter inquadrare i redditi derivanti dalla pubblicità da propri siti web.
Le istruzioni a quel rigo cosa dicono????
Ragazzi siete proprio grandi, complimenti davvero .
Sate rendendo un grande servizio di approfondimento non solo a voi ma anche a molti lettori del forum.Paolo
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faccio una domanda forse stupida...
Perchè scegliere il campo piu ristretto possibile? Non è meglio averlo piu ampio possibile?
Nella ditta dove lavoro facciamo assistenza sistemistica, sviluppo software, siti internet, vendita hardware e se capita puliamo anche i cessi...
Quello che voglio dire è che piu è ampio il settore secondo me piu hai possibilità di giustificare i tuoi guadagni...Molto probabilmente non ho capito bene io come devono girare le cose..ehhe
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@i2m4y said:
E' uno studio di settore per imprese o per professionisti (presumo imprese, ma non ho ora il tempo di controllare da solo) ????
Per imprese (servizi).
@i2m4y said:
Perchè se così in effetti forse è la soluzione che consente di ovviare all'agenzia d'affari ma comunque poter inquadrare i redditi derivanti dalla pubblicità da propri siti web.
Le istruzioni a quel rigo cosa dicono????Sul rigo D03 non c'è molto, però come introduzione al quadro D c'è scritto... e mi sembra interessante
** "per realizzazione devono intendersi le attività di natura operativa e relative alla messa in opera dei progetti stessi (ad esempio, nel settore pubblicitario la produzione interna, l?assistenza alla realizzazione delle
campagne, la realizzazione, fornitura e vendita di servizi o prodotti)."**Beh mi sembra che qui ci sia tutto... vero?
Mi rimane un dubbio Paolo
secondo te per
"Progettazione, realizzazione editoriale e aggiornamento siti e portali web / comunicazione multimediale"
Posso intendere la realizzazione di qualsiasi sito internet vero?
ciao
AD