• User

    Adsense senza P.IVA

    Buongiorno a tutti
    ho un piccolo blog....ultimamente seguendo i vostri consigli...il traffico è aumentato un bel pò.
    Il fatto è che, sono un blogger per passione....ma in questo momento credo sia arrivato il momento di utilizzare un po di mezzi a nostra disposizione...tipo Adsense.

    Premetto che sono un lavoratore dipendente (tempo indeterminato), e non riesco a capire se DEVO per forza avere una P.IVA per usufruire di Adsense.

    Francamente, vorrei evitare il + possibile di aprirne una.
    Avete qualche qualche consiglio da darmi?

    ho notato/letto di blogger professionisti che pur non avendo PIVA usufruiscono di Adsense o altri programmi di affiliazione.
    cosa faccio?

    Spero di ricevere una risposta.
    Grazie in anticipo.

    Saluti


  • User

    ok ho capito che è meglio non fare questa domanda.
    grazie
    :():


  • Super User

    Ciao,
    puoi leggere le centinaia di discussioni sull'argomento.
    Il fatto che ci sia chi guadagna senza regolarizzare i suoi introiti non vuol dire che ciò sia possibile. Il mio consiglio è di regolarizzare la posizione con apertura di partita iva tra l'altro nel tuo caso adottando il regime dei minimi è conveniente aprire partita iva.

    Fabrizio


  • User

    @fab75 said:

    Ciao,
    puoi leggere le centinaia di discussioni sull'argomento.
    Il fatto che ci sia chi guadagna senza regolarizzare i suoi introiti non vuol dire che ciò sia possibile. Il mio consiglio è di regolarizzare la posizione con apertura di partita iva tra l'altro nel tuo caso adottando il regime dei minimi è conveniente aprire partita iva.

    Fabrizio

    In che senso "nel tuo caso" (trattasi di lavoratore dipendente a tempo indeterminato) è conveniente aprire partita iva?
    Dopo aver letto un gran numero di post, provo ad ipotizzare:

    • Può aprire partita iva come lavoratore autonomo anzichè come impresa?
    • Può iscriversi all'Inps in gestione separata (cioè, pagando in base al reddito, senza il famoso minimo fisso di ? 2.600 l'anno) e non come artigiano?
    • Non deve iscriversi alla Camera di Commercio, perchè non è nè artigiano nè commerciante, ma lavoratore autonomo?

    Grazie, Fabrizio. 🙂


  • Super User

    Nel suo caso ci sono dei vantaggi perché può evitare la contribuzione alla gestione commercianti inps, ed in più, scegliendo il regime dei minimi, il reddito da adsense non si somma a quello di lavoro dipendente e paga solo un'imposta fissa del 20% (se si sommasse pagherebbe decisamente di più).

    Fabrizio


  • Super User

    @OldMan said:

    In che senso "nel tuo caso" (trattasi di lavoratore dipendente a tempo indeterminato) è conveniente aprire partita iva?
    Dopo aver letto un gran numero di post, provo ad ipotizzare:

    • Può aprire partita iva come lavoratore autonomo anzichè come impresa?
    • Può iscriversi all'Inps in gestione separata (cioè, pagando in base al reddito, senza il famoso minimo fisso di ? 2.600 l'anno) e non come artigiano?
    • Non deve iscriversi alla Camera di Commercio, perchè non è nè artigiano nè commerciante, ma lavoratore autonomo?

    Grazie, Fabrizio. 🙂

    • Non può come lavoratore autonomo, ma solo come impresa essendo i servizi pubblicitari inquadrati tra le attività commerciali di cui all'art. 2195 CC.
    • Evidentemente no. Per di più la doppia contribuzione (dunque anche alla gestione artigiani e commercianti di cui parli con i minimi), si evita proprio avendo un lavoro prevalente a tempo pieno già coperto da obbligo previdenziale INPS.
    • al registro imprese presso la camera di commercio non ci si iscrive perchè commercianti od artigiani, ma perchè imprenditori (magari piccoli). Dunque sarà comunque tenuto all'iscrizione al registro imprese.

    Per i resto rimando alle centinaia di topic anche recenti in merito.

    Paolo


  • User

    @i2m4y said:

    • Non può come lavoratore autonomo, ma solo come impresa essendo i servizi pubblicitari inquadrati tra le attività commerciali di cui all'art. 2195 CC.
    • Evidentemente no. Per di più la doppia contribuzione (dunque anche alla gestione artigiani e commercianti di cui parli con i minimi), si evita proprio avendo un lavoro prevalente a tempo pieno già coperto da obbligo previdenziale INPS.
    • al registro imprese presso la camera di commercio non ci si iscrive perchè commercianti od artigiani, ma perchè imprenditori (magari piccoli). Dunque sarà comunque tenuto all'iscrizione al registro imprese.

    Per i resto rimando alle centinaia di topic anche recenti in merito.

    Paolo

    Grazie, Paolo, per la chiara risposta. Io, d'altra parte, conosco la tua posizione riguardo ai servizi pubblicitari, perchè ho apprezzato la recente discussione qui sul forum, in cui hai faticato non poco per far capire come andrebbero inquadrati. Ritornando al "quote" qui sopra, soltanto una mia piccola richiesta di precisazione, laddove accenni al "lavoro prevalente a tempo pieno già coperto da obbligo previdenziale INPS": potrebbe essere coperto da obbligo previdenziale non INPS e le cose tuttavia non cambierebbero, non è così?

    Grazie anche a Fabrizio.

    Saluti,
    OldMan


  • Super User

    Ringrazio io te per la pazienza con cui hai letto quel topic.

    In effetti mia interpretazione non voglio che abbia pretesa di certezza assoluta. Non voglio perchè io non sono un previdenzialista.

    La mia esperienza dice che (tranne il caso della gestione separata inps parasubordinati) non si possono avere due gestioni parallele previdenziali.
    Sentenze anche recenti della cassazione mi danno ragione, ma l'Inps alle volte non è in accordo.

    Dunque posso pronunciarmi su quello per cui ho esperienza e per ora dunque sul "tempo pieno dipendente prevalente con contributi ordinari inps".

    Mi spiace.

    Paolo


  • User

    Grazie per la utile precisazione.

    Saluti,
    OldMan