• User Newbie

    riflessioni sul regime dei minimi

    Ciao a tutti, è la prima volta che scrivo in un forum, e questo grazie a voi, perché ho passato la mattina a leggere tutti i vostri utilissimi post sull'argomento...
    Sono libera professionista, e ho appena optato per questo nuovo regime dopo aver valutato con la commercialista se mi conveniva o no visto che da quest'anno mi scadeva il regime agevolato e dovevo iniziare quello ordinario. Intanto, mi avete risolto il primo problema, quello della ritenuta d'acconto da indicare oppure no...Adesso speriamo bene, visto che in Italia si vive così :bho: Seguo con interesse quindi lo sviluppo della discussione sul trovarsi a credito al momento della compensazione delle ritenute: vedremo come se ne uscirà... 🙂
    saluti!


  • User Attivo

    Ciao a tutti.
    Vorrei fare alcune riflessioni sul regime.
    Qualcuno ha prospettato che con il regime in questione, i prezzi di vendita o dei servizi dovrebbero essere depurati dell'iva (che non viene più addebitata). Ritengo che ciò sia in parte errato in quanto il costo di acquisto di beni e/o servizi per il soggetto minimo sarà più alto (ossia più iva non più detraibile)rispetto a chi agisce nel regime ordinario.
    Per quanto concerne i beni strumentali, ribadisco le mie perplessità in ordine a quei beni a deducibilità limitata. E' vero che la circolare fa riferimento al 50% dei costi sostenuti, ma è altrettanto vero che nè la finanziaria nè il D.M. dispongano qualcosa in merito. Volendo interpretare con rigore la norma, quando parla di spese relativi a beni strumentali, si dovrebbe ritenere che si riferisce a quei beni senza dei quali ... non è possibile svolgere l'attività o che.... siano necessari (da dimostrare) .. all'esercizio dell'attività.
    Pertanto, potrebbe essere che (fra qualche tempo) l'ADE cambi idea non riconoscendo le spese per quei beni che nel regime ordinario "godono" di una deducibilità limitata". Volendo essere più elastici nell'interpretazione, potremmo ritenere che, non essendoci riferimenti per questi beni (a parte la circolare, che non ha valenza di legge) le relative spese potranno essere dedotti integralmente. Lo stesso discorso potrebbe valere per le altre spese (rappresentanza, alberghiere, convegni, ecc....) per le quali il regime ordinario prevede una deducibilità limitata. Potranno dedursi integralmente?
    Un'altra riflessione riguarda l'assoggettabilità ad irap per i soggetti che non optino per il forfettone.
    La norma (finanziaria) definisce chi sono i contribuenti minimi, che il regime semplificato è naturale e poi li dichiara esentati dall'irap.
    Si potrebbe ritenere che, poichè, la norma di esenzione dall'irap non fa alcun riferimento al regime adottato, tutti i soggetti in possesso dei requisiti per l'applicazione del regime (sono, quindi, naturalmente minimi), anche se optassero per il regime ordinario, sarebbero esentati dall'Irap. Ciò sarebbe anche in linea con la giurisprudenza consolidata che ritiene che non vi sia organizzazione (quindi non assoggettabilità ad irap) quando le attrezzature sono modeste e non vi sono dipendenti.
    Basta.
    Cosa ne pensate?


  • User Attivo

    @fedclaud said:

    Ciao a tutti.
    Vorrei fare alcune riflessioni sul regime.
    Qualcuno ha prospettato che con il regime in questione, i prezzi di vendita o dei servizi dovrebbero essere depurati dell'iva (che non viene più addebitata). Ritengo che ciò sia in parte errato in quanto il costo di acquisto di beni e/o servizi per il soggetto minimo sarà più alto (ossia più iva non più detraibile)rispetto a chi agisce nel regime ordinario.
    Per quanto concerne i beni strumentali, ribadisco le mie perplessità in ordine a quei beni a deducibilità limitata. E' vero che la circolare fa riferimento al 50% dei costi sostenuti, ma è altrettanto vero che nè la finanziaria nè il D.M. dispongano qualcosa in merito. Volendo interpretare con rigore la norma, quando parla di spese relativi a beni strumentali, si dovrebbe ritenere che si riferisce a quei beni senza dei quali ... non è possibile svolgere l'attività o che.... siano necessari (da dimostrare) .. all'esercizio dell'attività.
    Pertanto, potrebbe essere che (fra qualche tempo) l'ADE cambi idea non riconoscendo le spese per quei beni che nel regime ordinario "godono" di una deducibilità limitata". Volendo essere più elastici nell'interpretazione, potremmo ritenere che, non essendoci riferimenti per questi beni (a parte la circolare, che non ha valenza di legge) le relative spese potranno essere dedotti integralmente. Lo stesso discorso potrebbe valere per le altre spese (rappresentanza, alberghiere, convegni, ecc....) per le quali il regime ordinario prevede una deducibilità limitata. Potranno dedursi integralmente?
    Un'altra riflessione riguarda l'assoggettabilità ad irap per i soggetti che non optino per il forfettone.
    La norma (finanziaria) definisce chi sono i contribuenti minimi, che il regime semplificato è naturale e poi li dichiara esentati dall'irap.
    Si potrebbe ritenere che, poichè, la norma di esenzione dall'irap non fa alcun riferimento al regime adottato, tutti i soggetti in possesso dei requisiti per l'applicazione del regime (sono, quindi, naturalmente minimi), anche se optassero per il regime ordinario, sarebbero esentati dall'Irap. Ciò sarebbe anche in linea con la giurisprudenza consolidata che ritiene che non vi sia organizzazione (quindi non assoggettabilità ad irap) quando le attrezzature sono modeste e non vi sono dipendenti.
    Basta.
    Cosa ne pensate?

    Sono in attesa di un vs. parere:yuppi:


  • Consiglio Direttivo

    @fedclaud said:

    Ritengo che ciò sia in parte errato in quanto il costo di acquisto di beni e/o servizi per il soggetto minimo sarà più alto (ossia più iva non più detraibile)rispetto a chi agisce nel regime ordinario.

    Concordo; questo regime mi pare meno conveniente per chi ha molti acquisti (es. commercianti);

    @fedclaud said:

    Per quanto concerne i beni strumentali, ...E' vero che la circolare fa riferimento al 50% dei costi sostenuti, ma è altrettanto vero che nè la finanziaria nè il D.M. dispongano qualcosa in merito...
    Pertanto, potrebbe essere che (fra qualche tempo) l'ADE cambi idea non riconoscendo le spese per quei beni che nel regime ordinario "godono" di una deducibilità limitata".
    Volendo essere più elastici nell'interpretazione, potremmo ritenere che, non essendoci riferimenti per questi beni (a parte la circolare, che non ha valenza di legge) le relative spese potranno essere dedotti integralmente. Lo stesso discorso potrebbe valere per le altre spese (rappresentanza, alberghiere, convegni, ecc....) per le quali il regime ordinario prevede una deducibilità limitata. Potranno dedursi integralmente?

    Scusa, mi sono perso qualcosa? 🙂
    A me non pare che siano cambiate le percentuali di deduzione delle spese se ad uso esclusivo o promiscuo; tra l'altro la modalità di deduzione non hanno previsto variazioni nemmeno con il RFA; per le spese limitate (ad esempio alberghi e ristoranti 2%) anche qui non mi pare di aver visto variazioni

    @fedclaud said:

    Un'altra riflessione riguarda l'assoggettabilità ad irap per i soggetti che non optino per il forfettone.
    La norma (finanziaria) definisce chi sono i contribuenti minimi, che il regime semplificato è naturale e poi li dichiara esentati dall'irap.
    Si potrebbe ritenere che, poichè, la norma di esenzione dall'irap non fa alcun riferimento al regime adottato, tutti i soggetti in possesso dei requisiti per l'applicazione del regime (sono, quindi, naturalmente minimi), anche se optassero per il regime ordinario, sarebbero esentati dall'Irap.

    Magari :D; questa proprio no; col regime ordinario (speriamo ancora per poco) l'irap si pagherà ancora!

    @fedclaud said:

    Ciò sarebbe anche in linea con la giurisprudenza consolidata che ritiene che non vi sia organizzazione (quindi non assoggettabilità ad irap) quando le attrezzature sono modeste e non vi sono dipendenti.

    Mah... questa a me pare un'ammissione a metà... ma i fatti non lasciano speranze per chi è in ordinario

    ciao :ciauz:


  • User Attivo

    @lorenzo-74 said:

    Concordo; questo regime mi pare meno conveniente per chi ha molti acquisti (es. commercianti);

    Scusa, mi sono perso qualcosa? 🙂
    A me non pare che siano cambiate le percentuali di deduzione delle spese se ad uso esclusivo o promiscuo; tra l'altro la modalità di deduzione non hanno previsto variazioni nemmeno con il RFA; per le spese limitate (ad esempio alberghi e ristoranti 2%) anche qui non mi pare di aver visto variazioni

    Magari :D; questa proprio no; col regime ordinario (speriamo ancora per poco) l'irap si pagherà ancora!

    Mah... questa a me pare un'ammissione a metà... ma i fatti non lasciano speranze per chi è in ordinario

    ciao :ciauz:
    Hai ragione. Non è cambiato nulla nella deduzione delle spese e quant'altro.
    Il fatto è che quanto applichi il regime ordinario si fa riferimento a tutte le norme previste dal testo unico sui redditi.
    Mentre il nuovo regime dei minimi, come già precisato in un precedente intervento, non specifica che il reddito va determinato secondo le disposizioni del Testo Unico (il rinvio viene fatto solo per le minus-plusvalenze, beni destinati ad uso personale...). La stessa circolare dell'Ade precisa che il reddito va determinato in base al comma 104 della finanziaria. Questo, per la determinazione dei ricavi e/o compensi ovvero dei costi non fa alcun rinvio alle norme del tuir.

    Anche nel regime ordinario è possibile non pagare l'irap. Tanto è vero, che a seguito delle numerose sentenze a favore dei contribuenti (anche della Corte Costituzionale) l'ADE è stata costretta a modificare il software per la dichiarazione dei redditi, permettendo di inviarla anche senza il modello Irap!!!!!
    Ciao.