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quadro generale del regime dei contribuenti minimi nei giornali
Fonte AGI -3 gennaio 2008
Al via il regime semplificato per un milione di piccoli imprenditori, autonomi, professionisti: per sceglierlo basta eliminare dalle fatture ai clienti l'addebito dell'Iva. Completato in quadro normativo per l'entrata in vigore del regime semplificato e forfettario per i piccoli imprenditori, i lavoratori autonomi ed i professionisti con un fatturato inferiore ai 30 mila euro l'anno. Il Vice Ministro Vincenzo Visco, riferisce una nota, ha firmato oggi il decreto ministeriale per definire le modalita' applicative del regime forfettario per i contribuenti minimi e marginali previsto dalla legge Finanziaria per il 2008 e in vigore dal 1 gennaio 2008. Il decreto firmato oggi e la circolare sul medesimo oggetto emanata dall'Agenzia delle Entrate il 22 dicembre scorso completano il quadro normativo necessario all'effettiva operativita' del regime forfettario per le persone fisiche esercenti attivita' di impresa, arti o professioni. Il decreto verra' inviato alla Corte dei Conti per la relativa registrazione. Il regime dei contribuenti minimi e marginali rappresenta il regime naturale per le persone fisiche esercenti attivita' di impresa, arti o professioni che, nel 2007, abbiano percepito ricavi o compensi inferiori a 30.000 euro lordi, non abbiano effettuato cessioni alle esportazioni, non abbiano sostenuto spese per lavoro dipendente e non abbiano effettuato, nel triennio 2005-2007, acquisti di beni strumentali per un ammontare complessivo superiore a 15.000 euro. Cio' significa che i soggetti con le caratteristiche ricordate possono dal 1 gennaio 2008 iniziare automaticamente ad avvalersi del regime forfettario senza dover fare alcuna comunicazione preventiva all'amministrazione fiscale. Il regime forfettario prevede un imposta del 20% sul reddito (ricavi meno costi) in alternativa ad Irpef, Irap ed Iva. Per potersi avvalere del regime forfetario, i soggetti interessati devono, a partire dal 1 gennaio 2008, eliminare dalla fatturazione ai propri clienti l'addebito dell'Iva. Di conseguenza - venendo meno per essi l'obbligo di versamento dell'Iva sulle vendite di beni o prestazioni di servizi - verra' meno anche il diritto alla detrazione dell'Iva assolta sugli acquisti. Per queste ragioni, continuare nel tempo ad addebitare l'Iva ai propri clienti indichera' da parte del contribuente interessato la scelta di escludere al momento il regime semplificato e di permanere invece nel regime ordinario. Da un minimo di 63 euro a un massimo di 598 euro: questi gli sconti previsti per i lavoratori autonomi che hanno ricavi annui inferiori ai 30 mila euro e che aderiranno al regime semplificato. Per tutti, comunque, in media la riduzione fiscale prevista dal nuovo decreto e' di 361 euro, secondo l'analisi degli uffici del viceministro Vincenzo Visco. Chi risparmiera' di meno saranno gli operatori nel commercio al dettaglio (63 euro), seguiti da coloro che lavorano nel settore delle costruzioni (68 euro) e dell'industria (83 euro). Piu' cospicuo invece sara' lo sconto per chi lavora nel commercio all'ingrosso (191 euro) e nel settore dei servizi (457 euro); il maggior beneficio lo raggiungeranno le attivita' professionali, con un risparmio di 598 euro. Secondo il ministero dell'Economia, a rientrare nei parametri richiesti per beneficiare del forfait (ricavi inferiori ai 30 mila euro, nessun dipendente e una spesa inferiore ai 15 mila euro per gli acquisti dell'ultimo triennio) sono 933.752 soggetti: i potenziali aderenti, pero', ammontano a 708.423. Di questi, il 35,1% sono giovani professionisti; gli altri si collocano nel settore dei servizi (25,6%), del commercio al dettaglio (17,9%), delle costruzioni (8%), del commercio all'ingrosso (7,3%) e dell'industria (5%). L'area geografica maggiormente interessata e' quella del Sud (28,7%), seguita da Nord Ovest (23%), Centro (21,7%), Nord est (14,2%) e Isole (12,4%). Degli oltre settecentomila che potenzialmente potrebbero usufruire del forfait, sempre secondo le stime del ministero, quasi la met
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a questo punto chiedo se il commercialista serva ancora a chi sceglie il forfettone
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Ora si che sono confusa: allora io che vendo software all'ingrosso al cliente in fattura cosa scrivo, se scelgo questo regime? Mi sono confusaaaaaaaaaa
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@Cucciolina72 said:
Ora si che sono confusa: allora io che vendo software all'ingrosso al cliente in fattura cosa scrivo, se scelgo questo regime? Mi sono confusaaaaaaaaaa
In fattura riporterai la dicitura : "operazione effettuata ai sensi dell'art.1,comma 100,della legge finanziaria per il 2008" senza addebitare l'IVA.
Ciao
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Uhmmm... ho capito più tardi mi vado a sedere dal consulente e vediamo se mi conviene o meno...il fatto è che se poi un altr'anno questo regime viene eliminato.. e si devono pagare retroattivamente le differenze... che si fa? Studi di settore a parte...vedremo come va a finire..
grazie!
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Sul sito di repubblica
http://economia.repubblica.it/articolo/Via_al_fisco_semplice_per_piccoli_imprenditori/184690
compare questo articolo
Il "forfettone"
**Via al fisco semplice
per piccoli imprenditori**
di Antonella Donati ***Chi ha ricavi fino a 30.000 euro può dire addio all'Iva e relativa burocrazia***: pagherà il 20% dei guadagni. Vantaggi anche per i clienti: neppure loro in questi casi dovranno versare l'Iva (02 gennaio 2008) Via libera al ?forfettone?, il sistema fiscale semplificato per i piccoli imprenditori previsto dalla legge finanziaria. Con la firma del decreto di attuazione delle norme, il 2 gennaio, diventa dunque operativa la possibilità per le persone fisiche titolari di partiva Iva che fatturano fino a 30.000 euro l'anno di dire addio una volta per tutte agli obblighi fiscali e i pagamenti ripetuti durante l'anno, alle scadenze e ai libri contabili (e forse anche ai commercialisti?). Questa semplificazione porterà anche un vantaggio ai privati che scelgono i ?piccoli? imprenditori: chi opta per il forfettone, infatti, non dovrà più richiedere il pagamento dell'Iva sulle sue fatture con la conseguenza che i clienti per i quali l'Iva è indetraibile risparmieranno a loro volta il 20% sul costo della prestazione.
Chi può scegliere il nuovo regime - Potranno accedervi i contribuenti che nel 2007 hanno conseguito ricavi o compensi in misura non superiore a 30.000 euro e che non abbiano effettuato cessioni all'esportazione o operazioni assimilate o operazioni con il Vaticano e San Marino. Inoltre il titolare di partita Iva non deve aver sostenuto spese per lavoro dipendente, non deve aver erogato somme sotto forma di utili di partecipazione agli associati e non deve aver acquistato nei tre anni precedenti beni strumentali di valore complessivo superiore a 15.000 euro.
I soggetti che iniziano l'attività possono immediatamente applicare il regime in esame se prevedono di rispettare il limite dei 30.000 euro di ricavi o compensi. Sono comunque esclusi dal nuovo regime i contribuenti che operano in attività alle quali si applicano regimi speciali Iva (ad esempio in settori quali agricoltura, tabacchi, gestione di telefonia pubblica, agriturismo, vendite a domicilio). Sono anche esclusi i contribuenti che effettuano in via esclusiva o prevalente operazioni di cessione di fabbricati e di rivendita di auto.
Sparisce l'Iva sulle fatture - Per scegliere il forfettone basta eliminare dalle fatture rilasciate ai clienti dal 1° gennaio in poi, l'addebito dell'Iva.
Chi manterrà l'Iva, invece, non potrà accedere al nuovo regime. Poiché l'Iva non dovrà più essere versata questa non sarà detraibile dalle spese effettuate. In compenso, però, spariranno tutti i relativi adempimenti fiscali.Il conto corrente ?dedicato? - Il nuovo regime prevede comunque l'obbligo di tenere uno o più conti correnti bancari o postali nei quali far confluire le somme riscosse nell'esercizio dell'attività e dai quali prelevare le somme per pagare le spese. Fino al 30 giugno 2008 sarà possibile ricevere ancora pagamenti in contanti per importi fino a 1.000 euro che scenderanno a a 500 euro dal primo luglio 2008 al 30 giugno 2009, mentre il nuovo tetto passerà a 100 euro a decorrere dal primo luglio 2009.
Come si pagano le tasse - Il reddito di chi sceglie il forfettone è costituito dalla differenza tra l'ammontare dei ricavi o compensi e quello delle spese sostenute nell'esercizio dell'attività . Sono deducibili dal reddito i contributi previdenziali e assistenziali. Una volta determinato l'imponibile si applica una imposta sostitutiva pari al 20%. Nel caso di imprese familiari l'imposta è dovuta dal titolare ed è calcolata sul reddito al lordo delle quote spettanti ai collaboratori.
Il reddito così calcolato non andrà sommato ad eventuali altri redditi, ma dovrà essere considerato ai fini del riconoscimento delle detrazioni per carichi di famiglia e per la determinazione della base imponibile dei contributi previdenziali e assistenziali.
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Ciao btracy e benvenuto nel Forum GT
con il nuovo regime dei contribuenti minimi è vero che "sparisce" l'iva, ma è sempre un regime fiscale che richiede l'apertura della partita iva
ciao
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@lorenzo-74 said:
Ciao btracy e benvenuto nel Forum GT
con il nuovo regime dei contribuenti minimi è vero che "sparisce" l'iva, ma è sempre un regime fiscale che richiede l'apertura della partita iva
ciao
insomma c'è ma non si vede :():
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http://www.giorgiotave.it/forum/consulenza-fiscale/60528-nuovo-regime-per-i-contribuenti-minimi-finanziaria-2008-a.html
ulteriori info le vedi al link di cui sopra!