• User Newbie

    interpretazione iva e ritenuta d'acconto

    Salve, sono una nuova utente.
    Cercando info sulla ritenuta d'acconto mi sono imbattuta su un vostro topic del 2006 del moderatore i2m4y al quale vorrei porre un'ulteriore questione di interpretazione.
    In quel topic si spiegava il metodo di calcolo:

    X la ritenuta d'acconto:
    Se hai pattuito un lordo di 2000:
    2000 x 20% = 400
    Netto = 1600

    Se hai pattuito un netto di 2000:
    2000 / 80% = 2500 (compenso lordo)
    2500 x 20% = 500
    Netto = 2000

    Io ho pattuito un contratto con compenso 300 + IVA, per lasciarmi 300 puliti in tasca (è chiaro che poi verranno conteggiati sulla dichiarazione dei rediti) e siccome posso fare sia fattura che ritenuta, ho deciso di fare la

    notula:
    300 / 80% = 375
    375 x 20% = 75 quale ritenuta d'acconto.

    Ora, perchè invece il cliente sostiene che il conteggio sia:
    300 x 20% = 60 come ritenuta d'acconto e quindi
    300 - 60 = 240 sarebbe il mio compenso, dicendo tra l'altro che quei 60 mi verranno ricompensati con i conteggi dell'IVA ...
    Non capisco, so solo che mi vengono 60 euro meno in tasca!:bho:
    Cos'é, un vizio d'interpretazione? Non è corretto contrattare una cifra di 300 + IVA se si intende poi fare con ritenuta d'acconto?
    Vi ringrazio per la pazienza!
    Veroweb


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Veroweb e Benvenuto al Forum GT

    purtroppo il tuo cliente ha ragione.
    Se tu hai pattuito 300 + iva non puoi accollare la ritenuta d'acconto al committente (essendo appunto una ritenuta).
    Se li volevi "puliti" (che poi proprio puliti non sono) avresti dovuto contrattare 375 + iva.... e in quel caso sottraendo la ritenuta saresti tornato a 300
    Ciao


  • User Newbie

    Sarà cosi, ma allora in questo caso mi conviene fare fattura, mi daranno 360, 60 sono d'iva e il resto almeno lo vedo...perchè dovrei allora optare per la ritenuta? Ci sono altri vantaggi che non vedo? Al momento vedo soltanto un grande svantaggio.
    Ma questo vuol dire che dovrò sempre decidere PRIMA che sistema usare per poi pattuire cifre diverse?!
    Piccola curiosità: qual'è il ragionamento matematico - fiscale allora?
    grazie veroweb


  • Bannato User Attivo

    Caro weroweb. Hai scritto di aver pattuito un compenso.
    I compensi come tali sono da assoggettare alla ritenuta di acconto. Non puoi non optare devi.
    In fattura indicherai COMPENSO + IVA = TOTALE FATTURA a detrarre R.A. = NETTO DA CORRISPONDERE


  • User Newbie

    Mi dispiace insistere, ma sono 'de coccio' come si suol dire...
    Ma se:
    <<In fattura indicherai COMPENSO + IVA = TOTALE FATTURA a detrarre R.A. = NETTO DA CORRISPONDERE>>
    Allora dovrei fare:
    300 + IVA = totale 360 a detrarre R.A. che è 72 = 288 netto da corrispondere corrispondere??


  • Bannato User Attivo

    @veroweb said:

    Mi dispiace insistere, ma sono 'de coccio' come si suol dire...
    Ma se:
    <<In fattura indicherai COMPENSO + IVA = TOTALE FATTURA a detrarre R.A. = NETTO DA CORRISPONDERE>>
    Allora dovrei fare:
    300 + IVA = totale 360 a detrarre R.A. che è 72 = 288 netto da corrispondere corrispondere??

    No. LA R.A. va calcolata sul compenso non sul totale fattura! 😉


  • Super User

    La possibilità che tu possa optare per un duplice inquadramento, a tua scelta potrebbe dipendere unicamente dal fatto che tu possa inquadrare quel compenso alternativamente come ricavo di impresa individuale o come compenso di lavoro autonomo occasionale della tua persona fisica.

    Nel primo caso la ritenuta non si applicherebbe, ma l'Iva si.
    Nel secondo si applicherebbe la ritenuta e non l'iva.

    Quindi preliminarmente dobbiamo capire se davvero tu hai la possibilità di optare a tua scelta per l'uno o l'altro inquadramento. Se davvero cioè hai una impresa individuale che può accollarsi quel ricavo.

    Risolto questo quesito opterei, in questo caso, senza dubbio per l'inquadramento quale ricavo da impresa individuale, che ti consentirà l'incasso di 300 euro.

    Ricordati poi che i compensi di lavoro autonomo occasionale (il mio esempio di calcolo che tu hai citato) devi sempre, sempre stabilirli con il tuo cliente LORDI, mai netti.... non avrai gli scherzi di calcolo che qui hai citato.

    Paolo


  • User Newbie

    Grazie Paolo per il tuo prezioso suggerimento finale.
    Intanto si, io ho ditta individuale da alcuni anni (ambito informatico e realizzazione siti web) e presto collaborazione occasionale come insegnante di web design. Nei precedenti contratti mi avevano fatto proposte dicendomi il compenso finale, tutto ok, il problema non si è posto e non ci ho fatto caso. Ora ho dovuto proporre io, e ho forse ragionato come faccio con le fatture, appunto 300+IVA, spese o quello che è, intendendo che mi rimanessero 300 puliti (ovviamente da aggiungere al reddito complessivo che poi verrà tassato, ma questa è un'altra faccenda).
    Quindi come mi suggerisci, devo sempre specificare:
    300+IVA in fattura oppure
    375 con ritenuta d'acconto
    Perchè in effetti in questo caso mi hanno dato possibilità di scelta: fattura oppure R.A. e quindi sceglierò fattura, giusto?
    Oppure si potrebbe specificare 300 euro netti?.....cosi i conteggi dovranno essere fatti a seconda delle modalità che si sceglie...
    Ma dal momento che comunque il ricavo d'impresa o il reddito da lavoro autonomo vengono inseriti sulla dichiarazione dei redditi, e quindi tassati, qual'è in fondo la convenienza o differenza tra le due tipologie?
    Facendo un calcolo molto empirico: a noi mini-imprenditori (fatturato sotto i 15.000) e altro reddito sotto i 4.000, quale sistema di incasso ci conviene fare?
    Grazie ancora per le risposte, penso che molti piccoli webmaster possono avere questa situazione senza sapere se c'è veramente una convenienza o meno.
    Veroweb


  • Consiglio Direttivo

    Ciao veroweb
    provo a rispondere per punti

    Ora ho dovuto proporre io, e ho forse ragionato come faccio con le fatture, appunto 300+IVA, spese o quello che è, intendendo che mi rimanessero 300 puliti (ovviamente da aggiungere al reddito complessivo che poi verrà tassato, ma questa è un'altra faccenda).
    La cosa fondamentale è avere in mano la situazione e quindi conoscere quello che c'è dietro quei 300 euro + iva (irpef, irap, spese varie, previdenza, ecc); il tuo committente può anche non sapere di queste cose, ma naturalmente, una volta che accetta un preventivo farà fatica ad accettare rialzi a suo carico

    Quindi come mi suggerisci, devo sempre specificare:
    300+IVA in fattura oppure
    375 con ritenuta d'acconto
    Perchè in effetti in questo caso mi hanno dato possibilità di scelta: fattura oppure R.A. e quindi sceglierò fattura, giusto?
    Sinceramente non capisco cosa intendi con ritenuta d'acconto... se tu fatturando devi inserire la ritenuta è un tuo obbligo, tranne con i privati, che comunque è un acconto sulle tasse che tu verserai; quindi se non ti viene detratta in fattura andrai tu a detrarla nell'unico, ok? Quindi io direi sempre e solo 375 + iva
    Oppure si potrebbe specificare 300 euro netti?.....cosi i conteggi dovranno essere fatti a seconda delle modalità che si sceglie...
    Come detto sopra... sei tu che fai il prezzo e quindi, a parte che il tuo committente sia una persona particolarmente di fiducia, non dovrebbe interessarsi ai tuoi aspetti fiscali, almeno credo...; eviterai così anche malintesi e contenziosi
    Ma dal momento che comunque il ricavo d'impresa o il reddito da lavoro autonomo vengono inseriti sulla dichiarazione dei redditi, e quindi tassati, qual'è in fondo la convenienza o differenza tra le due tipologie?
    Facendo un calcolo molto empirico: a noi mini-imprenditori (fatturato sotto i 15.000) e altro reddito sotto i 4.000, quale sistema di incasso ci conviene fare?
    Dipende dal tipo delle tue prestazioni, se ti concede di lavorare in altro modo; considera anche gli studi di settore.
    Ciao

    ps: se tu con "ritenuta d'acconto" intendi la prestazione occasionale, il discorso è simile; in tal caso la voce che somparirà sarà l'iva (che per te non è un costo), ma sempre una ritenuta d'acconto avrai...


  • Super User

    Personalmente che possa generare problemi utilizzare per l'insegnamento le collaborazioni occasionali visto che l'oggetto è vicinissimo a quello della tua impresa..... seppur uno spazio esista visto che per l'insegnamenti trattasi formalmente di lavoro autonomo intellettuale.

    Correggo invece il tiro della mia precedente risposta:
    Nonostante e premesso non ti sia possibile emettere ricevuta occasionale per 375 euro, ma solo per 300 visti gli accordi, direi che la convenienza permane sulla attività occasionale.
    Tale reddito infatti non sarebbe soggetto ad Irap (4,25%) come quello d'impresa.

    Paolo


  • User Newbie

    Ciao a Tutti sono nuovo di questo forum.
    vorrei porre una domanda ...

    dovrei emettere ricevuta fiscale per un lavoro di prestazione occasionale, inquanto non ho una partita iva per ciò che riguarda i calcoli siete stati ....
    solo che mi è sorto un piccolo problema.

    Dovrei lasciare ricevuta fiscale ad un Onlus, essendo prestazione occasionale dovrebbero versarmi loro l'iva al 20% ed entro aprile dell'anno successivo mandarmi il cedolino che indica l'iva versata (almeno da quello che sò).

    questa onlus però non sà come versare e soprattutto a chi versare l'iva.

    sapreste consigliarmi come fare?
    s
    pero d'essere stato chiaro scusatemi ancora e buona giornata a tutti
    Vito


  • Consiglio Direttivo

    Ciao Varipinto e Benvenuto nel Forum GT

    La prestazione occasionale non è soggetta a iva...
    immagino che tu hai confuso l'iva con la ritenuta d'acconto; in questo caso tu, come potrai leggere nel topic in evidenza di Paolo sulle prestazioni occasionali, dovrai scontare la tua prestazione del 20%, che sarà trattenuta dalla onlus per pagarti l'acconto sulle tue tasse.
    Se la onlus non sa come fare, possibile che non ha un commercialista?
    Ti rimando comunque al suindicato topic in evidenza, dove è tutto chiaro.
    Ciao:ciauz:


  • User Newbie

    risalve a tutti,
    grazie per le risposte, il forum è una cosa bellissima, da una parte ti chiarisce tante cose, ma dall'altra ne solleva tante altre ...
    Tanto per precisare, ovviamente per i contratti di cui si parlava sopra rimane quello che era stato stabilito con il cliente, e non ne faccio questioni con lui, semmai si impara per i prossimi contratti.
    In questo preciso caso, dove nel contratto viene specificato:
    "Il corrispettivo viene pattuito per 300 Euro + IVA comprensivi di qualsiasi altro onere fiscale o previdenziale /al lordo ritenuta d'acconto, previa regolare fattura o notula..."
    si tratta di incassare quindi nell'immediato: 240 con notula oppure 360 con fattura...
    sbaglio? Togliendo l'iva, irap e quant'altro, alla fine chissà quale sarà la soluzione migliore, certo che nell'immediato vedere questa differenza si rimane un po' sconcertati!

    Tra l'altro, giustamente come dice lorenzo 74, bisogna anche pensare agli studi di settore che ti obbligano / consigliano di rientrare entro certi redditi, già tanto difficili da raggiungere, quindi può essere più utile fare fatture piuttosto che notule.
    Però c'è anche l'aspetto che dice Paolo:
    ...direi che la convenienza permane sulla attività occasionale.
    Tale reddito infatti non sarebbe soggetto ad Irap (4,25%) come quello d'impresa.

    Insomma, non è facile, ma grazie che c'è il forum, almeno ci si sfoga un po'...
    veroweb


  • User Newbie

    @lorenzo-74 said:

    Ciao Varipinto e Benvenuto nel Forum GT

    La prestazione occasionale non è soggetta a iva...
    immagino che tu hai confuso l'iva con la ritenuta d'acconto; in questo caso tu, come potrai leggere nel topic in evidenza di Paolo sulle prestazioni occasionali, dovrai scontare la tua prestazione del 20%, che sarà trattenuta dalla onlus per pagarti l'acconto sulle tue tasse.
    Se la onlus non sa come fare, possibile che non ha un commercialista?
    Ti rimando comunque al suindicato topic in evidenza, dove è tutto chiaro.
    Ciao:ciauz:

    si scusami intendevo la ritenuta d'acconto....

    ho letto molto attentamente quasi tutto quello che riguarda le prestazioni occasionali.

    mi è parso d'aver capito che se emetto ricevuta fiscale ad un soggetto che non ha partita iva ma ha un semplicissimo codice fiscale(come le onlus) gli stessi non devono trattenermi la ritenuta d'acconto e versarla al mio posto.

    Io incasso la cifra compresa di ritenuta e nella dichiarazione dei redditi nella sezione L (se non vado errato) dichiaro la cifra percepita per quella prestazione.

    Giusto?

    Grazie mille per i lbenvenuto e per la risposta datami prima...

    Ciao:ciauz::ciauz:


  • Bannato User Attivo

    Buongiorno VARIPINTO.

    Nel caso in cui corrispondano somme soggette a ritenuta d’acconto, le Onlus assumono la veste di sostituti d’imposta, indipendentemente dal fatto che svolgano o meno attività commerciale quindi anche in presenza che abbiano il solo codice fiscale per cui devono trattenere e versare la ritenuta di acconto.


  • Consiglio Direttivo

    Beh... non è proprio così; ci sono soggetti che pur senza partita iva sono obbligati a versare le ritenute d'acconto (vedi ad es. i condomini)...
    Quindi perchè no la onlus? (intendi cooperativa sociale, immagino)


  • User Newbie

    In effetti è una cooperativa sociale.

    di solito questa ritenuta presso quale ufficio dovrebbe essere versata da loro?


  • Bannato User Attivo

    Le ritenute si versano con modello F24. Codice tributo nel caso in esame è 1040. Dal 1 gennaio 2007 si ricorda che i soggetti titolari di partita IVA devono effettuare i versamenti di imposte e contributi esclusivamente in via telematica (legge 4 agosto 2006 n° 248 e DPCM 4 ottobre 2006).


  • User Newbie

    tenuto conto che io non ho partita iva e che l'onlus ha solo cf la mia ritenuta d'acconto del 20% verra versata dall'onlus trammite il modello F24 con codice tributo 1040.

    io a mia volta dichiarero la cifra avuta da loro nella dichiarazione dei redditi...