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Grazie Lorenzo,
In poche parole mi conviene lasciare il lavoro dipendente. Saremmo sui 16/18KEUR di fatturato/anno, penso che una volta tolte le spese potremmo sopravvivere... Più o meno per questo fatturato, la percentuale di tasse, quanto sarebbe (opteremmo per il regime semplificato - ditta individuale)?
Ultima domanda, l'Irap, trovo poche informazioni, cosa sarebbe e come si calcola?
Grazie per l'aiuto,
Cirilo
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Naturalmente la convenienza nel lasciare il lavoro dipendente puoi saperla solo tu.
Per quanto riguarda i calcoli, è molto difficile farli perchè dipendono da molti fattori (aliquote regionali e comunali, spese portate in detrazione, ecc).
L'irap è un'imposta che incide sul 4,25% del valore della produzione (reddito meno 8000 euro).
Ma per non essere comunque approssimativi ti consiglio di chiedere un consulto personalizzato ad un commercialista.
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Io avevo ipotezzato un tasso di ritenute pari al 40% del fatturato, solo per Inps/Irap + commercialista.
Poi ai 60% rimanenti tolgo le spese di gestione (acquisti merci, cancelleria, marketing, e vari).
Spero che rimarrà almeno un terzo!
Comunque, come hai detto Lorenzo, mi devo rivolgere ad un commercialista.
Grazie per la precisione sull'Irap.
Cirilo
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Ciao.
Calma e gesso.
L'apertura di una impresa individuale parallela all'attuale lavoro dipendente non costringerà a copertura previdenziale ulteriore (c.d."inps commercianti") se sarà attività secondaria rispetto a quella di lavoratore dipendente già coperta da contribuzione previdenziale.
Es. lavoratore dipendente a tempo pieno che fa anche attività di e-commerce come impresa individuale dedicandovi un paio d'ore al giorno.
Questo è quanto ho ricevuto quale risposta da un dirigente inps di Como, più volte, a mia domanda specifica.
Ebbi modo di postarlo già, evidentemente non sei incappato in quei topic.Non sono un previdenzialista e dunque non so darti certezze o riferimenti normativi. Consiglio ulteriori approfondimenti presso gli uffici Inps della tua città.
Poalo
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Grazie Poalo (Paolo)
Infatti intendevo chiedere chiarimenti direttamente all'Inps di Milano Assago e riferire qui per info. Non avevo trovato quei topic in cui ne hai già parlato Intanto ti ringrazio per il tuo messaggio.
Ciao
Cirilo
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@i2m4y said:
Ciao.
Calma e gesso.
L'apertura di una impresa individuale parallela all'attuale lavoro dipendente non costringerà a copertura previdenziale ulteriore (c.d."inps commercianti") se sarà attività secondaria rispetto a quella di lavoratore dipendente già coperta da contribuzione previdenziale.
Es. lavoratore dipendente a tempo pieno che fa anche attività di e-commerce come impresa individuale dedicandovi un paio d'ore al giorno.
Questo è quanto ho ricevuto quale risposta da un dirigente inps di Como, più volte, a mia domanda specifica.
Ebbi modo di postarlo già, evidentemente non sei incappato in quei topic.Non sono un previdenzialista e dunque non so darti certezze o riferimenti normativi. Consiglio ulteriori approfondimenti presso gli uffici Inps della tua città.
Poalo
Buongiorno.
Di orientamento diverso la struttura INPS a Reggio Calabria. Lo svolgimento di attività parallele a lavoro dipendente sebbene secondarie devono essere comunque sottoposte a contribuzione previdenziale. Secondo l'ente non direttamente come "artigiani o commercianti" ma in gestione separata.
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Contabile concorderai l'immane assenza di logica nel suggerimento dell'inps di Reggio Calabria: la gestione separata è senza dubbio gestione dedicata a lavoratori autonomi e parasubordinata, ma mai e poi mai potrebbe essere "piegata" ad accogliere "commercianti secondari" od "artigiani secondari"... sarebbe bello chiedere loro se hanno mai visto la cessione di un computer (ad esempio) gravata da riaddebito del 4%.
Personalmente escluderei senza dubbio.
Cosa ne dici???
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Sono d'accordo con te. Alla risposta che mi è stata data, ho ringraziato e sono uscito facendomi poi una bella risata. Che dire......
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Tranquillo..... l'ho già sentita (riportata da altri) anche qui a Como una baggianata del genere.
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Una constatazione solo per mera curiosità.
In questa maniera quindi non ci sarebbe una vera e propria concorrenza sleale da parte di chi fa affari senza pagare l'inps nei confronti invece di chi dovrà pagarla? Perchè per i professionisti dipendenti la cosa è diversa? MahCiao...
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Il problema Inps rimane quindi.
Sto aspettando anche io una risposta dall'Inps, riscontrerò. Se non devo pagare, allora lancerò l'attività prima del previsto.
Intanto sul sito dell'Inps non c'è niente di simile...
Domandina: parlano per base imponibile dell'importo denunciato ai fini Irpef, in poche parole intendono il fatturato o sbaglio?
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No, di reddito (ricavi meno costi).
In effetti esiste uno spazio di concorrenza avvantaggiata dal minor costo, ma a mio giudizio immediatamente controbilanciata dalla possibilità di maggior focalizzazione dell'imprenditore a tempo pieno.
Paolo
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Allora, ho sentito l'Inps di MilanoFiori. La risposta è stata... strepitosa, direi...
Secondo loro, leggete bene, un dipendente fulltime NON PUO' essere titolare di un'impresa individuale artigianale! Ma anche il commercialista che ho contattato mi ha detto in quel senso! Preciso che le attività svolte non c'entrano proprio nulla.
Paolo, tu che sei commercialista, potresti confermarmi che esistono casi di dipendenti fulltime titolari di impresa individuale artigianale (sul cosiddetto tempo libero)?
Mah... non so più cosa pensare...
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Non sarà iscritta all'albo artigiani (qualifica che effettivamente richiede la prevalenza), ma sarà impresa individuale regolare ed iscritta al registro imprese. Dunque solo formalmente non artigiana .
Non conosco normative che impediscono la libertà di intraprendere... ce n'erano in Unione Sovietica.....
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Allora piuttosto che fare nel vago, ti faccio un esempio:
- il mio lavoro dipendente prevalente fulltime sarebbe commerciale nelle vendite di macchine industriali,
- la ditta individuale sarebbe estetica - ricostruzione unghie
la ricostruzione delle unghie sarebbe da considere come attività artigianale, giusto?
In poche parole, nella situazione sopraccitata, potrei aprire un'impresa indiv ed esser esente di pagamento di contributi Inps per motivo di lavoro dipendente prevalente?
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@Cirilo said:
Allora piuttosto che fare nel vago...
- la ditta individuale sarebbe estetica - ricostruzione unghie
Al volo.
L'attività di ricostruzione unghie rientra tra quelle di estetica. E' attività artigianale. Per poter esercitare l'attività di estetica si necessita di specifici requisiti.
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salve a tutti!
in riferimento alla doppia contribuzione, poco fa ho contattato il responsabile dell'uffico Inps locale e a domanda (doppia attività e doppio contributo) mi ha risposto che in linea teorica si sarebbe dispensati dal pagamento dei doppi contributi nel caso in cui vi sia un'attività prevalente(si pagano i contributi in base agli obblighi) e un'attività secondaria (si è esonerati). Tale valutazione "di prevalenza o secondarietà" è fatta dall'Inps sulla base di dati e indagini effettuate in ausilio alla camera di commercio; e fin qui ancora ancora ci siamo!
Data la mia insistenza (effettivamente "punto ai fianchi" altrimenti qui nessuno da risposte certe e va a finire che "hai sprecato tempo, fiato e parole") riguardo alla "certezza" di tale valutazione di "secondarietà", il responsabile ha ammesso che non è escluso il pagamento dei doppi contributi..."o meglio non ha escluso il pagamento di un solo contributo", il che tradotto in base "Spicciolese" (il vocabolario italiano-Spicciolo e Spicciolo-Italiano è raro ma si trova! ahaha) si pagano doppi contributi tranne in qualche raro, ma raro caso, che se capito invito colui/colei beneficiario a condividerlo in questo forum (e a darmene notizia) per organizzare i dovuti festeggiamenti....
Grazie per L'attenzione!
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Ops! forse sono andato fuori Topic...vabbè chiedo perdono!
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Condivido quanto postato da contabile per l'attività di estetica.
Per tornare all'INPS vi espongo un caso esistente:
- Un soggetto avvia una attività artigiana (sicuramente artigiana e con anche requisiti particolari) e si iscrive all'albo artigiani (oltre che al registro imprese) con l'aspettativa di lasciare in brevissimo tempo il lavoro dipendente a tempo pieno che conduceva.
- le evoluzioni della vita non gli permettono di abbandonare quel lavoro dipendente che resta a tempo pieno e dunque prevalente;
- vista altra prevalenza, sorge dunque una incompatibilità con l'attività artigiana, ma non certo con l'impresa individuale;
- nel frattempo arriva la regolare iscrizione all'INPS artigiani con i modelli F24 precompilati per i versamenti dei fissi.
- si procede a richiedere la cancellazione dall'albo artigiani "fin dall'origine" in quanto quell'incompatibile lavoro dipendente prevalente esisteva dunque sin dall'inizio e non era mai stato abbandonato come si sarebbe dovuto.
- tale cancellazione "sin dall'origine" avviene.
- l'albo comunica automaticamente all'inps l'avvenuta cancellazione
- dopo istanza anchedelcontribuente, l'Inps non solo lo dis-iscrive dalla gestione artigiani, ma anche sgrava i contributi richiesti (e sollecitati in quanto non pagati).
Direi un comportamento ineccepibilmente in linea con la possibilità di non avere doppia contribuzione che peraltro vedrei anche confliggere con l'impossibilità di avere due pensioni Inps alla veneranda età.
Paolo
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Allora, ulteriori informazioni:
Sembrerebbe che in questo caso di lavoro dipendente fulltime prevalente, NON si possa aprire una "ditta indiv. ARTIGIANALE", ma invece si potrebbe aprire una ditta individuale (che non sia artigianale).
Non capisco proprio piu' niente!
Purtroppo non trovo casi concreti per ottenere risposte...