• User Attivo

    ehm è evasione fiscale, non elusione 🙂


  • User

    @fab75 said:

    Ciao jgas,
    ti invito come da regolamento a leggere nel forum troverai centinaia di discussioni che trattano l'argomento.
    Ovviamente troverai solo suggerimenti su come rispettare le leggi e non come aggirale cosa che è estranea allo spirito del forum.

    Fabrizio

    Sinceramente, anch'io non ho ben capito questa storia e in ogni post, si dice qualcosa di diverso.

    Cioè, faccio un esempio pratico: ho sempre sognato da piccolo di poter guadagnare con internet e fare il divo. La seconda cosa, dopo l'apparecchio ai denti l'ho scartata, la prima no. Apro un sito internet (inizialmente senza scopo di lucro, perchè voglio vedere come vanno le cose).

    Dopo una serie di fortuite conseguenze, arrivo ad avere 10'000 visite al mese e decido di inserire dei banner AdSense, Tb, Sg,.. et similia.
    Arrivo ad avere dei guadagni mensili (sparo una cifra bassa, credo il caso di molti) pari a 50/150? (in questo intervallo).

    Ora, io magari sono un giovane studente che vorrebbe tirar su un po' di soldi per il futuro o per pagarsi gli studi, o anche per fare la bella vita un po' meno a spese dei genitori. Cosa devo fare per evitare che la finanza mi bussi alla porta? O meglio, come posso fare per non evadere lo stato?.

    Chiederei se qualcuno ha voglia e tempo magari di scrivere due appunti (se la risposta è chiedilo al commercialista, vi prego di astenervi.. uno studente medio universitario non ha voglia di andare a spendere soldi da un commercialista, pagando per poi sentirsi magari dire che è tutto inutile).

    Se stacco poi un assegno di AdSense e magari non ho un conto in banca ma una carta Postepay, posso caricare il tutto sul mio conto Postepay? [domanda di un amico].

    Grazie per le risposte in anticipo 🙂


  • User Attivo

    Possibile soluzione:

    Se pensi che il tuo sito amatoriale possa avere i numeri per poter essere sfruttato commercialmente trova una società che possa fatturare servizi pubblicitari e stipula con loro un CONTRATTO DI AFFITTO DELL'INTERO SITO.

    La società in questione sostiene già tutte quelle spese fisse che a te renderebbero antieconomico aprire la partita IVA, in più presumibilmente ha già un pacchetto clienti che potenzialmente pagano meglio di adsense.

    Tu percepirai un canone fisso che dichiarerai tranquillamente al fisco mentre la società farà il business col tuo sito. Il tutto perfettamente a norma di legge.

    Naturalmente per tutto il periodo contrattuale tu perdi la gestione del sito, quindi dovrai prevedere delle garanzie per quanto riguarda la sua conduzione.

    Spero che un commercialista possa confermare la fattibilità di questa proposta.


  • Super User

  • User Attivo

    Mi permetto di insistere,

    E' lecito affittare un sito web ad uso commerciale come si affitterebbe un fondo o un qualsiasi bene mobile come ad esempio un furgoncino?

    Sostanzialmente un sito web è paragonabile giuridicamente a qualsiasi bene mobile patrimoniale benchè immateriale?

    Mi chiedo, come è possibile vendere o aquistare un dominio è lecito vendere, comprare, affittare, dare in comodato d'uso o in leasing un intero sito web (dominio + contenuti) lasciando al conducente tutti gli oneri di un suo sfruttamento commerciale?


  • Super User

    Reputo di si. Un bene immateriale è sfruttabile in ogni senso lecito.... quindi può essere legittimamente locato (ad esempio).

    Diverso è però, a mio personalissimo giudizio, il caso in cui si mantenga la gestione del proprio sito, l'ottimizzazione, l'aggiornamento dei contenuti, il tutto finalizzato alla focalizzazione dell'utente sugli adsense ospitati per trarne profitto. Qui restiamo, sempre a mio giudizio, nell'attività d'impresa per la prestazione di servizi pubblicitari.

    Paolo


  • User Attivo

    @i2m4y said:

    Reputo di si. Un bene immateriale è sfruttabile in ogni senso lecito.... quindi può essere legittimamente locato (ad esempio).

    Diverso è però, a mio personalissimo giudizio, il caso in cui si mantenga la gestione del proprio sito, l'ottimizzazione, l'aggiornamento dei contenuti, il tutto finalizzato alla focalizzazione dell'utente sugli adsense ospitati per trarne profitto. Qui restiamo, sempre a mio giudizio, nell'attività d'impresa per la prestazione di servizi pubblicitari.

    Paolo

    Si, infatti è proprio questo il punto,
    L'unico modo per poter ricavare una rendita da un sito web amatoriale è quello di affittarlo IN TOTO ad una società, riscuotendo un canone mensile ed estraniandosi COMPLETAMENTE dalla sua gestione.

    Poi, una volta che la responsabilità civile e penale della conduzione del sito web è stata contrattualmente definita, credo che nessuna legge vieti al proprietario del sito di collaborare col conducente a titolo esclusivamente personale, volontario e gratuito.


  • User Attivo

    @france974 said:

    Si, infatti è proprio questo il punto,
    L'unico modo per poter ricavare una rendita da un sito web amatoriale è quello di affittarlo IN TOTO ad una società, riscuotendo un canone mensile ed estraniandosi COMPLETAMENTE dalla sua gestione.

    Poi, una volta che la responsabilità civile e penale della conduzione del sito web è stata contrattualmente definita, credo che nessuna legge vieti al proprietario del sito di collaborare col conducente a titolo esclusivamente personale, volontario e gratuito.

    Si,ma il punto e' A CHI CONVIENE ?

    A me publisher,no di sicuro.

    Forse mi evito alcune problematiche ma il FATTURATO sara' sempre inferiore a quello che potrei ottenere gestendo il sito in PRIMA PERSONA senza affittarlo.

    Io personalmente,non farie mai una cosa del genere.
    Piuttosto lascerei perdere i siti e mi cercherei dell'altro da fare (tenendo questi ultimi solo per hobby,senza scopo di lucro.

    In un mondo in cui per fare il commesso devi essere diplomato,spiegatemi perche',dopo tanti mesi o anni di sacrifici e tempo dedicato per far crescere uno o piu' siti dovrei affittarli a terzi.

    E strano come ragionamento.

    Io ho sempre creduto che il tempo,le risorse e la buona volonta' di imparare portano ad ottimi risultati sia con Adsense che senza.


  • User Attivo

    Beh, la convenienza o meno di una operazione di questo genere e strettamente personale.

    Certo che se uno può guadagnare qualcosina da una propria passione che non ha alcuna pretesa di essere un lavoro primario che male c'e'?

    Ovvio che se poi il sito sfonda ed ottiene un successo inaspettatto nulla vieta al proprietario del sito al termine del periodo contrattuale di venderlo al conducente o aprirsi una partita IVA e gestirlo in proprio.

    Affittare il sito è solo un modo per iniziare a testare il mercato senza esporsi in prima persona.


  • Super User

    Mi sembra proprio una buona discussione, ricca di spunti anche nuovi.

    Paolo


  • User

    @france974 said:

    Si, infatti è proprio questo il punto,
    L'unico modo per poter ricavare una rendita da un sito web amatoriale è quello di affittarlo IN TOTO ad una società, riscuotendo un canone mensile ed estraniandosi COMPLETAMENTE dalla sua gestione.

    ok, ma come la inquadro fiscalmente questa mia entrata mensile? come la dichiaro?


  • User Attivo

    @Web-experiments said:

    ok, ma come la inquadro fiscalmente questa mia entrata mensile? come la dichiaro?

    Lo dichiari alla stessa maniera con la quale si dichiarano i redditi derivanti da canone di affitto, sia che il tuo bene sia un appartamento, un fondo ad uso commerciale, un furgoncino, una motocicletta, una macchina per il caffè o un sito web.

    L'importante è che il canone sia pattuito preventivamente in maniera fissa e non dipenda dal tipo di attività che intende fare l'affittuario col tuo sito web. In sostanza non devi partecipare economicamente agli utili societari.

    Nel mio caso personale io sto preparando un contratto di comodato d'uso gratuito per 6 mesi al termine del quale si opterà o per la vendità del sito o per la stipula di un nuovo contratto di affitto o per un nulla di fatto.


  • User

    @france974 said:

    L'importante è che il canone sia pattuito preventivamente in maniera fissa e non dipenda dal tipo di attività che intende fare l'affittuario col tuo sito web. In sostanza non devi partecipare economicamente agli utili societari.

    Nel mio caso personale io sto preparando un contratto di comodato d'uso gratuito per 6 mesi al termine del quale si opterà o per la vendità del sito o per la stipula di un nuovo contratto di affitto o per un nulla di fatto.

    perfetto, allora ho una osservazione da fare e una domanda 😄

    Osservazione:
    Tu specifichi chiaramente che il canone deve essere fisso, solo che stiamo parlando di un sito web che crea guadagni con AdSense, guadagni che non sono quasi mai fissi sia nel bene che nel male, nel senso che i guadagni potrebbero raddoppiare nel giro di un mese o ridursi quasi a zero nel giro di 1 giorno (penalizzazioni/ban di google). Tenendo presente questo come fai a stipulare un contratto di 6 mesi con canone fisso? entrambe le parti in questione possono perderci.

    @france974 said:

    Lo dichiari alla stessa maniera con la quale si dichiarano i redditi derivanti da canone di affitto, sia che il tuo bene sia un appartamento, un fondo ad uso commerciale, un furgoncino, una motocicletta, una macchina per il caffè o un sito web.

    Domanda:
    Scusate la mia ignoranza...ma come si dichiara? esiste un modello specifico? che percentuale di tasse devo pagare?


  • User Attivo

    Alla prima domanda rispondo che sono proprio i 6 mesi di comodato d'uso gratuito che servono ad entrambe le parti per fissare un "equo canone".

    Inoltre io non ho parlato affatto di adsense. La società alla quale cederò in affitto il mio sito si occupa di marketing e pubblicità e dispone quindi già di un proprio pacchetto clienti, che sicuramente pagono molto di più del circuito adsense e NON con modalità pay per click ma a canone fisso (quindi entrate costanti).

    Il vantaggio quindi è duplice: io otterrò un guadagno maggiore di quanto non ricaverei "al nero" con adsense tenendomi il sito amatoriale, mentre la società di marketing disporrà di uno strumento pubblicitario già avviato a costo zero (eccetto l'affitto).

    Per la seconda risposta lascio a Paolo l'onere che potrà spiegare la modalità di dichiarazione nei termini più corretti.


  • User

    @france974 said:

    Inoltre io non ho parlato affatto di adsense. La società alla quale cederò in affitto il mio sito si occupa di marketing e pubblicità e dispone quindi già di un proprio pacchetto clienti, che sicuramente pagono molto di più del circuito adsense e NON con modalità pay per click ma a canone fisso (quindi entrate costanti).

    Beh in questo caso è tutto un' altro discorso, visto il titolo del Topic pensavo si stesse sempre parlando di AdSense.


  • User Attivo

    E' chiaro che non puoi affittare il tuo sito al prima persona dotata di partita IVA. Deve essere anzitutto una società iscritta al registro delle imprese col codice attività adatto a fatturare servizi pubblicitari.

    Ne consegue che ti troverai di fronte a società di marketing, società di rivendita spazi pubblicitari e attività affini. Solitamente questi soggetti hanno già i loro pacchetto clienti.

    Nella peggiore delle ipotesi, anche utilizzando solo adsense tu non ci perdi niente perchè l'alternativa è tenerti il tuo sito amatoriale senza poterci tirar su legalmente nemmeno un euro!
    Per la società il vantaggio è correlato al rischio di impresa. Se ad esempio voglio affittare un fondo ad uso commerciale per avviare una macelleria l'affitto lo devo pagare lo stesso anche se vendo solo un filetto alla settimana.

    Qualcuno direbbe: "E' il libero mercato bello!" 😉