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Cosa sono le landing page: alcune domande
@Giorgiotave said:
Web Marketing
Tutti i siti hanno bisogno di landing page...- mi (ci) puoi fare qualche esempio pratico?
- Si tratta di pubblicità aggressiva?
- Comporta delle controindicazioni?
- comporta realmente un beneficio per l'utente? O è solo uno strumento prettamente di marketing?
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Ciac dante,
non avevo visto il tuo topic in alto, grazie per le domande, vedrò di darti le risposte che cerchi anche per ampliare le Faq.
Grazie
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Ciao
- mi (ci) puoi fare qualche esempio pratico?
Se tu cerchi su Google (o su qualsiasi altro motore di ricerca), ad esempio, servizi finanziari oppure assicurativi (due settori che fanno largo uso di landing pages per le campagne), ai link sponsorizzati dei nomi più noti sono quasi sempre abbinate landing pages.
Pagine che hanno un look & feel simile a quello generale del sito ma che, come ha spiegato anche Giorgio nella sua guida, sono studiate per agevolare il visitatore a compiere l'azione target; nella landing troverai quindi tutte le informazioni necessarie per convincerti a compiere l'azione... e nulla più (es. non ci saranno link ad altre pagine del sito, banner pubblicitari...), per evitare che tu possa distrarti o finire altrove (non dimenticare che hanno pagato per portarti su quella pagina).- Si tratta di pubblicità aggressiva?
Di per sè la landing non è vera e propria pubblicità, bensì il passo successivo: è la pagina dove ti fanno arrivare dalla pubblicità per convertirti in contatto o in cliente.
Per usare una metafora calcistica: la pubblicità è l'ala che, arrivata sul fondo, crossa al centro; la landing page è il centravanti che, in mezzo all'area, gira il pallone in rete e fa vincere la partita.
L'errore che molte aziende fanno online è quello di (e qui torno alla metafora calcistica) spendere tantissimo per ingaggiare fortissime ali, che crossano migliaia di palle gol, ma non investire in un centravanti che poi faccia gol e consenta di vincere la partita.
Sicuramente ti sarà capitato almeno una volta, cliccando su di un link sponsorizzato, di essere mandato non sulla pagina più attinente a ciò che cercavi, bensì sulla homepage del sito, dove di quello di cui eri alla ricerca non c'è traccia e non ti spiegano neanche come interagire con l'azienda...
- Comporta delle controindicazioni?
Fare landing pages funzionali ed efficaci non è semplice; occorre un'accorta analisi del tuo target per capire cosa vuole da te e come il tuo sito possa rispondere alle sue esigenze per fargli trovare il prodotto giusto al momento giusto nelle condizioni giuste (n.b.: io qui sto semplificando al massimo il processo, visto che non esistono due visitatori identici). Tuttavia, spesso, per fare buone landing pages basta anche solo un po' di logica e di buon senso.
Faccio un esempio: fino a qualche tempo fa (non sono riuscito a controllare se ancora oggi sia così), il carrello elettronico di uno dei più importanti siti di ecommerce italiani presentava un classico esempio di cosa NON fare per migliorare i tassi di conversione visitatore/cliente: all'ultimo step del processo di acquisto, a pochi pixel di distanza dal pulsante "acquista", avevano piazzato dei banner. Metti che uno sta per acquistare e vede un banner che promuove la vacanza dei suoi sogni... quell'utente rischi di perderlo (sembra banale, eppure capita realmente) e, per pochi centesimi di euro guadagnati dall'advertising, perdi una vendita.
- comporta realmente un beneficio per l'utente? O è solo uno strumento prettamente di marketing?
Diciamo che sono il giusto compromesso: sono di beneficio per l'utente perchè (se sono studiate bene) lo agevolano nel compiere l'operazione che rappresentava il suo obiettivo (chiedere un preventivo, acquistare...).
Ipotizziamo io voglia fare un preventivo di polizza auto: se arrivo in una landing page dove mi spiegano dettagliatamente di quali informazioni ho bisogno per richiedere il preventivo ed in 3 click ho il preventivo bello e pronto, io sarò un utente soddisfatto e la landing page mi sarà stata di aiuto per agevolarmi e non farmi perdere tempo prezioso.
Il rovescio della medaglia è dato dal fatto che, spesso, in queste pagine le "call to action" sono offerte che poi nella realtà non sono disponibili (come la promessa, ad es., di voli ad 1 ? che, nel 99% dei casi, non sono mai disponibili; però intanto ti hanno portato a vedere che ci sono voli che, anche se non costano 1 ?, sono comunque convenienti...)
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Ottima descrizione Marlog !
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Concordo appieno con Marlog (a proposito, benvenuto , si parlava di te giusto ieri a cena, bene, ovviamente) ed aggiungo che le landing sono anche un ottimo sistema di sperimentazione ai fini del raggiungimento del miglior fattore di conversione.
Capita spesso, infatti, che fare sperimentazione sul sito sia difficile perchè molte prove implicherebbero la modifica sostanziale della struttura dello stesso, cosa ovviamente non possibile per semplici esperimenti.
La realizzazione di una landing, invece, consente di togliere molte variabili difficilmente controllabili e concentrare l'esperimento sui fattori relativi alla semplice pagina in se.
Sulla base dei risultati, è poi possibile lavorare sul sito nella sua interezza.
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wow marlog! meglio di un manuale!
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Alla fine vi chiedo: landing page, door way page (senza redirect o cloaking), gateway page, ecc. ecc. non sono tutte la stessa cosa.
O meglio non sono pagine informative su un determinato argomento fatte più o meno bene, le door sono al livello più basso, le landing a quello più alto.
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@Catone said:
Alla fine vi chiedo: landing page, door way page (senza redirect o cloaking), gateway page, ecc. ecc. non sono tutte la stessa cosa.
O meglio non sono pagine informative su un determinato argomento fatte più o meno bene, le door sono al livello più basso, le landing a quello più alto.
Sono totalmente diverse. Le doorway sono pagine studiate per i mdr,mentre le landing pages sono studiate per gli utenti
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Uhm non è così definita la distinzione secondo me. Almeno tra molti addetti al settore. Nulla mi impedisce (qui la bravura ovviamente) di creare una landing page che sia anche ottimizzata per i motori di ricerca...
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@Catone said:
Uhm non è così definita la distinzione secondo me. Almeno tra molti addetti al settore. Nulla mi impedisce (qui la bravura ovviamente) di creare una landing page che sia anche ottimizzata per i motori di ricerca...
Si infatti..così come esistono poesia e prosa, nulla mi impedisce di scrivere prosa in poesia e poesia in prosa (per esempio bukowski)
Questo non implica che siano 2 cose uguali.. sono diverse, ma unibili in un unica cosa (se sai farlo)
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Ok, a me piace solo semplificare le cose. D'ora in poi landing = utenti, door = motori.
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parlando di landing page...
abbiamo detto (no vabbe', io no, son salumiere. gli esperti han detto) che una landing non deve avere vie di fuga e/o distrazione, ma devono guidare l'utente ad un unico obiettivo.
e' questo che vorrei capire meglio.
significa che la landing deve avere (per semplificare) un solo link (corrispondente alla relativa azione)?
ovvero non ci devono essere tutti gli altri link presenti in tutte le altre pagine (i vari menu' etc...)?
e se cosi' fosse, come mantenere una certa coerenza grafica con il resto del sito eliminando tutti gli altri link?
ed ancora, eliminando il resto (nella landing potrei chiamarlo il superfluo?), quale reazione avrebbe l'utente nel passaggio dalla landing ad una pagina interna?
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Non è detto che il visitatore debba per forza entrare nel resto del sito.
E comunque, anche nel caso in cui questo sia necessario si può sempre fare la pagina con la stessa impostazione grafica, e riducendo all'osso i menù, per offrire il minor numero possibile di alternative (come dicevi tu magari anche prossime allo zero).
Questa è solo una mia opinione ovviamente, per quello che dicevi a proposito della diversità di menù e layout invece non credo sia poi di disturbo al visitatore, in fondo va da una pagina più "povera" ad una più "ricca", quindi si tratta di un cambiamento positivo, un po' come accade con le welcome page.
Io personalmente da navigatore non sono infastidito da questa situazione.
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Ciao a tutti
Per rispondere a must
significa che la landing deve avere (per semplificare) un solo link (corrispondente alla relativa azione)? Ovvero non ci devono essere tutti gli altri link presenti in tutte le altre pagine (i vari menu' etc...)?
occorre capire, rispetto alle pagine di cui si compone un sito, quali potrebbero essere i link funzionali all'azione che vuoi l'utente compia (es. il link a "chi siamo", per l'utente che volesse saperne di più sull'azienda da cui sta per comprare qualcosa), rispetto a quelli (in questo caso) superflui, come il link all'area "recruitment", alle news aziendali e via elencando (studiare i percorsi di navigazione di un sito, attraverso i log files, offre spunti importanti).
Molto dipende anche dalla complessità dell'azione che vuoi far intraprendere all'utente: non tutte possono avvenire attraverso un'unica pagina (in molti casi non si parla più di landing bensì di minisiti ad hoc).
Poi dipende anche dalla filosofia di pensiero che si vuole seguire per le landing: quelle minimaliste, della serie "ti offro giusto il minimo di informazioni necessarie, confidando però che siano quelle giuste", alle landing dai testi "kilometrici" à la madri.com, che ti persuadono con le parole.
Nel primo tipo, potrebbero essere necessari più link; il secondo tipo invece è studiato per fare in modo che l'unica pagina che tu poi sia interessato a cercare è quella del carrello elettronico, per comprare, visto che ti offrono in un'unica pagina tutte le informazioni che potrebbero servirti (unitamente a ripetute "call to action").quale reazione avrebbe l'utente nel passaggio dalla landing ad una pagina interna?
dipende ovviamente da quanto differente è la landing dalla pagina interna; fondamentale è, però, che passando nella pagina interna del sito, l'utente possa facilmente riprendere il processo di conversione; nella pagina interna, cioè, sia sempre spiegato (unitamente ad un invito a farlo) come compiere l'azione che rappresenta il nostro obiettivo.
L'utente, insomma, non dovrebbe dover utilizzare il tasto "back" per tornare alla landing (sembra banale, ma molti utenti -neofiti in primis- ignorano o si dimenticano di questa possibilità).Una landing, infine, può essere anche un'ottima doorway: le caratteristiche di semplicità di una landing si sposano bene con la search engine friendlyness. Poi, ovviamente, al successo contribuiscono anche tutti i criteri off page (e su questo non avete certo bisogno di spiegazioni
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Vorrei anche io aggiungere qualcosa.
Un sito ha normalmente una struttura che parte dal presupposto che un visitatore inizi la sua visita dalla home, si legga le informazioni che gli interessano e quindi proceda con la ricerca della pagina che gli consentirà di fare quello per cui era giunto al sito (ipotesi: iscriversi ad una newsletter, acquistare un prodotto, prenotare la visione di un film).
Una landing è una pagina predisposta per essere il punto di arrivo dall'esterno (esempio un motore di ricerca, un banner, un link o una campagna di AdWords) e pensata in modo da essere anche la conclusione del percorso. Da quella pagina, il visitatore fa già quello che per cui era arrivato al sito (vedi esempi di prima). Possono anche esserci altri link, nel caso lui voglia comunque avere altre informazioni, ma il punto centrale (il pulsantone, in altri termini) è verso l'obiettivo finale.
L'idea, in definitiva, è: sul sito giri, guardi, chiedi, decidi, compri; sulla landing, normalmente compri e solo se vuoi guardi il resto.
La landing non ha lo scopo di costringerti a comprare impedendoti la restante navigazione. Il suo scopo è avvicinare il punto finale di un processo di vendita (nel caso, di questo si tratti), rendendo opzionale (ma sempre fattibile) il resto.
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E' giusto prevedere che il visitatore della landing page possa voler vedere il chi siamo, io (e sono certo molti di voi) la cerco sempre prima di acquistare, e anche altro, ma altri saranno più fiduciosi e sbrigativi.
In ogni caso nulla vieta di fare una "chi siamo" page ad hoc per chi proviene dalla landing page, e che magari contenga grafica testo e struttura tali da fornire facilmente le info ricercate e quindi soddisfare il visitatore e cercar di farlo tornare subito alla landing page, con link in bella evidenza, tanto per cominciare.
Forse anche una "dove siamo" page può similmente esser fatta.
Insomma una serie di pagine parallele a quelle del sito principale che hanno lo scopo di fornire quelle informazioni che il visitatore delle landing pages potrebbe verosimilmente (anche con dati statistici facilmente raccoglibili) cercare.
E' una strategia un po' alternativa a quella del percorso classico, ma molto mirata e perciò non trascurabile.
Pura evoluzione alternativa ma complementare (se mi consentite) di un sito classico.
- 6 mesi dopo
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Ma le landing pages, favoriscono il posizionamento sui motori di ricerca? perchè le doorwey (se così si scrive) in teoria lo fanno, cioè sono ottimizzate per far si che i motori di ricerca vedano questa pagina pulita e semplice e la inseriscano più in alto possibile, però essendo delle pagine un pò scarne (per gli utenti) vengono reindirizzate di solito alle home.
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Ma le landing pages, favoriscono il posizionamento sui motori di ricerca? perchè le doorwey (se così si scrive) in teoria lo fanno, cioè sono ottimizzate per far si che i motori di ricerca vedano questa pagina pulita e semplice e la inseriscano più in alto possibile, però essendo delle pagine un pò scarne (per gli utenti) vengono reindirizzate di solito alle home.
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una doorway è scritta unicamente per i motori di ricerca in quanto si presuppone che il wm abbia inserito delle tecniche per fare un redirect istantaneo verso una pagina più amichevole agl'occhi dell'utente.
quindi door = motore di ricerca
una gateway o una welcome page è una pagina a metà, non presenta un redirect istantaneo, ha una grafica simile o uguale a quella del sito, si integra molto bene con il sito ma è fortemente monotematica. Questo le consente, pur mantenendo un occhio di riguardo verso l'usabilità della stessa da parte dell'utente, di essere fortemetne ottimizzata nei confronti dei motori.
quindi:
gateway / wellcome = motori di ricerca con un occhio per l'utentelanding page invece è una pagina non necessariamente ottimizzata, non necessariamente studiata per fare in modo che si posizioni (non è nella sua natura, ovvio che se lo fosse è tanto di guadagnato) ma è studiata per fare in modo che l'utente compia l'esatta azione che il webmaster ha deciso.
Se per spingere l'utente a comprare un prodotto utilizzo una landing page e per fare in modo che l'utente capitato compia veramente questa azione non riesco ad ottimizzare la pagina amen, userò altre tecniche per fare in modo che questa pagina sia raggiungibile però ho ottenuto lo scopo che chi capita su questa pagina faccia quello che desidero.quindi landing = utenti.
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Personalmente credo che le landing o welcome o (chiamiamole pure landcome) debbano essere ben armonizzate all'interno del sito e linkate come tutte le altre.
Per un cliente stò usando da tempo una landcome molto semplice composta al 99% con testo descrittivo ben impaginato e pochissimi fronzoli e senza link al resto del sito (tipo quella di Madri), ma nelle varie campagne PPC mi ha dato un tasso di conversione leggermente più basso (10,5%) rispetto a quello ottenuto (e che sto ottenendo) portando i visitatori direttamente sulla home-page (12,8%).
Per quanto abbia provato a modificarla varie volte evidentemente la landcome non soddisfa tutte le richieste dell'utente.In ogni caso le landcome spartane e dirette sono un'ottimo mezzo per ottenere contatti per chi non ha voglia o tempo di leggersi tutto il sito; tutte le informazioni ben definite in una sola pagina.
Resta tuttavia da chiarire una questione: si trasformanamo maggiormente in acquisti (in questo caso contratti) i contatti ottenuti con le landcome o quelli generati direttamente con il sito? Potrebbe infatti succedere che la semplicità della pagina e la minor richiesta di campi da compilare (solo nome e-mail e telefono) stimoli anche ai meno convinti a lasciare i propri dati senza pensarci su troppo.
In questo modo ci si potrebbe trovare di fronte a contatti "sporchi" e, dato che si vendono contratti a partire da diverse migliaia di euro, e che proprio per questo il mio cliente dedica ad ogni contatto parecchio del suo tempo, il dispendio di energie potrebbe essere troppo elevato rispetto al ritorno dell'investimento.In poche parole: meglio più contatti da "spurgare" e sui quali dedicare maggiore opera di convincimento, o meno contatti qualificati e già filtrati dal sito?
Lo stiamo verificando.Ciao