• User Attivo

    [SES Milano 2007] Strategie di linking

    29 Maggio 2007

    La sessione apre con la Presentazione dei relatori da parte della bravissima Miriam Bertoli, SEM Director di TSW.

    Prende la parola Gaia Simonato, SEM Manager di Views on Venice.

    L’intervento si apre su una riflessione su quanto i link siano importanti e questo perché i link portano visitatori e migliorano il posizionamento del sito nei risultati di ricerca organici e perché migliorano la Link Popularity.

    Per accrescere la Link Popularity di un sito bisogna ottenere link e
    per ottenerli Gaia indica quali sono i principali canali:

    •Da siti di proprietà o da network creati appositamente
    •Attraverso lo scambio link
    •Facendone richiesta o acquistandoli
    •Link baiting/ social search… dove sono gli utenti a creare i contenuti:
    •Social bookmarking (Del.icio.us, furl, blinklst, Stumbleupon)
    •Social news (Digg, Netscape, Reddit)
    •Tag engines (blogs & RSS) (Technorati, Bloglines)
    •Collaborative directories (ODP, Prefound, Zimbio, Wikipedia)
    •Social Q&A sites (Google Answers, Yahoo Answers, Answerbag)
    •Vertical community

    I 4 punti per fare link building sono:

    •Definizione degli obiettivi
    •Ricerca (intesa come ricerca di siti rilevanti e possibilmente a tema)
    •Inserimento
    •Misurazione dei risultati

    Al termine dell’intervento di Gaia ha proseguito la sessione Maurizio Petrone di Sems, che ha portato un esempio pratico su come ha ottenuto moltissimi link da un articolo in lingua inglese sul riscaldamento della temperature del pianeta.

    Per ottenere questo Maurizio consiglia di utilizzare contenuti interessanti e ben scritti con un layout pulito, utilizzare testi di facile consultazione, avere link di approfondimento e utilizzo di richiami(social bookmarking), utilizzare il call to action, cioè invitare il lettore a compiere un azione (es. ti invito a ripubblicare questo articolo…), altri parametri importanti sono quelli di scegliere network giusti per la submission degli articoli e quello di scegliere titoli efficaci.

    La sessione viene chiusa dal bravo e simpatico Cesarino Morellato, presidente di Popularity s.r.l., che inizia il suo intervento in dialetto della Valsesia! Davvero azzeccata la sua scelta di utilizzare un modo di comunicare divertente, in chiusura della prima giornata di sessioni, una cosa così importante nella strategia di linking e cioè** “Gli errori da evitare nella strategia di linking”**!

    Per fare ciò Cesarino riporta dei case study di strategie non efficaci incontrate durante la sua carriera, che posso riassumere in dialetto della valsesia “I SALAMI TACAI SU, I GHIN MIA”
    per la traduzione rimando al tool di traduzione di Google!


  • Community Manager

    Strategie di linking

    Non me la potevo perdere 😄

    Moderata da Miriam Bertoli, ha visto partecipare Petro di Sems, Gaia Simonato di Views on Venice e Cesarino Morellato di Popularity.

    Tutti e tre gli intereventi sono stati molto interessanti.

    Petro ha portato una case history sull'articolo creato per il Seo Contest Mondiale

    Gaia ha messo in campo la sua esperienza nel settore turistico, davvero interessante

    Cesarino, ha portato in modo davvero originale e azzeccato (tutti erano stanchi, ci ha risollevato :D) gli errori da non fare. Utilissimo.


  • Super User

    scusate la mia ignoranza (nel senso che ignoro 🙂 ) ma perché usare:

    Social bookmarking (Del.icio.us, furl, blinklst, Stumbleupon)

    quando, ad es. Del.icio.us non passa pr (tag nofollow e/o da robots.txt) ... insomma quei link vengono ignorati dai MDR ... sicuramente da google. :mmm:
    .. assie 🙂


  • Super User

    @sughero3 said:

    scusate la mia ignoranza (nel senso che ignoro 🙂 ) ma perché usare:

    quando, ad es. Del.icio.us non passa pr (tag nofollow e/o da robots.txt) ... insomma quei link vengono ignorati dai MDR ... sicuramente da google. :mmm:
    .. assie 🙂

    Non metterei la mano sul fuoco, ma un motore, a mio avviso, non può permettersi di perdere quei links. Infatti, riflettendoci un attimo, link di quel tipo sono fatti principalmente dagli utenti internet in modo democratico (diventa più popolare chi riceve più voti) al contrario dei link sul web, fatti solamente da web master o comunque una nicchia di "esperti" del settore.

    Per tanto sono convinto che i motori, se già non lo fanno, considereranno sempre più questi backlinks, anche perchè sappiamo che con il nofollow non si passa PR, ma possiamo dire la stessa cosa del trustrank ? 🙂

    Yahoo, già lo ignora completamente il nofollow... e anche Google inizia a dare i primi segnali di evasione... 😄


  • User Attivo

    @dechigno said:

    Non metterei la mano sul fuoco, ma un motore, a mio avviso, non può permettersi di perdere quei links. Infatti, riflettendoci un attimo, link di quel tipo sono fatti principalmente dagli utenti internet in modo democratico (diventa più popolare chi riceve più voti) al contrario dei link sul web, fatti solamente da web master o comunque una nicchia di "esperti" del settore.

    Per tanto sono convinto che i motori, se già non lo fanno, considereranno sempre più questi backlinks, anche perchè sappiamo che con il nofollow non si passa PR, ma possiamo dire la stessa cosa del trustrank ? 🙂

    Yahoo, già lo ignora completamente il nofollow... e anche Google inizia a dare i primi segnali di evasione... 😄

    Senza poi contare il fatto che i siti di social bookmarking, sono utili come generatori naturali di link, nel senso che se il tuo link viene visto da 10.000 utenti su Del.ici.us, una percentuale di quegli utenti potrebbe mettere il link al tuo sito dal loro sito.


  • Super User

    risposte convincenti, non c'è che dire ... 😄


  • User Attivo

    @dechigno said:

    Yahoo, già lo ignora completamente il nofollow... e anche Google inizia a dare i primi segnali di evasione... 😄

    Beh, veramente non lo ha mai preso in considerazione. In realità il nofollow è una invenzione di google. Per me, ma anche per milioni di webmaster a cui mi accodo, è una gran bufala.

    Mi spiego meglio. Avrebbe un senso se google ne avesse dato una sua modalità di impiego. Poi invece, si scopre che se ne abusa ... Es: Wikipedia . In questo caso il nofollow non può avere un valore, siccome viene piazzato anche verso le fonti da cui si traggono le informazioni per comporrre il documento (!)

    Ok, c'è il problema dello spam nei blog e si vuole porre una barriera verso gli spammers. Il problema è vasto ed articolato e si potrebbe risolvere aggiungendo altre opzioni al parametro rel. Per risolvere il problema dei blog si potrebbe creare adottare l'opzione "post", e così via ...


  • Bannato Super User

    Un pò di tempo fa mi feci questa sega mentale:

    http://www.giorgiotave.it/forum/posizionamento-nei-motori-di-ricerca/32916-lattributo-rel-nofollow-resistera.html

    non ho più proseguito la discussione perchè non avendo dati alla mano, e non riuscendo a pensare ad un valido test per verificare il tutto
    , non avevo dati tangibili per poter argomentare la mia tesi.

    Comunque sono ancora convinto di ciò che ho scritto su... un buon leccese una volta definì queste convinzioni con il termine Hintuizioni....


  • Super User

    @mix said:

    Un pò di tempo fa mi feci questa sega mentale:

    http://www.giorgiotave.it/forum/posizionamento-nei-motori-di-ricerca/32916-lattributo-rel-nofollow-resistera.html

    non ho più proseguito la discussione perchè non avendo dati alla mano, e non riuscendo a pensare ad un valido test per verificare il tutto
    , non avevo dati tangibili per poter argomentare la mia tesi.

    Comunque sono ancora convinto di ciò che ho scritto su... un buon leccese una volta definì queste convinzioni con il termine Hintuizioni....
    3D interessante ... sul fatto che il tag nofollow sia comunque una citazione sono completamente d'accordo.

    Pensa che personalmente ritengo che anche le immagini linkate direttamente al sito (tecnica che molti webmaster adottano) siano comunque un riferimento al sito e per tale motivo abbino un sia pur microscopico valore (se poi le immagini linkate sono migliaia 😉 ... unico inconveniente il costo della banda, ma questa è un'altra storia)