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Chiesa, reati e magistratura
C'ho messo un sacco di tempo a leggere l'articolo di Pino Nicotri. Non per la lunghezza; l'ho riletto un sacco di volte. Poi mi sono andato ad informare seguendo vari link.
L'articolo apre e conclude con le accuse dei Fedeli Fiorentini sulle violenze sessuali ai danni di minori consumate per anni dal parroco Lelio Cantini.
Si parla molto di come la Chiesa cerca in tutti i modi di non fare processi secondo la Magistratura Italiana ma seguendo le proprie leggi, proteggendo i propri interessi.
Si parla anche della accuse al Papa Ratzinger che, se non fosse diventato Papa, sarebbe stato trascinato in tribunale dall'avvocato Daniel Shea accusato di avere coscientemente coperto, quando era prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, i sacerdoti colpevoli di abusi sessuali su minori.
Oggi Daniel Shea si dice pronto a ricorrere fino alla Suprema Corte di Giustizia degli Stati Uniti per evitare che i firmatari della circolare vaticana che protegge i sacerdoti pedofili la facciano del tutto franca.
Ancora...i Fedeli Fiorentini non si sono rivolti ad una causa civile, ma non è niente escluso dicono. I preti fiorentini si schierano dalla parte dei Fedeli senza chiedere però l'intervento della Magistratura dello Stato Italiano, ma solo un intervento del Papa per un processo che faccia applicare tutte le sanzioni previste dall’ordinamento ecclesiastico.
Voi cosa ne pensate?
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Sono situazioni che fanno capire che troppo spesso al male fatto ad un minore si antepone il danno d'immagine al colpevole. Di questi fatti ne ha parlato Andrez qui, anche se e' rimasto praticamente inascoltato, io nel mio piccolo ho cercato di trovare un perche', e l'ho scritto qui.
Purtroppo si sottovaluta il male che la pedofilia causa al bambino, in molti casi purtroppo questo male passa in secondo piano rispetto al danno d'immagine che questo tremendo reato porta a chi lo fa e, nel caso l'accusato sia un prete anche alla Chiesa, o nel caso sia una maestra alla scuola.
Per evitare questo danno d'immagine il carnefice viene fatto diventare vittima, prima dell'opinione pubblica e dei mass media, poi della magistratura, e per evitargli questa "gogna" (in caso sia colpevole strameritata) si cerca di fare il possibile in quanto scuola, o Chiesa.
Ed ecco il perche' di certi insegnanti o presidi e preti o vescovi che lasciano inascoltate certe accuse dei bambini rivolte ad altri insegnanti o preti.E questo non avviene solo in questi ambienti. Quante volte casi di pedofilia avvenuti in ambienti domestici vengono nascosti dai familiari stessi.
C'e' da chiedersi quindi non perche' la Chiesa si comporti cosi', ma perche' questo sia un atteggiamento tanto diffuso. Perche' il bene del carnefice sia piu' importante di quello del bambino. Forse si pensa che quest'ultimo in quanto bambino col tempo dimentichi il danno subito, o che so io, sarebbe interessante il parere di un sociologo.
E' tristissimo, ma penso purtroppo che questo atteggiamento superficiale non cambiera'.
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Forse si pensa che quest'ultimo in quanto bambino col tempo dimentichi il danno subito
Quello che è certo è che un bambino/a abusata seppelliscono l'abuso. Ma questo tornerà a galla prima o poi.
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In generale credo che fare allarmismi su certe notizie non serva a nulla. Semplicemente dobbiamo essere consapevoli che i reati di abuso sui minori sono diffusi. Che poi li faccia un prete, un allenatore di judo, un insegnante, ciò non cambia la realtà. Scusatemi, ma uno che ama il mare cerca un lavoro vicino ad esso, chi ama la montagna idem.......se togliamo dalle statistiche gli abusi intra - famigliari, non stupiamoci di ciò che viene fuori. Basta andare a vedere i processi sui preti pedofili in America negli ultimi 60 anni o in Irlanda.
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@luca1969 said:
Che poi li faccia un prete, un allenatore di judo, un insegnante, ciò non cambia la realtà.
Io non sono del tutto daccordo su questa affermazione. Ovvio che non cambia nulla, sempre di bambini abusati si parla.Ma se un pedofilo si nasconde dietro la sua "autorità" la cosa si fa sicuramente molto + grave e + pericolosa anche da scovare. I bambini si fidano di quelli che sono riconosciuti in quel momento come il punto di riferimento.
Circa la Chiesa come ho detto in un altro topic che avete segnalato, non riesco più davvero ad avere parole. Sono pronti a condannare tutti, dai gay alle coppie di fatto, all'aborto all'eutanasia, al divorzio... ma non una condanna ESPLICITA per i pedofili e sopratutto per i preti pedofili. E' leggittimo scomunicare i politici favorevoli all'aborto... e i pedofili? Vabbhè... si confessano e vengano assolti.
Bha!!!
Io vorrei che la Chiesa, detentrice della morale cattolita, del non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te, del rispetta il prossimo tuo come te stesso, che ha visto morire e sacrificarsi sulla croce il proprio messia GRIDASSE no alla pedofilia e si adoperasse per sconfiggerla, condananrla e assicurare sopratutto i preti pedofili alla giustizia. Ovviamente dico i preti, perchè in quel caso è nel loro potere. Non pretendo certo la Chiesa faccia da polizia nel paese.
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Ma se un pedofilo si nasconde dietro la sua "autorità" la cosa si fa sicuramente molto + grave e + pericolosa anche da scovare. I bambini si fidano di quelli che sono riconosciuti in quel momento come il punto di riferimento.Scusami, ma non capisco. Un pedofilo è un pedofilo e basta. Cosa cambia se "si nasconde dietro la sua autorità" ? Sul fatto dei punti di riferimento il discorso è lungo. I principi su cui un bimbo si crea i punti di riferimento dipendono da una serie di fattori. Quello che manca nella nostra cultura è il considerare il bambino come un essere che sa giudicare. Compito dei genitori, della scuola è fornirgli questi mezzi. Il resto, dal mio punto di vista, non ha risvolti positivi. I pedofili sempre sono esistiti e sempre esisteranno. La prevenzione primaria è la via da seguire per difendere i nostri figli.
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@luca1969 said:
Scusami, ma non capisco. Un pedofilo è un pedofilo e basta. Cosa cambia se "si nasconde dietro la sua autorità" ? Sul fatto dei punti di riferimento il discorso è lungo. I principi su cui un bimbo si crea i punti di riferimento dipendono da una serie di fattori. Quello che manca nella nostra cultura è il considerare il bambino come un essere che sa giudicare. Compito dei genitori, della scuola è fornirgli questi mezzi. Il resto, dal mio punto di vista, non ha risvolti positivi. I pedofili sempre sono esistiti e sempre esisteranno. La prevenzione primaria è la via da seguire per difendere i nostri figli.
Ovvio che un pedofilo resta pedofilo. Ma io trovo ancora + infimo che lo sia chi di prassi è considerato uno che anche per mestiere dovrebbe tutelare i bambini.Concordo che bisogna pensare ai bambini come esseri che sanno giudicare. Ma lasciar giudicare a un bambino di 2/3 anni se sia in pericolo o no, mi sembra un tantino assurdo. Se poi parliamo di bambini più grandi allora il discorso è diverso, ma non vorrei poi si arrivasse quasi a colpevolizzarli. Insomma anche la donna è un essere che sa giudicare il pericolo o meno, eppure viene violentata ugualmente.
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Dimenticavo, ovviamente anche concordo sulla prevenzione, per quello avrei piacere come già scritto, che invece delle solite trasmissioni processo/spettacolo, si facessero trasmissioni di informazione sull'argomento.
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@Vampiretta said:
Ovvio che un pedofilo resta pedofilo. Ma io trovo ancora + infimo che lo sia chi di prassi è considerato uno che anche per mestiere dovrebbe tutelare i bambini.
Concordo che bisogna pensare ai bambini come esseri che sanno giudicare. Ma lasciar giudicare a un bambino di 2/3 anni se sia in pericolo o no, mi sembra un tantino assurdo. Se poi parliamo di bambini più grandi allora il discorso è diverso, ma non vorrei poi si arrivasse quasi a colpevolizzarli. Insomma anche la donna è un essere che sa giudicare il pericolo o meno, eppure viene violentata ugualmente.
Ciao Vampiretta. Sicuramente il concetto di prevenzione primaria non può essere applicato a bambini di 2 o 3 anni. Non hanno ancora quelle conoscenze valutative indispensabili e fondamentali affinchè un sistema simile sia funzionale. Esistono figure professionali che possono tutelare la nostra infanzia in così giovane età. Al solito non ci sono fondi.
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Credo che in questo tipo di vicende uno degli aspetti più inquietanti è la censura che viene imposta ad ogni notizia.
Da tempo questi fatti sconcertanti avvengono ma sono coperti od insabbiati ed in questo modo tutto il mondo della pedofilia trova una copertura psicologica.
Sex Crimes and the Vatican è un recente programma televisivo mandato in onda dalla BBC che ben difficilmente avremo la possibilità di vedere qui.
Internet ci è amica ed in YouTube è invece possibile vedere questi video della BBC [ed anche qualche altro] che non vedremo mai sulla RAI o Mediaset.
E' possibile vedere confessioni di sacerdoti ed accuse delle loro giovani vittime, in modo crudo ma netto ed inequivocabile.E' possibile vedere qualcosa anche Qui in gogle video
La domanda è:
che Chiesa è quella che ordina il silenzio sui casi di pedofilia, pena la Scomunica, a Preti e Vescovi ?
(L'allora Cardinale Ratzinger in quanto Prefetto della Congregazione della Fede [Sant'Uffizio] e l'Arcivescovo Tarciso Bertone siglano il documento di scomunica.)
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..una chiesa che adopera metodi piuttosto mafiosi
grazie di aver segnalato questi video.
ecco che dice il vaticano, che prontamente si è dichiarata parte lesa:
http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsID=70104un altro articolo che tratta un caso italiano lo trovate qua:
http://www.voceditalia.it/index.asp?T=naz&R=cro&ART=8953
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Il grazie va alle persone che si interessano di certi fatti.
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Internet ci è amica ed in YouTube è invece possibile vedere questi video della BBC [ed anche qualche altro] che non vedremo mai sulla RAI o Mediaset.
Forse andrà diversamente.
Santoro stà tentando di portare in RAI qualcosa di quei servizi BBC.
Ovviamente è già scoppiata una formidabile bagarre con chi ritiene opportuno il tenere tutto nascosto ed impedire che la gente sappia queste cose.
Vediamo se Santoro ci riesce
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Speriamo ci riesca!!!
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io ho scritto 3 email a raidue, santoro e travaglio...
chissà....
vedremo giovedì, ma ho il sentore che non andrà in onda.propongo una provocazione: se il video non andrà in onda, d'ora in poi il canone RAI (per chi ancora lo paga) andrà pagato al Vaticano...oppure, meglio, l'equivalente verrà donato in chiesa (nella "propria" chiesa, nel sesnso di "parrocchia", non alla "Chiesa")
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Sembra che ci sia riuscito
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Ci sono un sacco di documenti in rete.
Su Google Video, questo gira un sacco
http://video.google.com/videoplay?docid=3237027119714361315Che è quello postato da Andrez, però più approfondito. Quasi 40 minuti
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Vorrei entrare in dettaglio su alcuni punti controversi relativi al documentario (trovate qui il transcript del testo inglese)
- L'argomentazione basata sul fatto "il documentario mente perché nel 1962 Ratzinger non era neppure alla congregazione, quindi non può aver scritto la Crimen Sollicitations" non regge. Mai il documentario afferma questo, dice solo (correttamente) che Ratzinger è stato capo della Congregazione per 20 anni, e che per quei 20 anni ha vigilato sulla sua applicazione. Infine, che quando nel 2001 si è ritenuto modificare la Crimen sollicitationis, con la De Delictis Gravioribus, questo documento è per l'appunto a firma di Ratzinger. Questo sarebbe il brano incriminato del documentario:
(Si sta parlando della la Crimen sollicitationis) The man in charge of enforcing it for 20 years was Cardinal Joseph Ratzinger, the man made Pope last year. In 2001 he created the successor to the decree. In spirit it was the same, overarching secrecy with a threat of excommunication. He sent a copy to every Bishop in the world. But now he ordered that the Vatican must have what it calls 'exclusive competence'. In other words, all child abuse allegations must go exclusively to Rome.
L'argomentazione, che dimostrerebbe un marchiano errore nel documentario, è quindi falsa.
- Nella meritevolissima sottotitolatura c'è un errore di traduzione che cambia un po' la prospettiva delle cose. Mi riferisco a quando parla di Rick Romley (non Rowley), a partire da 32:00. Rick Romley viene definito un "famoso avvocato" in realtà è un "famoso Procuratore Distrettuale" (high-profile District Attorney). Tanto per intendersi, non è un libero professionista che fa ricerche: è la persona che ufficialmente svolge indagini sui crimini commessi nella sua città, come da noi un Sostituto Procuratore, o un Procuratore Generale.
Questo fa leggere in chiave diversa molte delle sue dichiarazioni.
Quando a ad esempio a 33:30 parla del Nunzio, dice chiaramente che proprio dato che il Nunzio (sarebbe il Nunzio Apostolico, in pratica l'ambasciatore del Vaticano) godeva dello status di Ambasciatore, e dato che aveva dato istruzioni di trasferire a sé tutti i documenti incriminanti, "under the law we could not subpeona that material because he would have protected status as an Ambassador from the Vatican" (ai sensi di legge, non potevamo sottoporre quel materiale a mandati di perquisizione perchè (il nunzio) aveva uno status protetto come ambasciatore del Vaticano)
Quando a 34:40 fa vedere le sue lettere al Card. Sodano, allora Segratario di Stato, lettere che il Cardinale rifiuta e rispedisce al mittente senza neanche aprire, non si trattava di lettere di "un avvocato": si trattavo di lettere di un Procuratore che indagava su reati commessi da un latitante in quel momento rifugiato nello Stato del Vaticano...
- il ruolo di Ratzinger nella vicenda. Certamente non ha scritto la Crimen Solicitationis, ma ne ha controllato l'applicazione per venti anni, e se nel 2001 ha avocato a sè tutte le pratiche di questo tipo vuol dire che tutti gli incartamenti sugli abusi ai minori di tutto il mondo di questi ultimi anni sono passati dalle sue mani. Nel 2002 Bertone, fido segretario di Ratzinger (e adesso da lui nominato Segretario di Stato) in un'intervista diceva:
non ha fondamento la pretesa che un vescovo, ad esempio, sia obbligato a rivolgersi alla magistratura civile per denunciare il sacerdote che gli ha confidato di aver commesso il delitto di pedofilia.
Ok, qui siamo abbastanza chiari? Il vescovo viene a sapere di un reato di pedofilia ma non è obbligato a rivolgersi alla magistratura. Notate bene: usa la parola "confidare". Anche se dopo parla di "segreto professionale"* dei sacerdoti*, non si riferisce qui al segreto confessionale:
se un fedele, un uomo o una donna, non ha più nemmeno la possibilità di confidarsi liberamente, al di fuori della confessione, con un sacerdote per avere dei consigli perché ha paura che questo sacerdote lo possa denunciare; se un sacerdote non può fare lo stesso con il suo vescovo perché ha paura anche lui di essere denunciato... allora vuol dire che non c’è più libertà di coscienza. (il neretto è mio)
Notate bene: questo non è un documento del "lontano" 1962, quando Ratzinger non era nessuno. Questa è una dichiarazione ufficiale del 2002 del segretario di Ratzinger, il quale Ratzinger ha appena detto che tutti i processi canonici per pedofilia vanno mandati a lui. Mi sembra chiaro, no?
Tanto per chiarezza: Ratzinger era allora al vertice della "Congregazione per la dottrina della fede". La Congregazione non è - come potrebbe smbrare dal nome - un organismo teologico. "Congregazione per la dottrina della fede" altro non è che il nuovo nome del Sant'Uffizio di triste memoria, quello che una volta aveva l'autorità di mandarci tutti al rogo e che in pratica adesso è **il massimo tribunale **del Vaticano.
Insomma, perfino dai massimi livelli della gerarchia ecclesiastica, dai massimi livelli della giustizia canonica ci viene detto che è normale che un vescovo nasconda i reati di pedofilia commessi dai suoi sottoposti.
Adesso è chiaro perché si parla di Ratzinger?
- ma veniamo a quello che secondo me è il punto fondamentale del documentario, la parte conclusiva a 36:45, il "quasi appello" di Padre Doyle, avvocato canonico naturalmente caduto in disgrazia. Di nuovo, traduco un po' più in dettaglio di quanto faccia la sottotitolatura:
C'è un uomo che ha il potere di cambiare tutto: il cardinale Ratzinger adesso è papa, e potrebbe alzarsi domani e dire: ecco la politica per tutta la chiesa: piena collaborazione con le autorità civili, assoluto isolamento e abbandono dei religiosi condannati, completa apertura e trasparenza, completa trasparenza anche nelle situazioni finanziare, eliminate ogni ostacolo ai procedimenti legali, collaborate completamente con le autorità civili, ovunque. Potrebbe farlo!
Arriviamo così al vero problema. Si vuole davvero che tutto ciò abbia fine?
**L'uomo che meglio di chiunque altro al mondo conosce questi casi **oggi è anche l'uomo che ha la **massima autorità **all'interno della Chiesa e che potrebbe esercitare il massimo potere contro il perpetrarsi di questi abusi.
Quest'uomo una volta ha scritto:
È fuori discussione che si deve sempre seguire un chiaro dettame della coscienza ...
Possa la coscienza essergli di guida verso la rettitudine.
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@etimo said:
Quest'uomo una volta ha scritto:
Possa la coscienza essergli di guida verso la rettitudine.
Non credo ci si possa auguare diversamente, peccato che ormai ha anche la sua veneranda età e se la coscienza in tal senso non l'ha illuminato fin d'ora, trovo complesso lo faccia ora di botto.Ma che dire, finchè c'è vita c'è speranza no?
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Vi metto il link alla BBC
http://news.bbc.co.uk/player/nol/newsid_5400000/newsid_5403100/5403158.stm?bw=nb&mp=rmSu Google e Youtube l'hanno tolto, dicendo che i diritti ora sono della Rai....