• Super User

    Come professionista anche io utilizzerei gli avvisi di parcella.
    Normalissime lettere al cliente dove si dice "per il lavoro tal dei tali mi dovete x". Quell'x sarebbe l'importo da incassare netto finale risultante da una ipotetica fattura.

    Nell'avviso di parcella evidenzierai solo quella somma finale da incassare.
    La fattura sarà emessa nella data di incasso vero e proprio ed sarà dettagliata (contributi in rivalsa, iva, ritenuta ecc.).
    Alla data di incasso di eventuali acconti sarà emessa fattura per l'importo di quei soli acconti.

    Se invece la data di incasso già la conosci ed è prossima.... attendi quella data ed emetti direttamente fattura.

    Paolo


  • User Attivo

    Paolo a me è capitato invece di riscontrare moltissimi "Avvisi di parcella" già dettagliati per quanto riguarda le varie casse e le ritenute.
    Si vede che non essendoci alcun divieto, ognuno decide da sè se farlo dettagliato o meno.

    Alberto


  • Super User

    E invece esistono alcune interpretazioni ministeriali (non le ho qui sotto mano) che hanno sottolineato il fatto che ove si indichi anche l'iva si sia in pratica di fronte a fattura e dunque l'iva divenga esigibile (che è ben ciò che si cerca di evitare).

    Andrebbe ri-approfondito, ma ricordo proprio quanto appena postato.

    Paolo


  • User Attivo

    Ultimissima precisazione Paolo, se l'"avviso di parcella" oltre ad essere ben dettagliato (contributi in rivalsa, iva, ritenuta) contiene anche la dicitura: "il presente documento non costituisce fattura, la fattura verrà emessa al momento del pagamento" può considerarsi ancora cme da te precisato ?

    Alberto


  • Super User

    Direi di si.

    Il mio avviso di parcella contiene quasiesattamente quelle parole, ma l'iva non è mai appositamente esposta.

    Paolo


  • User

    grazie a tutti.


  • User

    @i2m4y said:

    E invece esistono alcune interpretazioni ministeriali (non le ho qui sotto mano) che hanno sottolineato il fatto che ove si indichi anche l'iva si sia in pratica di fronte a fattura e dunque l'iva divenga esigibile (che è ben ciò che si cerca di evitare).

    Andrebbe ri-approfondito, ma ricordo proprio quanto appena postato.

    Paolo

    Concordo anche se non ho le circolari sotto mano 😄

    Un caso analogo è quello delle cosiddette fatture pro-forma, che tanto vanno di modo nel commercio estero e che chi lavora nel settore emette anche nei rapporti nazionali.

    Anche se c'è scritto pro-forma ma contiene tutti gli elementi formalmente identificativi di una fattura dovrebbe essere considerata tale.

    Così ho sentito dire, di più ninzò 🙂


  • User

    Ciao, sono un libero professionista ingegnere.
    Emettendo fattura prima di essere pagati si incorre in qualche sanzione o è lecito?
    Ad esempio: emetto fattura con data 14 novembre e incasso con bonifico del 20 novembre.
    Capisco che sia meglio emettere prima l'avviso di parcella così non si rischia di versare iva non ancora incassata, ma se sono sicuro di incassare a breve ... Lo faccio per non dover spedire la fattura, ma la consegno al cliente insieme alla pratica terminata.
    Grazie


  • User Attivo

    non credo ci siano problemi


  • User Newbie

    Sono anch'io un libero professionista e ho emesso alcune fatture a una ditta che poi non mi ha pagato. Prima di rivolgermi al legale o altro posso fare una nota di variazione delle fatture e emettere un avviso di parcella per l'intero importo?
    Altrimenti sono costretto a vesare iva etc etc.
    Grazie
    :arrabbiato: