• User Attivo

    @alexs2k said:

    Cosa cerca il clinete/turista? cosa si aspetta dal sito di una struttura oppure da un portale turistico?
    Cosa cerca quando viaggia per lavoro? Cosa vorrebbe trovare quando cerca una vacanza? cerca delle località in particolare? cerca per prezzo? vuole vedere molte immagini? quali informazioni? noleggia l'auto....? cerca bei luoghi da visitare?

    Belle domande! La cosa da tenere in considerazione è che ci sono sicuramente delle risposte oggettive su cui probabilemente potremo discutere con maggiore dettaglio affrontando singole esigenze e trattandole con la dovuta profondità.

    Io farei una considerazione di carattere generale dicendoti che parlare di turista in maniera generica è un errore che tanti che operano in ambito turistico fanno. Questo approccio indifferenziato al turista rende l'informazione e l'offerta, indifferenziata, appunto, e poco efficace.

    Tutti parlano ad un turista che spesso non esiste. Le motivazioni ad una vacanza sono tantissime e le esigenze delle persone altrettante.

    Ecco io punterei a valutare tutte le sfumature possibili e ad offrire informazioni ed offerte che tengano conto di tutte queste varietà di esigenze.


  • User Attivo

    @alexs2k said:

    Cosa cerca il clinete/turista? cosa si aspetta dal sito di una struttura oppure da un portale turistico?

    Principalmente cerco sempre di mettermi nei panni del turista. Quindi mi domando cosa cercherei io se vado in una località che principalmente non conosco.

    Quindi prima di cercare hotel+località, cerco proprio la località o l'area che mi interessa visitare o dove vorrei soggiornare. Dopodichè cerco i servizi e le opportunità che mi offre la località scelta (es. cosa visitare, caratteristiche del territorio, accessibilità, servizi).
    Poi vedo se la località può soddisfare delle mie esigenze specifiche (es. se ci sono delle belle piste da sci nelle vicinanze o se ci sono dei sentieri da mountain bike, oppure se mi offre delle opportunità di relax in qualche centro benessere).

    A questo punto se la località è ritenuta adatta al mio soggiorno, inizio a cercare la struttura ricettiva, anche qui in base a specifiche esigenze (parcheggio facile, servizio ristorazione, piscina).

    Quindi tutto sommato - vista la mia esperienza come gestore di struttura ricettiva e di un portale locale - credo che che il turista cerchi prima di tutto "informazione" in quanto ha bisogno che quella località è principalmente la migliore che ha scelto e che quindi offre le maggiori garanzie per una vacanza su misura.

    Avere l'informazione su tutto ciò che si trova sul territorio da al turista un senso di sicurezza, di rilassatezza per il fatto che sa (ovviamente con alcuni limiti...) cosa aspettarsi, quindi ti sceglie per trascorrere delle vacanze.

    Ecco IMHO quello che si aspetta il turista da un sito di una struttura ricettiva e da un portale.

    Saluti a tutti!


  • Super User

    @zero81 said:

    Io farei una considerazione di carattere generale dicendoti che parlare di turista in maniera generica è un errore che tanti che operano in ambito turistico fanno. Questo approccio indifferenziato al turista rende l'informazione e l'offerta, indifferenziata, appunto, e poco efficace.

    Tutti parlano ad un turista che spesso non esiste. Le motivazioni ad una vacanza sono tantissime e le esigenze delle persone altrettante.

    Giustissimo 🙂 ... in tal caso la domanda è: quali le diverse esigenze di un turista?


  • Super User

    @d-force said:

    Quindi prima di cercare hotel+località, cerco proprio la località o l'area che mi interessa visitare o dove vorrei soggiornare. Dopodichè cerco i servizi e le opportunità che mi offre la località scelta (es. cosa visitare, caratteristiche del territorio, accessibilità, servizi).
    Poi vedo se la località può soddisfare delle mie esigenze specifiche (es. se ci sono delle belle piste da sci nelle vicinanze o se ci sono dei sentieri da mountain bike, oppure se mi offre delle opportunità di relax in qualche centro benessere).

    ottimo d-force.... mi hai fatto venire in mente che io opero istintivamente allo stesso modo....quindi cerco la "località"! 😉


  • Moderatrice

    altra cosa importantissima I BAMBINI 🙂


  • User Attivo

    @deborahdc said:

    altra cosa importantissima I BAMBINI 🙂

    Anche.

    Infatti un visitatore può cercare vedere se nella località interessata ci sono particolari attrattive (giochi, spettacoli, ecc...) per i bambini.

    Dalla mia esperienza, la "vacanza con i bambini" è particolarmente cercata da coloro che intendano strascorrere un periodo di soggiorno da giugno a fine agosto. Negli altri periodi l'attenzione si sposta più su esigenze di tipi culturale e sportivo.

    Si può affermare che il periodo di soggiorno potrebbe influire anche nei criteri di informazione e scelta della località.

    Quindi se volessimo fare una classifica dell'iter di ricerca da parte di un turista:

    1° - Località
    2° - facilità di accesso (strade e autostrade, distanze aeroporti/ferrovie)
    3° - caratteristiche della località (cose da visitare, natura e territorio)
    4° - servizi della località (supermercati, possibilità di shopping)
    5° - sistemazione per il soggiorno
    6° - facilità di accesso (vicinanza dal centro abitato più vicino, posizione panoramica, ecc)
    7° - servizi principali dell'alloggio (piscina, disposizione camere, ecc...)
    8° - servizi in grado di soddisfare esigenze particolari (noleggio bici, convenzioni con Golf clubs, ecc)

    Dopo aver ottenuto una quantità sufficiente di informazioni ma soprattutto dopo aver confrontato più o meno con gli stessi criteri anche altre località vicine o con simili caratteristiche, il turista procede nella prenotazione di un alloggio.


  • User Attivo

    @d-force said:

    Principalmente cerco sempre di mettermi nei panni del turista. Quindi mi domando cosa cercherei io se vado in una località che principalmente non conosco.

    Quindi prima di cercare hotel+località, cerco proprio la località o l'area che mi interessa visitare o dove vorrei soggiornare. Dopodichè cerco i servizi e le opportunità che mi offre la località scelta (es. cosa visitare, caratteristiche del territorio, accessibilità, servizi).
    Poi vedo se la località può soddisfare delle mie esigenze specifiche (es. se ci sono delle belle piste da sci nelle vicinanze o se ci sono dei sentieri da mountain bike, oppure se mi offre delle opportunità di relax in qualche centro benessere).

    A questo punto se la località è ritenuta adatta al mio soggiorno, inizio a cercare la struttura ricettiva, anche qui in base a specifiche esigenze (parcheggio facile, servizio ristorazione, piscina).

    Quindi tutto sommato - vista la mia esperienza come gestore di struttura ricettiva e di un portale locale - credo che che il turista cerchi prima di tutto "informazione" in quanto ha bisogno che quella località è principalmente la migliore che ha scelto e che quindi offre le maggiori garanzie per una vacanza su misura.

    Avere l'informazione su tutto ciò che si trova sul territorio da al turista un senso di sicurezza, di rilassatezza per il fatto che sa (ovviamente con alcuni limiti...) cosa aspettarsi, quindi ti sceglie per trascorrere delle vacanze.

    Ecco IMHO quello che si aspetta il turista da un sito di una struttura ricettiva e da un portale.

    Saluti a tutti!

    Sono d'accordo e mi chiedo perchè l'aspetto informazione come naturale complemento all'offerta turistica viene spesso "dimenticato".

    Assistiamo alla nascita continua di siti che si propongono di offrire ospitalià che trascurano di investire in contenuti e più specificamente nell'informazione.

    Importante quindi è fornire notizie sulla località, eventi, manifestazioni, mappe, curiosità, cosa vedere, dove mangiare, idee vacanza etc.

    Come premesso prima, si dovrebbe poi fare attenzione alle varie tipologie di turista (viaggio per affari, sono con la famiglia ed ho dei bambini, mi voglio rilassare e godere di una vacanza dedicata al benessere, sono uno avventuroso e sportivo, viaggio perchè mi interessa un evento o una manifestazione, sono anziano o disabile) a cui intendiamo rivolgerci e alle moltissime variabili che incidono sul processo decisionale del turista.


  • User Attivo

    @zero81 said:

    Sono d'accordo e mi chiedo perchè l'aspetto informazione come naturale complemento all'offerta turistica viene spesso "dimenticato".

    Assistiamo alla nascita continua di siti che si propongono di offrire ospitalià che trascurano di investire in contenuti e più specificamente nell'informazione.

    Perchè richiede molto tempo. Di conseguenza molti costi.

    Anche se relativamente facile reperire il materiale informativo circa una località o un territorio di interesse turistico (storia, cose da visitare, servizi in città o nel territorio, prodotti tipici, eventi, strutture sportive ecc... l'elenco è lungo), una delle cose che (almeno a seguito della mia esperienza) risulta essere difficile e dispendiosa in termini di tempo per la realizzazione sono le fotografie.

    Realizzare un servizio fotografico di qualità e di effetto (almeno qualche centinaio di foto) completo ad una località o peggio ancora ad un territorio è una delle cose più difficili. Si tratta di fare fotografie nel "giorno giusto" ovviamente soleggiato meglio se con qualche nuvola all'orizzonte, e con ottima visibilità, "nel posto giusto" scelta di un soggetto particolare che desti curiosità, e "nell'ora giusta" dove un'ottima illuminazione dia risalto al soggetto principale ai particolari.

    Si tratta di fare chilometri e chilometri con l'auto (personalmente anche con la mountain bike, perchè alcuni scorci paesaggistici particolari si trovavano solo in alcuni sentieri) questo, oltre a costare in termini economici, richiede mesi se non addirittura anni (soprattutto se si è soli a fare tutto questo, ma alla passione non si comanda.... 😉 )

    Devi conoscere perfettamente o quasi il territorio o la località su cui intendi realizzare il portale. Se non lo conosci tu per primo, come fai a presentarlo a visitatori che magari visitano il tuo sito ed abitano a 1600 chilometri e passa di distanza.

    Poi, quando hai tutto il materiale (tanto) va tradotto, e giù altri costi. SI, perchè più testo hai (e lo devi avere perchè 4 righe non servono a niente) e più costa in traduzioni.

    Scusate l'OT (su questo argomento si potrebbe aprire un altro topic...forse) ma era per spiegare, almeno secondo me perchè è difficile realizzare un portale che abbia il "giusto mix" di informazione/immagine, mentre è più facile realizzare un portale con l'elenco delle strutture ricettive: si guadagna prima e il materiale lo forniscono loro....

    Con questo non voglio dire che i portali con elenchi di strutture ricettive non siano validi, solo che IMHO la vedo dura in futuro....


  • Moderatrice

    @d-force said:

    Con questo non voglio dire che i portali con elenchi di strutture ricettive non siano validi, solo che IMHO la vedo dura in futuro....

    E' vero costa ma sono indispensabili.
    Non solo per dare informazioni al cliente che entra la prima volta, ma anche perchè l'utente acquisito sarà sicuramente portato a ricordarsi di quel sito che dava tutte le informazioni che stava cercando e che non trova in altri siti

    E qui si ritorna a quello che ho scritto sopra

    Quindi cerca hotel + zona + roma.
    Nel mio caso ho trovato molto utile http://www.visual.paginegialle.it
    Perchè non ho trovato siti che mi facevano vedere tutti gli hotel di quella zona.
    Colleghi romani grave pecca!! 😄
    e sicuramente la prossima volta che dovrò trovare un hotel in una città grande mi ricorderò di visual ...
    Differenziarsi ha un costo ma ha anche un ottimo roi e se si fa turistico è solo a questo che si deve pensare.
    Deb


  • User

    Ma vedo che spesso nei siti dei miei clienti che hanno hotel non entrano con hotel + zona, pure essendo posizionata in prima pagina ma molto, molto di più con nome hotel.

    ...molti utenti che entrano con il nome dell'hotel se lo ricordano, magari giorni dopo, da una ricerca precedente legata alla location...sul sito di un mio cliente sono tantissime le entrate con un mispelling in inglese del brand dell'hotel...utenti stranieri che ricordano il nome da visite con altre keywords, e lo storpiano con una parola che per il turista americano è più naturale :():

    Cosa cerca il clinete/turista?

    belle foto e rassicurazione che non sta sbagliando...tante rassicurazioni che non sta sbagliando 😄 tante...


  • Super User

    @Alfie said:

    ...tante rassicurazioni che non sta sbagliando 😄 tante...

    potresti approfondire questo punto a parer mio molto interessante? 🙂
    come li rassicuri questi turisti? 😉


  • User Attivo

    @d-force said:

    Avere l'informazione su tutto ciò che si trova sul territorio da al turista un senso di sicurezza, di rilassatezza per il fatto che sa (ovviamente con alcuni limiti...) cosa aspettarsi, quindi ti sceglie per trascorrere delle vacanze.

    Ecco IMHO quello che si aspetta il turista da un sito di una struttura ricettiva e da un portale.

    Saluti a tutti!

    Vedi sopra.

    Alfie vuol dire che si deve dare un'informazione completa e cioè:

    • dettagliata nei contenuti
    • efficace dal punto di vista grafico/fotografico
    • efficiente quando si devono dare delle risposte
    • accessibile

    Il turista deve essere sicuro che non ci sono sorprese. Vuole trovare al suo arrivo esattamente l'ambiente che mesi prima lo ha fatto sognare via internet.
    Così - per riprendere il termine usato da Alfie - si sente rassicurato.


  • User

    Butto giù un po' di cose che mi vengono in mente, in ordine rigorosamente sparso, tranne la prima...chi più ne ha più ne metta...

    1. presente-quasi ieri: foto, foto, ancora foto / futuro-quasi domani domani: filmati, filmati, ancora filmati: gli utenti pensano che quello che vedono non possa essere falsificato (chiedete a David Lynch).
      Grave errore da evitare ? le foto sono foto dell'hotel, la grafica del sito è un'altra cosa. Il rapporto web design - fotografia deve essere più o meno 1 a 10. Più che sulla grafica io punterei su struttura di navigazione, interfaccia e usabilità. Sembra che ora "il content sia king" - ma lo è sempre stato.
    • copywriting con toni personali, non pubblicitari e informativi ? centrale la location + vere particolarità dell'hotel. Magari 2 micropercorsi di lettura, uno diretto alla conversione, l'altro più largo con informazioni sulla città, eventi, storia...a volte magari si è travisato il concetto di un micro-universo chiuso e completo, non voglio sapere la storia del Regno delle Due Sicilie per andare un week-end a Napoli (dire troppo è veramente molto poco affascinante)...
    • testimonials o ancora meglio sarebbe la feed da Tripadvisor (ma c'è da --- addosso dalla mattina alla sera :caffe: ). Questo è sicuramente il tema principale con l'avvento del web 2.0
    • coerenza semantica, ripetendo la stessa frase più volte in forma diverse, a volte si cerca davvero più la rassicurazione che l'informazione. Sempre i vantaggi per l'ospite prima del servizio del che li causa (scuola di sales-letter americana anni '50, credo sia ancora efficace). Mia frase preferita di sempre: ?scrivete come se doveste spiegare i vantaggi ad un amico che è davanti a voi?. Aggiungo: poi riscrivete come se lo doveste frodare :1145535499-Triste (
    • seguire alcuni vecchi adagi delle teorie della comunicazione non dovrebbe fare male (es: AIDA ? Attenzione Interesse Desiderio Azione)> Vuole trovare al suo arrivo esattamente l'ambiente che mesi prima lo ha fatto sognare via internet.
      Ancora meglio se trova al suo arrivo sul sito l'ambiente che si è sognato 5 minuti prima 😄 via pensiero

    :ciaosai:


    NB: > Il turista deve essere sicuro che non ci sono sorprese. Vuole trovare al suo arrivo esattamente l'ambiente che mesi prima lo ha fatto sognare via internet.
    Così - per riprendere il termine usato da Alfie - si sente rassicurato.

    Pardon, io non intendevo questo tipo di rassicurazione. Intendo la fase in cui lo rassicuri che non c'è una possibilità su mille che stia sbagliando la sua decisione d'acquisto, che è veramente quella la scelta migliore che si può fare nel migliore dei mondi possibili e anche oltre (e qui la sola informazione non basta). leggevo ora la seguente:

    http://www.madri.com/seo-extreme/

    mi ha sicuramente rassicurato. Poi magari arrivo lì e c'è Giorgio Tave che mi offre un caffé e mi dice che per essere primi su Google "ci vuole un monte di link": sarebbe un grande onore 😢 😄 però per il momento sono stati bravi a rassicurarmi...


  • Bannato User

    visto che avete messo su questa bella discussione (che ho letto solo velocemente) vi pongo questo quesito:

    ho visto sul sito di un'agenzia che vende pacchetti turistici a Tropea, che invece di presentare le strutture con il proprio nome, le presenta con un codice, questo per evitare che i mavigatori + esperti cerchino direttamente la struttura scavalcando l'agenzia turistica.
    Secondo voi è una buona tecnica, il potenziale turista come vede questa cosa? come un trucco? con diffidenza? o nemmeno la nota? visto che viene presentata abbondante documentazione fotografica e descrittiva?


  • Super User

    io personalmente (da turista) non la prenderei bene.... è il colmo non poter conoscere il nome della struttura.... al massimo posso comprendere non ci sia il numero di telefono.... ma il nome!

    Sospetterei che l'agenzia abbia qualcosa da nascondere (anche se poi alla fine non è così).... attuano dunque la strategia esattamente opposta da quella descritta da Alfie... altro che rassicurare


  • Bannato User

    Alfie hai detto delle cose giuste, ma mi pare che hai focalizzato sul sito del singolo hotel.

    Come bisogna fare invece a catturare il cliente che entra nel portale turistico, ed evitare che questi dopo aver trovato la struttura giusta, la contatti direttamente cercandola su google? non mettere il telefono non basta, sicuramente non mettere i nomi delle strutture è una scelta molto radicale (e probabilmente controproducente), basta mettere dei prezzi di parity? sicuramente no, io da turista a parità salterei l'intermediario.

    Quindi vanno creati dei plus, dei servizi, delle opportunità, qualcosa che convinga il turista che prenotare dall'intermediaro conviene di più che direttamente presso la struttura.

    Il punto è mettere a fuoco questi plus ... non credo sia facile


  • User

    Ciao elsombrero,

    Un po' di tempo fa ho tradotto un articolo dal New York Times con spunti molto interessanti sugli attuali problemi dell'intermediazione, i maggiori vantaggi offerti dal sito del singolo hotel soprattutto quando ha un Brand forte, e anche alcune soluzioni a cui le agenzie di viaggio sono ricorse ultimamente per contrastare queste tendenze

    http://www.bookingblog.com/i-viaggiatori-on-line-preferiscono-prenotare-direttamente-sul-sito-degli-hotel/#more-70

    non mettere i nomi delle strutture è una scelta molto radicale (e probabilmente controproducente)

    Io in tutta franchezza...la definirei un attimino avventata 😄 come ha detto Alex, ho avuto un brivido si indefinita insicurezza solo leggendo il messaggio...se non vedo il nome dell'hotel e non lo posso ritrovare nella rete (magari in cerca di recensioni) la prima cosa che penso è che arrivo a destinazione e l'hotel è di cartone...ora più che mai bisogna cercare di creare vantaggi, non di nascondere i difetti...non ci casca più nessuno 😉

    Alcune cose che posso aggiungere...

    • struttura del portale basata sulla location: se cerco un hotel di cui non conosco il brand e in una destinazione in cui non sono mai stato, posso trovare utile navigare un portale con una separazione in zone che mi aiuti ad orientarmi - data la location come il fattore più importante su cui si baserà la mia scelta (salvo poi che andrei a prenotare sul sito dell'hotel dopo aver trovato quello che mi interessa, sono sincero 😞 )
    • pacchetti: è l'unica cosa che i singoli hotel attualmente offrono con difficoltà - le soluzioni all-inclusive, la prenotazione di una macchina, volo, escursioni, offerte, magari messe prima della prenotazione dell'hotel (scegliendo un pacchetto, in fase di prenotazione solo in un secondo stadio fai scegliere un hotel da una lista, così in realtà vendi il pacchetto e fai rientrare dalla porta quello che hai fatto uscire dalla finestra - l' "hotel intermediato")
    • aspetti sociali: creare reti di relazione fra gli utenti, un ambiente di community (ma qui si va veramente sul complesso e ci vogliono investimenti mostruosi)E' un tema da approfondire...la verità è che l'intermediazione al momento è in grave difficoltà (a parte i siti che possono permettersi di implementare Consumer Generated Content)...

    :ciaosai:


  • User Attivo

    @elsombrero said:

    Alfie hai detto delle cose giuste, ma mi pare che hai focalizzato sul sito del singolo hotel.

    Come bisogna fare invece a catturare il cliente che entra nel portale turistico, ed evitare che questi dopo aver trovato la struttura giusta, la contatti direttamente cercandola su google? non mettere il telefono non basta, sicuramente non mettere i nomi delle strutture è una scelta molto radicale (e probabilmente controproducente), basta mettere dei prezzi di parity? sicuramente no, io da turista a parità salterei l'intermediario.

    Quindi vanno creati dei plus, dei servizi, delle opportunità, qualcosa che convinga il turista che prenotare dall'intermediaro conviene di più che direttamente presso la struttura.

    Il punto è mettere a fuoco questi plus ... non credo sia facile

    Per quello che riguarda la mia esperienza, si tratta di una usanza (poco seria) praticata già da qualche anno dalle agenzie straniere (germania, olanda, ecc...) per "camuffare" le alte percentuali di ricarico sugli affitti.

    Questo perchè solitamente il proprietario della struttura era solito affittare ad un prezzo più conveniente, quindi nascondendo il nome della struttura ne impedivano il contatto diretto.

    Onestamente non so se continuano a farlo, ma è probabile di si. Oggi le agenzie preferiscono costringere il proprietario della struttura a "vendere" l'appartamento allo stesso loro prezzo, contrariamente non ti mandano più nessun affitto.

    Non so quanto la tecnica del camuffamento del nome sia efficace o no, quello che posso dire è che probabilmente per certi stranieri funziona ancora, in quanto in molti viaggiatori stranieri è ancora radicata una forte diffidenza verso l'italiano (solitamente un pò truffaldino...) quindi preferiscono appoggiarsi all'agenzia/tour operator della loro nazione in quanto dà maggiori garanzie.


  • Bannato User

    @Alfie said:

    Ciao elsombrero,

    • aspetti sociali: creare reti di relazione fra gli utenti, un ambiente di community (ma qui si va veramente sul complesso e ci vogliono investimenti mostruosi)E' un tema da approfondire...la verità è che l'intermediazione al momento è in grave difficoltà (a parte i siti che possono permettersi di implementare Consumer Generated Content)...

    :ciaosai:

    Alfie, quando parli di "aspetti sociali" e di "Consumer Generated Content", ti riferisci soprattutto al passaparola dei clienti soddisfatti, che scrivono le loro impressioni (spero positive) su blog e forum tematici?

    Si dovrebbe comunque puntare molto anche sulla fidelizzazione, inviando offerte a chi è stato già cliente proponendo uno sconto o un trattamento particolare se prenota lui o se pa frenotare un suo conoscente.
    Costa crociere per esempio, se quest'anno vai in vacanza con loro, ti mandano il loro giornale informativo per sempre, ed hai anche diritto a degli sconti per le future vacanze.

    In pratica credo che facciano un raggionamento del genere: fidelizzo il cliente che può ricomprare una crociera (quindi targetizzato al massimo), e se si è trovato bene gli do un motivo un più per non cambiare compagnia, ovvero il piccolo sconto. banale ma sicuramente funzionante.

    Loro hanno un mare di budget a disposizione, ma le idee possono essere replicate anche con mezzi modesti.

    @d-force said:

    Per quello che riguarda la mia esperienza, si tratta di una usanza (poco seria) praticata già da qualche anno dalle agenzie straniere (germania, olanda, ecc...) per "camuffare" le alte percentuali di ricarico sugli affitti.

    Non sapevo fosse una pratica mai usata in nord europa, pensavo che fosse una trovata del tutto originale e bizzarra.


  • User

    Alfie, quando parli di "aspetti sociali" e di "Consumer Generated Content", ti riferisci soprattutto al passaparola dei clienti soddisfatti, che scrivono le loro impressioni (spero positive) su blog e forum tematici?

    No, mi riferisco a loro:

    www.boo.com

    ma è solo un esempio.