• @giorgiotave ha detto in Perché non si trovano più SEO?:

    @homeworker ha detto in Perché non si trovano più SEO?:
    Ciao Homeworker, pensa a quanto il tuo nick ha anticipato i tempi :d:

    E pensare che al tempo mi cazziarono sui forum perchè credo che la corretta traduzione al tempo fosse "quelli che fanno i lavori DI casa o i COMPITI A casa", adesso invece sembra sdoganato quello che avevo in mente "someone who does their job at home rather than in an office, factory, etc." https://dictionary.cambridge.org/it/dizionario/inglese/homeworker


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @homeworker che poi fare i lavori di casa è HOUSEwork! Era pure sbagliato all'epoca 😁


  • Moderatore

    @homeworker al mio cliente lo hanno già chiamato con queste parole 🤐


  • User Newbie

    Sono introvabili e il più delle volte quei pochi che si presentano come tali a malapena conoscono nozioni basilari.

    Credo che molto sia colpa di un'informazione completamente sballata che è avvenuta negli anni.

    Fare SEO è mettersi in discussione, non in cattedra, e prevede un attitudine complessa. Con il covid poi è avvenuto il fenomeno del momento; mi ricorda molto un parallelismo con "La Regina degli Scacchi" su Netflix. Fino al giorno prima venivi preso in giro se giocavi a scacchi, il giorno dopo tutti Tal e Kasparov con la presunzione di conoscere strategie che si imparano solo sporcandosi veramente le mani e dedicandoci tanto tempo.

    Prima ancora del professionista, credo manchi il mindset per approcciare a questo lavoro e la cosa è deludente perché forse abbiamo fallito in qualcosa, non abbiamo trasmesso il messaggio che sarebbe dovuto arrivare.


  • User

    Buonasera.
    Molti SEO Master si sentono talmente arrivati che difficilmente coltivano il difficile compito dell'insegnamento: non hanno nè tempo, nè voglia di far crescere un junior.
    Molti mettono limiti che in realtà non ci sono:

    • devi essere sviluppatore
    • devi sapere il codice
    • devi aver già fatto "questo o quel mestiere".
      Allo stesso tempo le aziende cercano SEO dentro ad altre figure professionali:
      Content Marketer con esperienza SEO (e qui un po' di sta)
      Ma anche chii si occupa di Pubblicità "deve avere le basi SEO".
      Diciamo che la colpa è a metà. IMHO

  • User Newbie

    Secondo me chi sa fare SEO la fa per sè, di conseguenza si restringe sempre di più la disponibilità ad accettare lavori esterni che per la maggior parte esigono tempi, rotture, budget e condizioni che non sono più in linea con il profilo di chi attraverso questa professione ha potuto conoscere la libertà e la qualità di vivere il proprio tempo come meglio crede.


  • User

    @giorgiotave Oddio… considerando la mia età, tutti siete ancora giovani rispetto a me 😅.

    Detto questo, provo a contribuire alla discussione anche con la mia esperienza a cavallo di tre mondi: l’italiano, lo spagnolo e l’anglosassone.

    In generale, non credo che ci sia assenza di nuove leve nel mondo della SEO: al contrario! Lo vedo giornalmente discutendo su Twitter. Esistono molti nuovi SEO, nelle più varie specializzazioni della SEO, che stanno entrando prepotentemente in scena fuori dal comodo giardino italiano. In particolar modo stanno venendo alla ribalta molte professioniste della SEO. Molte, in realtà, hanno una carriera invidiabile alle spalle, solo che hanno trovato la forza di scendere in campo e mostrare quello che sanno… e questo è qualcosa di cui davvero sento ancora la mancanza nel panorama italiano (in Spagna pure stanno facendosi notare molte ottime SEO).

    In realtà i SEO non mancano. Quello che è esploso è la richiesta di SEO a livello globale, per cui anche con l’arrivo di nuove leve, il numero di professionisti “veri” è sempre inferiore alla domanda stessa.

    Riguardo alla specificità italiana (che poi non è solo italiana), ci sono degli aspetti che visti da lontano mi lasciano sempre più perplesso:

    1. non ho mai visto tanti libri sulla SEO pubblicati come in Italia… non ne discuto la qualità, ma la conseguenza è che sempre più nuovi SEO cercano solo in quei libri la fonte del conoscimento del mestiere, quando la SEO è soprattutto in professione pratica, che si apprende solo lavorando e bruciando siti propri. Ovvero, ormai sono pochi quelli che accompagnano il loro lavoro quotidiano con progetti personali - anche piccoli - in cui sperimentare strategie e tattiche.

    2. In Italia, ed è forse un fenomeno influenzato dalla stessa natura impresariale italiana basata in PIMI e Micro PIMI, ho alla sensazione che esiste un imbarazzantemente alto numero di freelance. Non ho nulla contro la figura del freelance (io lo sono), ma dato il punto 1) qui sopra, iniziare come freelance non è l’ideale perché la qualità media dei SEO sia alta. Perché? Perché il freelance, eccettuate poche notevoli eccezioni, non ha tempo se non per seguire i suoi pochi clienti e cercarne di nuovi con cui poter arrivare a fine mese (esiste infatti la correlazione tra freelance e una politica dei prezzi per la SEO ridicola).
      All’estero, un SEO tende a mettersi a lavorare come consulente in un momento successivo della sua carriera, dopo aver fatto esperienza in agenzia o in house. Diventa consulente perché ha acquisito un alto livello di conoscimento della SEO e di una specialità… ed è proprio grazie a questo conoscimento di alto livello, per esempio nella SEO tecnica per siti Enterprise, che i consulenti all’estero si fanno pagare cifre che un freelance italiano medio si può solo sognare.
      Il problema è che se andiamo a vedere il panorama agenzia in Italia, le cose non sono così rosee. Le agenzie che fanno solo SEO o Search in senso generico tendono ad essere poco più che boutique agency con meno di 10 persone al loro interno. Di grandi agenzie SEO, come pure esistono in Spagna, Francia o Germania o addirittura in Polonia, se contano davvero poche, perché le grandi agenzie in realtà fanno della SEO solo un’area di negozio e pure minoritaria rispetto ad altre aree come, per esempio, Paid e Marketing Automation.
      Questo fa sì che un ecosistema essenziale per far crescere realmente il conoscimento reale della SEO tra le nuove leve è praticamente inesistente.

    3. se poi parliamo di in house… le aziende che non solo hanno un seo in house, ma che addirittura hanno un team SEO interno, sono anch’esse molto poche percentualmente.
      A parte, poi, che Risorse Umane in generale ancora ricorda la classica mamma che in realtà non sa che cos’è quella cosa chiamata SEO con cui suo figlio/a cerca di pagarsi la pagnotta… per cui ci ritroviamo con offerte di lavoro per SEO, che sono onestamente ridicole.

    4. Tipicamente italiana, poi, è la tradizione della SEO come praticamente sinonimo di Content + Keyword… o + Search Intent per quelli che hanno comprato il libro più fresco di stampa… o + SEO semantico per quelli che vogliono sembrare più fighetti. Ovvero, esiste una terrificante ignoranza della SEO tecnica a livello del professionista SEO medio.
      Occhio, non voglio con questo dire che un SEO dovrebbe essere anche un programmatore… ma si che sappia leggere HTML, che sappia capire come Google indicizza siti realizzati in JavaScript e dire ai programmatori cosa evitare di fare, che sappia usare, leggere ed interpretare per lo meno gli strumenti per sviluppatori di Chrome, e così via.

    5. ma, ovvio!, se la maggioranza delle nuove leve SEO è freelance… a meno che non venga dal mondo della programmazione, è difficile che trovi il tempo non solo di sperimentare ma anche di imparare e dotarsi così di un conoscimento tecnico che, invece, noi “vecchietti”, sì che ci obbligammo ad apprendere. E questo porta al circolo vizioso del “non ho tempo, quindi leggo libri, faccio corsi e corsucci che mi danno un conoscimento teorico…” o alla cieca obbligata acritica fiducia verso tool e plugin.

    Per concludere, che davvero sto esagerando (ma se non lo facevo sbottavo), non è vero che mancano SEO… anzi non ce ne sono stati mai tanti, ma quello che manca è un ecosistema che davvero permetta loro di diventare più di un SEO medio, con conoscimento medio e clienti medi.
    Perché le discussioni che vediamo qui, nel forum, purtroppo sono un’eccezione in una realtà un po’ mediocre dove faticano ad esistere i presupposti perché le nuove leve possano davvero passare da newbie a esperti, mentre invece adesso passano ad essere poco più che newbie.


    MaxxG 1 Risposta
  • Moderatore

    @gfiorelli1 Mi hai tolto le parole di bocca, in ambito internazionale non solo la seo ha ancora una aura cool ma direi che è in crescita, come lo sono i SEO che non lavorano né per agenzie né per freelance ma si trovano le properie vie di monetizzazione di progetti personali.
    Frequento periodicamente 4 diversi mastermind con persone di tutto il mondo, avessi visto un solo altro italiano. Mancano dei luoghi di confronto di questo tipo dove ci sono i livelli da medio in in su ma in cui anche un giovane alle prime armi può partecipare e rendersi conto di cosa sia il mestiere di SEO magari per appassionarsene.


  • User Attivo

    @giorgiotave ha detto in Perché non si trovano più SEO?:

    È che un tempo c'era solo Google e le persone che entravano su Internet in quell'epoca vedevano in Google qualcosa da sfruttare. Quindi si attivava la morbosa curiosità della ricerca e di farci un business.

    si infatti, quando ho iniziato io, c'erano solo i motori di ricerca, i banner e le mail.
    Non c'era ancora il PPC, non c'erano i social, c'era pochissimo altro.

    Ora il mondo del digital marketing evoluto offre più scelte.
    E quella dei SEO è una piccola nicchia. Nemmeno molto sexy.

    Nell'ambito del digital marketing, il SEO è quello nerd, anche un po' sfigato...

    @gfiorelli1 ha detto in Perché non si trovano più SEO?:

    In Italia, ed è forse un fenomeno influenzato dalla stessa natura impresariale italiana basata in PIMI e Micro PIMI, ho alla sensazione che esiste un imbarazzantemente alto numero di freelance

    Si, decisamente. Su questo concordo.

    Tempo fa, lessi un report mi pare di una azienda tedesca, sui Freelance in Europa.
    In Italia è altissimo, credo sia il più alto in europa, ed è colpa del sistema italiano basato sulle microimprese che non premia molto i dipendenti, a causa delle aziende troppo piccole.

    Per cui le persone provano la strada del cosiddetto autoimpiego, sperando in un migliore trattamento.


  • E' anche vero che la SEO porta via molto tempo, è incerta ed ha risultati nel lungo periodo. Poi non sempre quello che è giusto fare viene digerito dai responsabili o clienti e che si abbia budget sufficiente.

    Forse (e lo dico da conoscenza globale del mondo web) è più facile (e divertente) fare social, mentre con il PPC si hanno risultati più velocemente e nonostante sia comunque un'attività complicata e costosa si riesce a portare a casa qualche risultato.


  • User Newbie

    Poi ci sono io che avrei voluto intraprendere questo percorso. Mi sono laureato con una tesi sulla SEO, ho letto vari libri, ma non ho trovato nessuno disposto ad assumermi, perchè chiunque mi abbia contattato voleva una persona capace di fare SEO da subito e da sola, senza alcun aiuto. Io non ero in grado di mandare avanti da solo la SEO di un sito. O meglio non l'avevo mai fatto e quindi molto probabilmente non riuscito a farlo al top almeno per un primo periodo.

    Insomma la classica parabola del neolaureato in Italia, stavolta in salsa SEO


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @misterenrico impossibru.

    alt text

    Ci sono fior di agenzie con posizioni junior aperte.

    Vedi su Google Jobs

    Alcune note, altre meno, ma le posizioni come vedi si sprecano.


  • User Newbie

    Ho cercato da ottobre 2020 mese della mia laurea a giugno 2021 per posizioni su Milano e dintorni.

    Periodo sfortunato? Sicuramente, per via del covid.

    Ti posso assicurare però che di application per posizioni simili a quelle da te linkate ne avrò fatte svariate centinaia in quel frangente. Il massimo che ho ottenuto è stata qualche telefonata: "Quanti anni di esperienza hai nel settore?".
    Principalmente su Linekdin, ma non solo.
    Ho anche inviato il mio curriculum per un referral da parte di un SEO manager presso una delle aziende più grosse in Italia per il marketing online (che precovid mi aveva giurato che avrebbe potuto farmi entrare in questo mondo) e non ho risolto nulla perchè anche lui mi ha detto che il periodo era nero e non c'era nulla da fare.


    kal 1 Risposta
  • Contributor

    @misterenrico ha detto in Perché non si trovano più SEO?:

    "Quanti anni di esperienza hai nel settore?".

    Ma cribbio, se le posizioni sono per SEO Junior possibile che chiedano anni di esperienza?

    Mi sembra assurdo. Non sto mettendo in dubbio la tua esperienza eh, sia chiaro.

    Ma la mia esperienza (e non solo la mia come vedi in questo thread) è solitamente diametralmente opposta... c'è sicuramente qualcosa che non quadra.

    In effetti ho sbirciato tra gli annunci e ce n'è uno di un'agenzia che conosco personalmente che cita testualmente "Minimo 3 anni di esperienza in contesti aziendali mediamente strutturati"... che non lo intendo come "esperienza nella SEO", bensì nel lavoro in azienda.

    Però...

    Anche le richieste tecniche (Screaming Frog, Semrush, Analytics, tutto il cucuzzaro) non sono da posizione Junior. Casomai mid-Senior.

    Per un SEO Junior per me come competenze tecniche devi chiedere HTML/CSS, bonus points se ha conoscenze di scripting per il web (JS, PHP) e basta.

    Chiedere di più per me è come volere un Senior al prezzo di un Junior.

    Anche il mercato del lavoro dal lato dell'offerta mi sembra avere qualche pretesa di troppo... 😠

    (fortuna che faccio il freelance 🙄 )


    M G 2 Risposte
  • Direi di non scoraggiarti, di cazzari ne esistono tanti, nel mondo digitale non ne parliamo. Su linkedin comunque vedo decine di offerte che sembrano interessanti, poi non sto cercando quindi non mi sono mai proposto:

    https://www.linkedin.com/jobs/view/3084805951

    https://www.linkedin.com/jobs/view/3084808409

    Neil Patel ne cerca a decine anche in telelavoro:
    https://npdigital.com/careers/#open-positions

    Un'idea per fare esperienza potrebbe essere lanciarti in un tuo progetto di affiliate marketing, può essere un buon punto di partenza. Poi di gente che cerca "neolaureato con esperienza decennale" ne troverai e prima o poi ti ci farai una risata.


    G M 2 Risposte
  • Contributor

    Comunque ti garantisco @MisterEnrico che a quelle condizioni non troveranno mai un profilo veramente adatto. Se insisti con un po' di grinta, poi alla fine l'azienda abbassa le pretese.

    Perché sicuro non trovano nessuno con esperienza di 3 anni che voglia candidarsi per una posizione Junior. Chi ha un'esperienza di 3 anni nel settore considera SOLO offerte migliorative.

    Com'è giusto che sia.


  • User Newbie

    @kal
    Giusto per completare la panoramica.

    Ho una conoscenza base di codici HTML e CSS sviluppata tramite un corso di una 30ina di ore su udemy
    Avevo il Google Analytics IQ. Oltre che vari ulteriori "ammenicoli" teoricamente utili alla causa. Anche perchè mentre cercavo lavoro, provavo anche a rendere il mio profilo più appetibile.

    I tool che hai nominato non li avevo mai usati (tranne g. analitics e semrush free), ma conosco benissimo di cosa si tratta, avendone studiato i loro utilizzi.

    In effetti se la domanda era: Perchè non si trovano più SEO, una delle possibili risposte sono le pretese del mercato del lvoroe italiano


    G sermatica 2 Risposte
  • User

    @homeworker piuttosto che lavorare con Neil Patel riducendomi a fare il negro per lui rubando contenuti di altri e facendo un SEO nefando, preferirei dedicarmi all'agricoltura 🤣


    ecsit ? 2 Risposte
  • User Newbie

    @homeworker Attualmente non cerco più lavoro nell'ambito, anche se seguo sempre e cerco di rimanere aggiornato. Ripensandoci un pò di amaro in bocca rimane, perchè mi ha sempre affascinato il search engine, ma vabbè...


  • User

    @misterenrico fermo restando che in generale le offerte di lavoro per SEO sono fatte da responsabili di Risorse Umane che non ci capiscono molto della professione, la cosa che non mi è chiara è questa: ma durante tutti i tuoi anni di studio ti sei mai messo a prova creando un sito tuo e esperimentando con le cose che stavi studiando?
    Se la risposta è sì, allora avresti dovuto presentare questo tuo lavoro come prova di non avere solo un conoscimento teorico della materia.
    Se la risposta è no, allora è anche comprensibile che abbia avuto (o abbia tuttora) difficoltà a trovar lavoro. La SEO è un lavoro eminentemente pratico. Anche se a noi SEO ci piace scervellarci su algoritmi e brevetti (almeno, questo è il mio caso), alla fine la quotidianità è molto meno nerd e molto più "operaia". E molto spesso le aziende o le agenzie non hanno il tempo o la possibilità di fare training partendo da zero.
    Per questo, sempre lo studio teorico dovrebbe essere accompagnato da un studio pratico con la realizzazione di lavori reali.

    Infatti, per dirla tutta, secondo me mettere la SEO come corso universitario è una gran stupidaggine, almeno per come normalmente le università concepiscono una carriera tecnologica intorno ad essa.
    Piuttosto, dovrebbe essere una scuola professionale, in cui si insegna il mestiere. Ovviamente, un corso professionale dovrebbe avere una parte teorica ("Come funzionano i motori di ricerca"), ma anche una fortissima componente pratica in cui si impara ad analizzare i siti web (e a usare tool basici come Screaming Frog, che lo sono tanto quanto Google Search Console), si apprende quel tanto di HTML, CSS e JavaScript che è necessario per potersi interfacciare con i programmatori sin dall'inizio della propria carriera, si conoscono come gestire team (e i tool di gestione) e come fare una keyword e topic research che non sia semplicemente scaricarsi un file da Semrush o SEOZoom.

    Infine, non per fare la classica figura del "vecchio SEO", questo era ciò che noi eravamo obbligati a fare. All'epoca non esistevano corsi (men che meno universitari) e, quindi, l'unica maniera di imparare il lavoro era creando e bruciando siti web sperimentando e, mentre si sperimentava, apprendendo codice e comprendendo sempre meglio le sfaccettature di crawling, indexing, parsing e ranking. Quella era la "scuola", e il suo patio dove condividere quello che stavamo imparando, forum come questo.


    M 1 Risposta